Il Saggiatore: La cultura
Nessuno muore
Ferruccio Parazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 256
Nella pozza insanguinata del Mar Egeo, dove si incontrano le navi achee e Troia va in fiamme, dove i pirati cretesi vanno saccheggiando le coste, uomini e dèi sono morti, tutti morti. C'è un unico sopravvissuto: Ulisse. Ma non si chiama Ulisse; si chiama Nessuno. Ha il cranio rasato, un corpo che trabocca, il volto coperto da una maschera di gesso. Porta gli occhiali da sole, la pistola nella cintura, una triplice cartucciera di traverso su petto e pancia sformata. Assediato da una schiera di fantasmi, temuto e adorato, si agita per le stanze della sua reggia délabrée, nelle valli nude di un'Itaca sottratta alla levigatezza del mito e restituita al pulsare disordinato della vita: Nessuno la spazza, da capo a fondo, e ricorda. Ricorda la carne di Nausica, la sua carne pallida e virginale, la carne che non ha mai potuto possedere e che lo ossessiona, le braccia di panna, le cosce di seta, gli occhi blu e verdi e neri insieme; ricorda gli eroi della guerra e i suoi ignavi, l'inganno del cavallo e il massacro notturno, le rotondità di Circe, Calipso dalla pelle liscia, le sirene pennute; ricorda una moglie e un figlio che lo hanno tradito e abbandonato. Ricorda e ricordando racconta: cinico e sboccato, non si arresta davanti ad alcuna brutalità, mai pago di stupri, stragi e razzie. Vestito ora come un esploratore coloniale e ora come un gentiluomo russo, essere enorme al di là del Tempo e della Storia, Nessuno passa i giorni crapulando ed emettendo leggi che subito abroga, incurante dei suoi sudditi...
L'eredità Callas. Guida completa alle incisioni
John Ardoin
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 256
"L'eredità Callas" costituisce la testimonianza più completa e dettagliata dell'indimenticabile apporto di Maria Callas al mondo dell'opera e all'arte del canto, del suo straordinario lascito a tutti coloro che amano la musica. Iniziando dai primi dischi del 1949, John Ardoin ha catalogato e sottoposto a un'analisi sistematica ogni singolo estratto di materiale registrato dal più grande soprano del secolo scorso; oltre alle incisioni ufficiali, il volume raccoglie infatti le numerose registrazioni dal vivo. Prendendo spunto dall'ascolto delle diverse interpretazioni di Maria Callas, il libro di Ardoin si presenta inoltre come uno studio brillante e originale sulla sua arte, un racconto ricco di particolari inediti sui retroscena delle sue performance. Completato dall'elenco delle interviste e da quello delle interpretazioni in video, "L'eredità Callas" è un libro innovativo, unico nel suo genere, e costituisce un'autentica "biografia attraverso il suono", una guida indispensabile per i melomani di lungo corso come per i neofiti: per chiunque, insomma, voglia comprendere la magia e il segreto di una voce senza tempo. Con una nota di Elvio Giudici.
Red or dead
David Peace
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 648
Nel 1959 il Liverpool Football Club era da anni nella seconda divisione del campionato inglese. Il Liverpool Football Club non aveva mai vinto la Coppa d'Inghilterra. Quindici stagioni più tardi il Liverpool Football Club era tornato in prima divisione, aveva vinto tre campionati, due Coppe d'Inghilterra, la Coppa Uefa e si era imposto come una delle squadre più forti d'Europa. Artefice di questo successo, l'uomo destinato a diventare una figura leggendaria dello sport: Bill Shankly. Per Shankly il calcio era sempre stato una missione, uno scopo di vita, il mezzo per trasformare i giocatori e i tifosi, per ricambiare la loro fiducia. La sua unica ambizione, portare la sua squadra alla vittoria: in Inghilterra, in Europa, ovunque. Nel 1974, il Liverpool Football Club e il suo allenatore sono pronti a raccogliere nuovi successi. Ma con una decisione sorprendente, Bill Shankly dà le dimissioni, una scelta che sconvolge giocatori e tifosi e che segnerà il resto della sua vita. Partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, David Peace canta l'ascesa del Liverpool Football Club e di Bill Shankly. Canta l'ossessione totalizzante di un uomo per il calcio, il suo desiderio di vittoria e il suo amore per la squadra e i suoi sostenitori. Giorno dopo giorno, notte dopo notte, David Peace canta il ritiro di Bill Shankly, i dubbi e i rimpianti di un uomo che vorrebbe ricominciare tutto da capo.
