La Vita Felice: Le voci italiane
Riflessi di ponente
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 107
"Resta il piacere di consegnare una raccolta antologica di ben diciassette voci liriche, ciascuna con la sua peculiarità (che sia esoterico-spirituale, 'ligustica', religiosa, di genere, 'politica', ermetica, 'tradizionale', ludica, eclettica, dialettale...), legate dalla caratteristica dell'inediticità delle rispettive opere. «Ho radici nella mia terra ligure ma che interpreto con il mio animo internazionale.» La seguente affermazione di Guido Seborga conserva una straordinaria attualità che ben si attaglia alle caratteristiche di alcuni autori liguri presenti anche in questa antologia. Scrittori che hanno viaggiato, che si sono formati o hanno insegnato in altre parti d'Italia o all'estero. Liguria e cosmopolitismo: da sempre gran parte della poesia di questa regione si appella a tale connubio e l'auspicio che il presente lavoro, nel suo piccolo, contribuisca a costituire un gradevole tassello di un ideale ponte di scambio culturale con il resto d'Italia e, perché no, con il più ampio ambito mediterraneo e, del pari, con quello mitteleuropeo è ipotesi suggestiva quanto probabile." (dalla nota introduttiva di Carlo Giorgetti)
Giostre
Cetta Brancato
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 136
Su una giostra in disuso ho tentato l'impossibile recupero dell'infanzia dell'anima. Sono stata in visita nel tempo adulto della sua origine; poi la circense vertigine del bisogno ha corrotto il serio artificio dell'incanto. È inumano tornare bambini privi d'intatta saggezza. Eppure, come in una partitura, ho ripercorso le pose del volo non con l'utopia di Icaro, ma sull'instabilità di una manomessa altalena. La poesia tenta il rammendo, riduce la lacerazione di una sciupata interezza. Ne diventa il riverbero, ma non crea un nuovo cuore: rimane aborto di stelle. Scrivere è, talora, il cigolio di un danneggiato balocco.
Portolano del corpo
Nicola Dal Falco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 67
"Il viaggio nel quale ci conduce Nicola Dal Falco è disegnato su carte geografiche del desiderio non solo perché ci parla di un continente - il corpo - che rimanda alla brama, alla pulsione, agli appetiti, ma perché ogni pellegrinaggio è animato da un sentimento che spinge ad appagare un bisogno fisico, spirituale, esistenziale: un desiderio, appunto, ovvero l'Eros che, già nel suo significato più antico, è un'esperienza dei sensi, una specie di "festa percettiva", secondo la convincente definizione della grecista Froma Zeitlin." (Dalla prefazione di Raethia Corsini Levi)
Riflessi di Liguria
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 191
"Due sono gli elementi che qualificano e rendono la presente antologia unica nel suo genere: il fatto di ospitare componimenti esclusivamente inediti e di contemplare la presenza di liriche in lingua italiana e, al contempo, ligure (persino nella variante del lontano "tabarchino"). Riflessi di Liguria non ha la pretesa di configurarsi quale unica bussola o, ancor di più, quale "atlante" (in passato, non pochi lavori di tipo saggistico o antologico edito hanno assolto pienamente tale compito) atto a guidare il lettore a centrare pedissequamente la propria attenzione sull'enorme produzione poetica di una regione che, peraltro, contribuisce in modo importante al quadro della letteratura nazionale, bensì intende fornire una esaustiva scelta di inediti di autori che sono riconosciuti come la attuale migliore espressione di "ligusticità" dentro e fuori della Liguria (non pochi vivono in altre regioni)." (dalla nota introduttiva di Carlo Giorgetti)
Il cielo di qua. Poesie in tre movimenti
Corrado Bagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 127
"Per Bagnoli, come mi è capitato di dire altre volte, la poesia è, prima di tutto, sguardo, tanto che si potrebbe parlare dello sguardo come un gesto di creazione, prima della parola stessa. È il mostrarsi delle cose solo perché abbiamo desiderato che ci vedessero, prima ancora che imparassimo a dirle, e in fondo lo sguardo rinnova il gesto di un dio che accende la luce per desiderio di esistenza, proiettando il suo nome nel mondo. Come in un quadro, quasi che le cose parlassero ogni volta una lingua nuova. Non è possibile, dunque, nella poesia di Bagnoli, nel modo in cui egli parla della luce, della conoscenza e della filosofia della luce, riferirsi all'illuminazione paolina nell'episodio della caduta del cavallo. Troppo improvviso appare, in quel caso, il gesto traumatico del mostrarsi, così come les illuminations traboccano della luce eccessiva provocata dall'entusiasmo. Del resto, nemmeno troviamo in Bagnoli la malinconia della luce purgatoriale, il cammino dei pellegrini verso una meta definitiva. Siamo, invece, più semplicemente, nel regno della materia che emana luce e si brucia, o si salva, nella conflagrazione della sua stessa esistenza." (dalla prefazione di Sebastiano Aglieco)
