Franco Angeli: Pedagogia teoretica
Antonio Gramsci e l'educazione. Letture tra Italia e America Latina
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 258
Italia e America Latina vantano una lunga tradizione di scambi culturali. Rispetto a tale rapporto, un ruolo particolare è stato esercitato dall'opera di Antonio Gramsci. Dalla seconda metà del Novecento, l'influenza culturale, politica e pedagogica del pensatore sardo è stata altamente significativa sia in Italia che in America Latina. E in entrambi questi contesti geoculturali sono fioriti molti studi, accompagnati da collaborazioni internazionali. Con l'intento di proseguire e rafforzare tali rapporti, questo libro mira a promuovere un dialogo internazionale sul pensiero pedagogico gramsciano, stimolando la discussione tra le attuali interpretazioni educative italiane e latinoamericane. Il libro, che ospita contributi di autori italiani e sudamericani, è diviso in due parti: la prima – “Un percorso attraverso influenze, dibattiti e categorie chiave” – è dedicata all'esplorazione teorica e all'analisi dei termini educativi del corpus gramsciano; la seconda – “Passato e presente: alla ricerca di un'alternativa pedagogica” – raggruppa testi che rintracciano negli scritti gramsciani le basi per l'intervento educativo.
Possiamo rinunciare all'autorità? Ripensare la relazione educativa
Marta Ilardo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 144
La relazione educativa implica sempre un rapporto di autorità? È possibile educare senza esercitare autorità? In che modo l'autorità può convivere con i principi dell'educazione democratica? Partendo da questi interrogativi, questo libro si propone di offrire alcuni fondamenti pedagogici per esplorare il complesso rapporto tra l'autorità e l'educazione. L'analisi del volume si concentra sulla possibilità di ridefinire una concezione di autorità dialogica, evidenziando come questa prospettiva possa aprire nuovi scenari per l'interpretazione della relazione educativa. Con un approccio rigoroso e accessibile, il testo offre spunti di riflessione per pedagogiste, insegnanti, educatrici e chiunque sia interessato, per ragioni di studio e ricerca, al ruolo dell'autorità nei processi educativi.
Non siamo i padroni della terra. Educare alla cultura della sostenibilità
Giuditta Alessandrini
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 138
"Non siamo i padroni della terra". Il diritto dell'uomo di governare la terra nasce dall'idea di un "controllo" egemonico sulla creazione. Ma l'umanità è solo un sottoinsieme della comunità biotica. Una cultura educativa della sostenibilità deve partire viceversa dal riconoscimento del limite umano. Il volume ripercorre i temi-cardine di una cultura educativa alla sostenibilità. Come sviluppare una consapevolezza che sappia diventare capacità di scelta del cittadino? Quali azioni prefigurare di fronte ai temi degli stili di vita ecosostenibili, del contrasto alle disuguaglianze, della diversity, del digitale e della sfida della complessità? Una cultura della sostenibilità è soprattutto educazione e formazione alla democrazia: il volume intende offrire a formatori, educatori ed insegnanti e a chi ha responsabilità organizzative nelle Risorse Umane un sentiero di riflessione verso un futuro sostenibile. Il volume è arricchito dalla Presentazione di Massimiliano Costa, professore ordinario di Pedagogia generale e del lavoro presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, e dalla Postfazione della presidente ASviS Marcella Mallen.
Praxis e concetto
Massimo Baldacci
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 230
Il volume affronta la questione del linguaggio della pedagogia (del suo vocabolario, dei suoi enunciati, del suo discorso) e del suo rapporto con la prassi educativa. Ogni disciplina è caratterizzata da una propria terminologia e da proprie forme di discorso. La chiarezza e la precisione di queste componenti sono essenziali per la sua maturità epistemologica e per lo stesso rigore della ricerca. Rispetto a questi canoni, la situazione della pedagogia lascia però a desiderare. Il suo linguaggio attinge ampiamente dal linguaggio comune, e perciò difetta spesso di precisione, e il suo discorso inclina talvolta alla scarsa chiarezza. Questi limiti rendono incerta la capacità della pedagogia di orientare effettivamente la prassi educativa. D'altra parte, sviluppare un linguaggio specialistico può non essere la soluzione migliore, perché rischia di creare uno scarto fra la teoria pedagogica e la prassi educativa. Il volume affronta questi delicati problemi muovendo dall'ipotesi di un'analisi del linguaggio effettivamente usato nel discorso pedagogico, mettendo in atto operazioni di chiarificazione e di precisazione che ne possano migliorare il tenore. Il secondo Wittgenstein e il Gramsci del Quaderno n. 29 sono i principali riferimenti teorici per questo lavoro.