Tutte le strade sono aperte. Viaggio in Afghanistan 1939-1940
Annemarie Schwarzenbach
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 168
Inquieta, androgina, nomade in fuga da se stessa, icona eterea e trasgressiva: Annemarie Schwarzenbach è tutto questo, un romantico Ulisse senza Itaca. In un nefasto 1939, lasciandosi alle spalle un'Europa sull'orlo della guerra e l'amore tormentato con Erika Mann, Annemarie prende la via dell'Oriente a bordo di una Ford con l'amica scrittrice Ella Maillart. Due donne sole scoprono l'Afghanistan, un paese ai confini del mondo dove il tempo è rarefatto e brevi tragitti diventano peregrinazioni di giorni interi. Annemarie racconta quello che vede e sente in un quaderno di viaggio che lascia stupiti per la sua incredibile modernità: quei paesaggi scomparsi, distrutti dalle recenti guerre, dilaniati dalle tensioni etniche, attraverso le parole di Annemarie si mostrano ancora nella loro purezza, in un riverbero di colori polverosi, sguardi profondi, voci lontane. Prende forma un viaggio che è dura scuola di vita, abitudine all'incontro e alla perdita, apertura all'altro e alla parte più in ombra di se stessi. Dalla Turchia alla Persia, fino agli altopiani afghani, Annemarie si interroga sulla condizione delle donne col chador, si ferma a bere il tè nelle tende giallo ocra delle tribù pashtun, attraversa tempeste di sabbia e deserti di cardi. Nomi come Pamir, Hindu Kush e Mazar-i-Sharif, molto più che indicazioni geografiche, nel suo taccuino divengono suono e colore, ricordo e mistero.
Dormono sulla collina. 1969-2014
Giacomo Di Girolamo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 1184
Questo libro si pone un obiettivo smisurato: il nostro paese raccontato da chi dorme, e sempre dormirà, sulla collina. Siamo di fronte alla Spoon River d'Italia. Il paese lo raccontano loro: gli uomini che sono passati di qui, quelli che hanno fatto la storia oppure che l'hanno subita. Gli uomini che tutto sapevano e nulla rivelarono. Gli uomini che nulla sapevano e tutto rivelarono. Uomini magniloquenti, uomini magnifici, uomini miserabili. Uomini piccoli e piccoli uomini. Volti imperiosi e notissimi, volti arcaici, che hanno fatto un qualche frammento di storia, anche se nessuno lo sa. Sono le loro voci a fare la storia. Dov'è Pino Pinelli, l'uomo che non voleva volare? Dov'è il poeta, Giuseppe Ungaretti? S'illumina ancora di immenso? Dove sono Anna Magnani, quelli di Piazza della Loggia, le vittime del terremoto dell'Aquila? Dove il piccolo Samuele di Cogne, dove Marco Pantani, dove Giulio Andreotti? Il generale Dalla Chiesa? Dormono, dormono sulla collina. E non solo loro. Programmi televisivi, bombe che esplodono, decreti legge. Anche gli oggetti. Gli oggetti sono così silenziosi, ma sanno tutto di noi, e fanno la storia. Anche loro: dormono sulla collina. Non è infatti un caso che la prima "voce" di questo coro non sia umana: a parlare è la Bomba di Piazza Fontana. È uno degli innumerevoli inizi italiani e a cantarlo è un ordigno capace di segnare l'immaginario di quell'Italia che possiamo in modo equivoco definire "contemporanea".
I 900 giorni. L'epopea dell'assedio di Leningrado
Harrison E. Salisbury
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 743
Il destino di Leningrado, la città più bella dell'Urss, la più fervida di vita intellettuale, fu segnato nell'estate del 1941, quando i generali sovietici e lo stesso Stalin sottovalutarono il pericolo di un'offensiva della Germania nazista. Intrappolata nella stretta dell'Operazione Barbarossa, Leningrado venne accerchiata dalle armate tedesche nel settembre del 1941. Per ventotto mesi, fino alla sua liberazione, nel gennaio del 1944, la città fu stretta nel più terribile assedio di tutti i tempi, in cui perirono quasi metà dei suoi abitanti. Una storia eroica e terribile, per lungo tempo avvolta nell'oscurità e nascosta dalla censura stalinista, che Harrison E. Salisbury per primo ha ricostruito attingendo a testimonianze, diari, memorie e archivi, in una ricerca durata venticinque anni. Nelle pagine dei "900 giorni" scorre l'eroica difesa dell'Armata Rossa e di folle di volontari male equipaggiati; la pressione costante delle divisioni del Terzo Reich; gli episodi di coraggio e abnegazione, quelli di vigliaccheria; le morti per la fame, il gelo e i bombardamenti; gli sforzi di scrittori e artisti per tenere viva l'anima della città; i controlli feroci dell'apparato poliziesco; le disperate strategie dei generali per spezzare l'assedio e tenere aperta l'unica via per i rifornimenti, attraverso la superficie gelata del lago Ladoga.