La cruna
Salvatore Contessini
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 99
"Salvatore Contessini ci comunica, fin dalle prime poesie, la sua condizione esistenziale, che si potrebbe dire libera da ogni "costrizione" letteraria, entrando immediatamente, e in modo necessariamente imprevedibile, in rapporto con il lettore, qualificandosi non come maestro o guida, ma semplicemente come compagno di viaggio che racconta per chiedere un gesto o una parola di approvazione o di dissenso, nella speranza che questo avvenga. Spesso i suoi testi sembrano aspirare al silenzio, consapevole però che la poesia del silenzio non è una poesia dell'assenza, ma, in realtà, significativa di quei momenti necessari a se stesso per comprendere ciò che è stato fatto e quello che ancora resta da fare. E l'altrove, il luogo dello spirito che è sempre da ritrovare e riconoscere, il luogo che comunque permette di ripartire, nella certezza che la poesia è in grado d'indicare la strada. Un "libro-reportage", connesso, e non può essere diversamente, con l'esistenza, o meglio, forse, con quello che si crede degno di essere messo a "profitto e ricordo" in una poesia. C'è un lavoro propositivo nel suo fondo, un dire che ricupera e tramanda un'idea di corresponsabilità tra poeta, canone e lettore, con un "gergo" che solo al poeta appartiene: nella circolazione sanguigna dei versi dell'autore scorre la felicità della scrittura, una gioia "attuale" che non dimentica il lato oscuro della realtà e il "dovere" di non dimenticare qualcosa o qualcuno." (dalla prefazione di Piero Marelli)
L'ultimo quarto del giorno
Raffaela Fazio
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2018
pagine: 100
"La cornice di questo libro è il tempo. Raffaela Fazio pensa il tempo come l'unica opportunità e, insieme, l'insuperabile limite dell'essere. In una nota anteposta al libro, l'autrice spiega che, secondo la tradizione ebraica, il giorno di Dio si divide in quattro parti e che nell'ultimo quarto l'Eterno gioca con il leviatano nel mare. Ma, per noi, qual è quest'ultimo quarto? È quello che riserviamo alle attività che coinvolgono la parte più vitale (e a volte più privata) della nostra personalità. La modalità in cui l'essere può più facilmente fluire da un suo manifestarsi all'altro è proprio il “gioco”. Questa dimensione descrive e “canta” Raffaela Fazio. E in questa dimensione c'è l'amore, c'è lo studio e l'attenzione alle relazioni umane, c'è lei stessa, c'è la poesia; c'è, appunto, il leviatano, dominatore degli abissi, ovvero la vita nel suo mistero. Poiché il nostro abisso più profondo è l'inconscio, è con esso che dobbiamo fare i conti nell'ultimo quarto del giorno, imparando a giocarci. L'autrice si affida a un dettato sobrio ma forte, a una scansione decisa, fatta di versi scarni ed essenziali, diretti e precisi, nemmeno appesantiti dalla punteggiatura. È sua convinzione che la forma abbia un senso solo se serve a illuminare il contenuto; concentrare il verso significa quindi espandere il messaggio, arricchirlo. Tuttavia, questa preminenza del contenuto non è fine a se stessa, perché non sarebbe poesia se non fosse anche ritmo e canto." (dalla prefazione di Francesco Dalessandro)
L'incendio dell'amore
Antonetta Carrabs
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 72
Il lato basso del quadrato
Giuseppe Vetromile
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 81
