Feltrinelli: Universale economica. I classici
America
Charles Dickens
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 352
Quando Charles Dickens partì per l'America nel 1842, era forse l'uomo più famoso del suo tempo a recarvisi. Esplorò le regioni della costa orientale e dei Grandi Laghi degli Stati Uniti e del Canada, osservando la vita sulla sponda opposta dell'Atlantico da un punto di vista distintamente britannico. Le sue descrizioni franche e spesso umoristiche raccontano tanto il viaggio per mare, comicamente tormentoso, quanto il meravigliato stupore per la magnificenza delle cascate del Niagara. Ma Dickens non evitò nemmeno il racconto degli aspetti più controversi di quella terra, dipingendola come governata dal denaro, costruita sulla schiavitù, con una stampa corrotta. "America" resta ancora oggi un resoconto illuminante su quel continente che, nel Diciannovesimo secolo come oggi, occupa un posto di primo piano nell'attenzione e nel dibattito mondiale.
Tractatus logico-philosophicus
Ludwig Wittgenstein
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
“La filosofia non è una dottrina”, sostiene Ludwig Wittgenstein, “ma un’attività”. Nel Tractatus logico-philosophicus, unico suo libro filosofico pubblicato in vita, egli individua come scopo di quell’attività la chiarificazione logica dei pensieri e si propone di mostrare l’insensatezza dei problemi della filosofia tradizionale attraverso l’analisi logico-semantica del linguaggio. Partendo dai principi del simbolismo, formulati nella sua cosiddetta “teoria raffigurativa”, giunge all’identificazione del significato di una proposizione con le sue condizioni di verità e inaugura, così, quello che è stato il paradigma dominante nello studio della semantica del linguaggio naturale per tutto il corso del Novecento e oltre. Da questo nucleo discendono la spiegazione della natura della verità logica, dell’inferenza e della probabilità. Uno degli aspetti più caratteristici dell’opera risiede nel fatto che, in base ai principi logico-semantici che fissano i limiti di ciò che si può dire sensatamente, finiscono per cadere oltre quei limiti non solo il discorso metafisico, ma anche quello etico, estetico e religioso. Questa è la sfera di cui, secondo Wittgenstein, “non si può parlare” e su cui “si deve tacere”. A partire dal Circolo di Vienna, le concezioni del Tractatus ebbero un impatto che andò ben oltre l’ambito specifico della filosofia del linguaggio e della logica e che arrivò a determinare in larga parte i successivi sviluppi del pensiero novecentesco.
La stanza di Jacob
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
Come si ricostruisce la vita di un giovane uomo? Jacob Flanders è cresciuto sulle coste battute dal vento della Cornovaglia e, nonostante le sue umili origini, è riuscito a entrare a Cambridge, a frequentare i circoli sociali più importanti e a divenire avvocato a Londra. Tuttavia, non riuscendo ad apprezzare la vita nella caotica capitale, decide di perseguire la sua passione per l'antichità e visitare la Grecia prima che il destino decida di portarlo altrove sul suolo d'Europa. La vita di Jacob è raccontata attraverso memorie, emozioni e percezioni degli altri: la corrispondenza con la madre, le conversazioni di un'amica, i pensieri e i ricordi delle donne che hanno affollato i suoi giorni. Straordinario allontanamento dalle forme tradizionali del romanzo, il libro narra con toni elegiaci una vita ordinaria e straordinaria al contempo. Come spiega nella sua introduzione Nadia Fusini, "se La stanza di Jacob è un romanzo importante, è di fatto questo il motivo: qui Woolf smonta la tradizione, e apre a un nuovo inizio. E lo fa non per vacuo amore di novità, ma perché con le sue antenne sensibili intercetta intorno a sé i vagiti del nuovo mondo che chiede di venire a rappresentazione. È in questo romanzo che Virginia Woolf prende a giocare col ritmo, secondo un movimento di variazione, ripresa e ripetizione che ha la profondità della scoperta kierkegaardiana".