I Settanta. Da William Burroughs ai Clash, da Allen Ginsberg a Patti Smith. Avventure nella controcultura
Barry Miles
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 266
Greenwich Village, 6 marzo 1970. Tre esplosioni in rapida sequenza sventrano l'elegante palazzo al numero 18 dell'Undicesima Strada Ovest; dalle fiamme escono, confuse ma illese, due ragazze seminude. Domato l'incendio, le forze dell'ordine trovano in cantina più di sessanta candelotti di dinamite, una bomba anticarro e tutto l'occorrente che sarebbe servito al gruppo terroristico Weather Underground per produrre altri ordigni. È l'atto di nascita degli anni Settanta e Barry Miles è a New York per registrarne i primi, turbolenti vagiti. Giornalista inglese sbarcato negli Stati Uniti per lavorare con i grandi della Beat Generation, Miles attraversa la decade più anticonformista e trasgressiva del Novecento e ne sperimenta in prima persona la genialità e gli eccessi. È l'epoca di sesso, droga e rock'n'roll; della cocaina, della pornografia, delle mode estreme; delle stravaganze notturne all'Hotel Chelsea, casa di poeti come Gregory Corso e musicisti come Bob Dylan e Patti Smith, e degli spettacoli drag delle Cockettes, il gruppo teatrale fondato da Hibiscus, alias George Harris, l'hippy con il dolcevita che in una storica fotografia infila un fiore nel fucile di un militare, fuori dal Pentagono. Ossessioni, provocazioni, conquiste. Ci sono tutti i Settanta in questo memoir: gli astri di quegli anni, come le stelle visibili a Manhattan durante il famigerato blackout del luglio 1977, bruciano con un'intensità che non accenna a spegnersi.
Dopo di me il diluvio
David Forrest
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 210
In una nevosa sera di marzo, padre Benoir, giovane curato del minuscolo paese montano di St. Pierre-des-Monts, riceve la telefonata più importante della sua vita. Il suo interlocutore si presenta come Dio. Padre Benoir sbatte giù la cornetta. Quando una voce tonante, accompagnata da cori celestiali, inizia a parlargli direttamente nella testa, il curato si rende conto che è davvero il suo onnipotente datore di lavoro a essersi messo in contatto con lui. Il Signore ha deciso di eliminare in modo radicale le iniquità del mondo: un secondo diluvio universale, una "pulizia di primavera". Per suo volere imperscrutabile gli abitanti di St. Pierre-des-Monts sono stati scelti per costruire la nuova arca, sopravvivere al disastro e ripopolare il mondo. Il tempo stringe e il Creatore ha dato a padre Benoir pochi mesi per portare a termine l'arca. Un ulteriore miracolo (un maiale volante) mette a tacere i dubbi della popolazione, che si imbarca con fin troppo entusiasmo nella biblica missione. Il curato non dovrà solo tenere d'occhio i bizzarri personaggi che formano il suo gregge, ma anche affrontare l'ira del governo francese e dello stesso Vaticano, decisi a non permettere la secessione politica, e spirituale, del paese. In Italia, dal romanzo è stata tratta la commedia musicale di Garinei e Giovannini, "Aggiungi un posto a tavola."
Sesso, crimini e il senso della vita. Indagine sulla natura umana
Douglas T. Kenrick
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 252
Per garantirci la nostra sopravvivenza e quella dei nostri figli, ogni giorno, da sempre, mettiamo in atto meccanismi di risposta al mondo che ci circonda determinati da regole semplici ed egoistiche. Secondo le teorie classiche dell'evoluzione del comportamento umano, queste regole valgono solo per l'aggressività, il sesso e altri comportamenti che spesso definiamo "animaleschi". Ma è davvero così? Lo psicologo Douglas T. Kenrick - uno dei padri della psicologia evoluzionistica - sostiene qualcosa di nuovo: quello stesso insieme di regole è responsabile dell'intera gamma dei comportamenti umani, anche quelli più "umani", come la creatività artistica, il consumo economico, la religione e la politica, per non parlare dell'amore. Insomma, in ogni ambito della nostra vita facciamo scelte egoistiche, ma questo non significa che siamo egoisti: le regole che operano all'interno della nostra testa sono calibrate per aiutarci a conciliare in modo armonico il nostro comportamento con quello delle altre persone, degli amici, dei familiari, degli amanti. Inoltre, queste regole non sono rigide, ma flessibili e sintonizzate con l'ambiente circostante: le ricerche di Kenrick rivelano così che le nostre sono personalità multiple, e che ciascuno di noi può spostarsi fra vari sottosé diversi, cambiando in mondo adattativo la propria maniera di comportarsi...
