Libri di Carlo Goldoni
Il ventaglio
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: X-100
Commedia in prosa in tre atti, rielaborazione di una sua commedia precedente in francese "L'éventail". Durante un colloquio tra gli innamorati Evaristo e Candida a quest'ultima cade un ventaglio che si rompe. Evaristo ne compra uno nuovo che dà alla contadina Giannina perché lo porti in regalo a Candida. La cosa suscita la gelosia di Crespino e Coronato, innamorati di Giannina, che pensano che il dono sia per lei. Anche Candida lo crede e per dispetto accetta la proposta di matrimonio del barone del Cedro. Evaristo, deluso, lascia il ventaglio in dono a Giannina. Infine l'equivoco si chiarisce e Evaristo si riconcilia con Candida.
Il teatro della seduzione. Il bugiardo-La locandiera-Il servitore di due padroni
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 301
In occasione dell'anniversario goldoniano (trecento anni dalla nascita), la riproposta di tre delle commedie più famose e amate. Lelio, Mirandolina, Arlecchino (Truffaldino): tre protagonisti esemplari, tre personaggi tra i migliori del primo teatro di Carlo Goldoni (1707-1793), eppure figli "difficili" della riforma teatrale che egli propugnava. Un bugiardo, una seduttrice e una candida canaglia stanno a smentire quella parvenza di sanità che, nella sua opera, è rappresentata dalle leziose putte onorate o dai fin troppo saggi Pantaloni. Su tutti spicca l'unico servo maschile protagonista nel suo teatro, che è anche il fantasma festoso e multiforme di una tradizione recitativa secolare, quale la Commedia dell'Arte, che Goldoni non rinnegò mai, come testimonia nella postfazione l'attore Ferruccio Soleri, il grande interprete di Arlecchino.
Gl'innamorati
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 121
Commedia in tre atti, in prosa. Eugenia e Fulgenzio si amano, ma bisticciano continuamente per il capriccioso carattere di lei che vorrebbe per sé ogni pensiero e gesto dell'amato. Fonte di gelosia è la cognata di Fulgenzio, Clorinda che è stata a lui affidata dal fratello quando è partito. Dopo una lite, per dispetto, Eugenia si fidanza col conte Roberto, ma quando sa che il fratello di Fulgenzio è tornato, liberandolo dall'impegno, si dispera. Sarà sua sorella, Flaminia, a risolvere la situazione, raccontando al conte le ripicche di Eugenia e convincendolo a rinunciare alle nozze.
I rusteghi
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 106
Commedia in prosa in tre atti, scritta in dialetto veneziano. Rusteghi sono Lunardo, Cancian, Simon, Maurizio, che sotto l'abito di moralisti sono gretti e meschini. Le loro donne però si ribellano quando Lunardo combina il matrimonio della sua figlia di primo letto, Lucietta, con Filippetto, figlio di Maurizio, senza informarne prima gli sposi né la moglie Margarita. Felice, moglie di Cancian e Marina, moglie di Simon, aiutano Margarita a far sì che i ragazzi, contro il divieto di Lunardo e Maurizio, si possano almeno conoscere, prima delle nozze. Scoperta la cosa i due padri si infuriano, ma Felice li calma mostrando quanto le loro pretese siano assurde.
Le baruffe chiozzotte
Carlo Goldoni
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 104
Commedia in tre atti, in prosa, scritta in dialetto veneziano e chioggiotto. La scena è in Chioggia e i protagonisti sono dei pescatori con le loro famiglie. Lucietta, Checca e Orsetta litigano perché Toffolo Marmottina ha fatto un po' di corte a Lucietta, fidanzata di Titta Nane, per far ingelosire la scorbutica Checca. Al ritorno degli uomini dalla pesca, qualche parola lanciata dalle donne è causa della rottura tra Lucietta e Titta Nane e di una baruffa tra Toffolo e Beppo, fidanzato di Orsetta. Finiscono tutti in tribunale, ma Isidoro, coadiutore del cancelliere, riconcilia Lucietta e Titta Nane, Beppo e Orsetta e dà la dote a Checca che sposa Toffolo.
La serva amorosa-La cameriera brillante-La donna di governo
Carlo Goldoni
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2015
pagine: 296
Il servitore di due padroni
Carlo Goldoni
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2011
pagine: 402
La storia teatrale del "Servitore di due padroni" cominciò con un canovaccio adattato al corpo e alle fantasie di un attore. Goldoni lo scrisse per Antonio Sacco e per la sua compagnia. Nacque così una commedia con pochi moralismi e indifferente ai programmi di riforma. La revisione testuale di quel copione lascia intravedere, dietro gli stucchi del restauro per la stampa Paperini (1753), i lampi di un'invenzione scenica i cui riflessi sono giunti fino al nostro secolo grazie agli allestimenti di Giorgio Strehler e all'arte dei suoi arlecchini Marcello Moretti e Ferruccio Soleri. Introduzione di Siro Ferrone.
Giustino
Carlo Goldoni
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2016
pagine: 152
La scuola di ballo
Carlo Goldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2015
pagine: 208
Un maestro avaro e lascivo, scolari svogliati, donne mature a caccia di marito, intermediari senza scrupoli e un conte ingenuo sono i protagonisti de "La scuola di ballo", commedia che Goldoni dedica al mondo della danza. Microcosmo angusto dominato dall'interesse e dalla necessità, nella scuola di Monsieur Rigadon, l'arte di Tersicore e la tematica amorosa soggiacciono alla logica del riscatto sociale ed economico, alla minaccia della fame e della vecchiaia incombente, secondo una strategia drammaturgica e letteraria, incentrata sulla contrapposizione fra un registro alto e uno basso, in grado di sortire un effetto grottesco. Parte di un progetto ambizioso, scritta in terza rima e intrisa di un lessico cruscante, la commedia si inserisce nell'elenco delle composizioni metateatrali di Goldoni che qui scopriamo attento conoscitore della scena coreutica settecentesca, ambito che proprio nel trentennio che corre tra il debutto sul palcoscenico e la pubblicazione dell'opera partecipa al vivace dibattito sulla ridefinizione dei generi. Riproporre al lettore ha scuola di ballo è un'occasione per riscattare dal relativo oblio un testo spesso sottovalutato dal punto di vista degli studi goldoniani, che permette, inoltre, di arricchire il quadro già noto della storia della danza nel Settecento con le annotazioni di un testimone autorevole.