Petite Plaisance
Esordi, raccordi, «titoli» in Aristotele. I trattati del corpus e i libri della «Metafisica»
Silvia Fazzo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 80
Volle Aristotele distinguere e contrassegnare i diversi suoi trattati indicandoli per mezzo di titoli? O se no, in quale altro modo concepì la possibilità di mettere in relazione le diverse ricerche che andava esponendo? Questa indagine, condotta all’inizio con metodi estremamente accessibili, e declinata poi sul caso più specializzato, quello della Metafisica, si chiede: esiste, in Aristotele, un sistema autoriale di titoli? E se non c’è, perché? Come mai, cioè, proprio in Aristotele, i cui libri diverranno per la posterità l’oggetto di studio e di lavoro per eccellenza, manca ogni il riferimento al “libro” come tale? La risposta è che Aristotele, grande innovatore nel genere del trattato filosofico, non ha però ancora inventato i titoli. In questo egli è ancora sullo spartiacque fra grecità classica e cultura ellenistica del libro: pur lasciandoci in potenza la prima enciclopedia delle scienze filosofiche della storia, tuttavia non pensa a se stesso come a una collezione di libri, ma come a un intellettuale in continua ricerca che collega metodicamente i propri studi in modo da esaurire quanto più possibile un programma ben delineato.
Microfiction. Il racconto breve in 200 film. Volume Vol. 2
Sergio Arecco
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 304
Non il romanzo, bensì il racconto nella sua accezione più ampia – memoria rapsodica dell’altro, apprensione di momenti di essere altrimenti perituri, resi inaccessibili dalla sommaria percezione del vivere oggi dominante – può restituirci una dialettica dell’ascolto diciamo pure socratica. All’interno della quale diventa importante l’interpellanza di testimoni autorevoli del nostro tempo, capaci di sublimare la narrazione del vissuto, comico o tragico che sia, a metafora dell’universalmente umano. L’azione simultanea anziché l’azione parallela, per citare R. Musil. Istanze che, cinematograficamente, e considerando qui la stagione del sonoro (1930-2024), corrispondono rispettivamente al lungo e al cortometraggio, speculari alle specifiche sensibilità dei cineasti – in Microfiction 1, l’arco temporale va dai primi anni Trenta agli ultimi anni Ottanta del Novecento; in Microfiction 2, dagli anni Novanta a oggi. Silloge dunque di un periodo storico e di una cifra espressiva, nel segno di una singolarità – il corto sovente seminale di un regista celebre in cui sia già riconoscibile uno stile, un’inventiva personale – che ne anticipa figurativamente il divenire, lo statuto, l’emblema.
Pentagramma aristotelico. Anche qui ci sono dèi (καὶ ἐνταῦθα θεούς)
Arianna Fermani
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 256
Un sistema ricco e articolato, quello di Aristotele, fatto di numerose distinzioni ma mai di “separazioni”, costantemente “aperto” alla “provocazione” e sempre all’ascolto di tutte le note del reale, anche di quelle dissonanti, sempre pronto ad accettare le “sfide del visibile”, disposto ad osservare da vicino il mondo in tutte le sue pieghe, “deangolando” costantemente lo sguardo tra prospettive diverse e scorrendo su e giù tra i piani dell’“in sé” e del “per noi”. Provando a far risuonare le varie “corde” del sistema del Filosofo come una sinfonia. Ci insegnano gli Antichi – e Aristotele nello specifico –, che per essere felici dobbiamo “saperci suonare” e imparare a realizzarci in molti modi. Il libro si offre ad un’armonica riflessione come in un pentagramma, con cinque movimenti: 1) Quale “sistema” e quale “sistematicità” in Aristotele? – 2) Immanenza “e” trascendenza nell’etica di Aristotele. – 3) L’utopia è come l’orizzonte. Valori e limiti dell’utopia in Aristotele. – 4) «In ogni caso si deve filosofare». Aristotele e l’attualità della filosofia. – 5) Differenza tra passatempo e σχολή: educare al buon uso del tempo, a partire da Aristotele.
Microfiction, Il racconto breve in 200 film. Volume Vol. 1
Sergio Arecco
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 328
Non il romanzo, bensì il racconto nella sua accezione più ampia – memoria rapsodica dell’altro, apprensione di momenti di essere altrimenti perituri, resi inaccessibili dalla sommaria percezione del vivere oggi dominante – può restituirci una dialettica dell’ascolto diciamo pure socratica. All’interno della quale diventa importante l’interpellanza di testimoni autorevoli del nostro tempo, capaci di sublimare la narrazione del vissuto, comico o tragico che sia, a metafora dell’universalmente umano. L’azione simultanea anziché l’azione parallela, per citare R. Musil. Istanze che, cinematograficamente, e considerando qui la stagione del sonoro (1930-2024), corrispondono rispettivamente al lungo e al cortometraggio, speculari alle specifiche sensibilità dei cineasti – in Microfiction 1, l’arco temporale va dai primi anni Trenta agli ultimi anni Ottanta del Novecento; in Microfiction 2, dagli anni Novanta a oggi. Silloge dunque di un periodo storico e di una cifra espressiva, nel segno di una singolarità – il corto sovente seminale di un regista celebre in cui sia già riconoscibile uno stile, un’inventiva personale – che ne anticipa figurativamente il divenire, lo statuto, l’emblema.
