Franco Angeli: Urbanistica
L'abitare collettivo
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 160
Attraverso lo studio di casi italiani e stranieri il libro osserva forme diverse dell'abitare collettivo. Ipotesi di fondo è che l'abitare collettivo trovi le sue ragioni non unicamente nel fatto di costituire un'apprezzabile soluzione tecnica, di mercato o di progetto, ma entro un orizzonte più ampio di valori, pratiche, atteggiamenti, che sembra attraversare la società contemporanea. È su questo che l'abitare collettivo porta a riflettere. Su quelle forme leggere ed aperte di condivisione che stanno rifiorendo un po' ovunque. Che si esprimono in modo sottile ed opaco nel rapporto tra abitare e culture amministrative, politiche, tecniche e comuni. E in modo pervasivo e pesante nei processi di produzione delle abitazioni e delle politiche. Attraverso lo studio di casi italiani e stranieri il libro osserva forme diverse dell'abitare collettivo. Due scritti, di Cristina Bianchetti e Lavinia Bifulco, provano ad offrire a questi casi alcune sponde interpretative. La postfazione indaga il modo in cui la cultura del progetto è attraversata e profondamente riscritta oggi da questo tema.
Il paesaggio. Teoria e pianificazione
Valerio Romani
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 240
Tracce di città. Esplorazioni di un territorio abitato: l'area veneta
Stefano Munarin, Maria Chiara Tosi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 224
Sistemi informativi geografici. Manuale e casi di studio città e territorio
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2004
pagine: 352
L'esigenza di produrre un manuale di facile consultazione nasce dalla necessità di fare chiarezza, terminologica e concettuale, in rapporto ad un linguaggio che è ormai entrato nell'uso comune e di rendere accessibile ad una vasta gamma di utenti, in particolare ai tecnici, agli studenti ed amministratori, concetti che fino a qualche tempo fa erano patrimonio di una ristretta cerchia di specialisti. Tra le molte applicazioni in corso, si è privilegiato i casi di studio in ambito urbanistico, con l'intento di documentare alcune esperienze particolarmente significative nel campo dell'innovazione tecnologica applicata al governo del territorio.
Aree rurali e governo del territorio
Giampiero Lombardini, Giorgia Tucci, Mauro Vallerga
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 288
Stando alle statistiche ufficiali, l'agricoltura in Italia riveste un ruolo economico, in termini di occupati e di apporto al PIL, divenuto oramai secondario. L'industrializzazione del Paese, prima, e la terziarizzazione, poi, hanno condotto altri settori ad acquisire un ruolo di preminenza economica, eppure, le aree rurali costituiscono uno dei grandi patrimoni italiani. Alla filiera agricola sono legati settori articolati e ricchi come quello dell'industria alimentare, dove le produzioni agricole di qualità concorrono a costituire un elemento tra i più dinamici del "Made in Italy", mentre ai paesaggi agrari storici è legata una componente fondamentale dell'industria turistica. I territori rurali, inoltre, sono fornitori fondamentali di risorse ambientali e servizi ecosistemici. L'agricoltura è stata storicamente uno degli elementi fondanti della nostra identità civile e, assieme alla particolare struttura urbana policentrica, fatta di una moltitudine di piccoli e medi centri urbani che da sempre hanno "coltivato" un rapporto fecondo con le rispettive campagne (e viceversa), ha costituito la trama nella quale si sono formati i paesaggi italiani. Attraverso le attività agricole si sono letteralmente "costruiti" i territori italiani: che si tratti di paesaggi terrazzati o di estese opere di bonifica idraulica, l'agricoltura ha plasmato la forma del territorio e l'abbandono di queste attività - aventi un fondamentale ruolo di manutenzione del territorio - fa emergere in modo eclatante la centralità attualissima del mondo rurale. Questo volume propone uno sguardo sull'agricoltura italiana dalla prospettiva del governo del territorio e, più nello specifico, dell'urbanistica. Lo stesso termine "urbanistica" potrebbe apparire come una potenziale contraddizione, delineando una disciplina che fin dal nome sembra focalizzata sul fatto urbano, relegando l'extra-urbano a una condizione residuale. In realtà, la storia dell'urbanistica italiana degli ultimi decenni è caratterizzata da generosi (anche se talvolta infruttuosi o contradditori) tentativi di coniugare la pianificazione spaziale e il progetto di insediamento con l'agricoltura, attraverso una serie di strumenti, regolamenti, leggi e piani (urbanistici, ambientali e di settore, nonché paesaggistici) che ne condizionano le forme di conduzione, l'organizzazione, la tutela e la valorizzazione. Strumenti spesso non coordinati tra loro, ma che concorrono a definire un quadro articolato dove le aree rurali (preziosa e fragile risorsa) molto spesso sono al centro dell'interesse e del progetto di trasformazione e di salvaguardia attiva.