Giuffrè: Il codice civile. Commentario
L'anticipazione bancaria
Michelangela Salvatore, Ernesto Capobianco
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXIII-272
Dalla fine dell'ottocento l'“anticipazione bancaria” suscita l'interesse di dottrina e giurisprudenza decise ad individuare-qualificare il tipo contrattuale di una fattispecie, orfana di definizioni normative ma presente nella prassi bancaria sin dal IX secolo. Il dibattito dottrinario sulla natura dell'anticipazione bancaria persiste anche dopo la sua sistematizzazione nel codice del 1942. Gli articoli ad essa dedicati, infatti, ereditano le incertezze ed i dissidi interpretativi dei suoi primi commentatori, riluttanti all'adozione di una normativa puntuale dei contratti bancari. Attraverso un'analisi critica e aggiornata delle norme che configurano la fattispecie lo studio esamina approfonditamente i caratteri che la connotano quali, tra gli altri, la “regola dello scarto”; studia la compatibilità dell'anticipazione bancaria con le nuove forme di garanzia, sgrossandola dalla sovrapposizione di norme mutuate da istituti affini, con lo scopo ultimo di restituire contemporaneità ad uno strumento che conserva intatta la sua ratio più che mai attuale di risoluzione del contrasto tra l'esigenza di circolazione dei beni e la tutela del creditore. Il commento alle singole disposizioni, quindi, non mira solamente a fornire un panorama aggiornato dell'evoluzione dottrinale e normativa che ha caratterizzato la materia, bensì consegna al lettore una moderna lettura dell'istituto, affrontando l'esame di ciascun articolo nella prospettiva della contingente realtà economica e giuridica. L'opera si configura come contributo critico e sistematico allo studio dei contratti bancari, collocandosi nel solco della letteratura civilistica che interroga l'attualità delle categorie codicistiche alla luce della prassi contrattuale e delle esigenze del credito garantito.
Le obbligazioni alternative
Giuliana Amore
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXIV-228
Le obbligazioni alternative affondano le proprie radici nel diritto romano, ma godono, oggi, di un'inaspettata attualità, alla luce delle più recenti applicazioni giurisprudenziali a fenomeni della realtà contemporanea. Ci si intende, in particolare, riferire alla c.d. russian roulette clause, contenuta, di norma, in un patto parasociale e recentemente ricondotta dalla Cassazione nell'alveo delle obbligazioni alternative. E proprio siffatta inaspettata attualità offre lo spunto per una rivisitazione della disciplina delle obbligazioni alternative. Risulta più che mai attuale tornare a riflettere, in particolare, sugli elementi caratterizzanti dell'obbligazione alternativa, sulla relativa fonte e sulle fattispecie, normativamente e socialmente tipiche, oltreché riconosciute nel diritto vivente. Pur trattandosi di un'elaborazione giurisprudenziale non copiosa, vi sono casi significativi in cui la giurisprudenza ha evocato l'istituto delle obbligazioni alternative, ora per escluderne l'operatività, ora per applicarne la disciplina: casi senz'altro utili a distinguere le obbligazioni alternative da figure affini. Ricostruiti caratteri, natura giuridica e finalità della scelta e del regime della decadenza dalla relativa “facoltà”, il punto di arrivo delle riflessioni è essenzialmente rappresentato dalla disciplina dell'impossibilità di una o di entrambe le prestazioni, non imputabile o “colposa”, originaria o sopravvenuta e, a quest'ultimo riguardo, l'attenzione viene focalizzata anche su altre sopravvenienze. Una notazione particolare concernerà, infine, la rilevanza delle obbligazioni “multiple”, in cui sono dedotte più di due prestazioni, avuto riguardo, da un lato, alle fattispecie qualificate come tali dalla giurisprudenza e, dall'altro, al particolare modo di atteggiarsi della disciplina dell'impossibilità, adeguando opportunamente le norme, nel senso che l'aggettivo « semplice » di cui agli artt. 1288 e 1289, comma 1, c.c., ad esempio, dovrà essere interpretato come “più semplice”, rispetto alla plurioggettività originaria e l'espressione « esigere l'altra prestazione » contenuta nell'art. 1289, comma 2, c.c. dovrà essere intesa come “una delle altre”.
