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Il Saggiatore: La cultura

Non per me solo. Vita di un uomo a servizio degli altri

Non per me solo. Vita di un uomo a servizio degli altri

Virginio Colmegna

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 208

Gennaio 1960. Un ragazzo cammina per strada. È uscito da scuola. A casa, ad aspettarlo, la madre operaia, il padre invalido. La povertà e la dignità nella luce di una fede semplice e pura. Il ragazzo non torna a casa, va all'oratorio. Virginio ha scoperto la vocazione. Autunno 1962. In seminario, lo studio, i giochi. La vitalità dell'adolescenza stride col rigore delle regole. La forza della fede vince su tutto. Giugno 1969. Prete, il primo incarico, in Bovisa, quartiere operaio nella periferia di Milano, disagio sociale e voglia di riscatto. Voglia di protestare e di abbattere le porte dell'indifferenza. Don Virginio è in prima fila. Aprile 1981. Tre giorni in un monastero a fianco del cardinale Martini, immerso nel suo sguardo colmo di attesa e di fiducia. La nuova spinta, a partire ancora una volta dagli ultimi. Poi la direzione della Caritas ambrosiana. Infine la realizzazione di Casa della carità. "Non per me solo" offre al lettore l'esperienza di vita di un sacerdote che ha fatto una scelta, che rinnova ogni giorno. Mettersi a servizio degli altri. Disabili, donne maltrattate, senza tetto, rom, migranti. Questo libro dà voce a tutti gli esclusi dalla società a cui la vita di don Virginio si è intimamente legata, fino all'ultimo approdo in Casa della carità, la casa di accoglienza voluta da Carlo Maria Martini e presto diventata faro di umanità solidale nella nebbia della metropoli milanese.
15,00

Parole nuove per la politica. Etica, democrazia, giustizia. Speranza, fraternità, legalità

Parole nuove per la politica. Etica, democrazia, giustizia. Speranza, fraternità, legalità

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 143

Etica, democrazia, giustizia. Speranza, fraternità, legalità. Parole antiche ma sempre nuove, parole che politici e opinionisti dell'ultima ora, nel chiassoso cicalio del dibattito odierno, hanno imparato a maneggiare, riciclare, piegare alle esigenze propagandistiche, svuotare di significato. Eppure una proposta di rinnovamento culturale, attenta ai bisogni e alle esigenze della società e dei singoli cittadini, può partire solo da una riflessione sul valore originario dei princìpi su cui si basa il nostro lessico politico. Perché è proprio la crisi delle fonti culturali (e perché no, del linguaggio) a portare a una colonizzazione da parte degli interessi particolari, così lontani dagli obiettivi di partenza. E quindi: hanno ancora senso la coerenza e la lealtà in politica? Oppure si esaurisce tutto in un complesso gioco finalizzato al raggiungimento del potere individuale? Cos'è la legalità? Esiste ancora la Maestà della Legge? A queste e ad altre domande cerca di rispondere questo libro, frutto di un incontro tra politici e uomini di cultura che si interrogano sulla possibilità di formulare un programma in grado di ridurre le distanze tra politica e vita quotidiana, tra società e individuo.
16,00

Quando eravamo froci. Gli omosessuali nell'Italia di una volta

Quando eravamo froci. Gli omosessuali nell'Italia di una volta

Andrea Pini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 384

Stigmatizzati e sbattuti sulle prime pagine dei giornali, scherniti, dileggiati e picchiati, per disprezzo o per il semplice gusto della sopraffazione, spinti nei cellulari della polizia e trasferiti in commissariato per la schedatura. Questo e molto altro poteva accadere agli omosessuali in Italia, osteggiati da un senso comune diffuso, che veniva incoraggiato dalla morale cattolica e non contrastato da quella "progressista" di sinistra. "Quando eravamo froci" ci riconduce agli anni della dolce vita, quando la vita per i gay era tutt'altro che gaia. Clandestini, si cercavano, si riconoscevano da sguardi rapidi e furtivi, si incontravano, abbordavano i "maschi" in libera uscita dalla caserma e dalla famiglia, si accoppiavano furiosamente nei vespasiani o nelle file più appartate dei cinema rionali. Queste erano le condizioni in cui, fino agli anni sessanta, gli omosessuali vivevano e praticavano la loro sessualità, riuscendo persino a conquistarsi limitati spazi di felicità. Prima che, con l'apertura di spiragli di libertà e con l'embrionale rivendicazione dei propri diritti, si costituisse il futuro movimento gay. Andrea Pini ricostruisce con foto d'epoca e con interviste a protagonisti e testimoni diretti un periodo storico della condizione omosessuale, e insieme denuncia l'atteggiamento cinico e oppressivo della società circostante. Prefazione di Natalia Aspesi.
25,00