Arsène Lupin versus Herlock Sholmes
Maurice Leblanc
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 272
Quando la risoluzione di un caso appare impossibile e Arsène Lupin sfugge alla giustizia, anche in terra di Francia la risposta è una soltanto: chiamare Sherlock Holmes. O meglio, per ragioni legali, l'alter ego un po' farsesco che Leblanc ha creato per il celebre investigatore britannico, Herlock Sholmes. In un volume che riunisce le due avventure del ladro gentiluomo e dell'investigatore di Baker Street uscite inizialmente a puntate tra il 1906 e il 1907, Sholmes accetta la sfida e parte per la Francia, accompagnato dal fidato e un po' ottuso Wilson. Assolutamente certo di poter essere l'unico ad arrestare, finalmente, lo sfuggente ladro gentiluomo, questa volta accusato addirittura di omicidio. Tuttavia, dove il detective indaga l'accaduto, analizza i più piccoli dettagli, Lupin preferisce creare il futuro, come quando si adopera con anni d'anticipo per "truccare" gli edifici di mezza Parigi onde disporre di vie di fuga per i colpi a venire. E se il britannico studia tracce concrete, è circostanziato in tutto ciò che fa, il francese invece è inafferrabile, invisibile, ogni volta diverso. L'esito dello scontro è dunque tutt'altro che scontato: quando due uomini così intelligenti si affrontano, il loro duello non può che essere un grande spettacolo.
Teeteto o Sulla scienza
Platone
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 304
Saggio critico di Davide Spanio. Testo originale a fronte. Tratta del tema della scienza, può essere considerato l'ultimo dialogo socratico di Platone. Socrate vi sostiene che la scienza non è altro che il possesso della verità e questa non è che lo svelarsi dell'Essere. Il libro "La mia arte maieutica ha le stesse caratteristiche di quella delle levatrici, si prende cura delle anime in travaglio." Il Teeteto è un dialogo del Platone maturo, datato tra il 368 e il 367 a.C. Al centro, come sempre, la figura di Socrate che, conscio del tumulto che inizia ad attorniare la sua persona e lo porterà al processo, discute col giovane Teeteto, allievo del matematico Teodoro, sulla natura della conoscenza. Si tratta di un'indagine serrata, scandita dall'aspro e incalzante susseguirsi delle domande e delle risposte, alimentata dal ricco repertorio delle argomentazioni e delle confutazioni. Come scrive Salvatore Natoli nella sua Introduzione, "Platone si interroga su quale è la via da seguire per divenire capaci di verità, per far sì che i discorsi identifichino le cose e la mente possa attingere gli enti nella loro assoluta verità". La questione del conoscere rimane sostanzialmente aperta e tale interrogativo finisce per produrre un'ombra di incertezza che si proietta su tutte le questioni fondamentali affrontate nel dialogo, introducendovi una sorprendente atmosfera di modernità. È a partire da quest'opera che i problemi cardinali della teoria della conoscenza fanno il loro ingresso all'interno della grande tradizione della cultura occidentale, mettendo in discussione i precedenti approcci. Introduzione di Salvatore Natoli.
Vita del signor de Molière
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 336
Scritto fra il 1932 e il 1933 ma pubblicato oltre vent’anni dopo la morte del suo autore a causa della censura, questo testo ripercorre la vita del drammaturgo francese dai suoi umili inizi ai successivi trionfi teatrali, senza trascurare le controversie politiche. Con una sapiente miscela di biografia e immaginazione romanzesca, l’eccentrica e satirica interpretazione di Bulgakov è capace di catturare su pagina il genio di Molière, andando ben oltre la semplice biografia. L’autore infatti “si sente talmente prossimo al protagonista della biografia che sta scrivendo da rischiare ogni momento di scivolare nell’autobiografismo”, ma riesce “con atteggiamento ironico e pieno d’affetto sempre a fermarsi a lato della scena, lasciando al suo eroe il centro del palco,” scrive Serena Prina nella sua Introduzione. Dove si ricorda inoltre come Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, sia ancora oggi un personaggio avvolto dal mistero (i suoi manoscritti andarono tutti perduti), sebbene abbia segnato indelebilmente la storia del teatro del suo tempo e del tempo a venire. In comune lui e Bulgakov avevano, oltre alla grande passione per il teatro, un pungente sguardo satirico, una lucida capacità di cogliere la componente grottesca della realtà e un’onestà intellettuale che li portò, entrambi, a scontrarsi con l’ipocrisia che li circondava.