La cura dello sguardo. Linguaggio degli affetti e lavoro educativo
Stefania Ulivieri Stiozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Qual è il trait d'union tra un sapere sull'educazione e un sapere su di sé come educatore? Oggi le professioni educative e di cura sono soggette a una rappresentazione in cui un ideale scientifico, costruito su parametri di obiettività, conduce a sottovalutare l'investimento sensibile che orienta un educatore nel suo lavoro relegando gli affetti nell'alveo di una conoscenza sospetta per il suo portato di soggettivismo. A fronte delle emergenze educative della nostra società, il testo vuole riflettere da una prospettiva interdisciplinare, aperta ai linguaggi dell'arte, del mito e della poesia, sulla continuità tra corpo, affetti e pensiero nella formazione come nel lavoro educativo, per pensare dispositivi formativi che si prendano cura dello sguardo dell'educatore. La capacità di rispondere ai disagi sempre più diversificati degli utenti richiede una postura critica, capace di accedere a parole parlanti, come a gesti non precodificati. Il libro si rivolge agli educatori e ai professionisti della cura come un invito a coltivare spazi di consapevolezza, presenza a sé, cura del contesto e tensione a vivere la propria vita emotiva come fonte inesauribile di interrogazione.
Dove costruiamo pensiero? Hannah Arendt e la cura degli ambienti educativi
Marta Ilardo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 164
Il male, afferma Hannah Arendt nel 1963, è spesso frutto di un’azione impensata: è infatti l’assenza del pensiero - del pensiero critico - a generare il male. Ma c’è un “in più” che accompagna il suo interesse per il male e che compone e completa, se vogliamo, la “mappa” del suo pensiero. Questo ulteriore elemento è ciò che ci consente di definire l’autrice una “pensatrice spaziale”. Il male non è mai isolato, giunge ad ipotizzare Arendt (1958), ma progredisce e trova sostegno nella vulnerabilità degli ambienti – pubblici e privati – dell’esperienza umana. Ecco, dunque, dove collochiamo la riflessione che interroga l’educazione e, in questo caso specifico, gli ambienti e i contesti educativi coinvolti nella definizione di percorsi esistenziali emancipativi. Da questo punto di vista, l’“eredità pedagogica” arendtiana è ciò che consente il rinnovo di una sfida educativa tanto attuale quanto fragile e precaria: l’azione orientata alla tutela degli ambienti dove abbiamo – dovremmo avere – occasione di rinvigorire quel pensiero che smaschera e, se può, "resiste" alla banalità del male.
Inattualità pedagogiche. Ripensare l’educazione nella riflessione pedagogica contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
L’attuale accelerazione scientifico-tecnologica, che impone ai saperi di rivedere continuamente i loro paradigmi fondativi per evitare l’accusa di obsolescenza teorico-operativa, rende necessario il ripensamento profondo anche del ruolo del sapere pedagogico. Alla luce di tale premessa, la raccolta di saggi è tesa a ri-semantizzare ed a ri-centralizzare alcune categorie cosiddette “inattuali” al fine di fornire un’interpretazione non banale e non conformista della discorsività pedagogica contemporanea. L’intento che funge da canone continuo del volume collettaneo risiede nel voler dissodare quei plessi linguistici e concettuali ritenuti marginali ed entrati, per questo, in zone d’ombra in nome di una malintesa idea di attualità che rischia di configurare un sapere pedagogico impegnato esclusivamente a rincorrere le diverse emergenze culturali del sistema sociale. La sfida che il testo propone sta, dunque, nel tentativo di rispondere, in un costante confronto tra saperi umanistici e saperi scientifici, alle istanze poste dall’attualità attraverso una rinnovata proposta di nodi e snodi euristici inattuali rischiarati, soprattutto, nel loro significato autentico.
Il ciondolo spezzato. Spazi, forme e percorsi d’amicizia
Federico Zannoni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Nell’antica Grecia gli amici erano soliti spezzare in due una tessera, il symbolon, e conservarne una metà ciascuno, per non dimenticare mai l’unità perfetta che, insieme ma distinti, potevano costituire. Celebrata presso gli Antichi nel novero delle virtù più elevate, ai giorni nostri l’amicizia fatica a essere riconosciuta in tutta la sua pregnanza: spesso viene data per scontata, oppure subordinata all’amore. Eppure, è dimostrato il grande beneficio che sa apportare in tutte le età della vita, rispondendo ai bisogni di compagnia, supporto, aiuto, affetto, intimità, sicurezza emotiva e riconoscimento, senza imporre il sacrificio di porzioni di libertà individuale. Attraverso l’analisi dell’evoluzione del concetto di amicizia in Occidente, dall’Antichità ai giorni nostri, l’approfondimento sulle funzioni che ricopre nelle varie fasi dell’esistenza e l’esplorazione del suo polimorfismo semantico e fenomenologico ‒ oggi più che mai in trasformazione, anche in risposta agli eventi pandemici e alla pervasività dei mezzi di comunicazione virtuale ‒, il volume si propone di restituire la complessità e la ricchezza della dimensione amicale, sollecitando un suo necessario riposizionamento anche all’interno del dibattito pedagogico.