La contraddizione come problema e la filosofia in Mao Tse-tung
Salvatore Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 216
Rileggere Mao Tse-tung è atto di consapevolezza storica con cui decodificare l’anomia del presente. Alla cancel culture, cultura della cancellazione – che avanza in ogni dove e il cui intento è rendere l’umanità schiava di un presente cristallizzato –, è necessario opporre la memoria, come ripensamento e rammemorazione del passato che solo così si proietta nel futuro. La contraddizione e il soggettivismo oggi imperanti sono indagati da Mao sul piano del concetto e per mezzo di immagini. Pertanto “approssimarsi a Mao” è uno dei modi possibili per tornare a rendere “reale e razionale” la storia del nostro tempo. La prassi odierna è neutralizzata da pregiudizi ideologici, tarpata dal politicamente corretto, ed è per questo che la lettura di autori eclissati dalla temperie attuale può condurre all’elaborazione di una nuova prospettiva storica. A patto però di inquadrare la complessità dell’ideatore e guida della “Lunga Marcia” all’interno della multifattorialità del suo periodo storico, individuando le potenzialità del suo pensiero rimaste inespresse anche a causa delle tragiche contingenze del tempo da lui vissuto.
Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo
Eric Donald, Jr. Hirsch
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 304
Le “riforme” scolastiche che hanno traviato la scuola europea e quella italiana si ispirano a modelli statunitensi. Di qui l’urgenza di studiarli accuratamente. Questo libro documenta lo sfacelo della scuola americana e lo spiega con il potere che vi esercita la pedagogia progressista, che soggiace ai tabù rousseauiani sulla trasmissione delle conoscenze teoriche, impedisce dunque alla scuola di insegnarle in modo diretto e la riduce a un ambiente di apprendimento, nel quale gli alunni acquisirebbero le abilità formali per evoluzione interna risvegliata dalle attività spontanee. Essi sono abbandonati all’ignoranza. Poiché la mancanza d’istruzione colpisce con più forza i figli delle famiglie svantaggiate, la scuola che rinuncia alla conoscenza per il timore ugualitario di differenziare gli alunni, non solo, come capì Gramsci, esaspera il divario di classe, ma fa mancare la cultura comune necessaria alla mediazione dei contrasti politici, così che la società perde la capacità di dialogo e si disgrega. Vi è conflitto tra pedagogia e didattica perché nascono da diversa origine, così come due circonferenze che si intersecano non hanno lo stesso centro, come dimostra Euclide.
Massimo Bontempelli e Costanzo Preve, filosofi per una nuova Koinè
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 256
Il volume vuole ricordare due studiosi - Massimo Bontempelli e Costanzo Preve - che hanno realizzato opere filosofiche di critica della realtà sociale tra le più significative nel panorama culturale italiano. La nostra epoca tende rapidamente a perdere memoria delle persone più preziose. Ricordare chi - con il proprio lavoro - ha contribuito ad arricchire così tanto la cultura italiana, risulta non solo doveroso, ma necessario per aprire una nuova finestra sui primaverili «giardini in fiore» di una rinnovata esperienza comunitaria nel vissuto progettante di una quotidianità condivisa, respirando l’essenza del loro lascito, come viatico sia per chi sta concludendo il proprio viaggio sia per chi è e sarà ancora per la via. Contributi di Alessandro Bartoloni Saint Omer, Salvatore A. Bravo, Alessandro Dignös, Giovanni Di Martino, Carlo Formenti, Luca Grecchi, Alessandro Monchietto, Mimmo Porcaro, Stefano Sissa, Lorenzo Stillitano, Franco Toscani.
Introduzione alla storia della medicina antica. Dal Vicino Oriente antico a Bisanzio
Florian Steger
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 464
Quest’introduzione alla medicina antica riunisce, nella sua non comune ampiezza, testimonianze sia sulla storia delle idee, con le diverse tradizioni del pensiero medico, sia sulla vita quotidiana, attraverso quelle fonti che meglio consentono di ricostruire la prassi concreta di cura in un dato momento storico. L’arco cronologico considerato si estende volutamente ben oltre i confini del mondo classico, dalle civiltà dell’Egitto e del Vicino Oriente antico a Bisanzio; la narrazione storico-critica è sostanziata da frequenti estratti in lingua originale. Affianca le fonti testuali l’apparato di illustrazioni, a sottolineare il non marginale apporto della cultura iconografica e materiale per uno studio storicamente informato della medicina antica. L’edizione italiana a cura di Vincenzo Damiani, che ha collaborato con Florian Steger anche alla stesura dell’opera originale, offre una traduzione ex novo delle fonti antiche.