L'avaro
Molière
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 240
Arpagone è un vecchio avaro, uomo d’affari e usuraio. Tutto nella sua esistenza, dal rapporto con i figli alla gestione domestica, è influenzato dall’ossessione per il denaro, in particolare per il suo tesoro più prezioso, una cassetta colma d’oro che cela seppellita in giardino per il terrore che qualcuno possa trovarla e sottrargliela. Quando l’avaro decide di imporre ai due figli Cleante ed Elisa matrimoni di puro interesse con una ricca vedova e un facoltoso anziano, i giovani, aiutati dai loro servi, si daranno da fare per contrastare i tirannici intrighi del padre con altrettante opposte macchinazioni. Ma nel momento in cui il servitore di Cleante scova il tesoro nascosto da Arpagone, va in scena il dolore di un uomo che ha perso il proprio bene più caro. Molière non ha tanto creato un’opera teatrale corale, quanto un personaggio che domina la scena, poiché tiene insieme l’Avaro con la maiuscola, ovvero il vizio, la sua figurazione astratta, con il personaggio “in carne e ossa” che si muove sul palco e con l’avaro minuscolo che tuttavia abita in ciascuno di noi. Un moderno uomo d’affari disposto a tutto pur di trarre il massimo profitto, in linea con la mentalità mercantilistica del tempo di Molière – e del nostro.
Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza-Dialogo tra Silla ed Eucrate
Charles L. de Montesquieu
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 384
Roma e le sue vicissitudini studiate come caso esemplare di realtà socio-politica: il chiaro manifestarsi, nel corso della sua parabola, dei meccanismi della causalità storica consente infatti a Montesquieu di partire dal dato singolo per dar vita a una teorizzazione generale nel campo della filosofia politica. Pubblicate per la prima volta ad Amsterdam nel 1734, le "Considerazioni" rispecchiano la forma mentis che diventerà tipica dell'epoca dei Lumi: proprio come Cartesio e Newton avevano applicato ai fatti della natura il principio di causalità, così Montesquieu si sforza di fare altrettanto rispetto agli eventi storici, nella convinzione che, non mutando la natura umana, le stesse cause finiranno per produrre, oggi come ieri, conseguenze analoghe. Ed è proprio in ragione di ciò che quest'opera merita la massima attenzione da parte di chiunque sia interessato ai temi dell'autodeterminazione e del governo democratico. In chiusura di volume viene presentato il "Dialogo tra Silla ed Eucrate", nel quale Montesquieu si concentra sulla figura di Silla, l'uomo che con le proprie azioni - e il ricorso deliberato alle liste di proscrizione allo scopo di sgomberare il campo dagli avversari politici - segna l'inizio della fine per la Roma repubblicana.
Ulisse
James Joyce
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 1024
Dublino, 16 giugno 1904, uno dei giorni più importanti sul calendario della letteratura mondiale. È la data scelta da James Joyce per immortalare in poco meno di ventiquattr'ore la vita di Leopold Bloom, di sua moglie Molly e di Stephen Dedalus, realizzando un'opera destinata a rivoluzionare il romanzo. È l'odissea quotidiana dell'uomo moderno, protagonista non di peregrinazioni mitiche e straordinarie, ma di una vita normale che però riserva – se osservata da vicino – non minori emozioni, colpi di scena, imprevisti e avventure del decennale viaggio dell'eroe omerico. "Leggere l'Ulisse", scrive Alessandro Ceni nella sua Nota introduttiva, "è come guardare da troppo vicino la trama di un tessuto” dove le parole, che sono i nodi della trama, rivoluzionano. Trascinata da una scrittura mutevole e mimetica, da un uso delle parole che è esso stesso narrazione, la complessa partitura del romanzo procede con un impeto che scuote e disorienta. Perché “un testo così concepito esige un lettore pronto a traslocarvisi armi e bagagli, ad abitarlo, a starci dentro abbandonando ogni incertezza". Solo immergendosi senza riserve nella scrittura il lettore potrà uscirne davvero, alla fine, inondato di tutta la luce che questo romanzo concentra in sé.