Il mistero dell'educazione. Spunti e orientamenti pedagogici sulle tracce di Gabriel Marcel
Alessandra Augelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
Nel pensiero e nell'impegno di vita di Gabriel Marcel si coglie una trama pedagogica sottile e sofisticata che sostiene i processi educativi: filosofo, musicista e drammaturgo, nelle sue opere ha offerto riflessioni sulla dignità della persona, sul senso delle relazioni, sul significato della sofferenza e della speranza. Alla realtà della vita, per Marcel, possiamo accostarci come ad un mistero, in cui si toccano tra loro continuamente conoscenza ed ignoto, limite e possibilità. Intrisa di vita, anche l'educazione è mistero perché si confronta costantemente con gli enigmi dell'alterità e con l'indicibile della persona umana che sfugge ad ogni tentativo di incasellamento e classificazione. La proposta educativa incontra sempre lo spazio imperscrutabile della libertà altrui, affronta le condizioni del tempo e dello spazio, sollecita una costante tensione di ricerca. Attingendo al pensiero di Marcel, il testo intende offrire agli educatori orientamenti pedagogici significativi per addentrarsi, con stupore e vivacità, nei sentieri dell'esistenza. Queste pagine possono essere nutrimento per quelle anime che, come dice Marcel, non si lasciano intorpidire dalla vita ma sono in itinere e vivono la passione della ricerca. Prefazione di Vanna Iori.
Libertà in educazione. Percorsi teorici
Mariarosaria De Simone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
La libertà in chiave educativa ha sempre rappresentato, per le innumerevoli e complesse riflessioni a cui ha dato adito, una questione di fondamentale importanza, difficilmente leggibile in chiave unitaria. In tal senso il volume si propone di attraversare le antinomie del discordo pedagogico sulla libertà, proprio nel tentativo di promuovere un processo di problematicizzazione che, attraverso una consapevolezza filosofia, garantisca, rispetto alla libertà in educazione ed alla educazione alla libertà, soprattutto nell’esperienza educativa, risoluzioni razionali aperte alla dimensione del possibile, promuovendo un atteggiamento teoretico e pratico foriero di impegno etico-razionale. Da qui la necessità di un dialogo tra pedagogia e filosofia, così come tra pedagogia e neuroscienze. Riflettere infatti sulle radici biologiche della libertà e sulla origine della coscienza nell’ambito delle neuroscienze non soltanto ci permette laportianamente di porre la libertà come ‘assoluto pedagogico’ ma ci consente altresì, nel dialogo paidetico tra discipline differenti e nella trasversalità della ricerca, di porre in primo piano la fondamentalità di una pedagogia la cui dimensione teoretica si declini sempre più in una riflessione razionale che funga da guida a una pratica intenzionalmente volta ad un’educazione alla e rispettosa della libertà dell’educando.
La consulenza pedagogica nel disagio educativo. Teorie e pratiche professionali in salute mentale
Maria Benedetta Gambacorti Passerini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 188
Un testo per studenti e professionisti dell’educazione che vogliano raccogliere la sfida di riflettere sul disagio e su come “abitarlo” professionalmente. Un tema quanto mai rilevante nel momento in cui questo libro vede la luce – estate 2020 –, in un mondo che si accinge ad affrontare le conseguenze della pandemia sulla salute mentale di minori, adulti e anziani, nonché su tutti i contesti educativi, dalla scuola alla formazione professionale e universitaria, ai servizi educativi, socio-educativi e socio-assistenziali.
Il cerchio magico. Infanzia, poetica e gioco come ghirlanda dell'educazione
Francesca Antonacci
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Il cerchio magico è l’espressione utilizzata da Huizinga nel suo celebre "Homo ludens" per designare l’ambito del gioco e del giocare. È metafora di uno spazio di trasformazione dell’esperienza, di un processo di sua elaborazione in forma rappresentata, elaborata, pensata, raccontata, descritta, narrata, giocata, spiegata. Come nel gioco, anche nell’educazione, così nella dimensione poetica ogni elemento è connotato da un effetto di raddoppiamento, perché presenta al contempo caratteri reali e di finzione. Si tratta di istanze che tendono verso un altrove, sono alla base di una insoddisfazione per il presente e mostrano la tensione verso un futuro possibile. In questo senso gli assi del volume sono descritti nella loro relazione con questa alterità: l’educazione è un setting di sperimentazione della vita e spazio della sua elaborazione; l’infanzia è la stagione simbolica dell’esistenza, che mostra in nuce il processo germinativo dello sviluppo; la poetica è l’aurora delle cose e il loro raddoppiamento in immagine-parola; il gioco è l’imitazione della realtà e la sua continua ricreazione. Nel testo, la ghirlanda è intreccio di infanzia, poetica e gioco, ed emblema di un progetto educativo orientato dalla speranza (Freire, Durand, Bloch), come condizione materiale e simbolica per un progetto di uomo nuovo e di mondo nuovo.