US Waste. Rifiuti e sprechi d'America. Una storia dal basso

US Waste. Rifiuti e sprechi d'America. Una storia dal basso

Cinzia Scarpino

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 325

America. Stelle e strisce, Grande mela, Torri gemelle. Big Mac, Pampers, rasoi Gillette. United States of America. United States of Waste. Waste come rifiuti, scorie, scarti. Come devastazione. Come sprecare, buttare via. In America si rincorre da sempre il sogno della cosiddetta "società dell'opulenza". Per farlo si è abusato delle risorse naturali e si è trattato l'ambiente come una cava da svuotare per poi riempirla di rifiuti. Anche quello che si mangia, spesso, è "cibo spazzatura", junk food. Luoghi, oggetti, odori, consumi, fatti. US Waste racconta la storia degli scarti d'America attraverso le lenti della sociologia, della letteratura, della fotografia e della storia: le chiatte di spazzatura newyorkese setacciate dai figli degli immigrati italiani di fine Ottocento; i fetenti macelli di Chicago descritti da Upton Sinclair nella sua Giungla; le isole di New York adibite a discariche e penitenziari; le tempeste di polvere della "Dust Bowl"; la costruzione della grande diga Hoover in Nevada; la militarizzazione di Los Alamos in New Mexico e del poligono nucleare del Nevada; la recente catastrofe ecologica dei milioni di barili di petrolio finiti nel Golfo del Messico. Tra esplosioni atomiche e alta letteratura, tonnellate di liquami e fotografie straordinarie, discariche e cataloghi per corrispondenza, US Waste è la storia dei rifiuti materiali e metaforici d'America, un paese che ha fatto del consumo e dello spreco il proprio inno alla libertà.
23,00

Roma, il Papa, il Re. L'unità d'Italia e il crollo dello Stato Pontificio

Roma, il Papa, il Re. L'unità d'Italia e il crollo dello Stato Pontificio

Stefano Tomassini

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 485

Roma, 11 luglio 1855. Antonio De Felici, cappellaio, reo di avere attentato alla vita del segretario di Stato cardinale Giacomo Antonelli, viene giustiziato. Roma, 21 settembre 1861. Cesare Lucatelli, facchino, accusato dell'omicidio di un gendarme durante gli scontri fra i pontifici e la folla il 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo, viene giustiziato. Fra le due esecuzioni, fra un popolo e un governo che non ha più autorità su questa terra, il disfacimento dello Stato Pontificio, la fine del potere temporale del papa, l'Unità d'Italia e una città che attende di conoscere il suo destino. Messa troppo spesso in ombra da vicende che già allora occuparono le prime pagine dei giornali italiani ed europei - una su tutte, l'impresa dei Mille di Garibaldi - la storia romana, della città e dello Stato Romano, alla metà dell'Ottocento, dopo la gloriosa quanto breve avventura della Repubblica mazziniana, è poco conosciuta dal grande pubblico. "Roma, il papa, il re" è la cronaca dettagliata, quasi accanita di tutto quel che accadde dentro e attorno a Roma negli anni che portarono alla proclamazione del Regno d'Italia. Ancora una volta, come già in "Storia avventurosa della Rivoluzione romana", Stefano Tomassini incrocia i pensieri e le azioni di Vittorio Emanuele II e Pio IX, Cavour e Napoleone III, Garibaldi e Mazzini, le osservazioni dei forestieri più o meno affezionati, i pregiudizi o le intuizioni dei diplomatici, i vizi e le virtù del clero, gli entusiasmi, le accidie e le ire del popolo.
19,50

Una gran casa, cui sia di tetto il cielo. Il giardino nell'Italia del Novecento

Una gran casa, cui sia di tetto il cielo. Il giardino nell'Italia del Novecento

Annamaria Conforti Calcagni

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 337

Con "Bellissima è dunque la rosa", che illustra l'epoca della civiltà della villa e dell'alleanza tra aristocrazia veneta e "santa agricoltura", e successivamente con "Bei sentieri, lente acque", che delinea il gusto borghese per il giardino d'autore e il parco pubblico nell'Ottocento, Annamaria Contorti Calcagni ha composto le prime opere di un trittico. "Una grande casa, cui sia di tetto il cielo" è il libro conclusivo di questo trittico e insieme l'opera che porta a termine un percorso dentro la storia del giardino italiano dalle origini al Novecento. Prima dell'Unità d'Italia, il giardino, sintesi di tutte le arti, aveva un rapporto diretto con le peculiarità del territorio di appartenenza. Nel Novecento quel legame si allenta fino a disperdersi del tutto. Venuto meno l'antico ruolo dell'agricoltura, le città si espandono, l'industrializzazione si diffonde e il giardino trasforma il proprio ruolo, diventando un corollario della residenza di villeggiatura e dell'ideale dell'industria a misura d'uomo. L'evoluzione del giardino italiano scandisce le tappe della storia nazionale. A inizio Novecento, lo stile Liberty si fa raffinato interprete della nuova società borghese e democratica: vegetazioni e inedite fioriture verticali si intrecciano attorno a ville dalle linee sinuose, grandi alberghi e moderni centri termali. Attraverso il giardino del Novecento, l'autrice ricostruisce, tra intuizioni e progetti, successi e fallimenti, arte e società, la storia d'Italia.
25,00