La locandiera
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 144
Andata in scena per la prima volta nel 1753, La locandiera è sicuramente uno dei capolavori di Carlo Goldoni, fra le sue commedie più tradotte e rappresentate da allora a oggi. Mirandolina deve servire e tenere a bada le lusinghe dei clienti della sua locanda: un nobile spiantato, il tronfio marchese di Forlimpopoli, e un arricchito, il conte di Albafiorita, che ha comprato da poco il suo titolo e fa della disponibilità del denaro il suo carattere. A questi si aggiunge – provvisto di titolo e di mezzi – il cavaliere di Ripafratta, che odia invece le donne, ma anche, significativamente, il teatro. Proprio lui diventerà, con un ribaltamento della prospettiva, la vittima della finzione amorosa di Mirandolina. Una vendetta decretata a nome delle donne disprezzate, ma complicata da presenze dissonanti: quelle di due commedianti che, giunte alla locanda in abiti di scena, si spacciano per nobildonne. Alla vittoria della locandiera e alla rovinosa disillusione del Cavaliere segue quindi – oltre il piano di Mirandolina e, dichiara Goldoni, della trama da lui stesso inizialmente immaginata – un finale aperto e non privo di ombre, che rende più complesso e fecondamente ambiguo quello che sembra presentarsi come un "lieto fine" di commedia.
Silenzio al risveglio
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 464
Diciotto racconti, l'ultima e forse la più interessante delle quattro raccolte che Fitzgerald curò in prima persona. Protagonisti sono bambini, ragazzi, uomini e donne le cui vicende si susseguono come se appartenessero a un'unica esistenza "fuori fuoco" che, per fluttuazioni emotive, errori di percezione, ricordi imperfetti e aspirazioni irragionevoli, non riesce ad aderire a una realtà distante, opaca e inafferrabile. In questo modo l'autore cattura e rende vivida sulla pagina la fine dell'età del jazz in un volume che fin dal suo titolo - il silenzio è, in gergo militare, lo squillo di tromba suonato al crepuscolo, durante l'ammainabandiera, mentre il risveglio è, all'opposto, il richiamo utilizzato per svegliare le truppe all'alba - dà il tono di una nuova era in chiave minore. Finita la festa sfrenata e fiduciosa degli anni venti, scemata l'euforia dell'alcol, rimangono i postumi della sbornia, dolorosi e ineludibili. Tutto appare pericolosamente in bilico, in un mondo sconvolto dalla crisi economica e dalla Grande depressione che, dopo il 1929, travolsero non solo i mercati ma le esistenze di un'intera generazione. Forse è proprio questo il motivo per cui queste storie offrono alcuni tra gli esempi più intensi della scrittura di Fitzgerald, come Babilonia rivisitata e Pazza domenica, considerati i capolavori della sua produzione breve.
Pensieri sulla democrazia in Europa
Giuseppe Mazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 176
Giuseppe Mazzini, nel corso del suo esilio londinese, pubblica sei articoli che vertono attorno alla democrazia, alle scuole di pensiero in cui si era articolato a quel tempo il movimento democratico europeo, ai diritti individuali dell'uomo. Scritti in inglese e apparsi dall'agosto 1846 all'aprile 1847 sul "People's Journal", di questi interventi in Italia era nota solo la rielaborazione del 1852 a opera dell'autore stesso. Si tratta di testi pensati per raccontare il suo pensiero e il suo paese al pubblico del Regno Unito, e da essi si ricava la lungimiranza di Mazzini sulle principali questioni sociali, nonché un'idea di democrazia che doveva tradursi in una nuova forma di governo, di tipo repubblicano rappresentativo. "Il suffragio, il progresso dell'industria, la crescita del benessere, l'associazione tra lavoro, intelligenza e capitale sono buone cose ed entreranno a far parte del futuro, o come applicazione, o come conseguenza della grande idea democratica che guida il mondo." Nell'originale e provocatoria introduzione al volume Salvo Mastellone collaziona il testo dei due articoli di Mazzini dedicati al nuovo comunismo e quello del Manifesto di Marx ed Engels, lasciandone emergere uno straordinario e sotterraneo contrappunto teorico. I "Pensieri sulla democrazia in Europa" costituiscono tuttora un testo vivo, cruciale e di sorprendente efficacia politica e inseriscono a pieno titolo Mazzini al centro del dibattito europeo sulla democrazia, assieme ai suoi protagonisti più illustri: Tocqueville, Blanc, Cabet, Proudhon.