La cessione del contratto. Artt. 1406-1410
Renato Clarizia
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXXIII-226
È la terza edizione dell'opera che dopo vent'anni si presenta con una revisione dell'intera materia e con un aggiornamento dottrinario e giurisprudenziale fino agli ultimi mesi del 2024. La struttura del Commentario è rimasta identica, perché, come spiega l'A. nell'ampia Premessa, l'istituto riguarda il fenomeno degli effetti conseguenti al subentro del cessionario nella stessa posizione contrattuale del cedente, fenomeno che caratterizza peculiarmente l'intera materia contrattuale. L'informatica, che pure ha inciso in maniera profonda nella disciplina di varie parti del diritto privato, ha lasciato inalterata la disciplina recata dagli artt. 1406 e ss del codice civile. Grande rilievo viene dato anche all'istituto del subcontratto e se ne espongono sia la disciplina generale, in assenza di una previsione normativa specifica, sia le sue diverse tipologie applicative.
Delle successioni legittime. Artt. 565-586
Antonio Albanese
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXVIII-618
La successione legittima opera quando la successione testamentaria manchi in tutto o in parte e consente che, alla morte della persona, la continuazione dei suoi rapporti giuridici sia assicurata attraverso il subentrare, in ogni caso, di determinati soggetti, identificati dalla legge stessa come successibili. In poco più di un decennio, la cerchia di tali soggetti è stata oggetto di un epocale ampliamento: dapprima, la c.d. Riforma della filiazione, entrata in vigore il primo gennaio 2013, ha introdotto (con efficacia retroattiva) il principio dell'unicità dello status di figlio, con l'eliminazione di qualsiasi differenza fra figlio legittimo e figlio naturale; in seguito, la legge 20 maggio 2016, n. 76 (c.d. legge Cirinnà), ha regolato, anche nella successione legittima, il regime delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, uniformando la loro posizione a quella dei coniugi e ha previsto limitati diritti successori per il convivente di fatto superstite. Da ultimo, la successione legittima è stata incisa dal d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (c.d. legge Cartabia), che tra le altre cose ha, all'art. 21, consentito alle parti di richiedere per iscritto al notaio rogante che sia egli stesso a rilasciare le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate aventi ad oggetto beni ereditari. Sono, queste, soltanto alcune delle novità (si pensi, ancora, all'istituto della sospensione dalla successione, introdotto nel codice civile per mezzo dell'art. 463 bis) che hanno reso indispensabile una seconda edizione di questa Opera, che affronta e sviluppa uno dei temi più importanti del diritto delle successioni.
La liquidazione equitativa del danno. Volume Vol. 1
Marco Rossetti
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXIX-771
La liquidazione equitativa del danno è un oggetto misterioso, perennemente in bilico tra due eccessi opposti: imperscrutabile lotteria o astruseria metafisica. Questo volume, finora unico nel suo genere, si propone di ricostruire una nozione di “liquidazione equitativa” che sia nello stesso tempo dogmaticamente fondata ma anche facile da intendere e agevole da applicare. A tal fine il volume dapprima ripercorre il lunghissimo cammino della nozione di “liquidazione equitativa”, partendo all'antichità classica e giungendo fino a noi attraverso il diritto canonico, il diritto comune, l'età delle codificazioni. Quindi ricostruisce il significato e lo scopo della liquidazione equitativa ex art. 1226 c.c., fornendo utili consigli pratici per la corretta applicazione di tale norma. Infine, passa in rassegna il modo in cui la liquidazione equitativa viene concretamente praticata dai Tribunali, con riferimento alle più frequenti ipotesi di danno non patrimoniale (morale, biologico, da lutto, da diffamazione, endofamiliare) ed al connesso, controverso tema, della 'compensatio lucri cum damno'. Un secondo volume del medesimo commentario, in preparazione, sarà dedicato alla liquidazione equitativa ex art. 1226 c.c. del danno patrimoniale. La completezza della trattazione e la chiarezza espositiva fanno dell'opera uno strumento prezioso per orientarsi in tutti i casi in cui si renda necessario domandare, o contestare, in giudizio un danno impossibile a stimarsi nel suo esatto ammontare.