La battaglia di Anghiari. Il giorno che salvò il Rinascimento

La battaglia di Anghiari. Il giorno che salvò il Rinascimento

Niccolò Capponi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 234

Universalmente nota, la battaglia di Anghiari vive tuttavia nella memoria collettiva solo grazie al celebre affresco perduto di Leonardo, non attraverso i libri di storia, che spesso la ignorano. Eppure l'importanza decisiva di questa battaglia non era sfuggita ai contemporanei e ai capi della Repubblica fiorentina in primis, che proprio a Leonardo, nel 1502, affidarono il compito di celebrarla con un affresco di grandi dimensioni, dipinto su una parete di Palazzo Vecchio a Firenze. In un caldissimo giugno del 1440, l'esercito fiorentino, dopo mesi di scontri con l'esercito milanese, conseguì una sorprendente vittoria sulle pendici della collina d'Anghiari. La battaglia segnò la fine dei piani espansionistici dei Visconti, signori di Milano. Fu il giorno che salvò il Rinascimento. Niccolò Capponi affida a "La battaglia di Anghiari" una sua autentica riscoperta storiografica, offrendo ai lettori una descrizione non solo delle ore cruente e drammatiche del conflitto, ma di tutti i risvolti politici, diplomatici, culturali di questo memorabile evento. E, nello sfondo del racconto storico, ricorre costantemente la somma figura di Leonardo, con l'enigma impenetrabile del suo affresco perduto.
19,00

La città europea. Origini, sviluppo e crisi della civiltà urbana in età moderna e contemporanea

La città europea. Origini, sviluppo e crisi della civiltà urbana in età moderna e contemporanea

Cesare De Seta

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 356

La città, grande incubatrice della storia umana. È il luogo privilegiato di aggregazione, la grande calamita delle popolazioni rurali, il centro propulsore dello sviluppo economico, sociale e culturale. In particolare, la città europea ha costituito il sistema di accelerazione dello sviluppo della società occidentale e, a partire dal XV secolo, ha visto la fioritura di una trattatistica sulla progettazione, in cui si configuravano la crescita e la trasformazione dell'organismo urbano. A partire da Leon Battista Alberti, artisti, filosofi, sociologi e più tardi urbanisti hanno affrontato la complessità della città, mettendo in campo le più diverse competenze. Cesare de Seta passa in rassegna questi argomenti, dialogando con maestri e fondatori della moderna disciplina, in questa articolata raccolta di saggi, con scansione tematica e cronologica dal XV al XXI secolo. Avvalendosi di una eccezionale chiarezza, l'autore ricostruisce le linee dominanti della civiltà urbana europea e si sofferma su alcuni aspetti della storiografia, dai concetti di città barocca e città capitale all'ideologia urbana, dalla rappresentazione iconografica allo sviluppo della metropoli in età contemporanea.
22,00

Quando si faceva la Costituzione. Storia e personaggi della Comunità del porcellino

Quando si faceva la Costituzione. Storia e personaggi della Comunità del porcellino

Telemaco Portoghesi Tuzi, Grazia Tuzi

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 342

Al civico 14 di via della Chiosa Nuova, a due passi da piazza Navona e da Montecitorio, c'è un elefante palazzo con le persiane in legno laccato e un portoncino a volta. In apparenza, uno dei tanti edifici del centro storico di Roma; in realtà, luogo di ritrovo di uno dei più straordinari cenacoli del dopoguerra: la Comunità del porcellino. Tra fine anni quaranta e inizi anni cinquanta, il periodo delle grandi speranze della neonata Repubblica italiana, alcuni fra i massimi rappresentanti del cattolicesimo politico italiano trovarono in quel palazzo la calorosa accoglienza delle sorelle Portoghesi. Nella Comunità del porcellino transitarono molti protagonisti dell'irripetibile stagione dell'Assemblea costituente: da Giuseppe Dossetti a Giorgio La Pira, da Laura Bianchini ad Amintore Fanfani, che nella casa di via della Chiesa Nuova viveva con moglie e figli. Nella Comunità del porcellino si poteva passare per mangiare un piatto di pasta e fagioli, essere ospitati a lungo, discutere, programmare, dissentire, proporre. E fare la Costituzione. Il libro è il ricordo appassionato - e privato - di quella singolare comunità, il ritratto degli uomini che ne fecero parte e il resoconto di una delle esperienze più influenti e meno conosciute della nostra storia politica. Attraverso ricordi, testimonianze, lettere e foto d'epoca, Telemaco Portoghesi Tuzi, nipote delle sorelle Pia e Laura Portoghesi, rievoca insieme alla figlia Grazia quegli anni straordinari.
18,00

