Petite Plaisance
La pedagogia naturalistica e i suoi problemi
Paolo Di Remigio
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 64
La crisi della scuola italiana e occidentale si spiega con la scelta di assimilarla alla scuola statunitense distrutta dall’adesione al naturalismo pedagogico moderno. Iniziato da Rousseau, esso si stacca dalla tradizione ellenica e cristiana, e concepisce la mente del bambino come una parte del suo corpo, animata da uno sviluppo autonomo che la porterebbe a conseguire, senza insegnamento esplicito, le abilità cognitive più importanti, dal pensiero critico alla soluzione dei problemi. Per la sua fiducia cieca nell’autonoma capacità di orientarsi della vitalità infantile, la pedagogia naturalistica è puerocentrica. Essa ha come corollari didattici la svalutazione dell’insegnante, che da guida colta degli alunni e giudice del loro lavoro si riduce ad assistente delle loro attività spontanee, la trasformazione della scuola in un ambiente di esperienze pratiche e l’emarginazione del linguaggio, della scrittura, dell’universalità culturale e scientifica. La scuola potrà uscire dalla crisi solo se si libererà dai dogmi del naturalismo puerocentrico e riporterà al suo centro l’amore dell’insegnante tanto per la crescita degli alunni quanto per le materie disciplinari.
Vygotskij e la pedagogia dell’istruzione
Paolo Di Remigio
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 56
La crisi della scuola occidentale è effetto del dominio della pedagogia naturalistica. Iniziata da Rousseau ed esasperata dai suoi ammiratori romantici, essa crede che la mente del bambino si sviluppi secondo un ritmo naturale autonomo, che l’adulto non deve turbare con interventi portati dal suo mondo artificiale e corrotto. La scuola rifondata secondo il principio naturalistico rifiuta la scrittura e la teoria. Non potendo più mediare tra l’alunno e l’eredità culturale e scientifica, essa si riduce prima a un ambiente fisico per esperienze manipolative, poi a un ambiente virtuale per esperienze immersive. Attuata dapprima negli Stati Uniti, la pedagogia naturalistica ne ha rovinato la scuola e ne ha esasperato i divari sociali. Ma già negli anni Venti i rivoluzionari russi avevano accolto da Dewey il verbo naturalistico e lo avevano messo in pratica. Dalla riflessione sul fallimento di quell’esperienza nasce negli anni Trenta l’originale pedagogia di Vygotskij, per cui la scuola non deve seguire lo sviluppo della mente dell’alunno, ma deve promuovere il suo progresso dalla spontaneità alla consapevolezza mediante il disvelamento del contenuto logico della parola.
Figure dell’identità greca. L’io, l'anima, il corpo, il soggetto
Mario Vegetti
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2024
pagine: 400
Il volume ripropone vari saggi pubblicati da Mario Vegetti tra il 1981 e il 2013 finalizzati a indagare come viene concepita e descritta la percezione che l’uomo greco ha di sé. Da questi studi, che spaziano dal pensiero arcaico, a Platone, ad Aristotele, agli Stoici, a Galeno, emerge la specificità dell’esperienza greca, che non è leggibile alla luce della riflessione moderna sulla soggettività. Alcuni contributi analizzano i differenti approcci alla dimensione psichica, da cui scaturiscono molteplici immagini dell’anima, non identificabile, se non parzialmente in Platone, con il “vero io”, e indagano il complesso rapporto tra le funzioni psichiche e la struttura corporea. Altri saggi sono dedicati al tema della soggettivazione nell’ambito politico e sociale. Vegetti mette in luce la presenza, all’interno della città, di dinamiche conflittuali, tese all’autoaffermazione, ma sottolinea anche la centralità di strategie finalizzate a conseguire la coesione della comunità, come la partecipazione collettiva all’attività bellica, con cui si costruisce l’identità del cittadino-soldato.
Dramata. Volume Vol. 3
Diego Lanza
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 256
Alla fine degli anni Ottanta del Novecento, nella piena maturità, Lanza ha avviato e proseguito sistematicamente l’esplorazione dei testi comici antichi con particolare e più frequente attenzione per Aristofane preferito a Menandro. I saggi qui raccolti e ordinati cronologicamente consente di cogliere le linee portanti e i punti salienti di un lavoro critico penetrante, sempre molto documentato e, al contempo, sempre molto personale nel metodo e nell’individuazione dei problemi interpretativi. Come negli studi sulla tragedia, Lanza si accosta alla commedia incrociando le competenze linguistiche e testuali del filologo con il punto di vista dello spettatore appassionato e intenditore dei meccanismi dello spettacolo. Così, il doppio piano e la doppia chiave di analisi fanno affiorare dalle drammaturgie conservate ipotesi di possibili messe in scena e fanno intravedere lo spettacolo attraverso la scrittura. Il fil rouge delle analisi di Lanza va così intrecciando due intuizioni feconde, l’individuazione dello straordinario ruolo del primo attore nella commedia e la riconduzione del buffone antico alla figura antropologica dello sciocco ripresa dalla Commedia dell'Arte italiana.