L'appalto
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXIX-685
Tuttora sostanzialmente normato dalla disciplina disegnata dal codice civile del 1942, il contratto di appalto civile non ha visto diminuire la sua rilevanza nell'ambito dei traffici fra privati, vista la frequenza con la quale tuttora ad esso si fa ricorso. Proprio da tale frequenza nasce la motivazione, che ha spinto gli Autori a intraprendere quest'Opera. Perché, se è vero che nel corso dei decenni le regole dell'appalto sono rimaste (quasi) completamente invariate, la struttura economica e imprenditoriale del Paese è profondamente mutata, come è dimostrato dalla riflessione incessante e non ripetitiva che gli Operatori del diritto continuano a effettuare su di esso. Tale costante approfondimento si spiega - appunto - in ragione della duttilità di un istituto dalle antiche origini, capace, tuttavia, di rispondere alle attuali esigenze del mercato pur nella tradizionale duplice versione di "appalto di produzione di beni" e "appalto di produzione di servizi". Nel commento alle singole disposizioni, dunque, non ci si è proposti soltanto di fornire al Lettore un panorama aggiornato della innegabile evoluzione della dottrina e della giurisprudenza in materia, ma si è tentato anche di fornire una moderna lettura dell'istituto, affrontando l'esame di ciascuna norma nella prospettiva dell'attuale realtà economica e legislativa.
Accettazione con beneficio di inventario
Fernando Greco
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXVII-198
Il volume si propone di analizzare le disposizioni codicistiche (artt. 484 – 511 c.c.) in tema di accettazione con beneficio di inventario, istituto che affonda le radici nel diritto romano e che è stato oggetto di una evoluzione adesiva alle specifiche istanze giuridiche, economiche e sociali sottese, mantenendo ferma la sua caratterizzazione di efficace presidio di tutela patrimoniale. Dall'analisi puntuale dei singoli articoli emerge la complessità strutturale e funzionale dell'accettazione beneficiata, che si sviluppa tanto con riferimento ai soggetti coinvolti (novero che si è ampliato nel corso del tempo), quanto alla natura oggettiva (la cui definizione è stata assoggettata a un intenso lavorio dottrinale e giurisprudenziale). La sostanziale strutturazione in due fasi essenziali (segnatamente, la dichiarazione di accettazione e la redazione dell'inventario) consente un'opera di sistematizzazione dei differenti profili operativi e applicativi, che spaziano dall'effettività della separazione patrimoniale, alla responsabilità verso i soggetti terzi (creditori personali e creditori ereditari; legittimari; soggetti terzi; fisco), passando per le ipotesi di decadenza e inefficacia.
Cessazione per decadenza dell'avente diritto dalla responsabilità genitoriale sui figli
Pasquale Laghi
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXIV-138
Il volume si occupa in maniera approfondita dell'analisi dell'art. 448-bis c.c., introdotto nel codice civile dall'art. 1, comma 9° della l. 10 dicembre 2012, n. 219 di riforma dello status filiationis e rientrante nel contesto di quelle misure preordinate, almeno in astratto, ad implementare la risposta sanzionatoria nei confronti dei genitori inadempimenti ai doveri verso la prole. La disposizione è analizzata nella sua duplice dimensione previsionale – dapprima soffermandosi sulla cessazione dell'obbligazione alimentare in favore del genitore e dappoi profondendosi sulla facoltà di esclusione del medesimo dalla successione del figlio – e della stessa ne vengono messe in luce le numerose e talvolta consistenti criticità applicative derivanti sia dalla sua formulazione e sia dal suo scarso coordinamento sistematico con gli istituti di riferimento su cui impatta.