Conversazioni contadine
Danilo Dolci
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 243
È giusto uccidere? Che qualità deve possedere un uomo per essere considerato tale? Esistono guerre legittime, o l'idea stessa del conflitto è assurda? Che cosa significa vivere? E morire? Sono queste le domande alle quali rispondono i contadini siciliani di Partinico sotto lo sguardo di Danilo Dolci, che ascolta, stimola, partecipa dei dubbi. Il vecchio locale in cui si riuniscono, nel quartiere di Spine Sante, non ha finestre e la porta resta sempre aperta: non solo per far circolare l'aria, ma soprattutto per permettere a chi si è attardato nei campi di unirsi anche a riunione iniziata. Ciascuno è chiamato a contribuire con critiche, riserve, prospettive. Donne e uomini, senza distinzione; e chi potrebbe intimidire gli altri e influenzare le loro opinioni parla per ultimo. Il dialogo - aperto, libero, attento - è lo strumento d'elezione attraverso il quale Dolci indaga il malessere delle classi più disagiate della società italiana del secondo dopoguerra, senza partire da un'ideologia astratta, ma concentrandosi sui problemi irrisolti che emergono dal vissuto quotidiano dei contadini. Il confronto dialettico diviene allora la verifica delle esigenze morali e materiali dei singoli individui, il primo passo verso quella comunità autentica, libera da pregiudizi e vincoli autoritari, sognata da Danilo Dolci; una comunità capace di porre le basi per un domani libero dai "mali di ieri", quali l'ignoranza, la miseria, la guerra.
Roma divisa. 1919-1925. Itinerari, storie, immagini
Anthony Majanlahti, Amedeo Osti Guerrazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 301
Camminare per Roma e non vedere i luoghi come sono oggi, come ce li hanno consegnati il cinema prima e poi la televisione; vederli invece com'erano negli anni venti, feriti e sanguinanti, scovarne le tracce nascoste: è questo l'obiettivo degli itinerari ricostruiti in questa guida da Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi, la cui ricerca non ha lasciato inesplorato alcun palazzo, vicolo, quartiere. La Prima guerra mondiale non fu gentile con l'Italia. E con Roma in particolare. Esaurita la disponibilità di case popolari, gli immigrati e i poveri che affluivano ogni giorno nella capitale, già sovraffollata e irrequieta, costruirono baracche accanto agli acquedotti e alle vecchie torri fuori le mura. Erano agglomerati miseri, squallidi, pericolosi ai quali il governo e la nuova classe media guardavano con sospetto. L'indolente e soleggiata città dei cesari e dei papi si scrollò di dosso secoli di immobilismo con un sussulto violento, e ne risultarono spaccature profonde. La disillusione generata dalla pace di Parigi, incarnata dal mito dannunziano della "vittoria mutilata", non fece che esacerbare le divisioni e i contrasti - fra ricca borghesia e indigenti, fra studenti e forze dell'ordine -, finché nel 1919 una nuova, dolorosa lacerazione si aprì nel tessuto sociale urbano: quella del fascismo. Eppure la Storia sembra aver dimenticato le ferite che lo squadrismo inferse a Roma.
Discorso globale, sofferenze locali. Analisi critica del Movimento di salute mentale globale
Benedetto Saraceno
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2014
pagine: 220
Negli ultimi vent'anni, numerosi psichiatri, medici, centri studi, associazioni, enti nazionali e internazionali si sono impegnati in azioni di ricerca e intervento nell'ambito della salute mentale, con l'obiettivo di aumentare e migliorare l'accesso ai programmi di prevenzione e trattamento dei disturbi neuropsichiatrici. A questo Movimento di salute mentale globale ha dato un impulso decisivo l'Organizzazione mondiale della sanità. In "Discorso globale, sofferenze locali" Benedetto Saraceno, che da direttore del dipartimento di Salute mentale dell'agenzia Onu è stato protagonista di quella stagione, ricostruisce la storia del Movimento, dai traguardi raggiunti agli ostacoli incontrati, passando per le esperienze virtuose, ma spesso sconosciute, in alcuni paesi in via di sviluppo. Nel tracciare un bilancio critico, l'autore attinge a ricordi personali, insegnamenti di colleghi e grandi maestri, riflessioni teoriche e pragmatiche: troppo spesso, alla complessa e articolata domanda mondiale di salute mentale, corrisponde una risposta semplicistica, che trascura le variabili sociali e culturali e ripropone il tradizionale paradigma psichiatrico biomedico, in cui l'intera esperienza della malattia è ridotta a una deviazione dalla normalità biologica. Nonostante i recenti progressi, permangono enormi difficoltà nell'offrire alla popolazione mondiale sistemi di salute mentale rispettosi dei diritti umani, capaci di includere invece di escludere...