La filosofia del libro. Le parole hanno un’anima
Paul Claudel
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 96
I due brevi saggi raccolti in questa plaquette, «La filosofia del libro» (1925) e «Le parole hanno un’anima» (1946) mettono in luce l’inesausto interrogarsi di Claudel sul senso del libro e della scrittura e sulla loro indissolubile connessione. Appassionato lettore, nutrì nell’arco di tutta la sua vita una visione nobile, mai strumentale del libro, che riplasmerà, grazie ai lunghi soggiorni in Cina e Giappone, in una vera e propria “religion scripturale” e in un culto della parola (parlata e scritta) che sarà una delle più importanti idee della poetica claudeliana. Testo francese a fronte. Postfazione di Ilaria Rabatti: «Lo scrigno di carta: voce, parola, scrittura».
Morte (e vita). Viaggio dal concetto all'incantesimo, ovvero dai presocratici a Platone
Giovanni Casertano
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nel V secolo a.C., da circa cento anni sapienti, filosofi e poeti si interrogavano e riflettevano su morte e vita. Se c’è una caratteristica comune a tutti loro, è che tutti inserivano le vicende umane in un quadro di vicende cosmiche delle quali quella umana era soltanto un singolo episodio. In effetti, dai Presocratici a Platone, troviamo tutta la trama delle riflessioni, ma anche lo scavo dei sentimenti, che hanno sempre accompagnato quell’atto alla fine sempre coraggioso con il quale l’uomo guarda non soltanto alla morte, ma anche alla propria morte: la considerazione razionale come quella mitologica, quella drammatica come quella rasserenante, quella di un’etica “eroica” come quella di un’etica comune, “quotidiana”. Questo saggio ripercorre e ricostruisce non tappe di una riflessione che si svolgerebbe ordinatamente e diacronicamente, ma le complesse e sfaccettate sfumature del concetto di “morte” quale fu pensato, all’interno di prospettive diverse e con accentuazioni diverse, dai primi filosofi greci, da Talete a Platone.
Il bene in Anassagora
Enrico Berti
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 72
"La critica di Platone ad Anassagora, contenuta nel Fedone, è forse la più antica testimonianza che ci è pervenuta sul pensiero del filosofo di Clazomene, interpretata come un rimprovero, rivolto da Platone al suo predecessore, perché questi, pur avendo posto come «ordinatore e causa di tutte le cose» il Nous – dottrina, secondo Platone, ottima –, non avrebbe poi fatto di questo Nous un uso adeguato per spiegare la realtà. Il punto che qui ci interessa è l’accusa, rivolta da Platone ad Anassagora, di non avere affatto parlato del bene, cioè dell’unica vera causa di tutte le cose, pur avendo avuto la possibilità di farlo. Col presente breve contributo mi propongo di vedere se tale accusa sia fondata, cioè se sia vero che Anassagora non si è mai interessato del bene." (Enrico Berti). In appendice: Autopresentazione.
Medicina, medico, malattia. L'antropologia medica nella tradizione antica
Paola Manuli
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 104
Si ripropone in questo libro sia l’Introduzione di Paola Manuli alla sua originale antologia di testi medici dal titolo "Medicina e antropologia nella tradizione antica", pubblicata nel 1980, che mostra il mutare delle categorie della techne medica da Ippocrate a Galeno nell’apparente permanere del quadro esterno; sia il suo breve ma intenso saggio Medico e malattia pubblicato nel 1985. Così vogliamo far memoria di questa donna forte e coraggiosa di cui avevamo già pubblicato nel 2008 il libro Cuore, sangue e cervello. Biologia e antropologia nel pensiero antico, scritto insieme a Mario Vegetti.