Il recesso dalle società per azioni
Lorenzo Delli Priscoli
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXII-229
Con il presente lavoro l'Autore, consigliere di Cassazione e vincitore di concorso per professore ordinario di diritto commerciale e di diritto civile, analizza criticamente, alla luce della più recente giurisprudenza e dottrina, le norme codicistiche in tema di recesso del socio dalle società per azioni, sia se quotate e aperte al capitale di rischio sia se “chiuse” e modellate sulla falsariga delle società a responsabilità limitata. Lo studio è affrontato in relazione ai principi ispiratori della complessiva riforma delle società di capitali, in un continuo confronto con altri istituti, principi, problemi e interessi in gioco che hanno a che fare con il recesso del socio: la cessione delle azioni, le clausole di gradimento, l'aumento di capitale sociale, la clausola di roulette russa, le azioni riscattabili, il principio di correttezza, la tutela dei terzi creditori e dell'integrità del capitale sociale, l'interesse della società, quello dei soci investitori e quello di coloro che partecipano attivamente alla gestione.
Luci e vedute, stillicidio e relative servitù
Giuseppe Musolino
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXX-470
La proprietà immobiliare trova nella disciplina dei rapporti di vicinato conferma della sua centralità e attualità. Le norme sulle finestre (luci o vedute, anche mediante balconi, terrazze, lastrici solari, porte-finestre, pareti finestrate, altane, velux, vetro-cemento, scale, ballatoi) e quelle sullo stillicidio sono parte notevole di questa disciplina: le prime considerano sia l'esigenza di aria e di luce, nonché di veduta e di panoramicità degli edifici, sia la necessità di preservare la privacy dei vicini. Le seconde regolano lo scarico delle acque, sia piovane sia dovute all'attività umana. Il volume è attento alle questioni condominiali e di regolarità edilizia quanto a distanze e requisiti ex lege, analizzando anche le norme speciali, come il decreto Salva casa (d.l. n. 69 del 2024, conv. in l. n. 105 del 2024). Si affrontano problematiche legate allo sfruttamento dell'energia solare e al verde urbano e ricca è la parte dedicata alle servitù in materia, come quelle di luce, di aria e di luce, di veduta, di panorama, di sole, altius non tollendi, non aedificandi, di stillicidio.
Il comodato. Artt. 1803-1812
Francesco Scaglione
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXIV-208
La seconda edizione del volume, interamente riveduta e aggiornata, si contraddistingue per la costante attenzione all'analisi storica delle fonti e per il taglio innovativo con cui l'Autore, alla luce dei più recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali, ridefinisce i confini tra gratuità e liberalità. In particolare, partendo da una decostruzione dell'antico dogma della realità, la cifra del contratto gratuito è individuata in un'attribuzione patrimoniale unilaterale temporanea, non escludendosi, tuttavia, che il comodato sia in concreto utilizzato per finalità corrispettive oppure successorie. In questa prospettiva, l'indagine sulla causa concreta del contratto può svelare una corrispettività indiretta (gratuità strumentale alla corrispettività) oppure una liberalità indiretta (gratuità strumentale alla liberalità), ove emerge la finalità successoria che è tipica anche della donazione, quale negozio successorio anticipatorio.
L'arricchimento senza causa. Artt. 2041-2042
Paolo Gallo
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXIII-277
Sebbene in base al modello franco/italiano l'azione di arricchimento consti di cinque elementi, l'arricchimento, il danno, la correlazione tra danno ed arricchimento, l'ingiustizia e la sussidiarietà, da tempo la dottrina ha richiamato l'attenzione sulla ridondanza di questo modello, tenuto altresì conto del fatto che sia in Germania che nei Paesi di common law i requisiti si riducono a tre, vale a dire l'arricchimento, il pregiudizio e l'ingiustizia. Nonostante che per lo meno a prima vista le distanze tra questi due modelli sembrino abissali, in via interpretativa è possibile ridurle notevolmente. In primo luogo il requisito del danno può sfumare in quello di pregiudizio, ove si ritenga sufficiente che qualcuno si sia arricchito a spese di un altro sfruttando utilità insite nei suoi diritti; in secondo luogo ove la ratio della sussidiarietà venga ravvisata nell'esigenza di evitare frodi alla legge, ne consegue un indubbio ridimensionamento anche di questo requisito; se per esempio una norma di legge esclude che un professionista non iscritto all'albo possa essere retribuito per l'attività svolta, l'arricchimento non è soggetto a restituzione non tanto perché l'azione è sussidiaria, ma piuttosto perché a monte è carente il requisito dell'ingiustizia.