Io celebro me stesso. La vita quasi privata di Allen Ginsberg

Io celebro me stesso. La vita quasi privata di Allen Ginsberg

Bill Morgan

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 693

Allen Ginsberg. Ginsberg che nasce, Ginsberg che cresce, che studia, che scrive. Ginsberg che urla. Ginsberg che viaggia, che ama, che soffre. Ginsberg e l'America, il Messico, l'India. Ginsberg che lotta. Per la libertà, per i diritti, per l'uguaglianza. Ginsberg che incontra, alla Columbia University, Kerouac e Burroughs. Ginsberg e il buddismo tibetano, Ginsberg e l'amore per Peter Orlovsky, Ginsberg e le droghe. Ginsberg cittadino del mondo, Ginsberg eroe, Ginsberg poeta. Mille i Ginsberg in questo "Io celebro me stesso", la vita quasi privata dell'uomo più coraggioso d'America.
35,00

Nulla di oscuro tra noi. Lettere 1952-1988

Nulla di oscuro tra noi. Lettere 1952-1988

Massimo Mila, Luigi Nono

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 192

Trent'anni di lettere, cartoline, telegrammi. Trent'anni di parole e colloqui a distanza. Trent'anni di amicizia tra due delle più importanti personalità della musica contemporanea. Massimo Mila, musicologo e critico musicale di fama internazionale, e Luigi Nono, il grande compositore veneziano, uno dei massimi protagonisti della storia musicale del xx secolo. La corrispondenza che i due intrattennero dal 1952 al 1988, conservata presso la Fondazione Archivio Luigi Nono di Venezia e la Fondazione Paul Sacher di Basilea, disegna il percorso evolutivo di un rapporto umano e intellettuale di straordinaria intensità. Esperienza privata, certo, ma che dialoga e si intreccia continuamente con le più importanti vicende culturali della seconda metà del Novecento, qui illuminate dalla prospettiva privilegiata di chi quelle vicende le ha vissute da protagonista. Come un flusso ininterrotto di parole e pensieri, che ci vengono offerti senza filtri e intermediazioni, in Nulla di oscuro tra noi le personalità di Mila e Nono emergono in tutta la loro complessità, calate come sono in un contesto in continuo movimento, scosso da mille trasformazioni e, anche per questo, puntualmente ricostruito nel commento dei curatori. Il carteggio è completato da una corposa scelta degli scritti di Mila su Nono e molte delle lettere scambiate tra Nono e l'editore Giulio Einaudi, ad arricchire di documenti la storia del profondo legame tra il compositore veneziano e l'ambiente culturale torinese.
22,00

Anatomia di una rivolta. Andreas Baader, Ulrike Meinhof, Gudrun Ensslin. Un racconto a più voci

Anatomia di una rivolta. Andreas Baader, Ulrike Meinhof, Gudrun Ensslin. Un racconto a più voci

Agnese Grieco

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2010

pagine: 410

Anni settanta. Un manipolo di uomini e donne fa tremare la Repubblica federale tedesca. È la Rote Armee Fraktion. L'organizzazione terroristica d'ispirazione marxista-leninista che dà il via alla "guerra dei sei contro sei milioni", come la definirà Heinrich Boll. Andreas Baader, Gudrun Ensslin, Ulrike Meinhof, Jan-Cari Raspe, Holger Meins e Horst Mah-ler contro tutta la Germania. Il dramma inizia tra Berlino e Francoforte sul Meno. Si chiude a Stoccarda, con l'imponente ultimo atto messo in scena a Stammheim, il carcere di massima sicurezza in cui si svolge il processo più lungo e costoso della Repubblica federale tedesca. E dove la notte tra il 17 e 18 ottobre 1977 i quattro fondatori della Raf furono trovati morti nelle loro celle. Nel ricostruire la vicenda esemplare della banda Baader-Meinhof, sullo sfondo delle svolte e avanguardie culturali, degli attentati e delle tensioni di quegli anni, Agnese Grieco indaga l'origine e il significato dell'idea di una rivoluzione radicale che, insieme alla Germania, investì tutta l'Europa. Immergendosi nell'intimità dei suoi protagonisti attraverso scritti privati e immagini dell'epoca, analizza i valori libertari originari e la loro drammatica trasformazione in impulsi distruttivi e autodistruttivi, che condurranno i militanti della lotta armata alla teorizzazione del "corpo come arma".
22,00

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