Antichi filosofi
Enrico Moscarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 520
Per riferire illustri precedenti all’impostazione di questo libro, Bacone ha osservato: «È qui, nella cultura umanistica (a partire da Petrarca) che matura il rifiuto della tesi aristotelica di una continuità nello svolgimento del pensiero che, avviato dai presocratici, culmina e si completa in quello di Aristotele. Il filosofo di Stagira non è affatto il continuatore e il perfezionatore della filosofia e della scienza arcaiche. Anzi ne è il calunniatore e il falsificatore. La via proposta da Aristotele è contraria e alternativa a quella dei più antichi filosofi-scienziati». Lo stesso dicasi di Platone. Ma più indignato di Bacone è Giordano Bruno, secondo cui: «Egli [Aristotele] non solo non aveva apprezzato le dottrine dei filosofi antichi, suoi predecessori, ma, citandoli, ne aveva distorto il pensiero “malamente e scioccamente riportando le opinioni de gli antiqui, e de maniera tal sconcia, che né manco gli fanciulli e le insensate vecchie parlere bono e intendere bono come io introduco quelli galant’uomini intendere e parlare”».
Straniero. Navigazioni filosofiche tra le parole greche di straniero
Federica Piangerelli
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 264
La “seconda navigazione filosofica”, “varata” dalla «Scuola di Macerata», propone un viaggio lungo i molteplici crinali della parola “straniero”. Assumendo come “baricentro identitario” la cultura greca di età arcaica e classica, questa traversata indaga i molti significati e le varie ricadute etiche, politiche e ideologiche dei vocaboli utilizzati per indicare lo straniero, studiandoli nel loro intreccio con le grandi vicende storiche, dalle Guerre Persiane alle riforme democratiche nell’Atene di Pericle. Due le tappe principali di questa esplorazione: la prima si focalizza sulle diverse declinazioni del barbaro, cioè dello “straniero non greco”; la seconda, invece, si concentra sulle parole che gravitano intorno allo straniero, cioè allo “straniero greco”, soggetto perturbante per eccellenza, perché indica, allo stesso tempo, l’ospite, l’amico e il nemico. Questo percorso semantico e concettuale mostra tutta l’attualità e l’urgenza di tornare a riflettere sulle parole e a riscoprirne l’importanza come primo passo per promuovere una efficace trasformazione del mondo in cui viviamo, sempre più pervaso da un pericoloso “inabissamento del valore della parola”.
Tra Edipo e Antigone. Il mito tebano sulla scena attica e moderna
Gherardo Ugolini
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 664
Edipo, Antigone e Tiresia, ma anche Giocasta, Laio, Creonte, Ismene, Polinice, Eteocle, Emone, Dioniso, Penteo, Agave, Cadmo: i personaggi del ciclo mitico legato alla città di Tebe e alla dinastia dei Labdacidi svolgono un ruolo centrale nella produzione artistica antica e moderna. La loro apparizione nella letteratura greca è attestata fin dai primordi nell’epica omerica e i perduti poemi "Edipodia" e "Tebaide" raccontavano in modo sistematico le gesta di Edipo e dei suoi figli maschi Eteocle e Polinice. La materia tebana è stata oggetto anche della poesia lirica, ma fu il teatro tragico ateniese del V secolo a.C. il genere artistico nel quale i miti tebani trovarono una rielaborazione particolarmente efficace in forme che divennero presto modelli canonici di riferimento per la ricezione antica e moderna. Il volume raccoglie vari contributi di Gherardo Ugolini, pubblicati nell’arco di quattro decenni, che spaziano dall’interpretazione dei drammi antichi all’analisi di casi significativi della ricezione moderna (Alfieri, Nietzsche, Hofmannsthal) e delle messinscene contemporanee.
La ricerca psicologica
Aristotele
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 224
Questa antologia degli scritti psicologici aristotelici a cura di Diego Lanza è preziosa perché ci guida con perizia alla scoperta di un «oggetto illustre e ingombrante», quale la psyché: «Il soffio vitale, la vita, quindi anche l’anima secondo il tradizionale significato di entità legata al corpo». Aristotele studia l’anima a partire da una prospettiva del tutto nuova nella sua epoca: la analizza come oggetto della scienza della natura e apre quindi il suo studio a «un nuovo campo di fenomeni, quelli appunto che interessano contemporaneamente anima e corpo». Lucia Palpacelli, nella postfazione all’antologia, intreccia con Diego Lanza un ideale e importante dialogo dialettico che tocca i punti nevralgici dell’analisi aristotelica intorno alla psyché. Un tale riattraversamento mostra come i problemi evidenziati da Lanza continuino a nutrire il dibattito critico odierno; inoltre coglie, nell’atteggiamento aristotelico rispetto all’anima, un insegnamento che è un “possesso per sempre”: «Gli Antichi continuano a insegnarci il modo di guardare e interrogare il mondo e noi stessi, gesto profondamente ed esclusivamente umano e che ci fa riscoprire nella bellezza di essere esseri umani».