"Per costruire il nostro mondo e la quotidianità, abbiamo a disposizione un'infinità di elementi, spesso sovrabbondanti, ridondanti, che quasi sempre confondono e impediscono una corretta valutazione delle decisioni da prendere e delle azioni da intraprendere. Quando ci sono troppe porte davanti a noi, è sempre arduo capire quali siano quelle giuste da aprire, o quell'unico uscio da tentare. Gli elementi che ci distraggono sono numerosissimi, e sono sassi che intralciano il cammino; sono figure geometriche dotate di un fascino particolare, che attraggono e distolgono dall'andare. Per avere una visione migliore, dal basso verso l'alto (o parallelamente dall'interno verso l'esterno), che abbracci l'intero panorama esistenziale – la nostra storia dal passato al presente – è preferibile collocarsi sul lato basso del quadrato: situazione che consentirà una più adeguata proiezione sul futuro. Partire da costituenti minimi, da geometrie di base, da sottili lati fortemente aderenti alla terra e avere poi la possibilità di innalzarci con circospezione e osservare tutte le complessità e le sovrastrutture del vivere è un'opportunità, se non proprio una certezza, per cercare di comprendere le facce di un mondo poliedrico e multifunzionale. In poche parole: collocarsi sulla parte bassa della terra per poter meglio prendere in considerazione l'altezza e lo spessore del creato. (dall'Introduzione)
Madre assenza
Massimo Daviddi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 108
"Seguo con interesse da molto tempo la poesia di Massimo Daviddi, che nel suo tono, nella sua pronuncia e nel suo sensibilissimo sguardo sull'umano reale risulta persuasiva e perfettamente riconoscibile. Eppure si muove, per sfumature sottili, progredisce e diventa sempre più se stessa. In questa sua Madre Assenza, Daviddi conferma la natura del suo sguardo sul mondo, la pietas che sorregge la sua testimonianza, il persistere e mutare di un'avventura che si svolge in territorio apparentemente angusto, in una zona di confine, dove sa cogliere innumerevoli immagini devote di quieta vita silenziosa, o silenziosa per i più, nel generico frastuono dell'epoca. Immagini di semplice naturalezza dell'esserci, nel cuore di una ritualità feriale, in apparenza minimale eppure quasi sacra, come dolcemente e domesticamente alonata di vero, eppure mirabilmente transitoria, colta nell'incancellabile istante, forse prima di un inevitabile, misterioso, eppure atteso, proiettarsi altrove. Daviddi è un poeta la cui ricerca è fortemente radicata nel presente, e lo si vede bene, per nostra fortuna, nella piena consapevolezza stilistica, in quel suo alternare versi e brevi testi in prosa con impeccabile efficacia. E nel connettere le varie parti in un ampio organismo libro tanto discreto e sobrio quanto sottilmente emozionante." (Dalla prefazione di Maurizio Cucchi)
La dama alla fontana
Nicola Dal Falco
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 100
Se Melusina è, come scrive Dal Falco nella sua Nota introduttiva, «eco della prima dea», lo stesso intreccio di questa avventura è tutto disegnato per rispondenze ed echi, eco continua di una presenza dispersa, riaffiorare continuo della trama del mito nell'ordito del paesaggio e del nostro presente. Melusina è, così, il paesaggio («Melusina è la fontana/ ma anche il bosco attorno»), imprendibile e viva assenza di una dea sive natura, «pura assenza/ nel bisbiglio/ di forme»; come paesaggio è il corpo stesso di Melusina (spalle come pendio, chioma nera come quella di un bosco notturno), distanza del desiderio da percorrere sulle rotte (e fuori dalla rotta segnata, dove solo attende la sirena) di antichi portolani.
La coscienza del tempo
Filippo Ravizza
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2017
pagine: 84
“Si può legittimamente affermare che con questo nuovo libro la poesia di Ravizza compia il passo decisivo: qui si scoprono le carte, si fa evidente la percezione di un percorso che salda meta a meta con movimenti lenti, ma tanto progressivi quanto sicuri. E diciamo subito anche che “La coscienza del tempo” è la sublimazione di un disagio catafratto nei simboli complementari del tempo e dello spazio. La pagina di Ravizza incrocia sicuramente temi freudiani, ma resta ben lontana dall'affidarsi a quella lettura come prioritaria. Al lettino dell'analista Ravizza preferisce la dialettica materialistica della storia. A tentarlo non è la sublimazione, ma l'immersione nel concreto; non l'esacerbazione o la contemplazione masochistica della propria individualità (e dico masochistica perché ai poeti difficilmente è concesso un io che si esprima in letizia o almeno in pace), ma il confronto con il flusso degli eventi, in una dimensione che l'autore per primo vuole rappresentarsi come realistica. La materia e i fatti: non altrimenti avrebbe senso una delle parole più singolari che sia scivolata dalla penna di un poeta di questi anni, come quella fatticità che incontriamo nella conclusione di questo volume”. (dalla prefazione di Gianmarco Gaspari)