Un intellettuale oltre le frontiere. Studi su Rodolfo Mondolfo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 160
Atti del Convegno «Oltre le frontiere mas alla de las frontieras, Giornata di Studi su Rodolfo Mondolfo: l’interesse per la filosofia e l’impegno politico, tra Italia e Argentina», promosso dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata e svoltosi a Senigallia il 6 maggio 2023 (Segreteria organizzativa: Arianna Fermani, Marco Severini, Federica Piangerelli, Jacopo Francesco Falà). Questi gli interventi: Federica Piangerelli, "Introduzione" e cura / Luka Bogdanić, "L’uomo e la libertà nella filosofia di Marx secondo Mondolfo" / Ivana Costa, "Mondolfo, Eraclito e i loro echi a Buenos Aires" / Luca Grecchi, "Il Marx “progettuale” di Mondolfo: tra antico e moderno" / Lidia Pupilli, "Mondolfo: percorsi e testimonianze di una famiglia italiana" / Marco Severini, "Rodolfo Mondolfo, la complessità politica di un filosofo" / Lucia Palpacelli, "Mondolfo in dialogo con Calogero: il dibattito critico sull’Eleatismo" / Emidio Spinelli, "L’interiorizzazione della morale: Rodolfo Mondolfo lettore di Epicuro".
L'io, l'anima, il soggetto
Mario Vegetti
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 96
Pubblicato per la prima volta nel 1996, riproponiamo in una collocazione autonoma dal punto di vista editoriale «L’io, l’anima, il soggetto» di Mario Vegetti (1937-2018), preziosissima perla per la delineazione di una grammatica filosofica capace di risignificare, ogni volta, come l'uomo si è pensato. Infatti, in questo scritto, si indaga la questione dell'io, dell'anima e del soggetto nel mondo greco, che, come si chiarisce dalla fitta analisi diacronica e sincronica che emerge fin dalle prime pagine, non sono assolutamente parole sinonimiche: tutt'altro che essere una ricerca confinata alla sola storia della filosofia antica, il tutto (im)pone una fondamentale riconsiderazione del nostro stesso presente.
L'Aristotele di Enrico Berti
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 144
Il volume raccoglie gli atti del Convegno "L’Aristotele di Enrico Berti", organizzato presso la Cattedra di Storia della Filosofia antica dell’Università degli Studi di Macerata, il 10 gennaio 2023. Rispetto ad altre iniziative di commemorazione, abbiamo pensato di onorare la memoria del grande studioso occupandoci, tematicamente, del contributo fornito dalla sua opera alla interpretazione del filosofo a lui, sicuramente, più caro, ossia Aristotele. Questi i contributi: Marcello Zanatta, “Nous poietikos” e “theorein” nell’esegesi di Enrico Berti / Cristina Rossitto, La dialettica e le scienze: Le ragioni di Aristotele di Enrico Berti / Luca Grecchi, L’Aristotele di Enrico Berti: il concetto di philosophia nello Stagirita / Linda M. Napolitano, Enrico Berti e la fiction. In margine a Aristotele: Eubulo e la ricchezza. Dialogo immaginario con Platone / Lucia Palpacelli, Il motore immobile tra causa efficiente e causa finale. Considerazioni a partire dalla ricostruzione di Enrico Berti / Arianna Fermani Saggezza e filosofia pratica nell’Aristotele di Enrico Berti: tra deliberazione e argomentazione, elasticità e rigore / Maurizio Migliori, Enrico Berti e la dialettica.
Platone e il mare
Giovanni Casertano
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 64
Come si pone Platone di fronte al mare? Dai dialoghi emerge una visione complessa, che tocca vari campi delle sue riflessioni. Platone ne sente il fascino e ne avverte i pericoli, non solo quelli connessi alla navigazione, ma anche quelli morali, che derivano dalla presenza nei porti di uomini di varie provenienze; e poi quelli legati alla ricchezza dei beni in essi accumulati, con la conseguente corruzione dei costumi. Sembra che ci sia in Platone, da un lato, una nostalgia del passato, di quando la città era piccola, e la vita era semplice, legata fondamentalmente all’agricoltura. Ma, dall’altro lato, e allo stesso tempo, è ben cosciente che il commercio marittimo è ormai strettamente legato alla crescita e all’evoluzione della città. Platone parla di tutto questo, e di altro ancora, nel suo “stile” unico ed inimitabile, mescolando ragionamenti logici con metafore, analogie, alcune immagini bellissime e poetiche. Una delle metafore più belle è quella tra il mare ed il discorso: il mare è come il discorso, o il discorso è come il mare, pieno di pericoli ma assolutamente indispensabile per la vita in comune tra gli uomini.