Castelvecchi: Etcetera
Il silenzio e l'ascolto. Conversazioni con Panikkar, Jodorowsky, Mandel e Rocchi
Franco Battiato
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 54
Quattro incontri con altrettanti ricercatori di verità, esseri umani dai percorsi di vita molto diversi, ma uniti dalla stessa apertura al dialogo, da un'analoga sete di conoscenza. La conversazione è il cuore di questa raccolta, nella quale Franco Battiato con l'aiuto dei suoi interlocutori, affronta gli argomenti cardine della sua visione del mondo: ii rapporto con il divino, le applicazioni concrete delle pratiche mistiche, la reincarnazione, l'eccellenza nell'arte. È sorprendente allora notare come i quattro testi scelti per questo libro, brevi e bilanciati dal discreto interloquire del conduttore, si richiamino sottilmente l'uno con l'altro: dall'alchimia visionaria di Alejandro Jodorowsky, all'esperienza profonda del sufismo per un intellettuale come Gabriele Mandel, alla scoperta della tradizione vedica per il musicista Claudio Rocchi. Temi ricorrenti quali il valore del silenzio, l'attenzione per il corpo, l'affermazione di uno spazio interiore e il superamento della dualità assumono qui la forma di piccole ma luminose scintille di riflessione, che trovano nelle parole di Raimon Panikkar, grande costruttore di ponti tra le tradizioni religiose, la loro più vertiginosa definizione.
Storia della menzogna
Jacques Derrida
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 109
La favola e il mito mentono? Esistono bugie necessarie o inevitabili? La menzogna fa parte strutturalmente della cultura umana? E possiamo tracciarne una storia che scorra parallela a quella del sapere? In questo breve saggio, sviluppo di un seminario tenuto al Collège International de Philosophie, Jacques Derrida si pone il compito di disegnare il perimetro del concetto di menzogna, confrontandosi con l'incerto statuto che la porta, fin dall'origine, a confondersi con la falsità, l'astuzia, l'errore, l'inganno e anche l'invenzione poetica. Ma se il filosofo francese è consapevole, con Montaigne, che "il rovescio della verità ha centomila aspetti e un campo indefinito", non rinuncia al suo tentativo di formalizzazione e procede con ironia e rigore nella sua indagine. Chiamando in causa Platone e Freud, Heidegger e sant'Agostino, Kant e Hannah Arendt, si delinea così il complesso (e spesso malinteso) rapporto tra menzogna e sapere, una relazione destinata a frustrare ogni tentativo di assolutizzazione teorica.
Spirito e vita nella filosofia
Ernst Cassirer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 57
Ernst Cassirer, il più illustre esponente della filosofia neokantiana, sviluppa in questo saggio un'acuta riflessione su due categorie fondamentali del pensiero e dell'esistenza, lo "spirito" e la "vita". Senza ridurre i termini a una sterile opposizione né far prevalere l'uno sull'altro, Cassirer elabora l'idea di una tensione costante tra spirito e vita, filtrata dalla dimensione linguistica. La natura creativa del linguaggio è il medium che consente allo spirito di non risolversi nella materialità della vita, ma di fondersi in essa mantenendo la propria autonomia e indipendenza. La funzione metaforica e simbolica delle espressioni linguistiche rivela la struttura profonda della relazione tra spirito e vita, in cui ogni contraddizione e polarità diventa una condizione fondamentale di questo complesso e mai risolto rapporto. L'analisi attenta dell'intreccio tra spirito, vita e linguaggio permette alla filosofia di descrivere l'esistenza nella sua intrinseca dinamicità.
Che cosa chiedere alla storia?
Marc Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 76
Il 29 gennaio 1937, venticinque giorni dopo essere stato nominato "professeur sans chaire" alla Sorbona, Marc Bloch pronuncia la conferenza "Che cosa chiedere alla storia?" davanti a un uditorio di membri del Centre polytechnicien d'études économiques, circolo di intellettuali impegnati nella riflessione su temi di economia. Nel discorso di Bloch è l'interessamento alla "vita" a guidare i contenuti, con un particolare accento umanistico in contrapposizione a una storia economica fredda e tecnica. Bloch invita a riflettere: la storia è conoscenza "disinteressata" del passato, non finalizzata a una utilizzazione ideologica nel presente. Soltanto come operazione di conoscenza non strumentale essa può diventare "maestra di vita", cosicché ognuno conosca se stesso (e gli altri) e si assuma la piena responsabilità delle scelte di oggi e di domani.
Dei delitti e delle pene
Cesare Beccaria
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 149
Questa nuova edizione del testo classico dell'Illuminismo italiano viene presentata, con il patrocinio di Amnesty International Italia, in occasione dei duecentocinquant'anni dalla prima pubblicazione. "Dei delitti e delle pene" è un'analisi lucida e articolata del rapporto tra lo Stato e il cittadino, inteso come soggetto di diritti e di doveri. La riflessione centrale del libro ruota attorno alla pratica della tortura e alla somministrazione della pena di morte, considerate entrambe lesive della dignità umana e inefficaci sotto il profilo punitivo. Negli anni cruciali della ridefinizione filosofica e giuridica della società, Beccaria esorta al superamento dell'esercizio puramente repressivo della legge, che deve potersi applicare senza essere vendicativa né umiliante per il condannato. Il testo è preceduto da un ampio saggio introduttivo di Antonio Marchesi, giurista e presidente di Amnesty Italia, che analizza le considerazioni dell'illuminista italiano alla luce dello sviluppo che le complesse questioni della pena di morte e della tortura hanno avuto dalla stesura dell'opera fino ai nostri giorni.
Alle dieci di sera
James Abbott McNeill Whistler
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 60
"Alle dieci di sera" è il testo di una conferenza, tenuta per la prima volta presso la Princes' Hall di Piccadilly, a Londra, il 20 febbraio del 1885; in tarda serata, appunto, per dar modo al gentile pubblico di cenare senza fretta. Dietro la studiata noncuranza del titolo, James Whistler ingaggia in realtà un'aspra polemica, tesa a rivendicare l'autonomia dell'arte da ogni condizionamento sociale e culturale, e quella dell'artista da ogni forma di subordinazione a fini morali o pedagogici. Nel suo stile raffinato ed ellittico, il pittore denuncia i fraintendimenti della critica e il costante tentativo di ricondurre l'eccezionalità del genio entro codici prestabiliti. Whistler replicò la sua "lecture" in diverse città. Pubblicata dapprima nel 1888, e tradotta in francese dall'amico Stéphane Mallarmé, suscitò immediatamente vivaci reazioni da parte di personaggi come Oscar Wilde e William Morris, restando poi alla storia quale una delle più compiute dichiarazioni a favore dell'"arte per l'arte".
Spinoza o la dinamite filosofica
René Daumal
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 96
Nel percorso umano e speculativo di René Daumal, l'esplorazione dell'Oriente, privato di ogni tentazione esotista, è accompagnata dall'articolata denuncia dei limiti del pensiero occidentale. Questa critica radicale, che coinvolge tanto la filosofia quanto la religione, individua però delle eccezioni nella dialettica hegeliana e, più compiutamente, nell'opera di Baruch Spinoza. In questo saggio scritto nel 1932, Daumal espone in modo conciso la sua lettura dell'"Ethica" spinoziana, mostrandone il valore rivoluzionario rispetto alla morale e alla metafisica dominanti, la sua irriducibilità alla storia della filosofia. Per il distruttore di miti si aprono così le porte di una diversa tradizione di saggezza, quella che si manifesta nella "Cabala" e nell'insegnamento dei "Vedanta". Nel "Catechismo", che pubblichiamo in appendice, la necessità del risveglio interiore riconosciuta in Spinoza prende la forma dell'apologo satirico, tra intenzione pedagogica e patafisica sensibilità per l'assurdo.
Lo sguardo di Rembrandt
Alois Riegl
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 154
Tra il XVI e il XVII secolo fiorisce in Olanda un genere pittorico particolare: il ritratto di gruppo. Nel tentativo di illustrare il carattere e lo sviluppo di questa forma d'arte, Alois Riegl riconosce in Rembrandt il suo interprete più sensibile e rigoroso. Grazie al principio di coerenza della rappresentazione, l'unità "esterna" o "interna", lo studioso austriaco riesce a svelare l'ingegnoso dispositivo finalizzato al coinvolgimento psicologico dello spettatore nello spazio virtuale del quadro, dimostrando che si fonda su un'idea non gerarchica di condivisione dello spazio sociale tipica del contesto olandese dell'epoca. "Lo sguardo di Rembrandt" raccoglie brani scelti dal monumentale "Das holländische Gruppenporträt" - ultimo grande lavoro di Riegl, inedito in Italia - per tracciare un profilo del genio di Leida attraverso la sua concezione del rapporto tra osservatore e opera.
Il destino della filosofia
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 52
Lo scopo della filosofia è raggiungere una verità definitiva, riguardante il mondo e l'uomo che abita questo mondo. Il raggiungimento di questo scopo, per il filosofo, non è una questione di velleità intellettuale o ambizione accademica, ma costituisce una responsabilità dinanzi alla storia. La ragione è l'elemento specificamente umano che guida il filosofo nella realizzazione di questo compito infinito. Il destino della filosofia è inevitabilmente intrecciato alla volontà di ogni singolo pensatore di persistere nella ricerca di quei metodi e quei concetti che soli permettono di giungere a una comprensione evidente della realtà. In uno dei suoi ultimi scritti, redatto agli inizi della temperie nazista, Edmund Husserl lancia un monito alla coscienza degli europei: abbandonare la filosofia, ossia la forma più alta dell'autonomia della ragione, significa rinunciare al dono più prezioso e insieme alla responsabilità più grande, che l'uomo ha ereditato dalla sua storia. Presentato in una nuova traduzione italiana, il testo è preceduto dall'Introduzione di Angela Ales Bello, tra i massimi esperti del pensiero fenomenologico.
Poesia nera e poesia bianca
René Daumal
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 54
Acosa serve la poesia? Qual è la sua origine? Quale la sua natura e quali le leggi che la governano? L'uso delle parole richiede una precisa assunzione di responsabilità, e il dono della poesia impone la cura di un "mestiere interiore": l'umile e vertiginoso lavoro quotidiano che si fonda sulla conoscenza di noi stessi. Per René Daumal - poeta e filosofo tra i più originali del Novecento - la teoria non è mai disgiunta dalla pratica, e i sei testi proposti in questa raccolta sono altrettante sfide, a se stesso e al lettore, per imparare a dire la verità. Sempre attraverso una scrittura attenta all'esattezza della metafora e venata d'ironia, che assume, volta per volta, forma di apologo (Le ultime parole del poeta e La parola e la mosca), di riflessione aperta e rigorosa ( Tra due fuochi, L'esperienza poetica, Poesia nera e poesia bianca), di studio sull'articolazione della forma (Suggestioni per un mestiere poetico). Senza illusioni, Daumal lascia emergere una possibilità di scelta: riacquisire il potere perduto della parola, la sua "magia", ciò che ci mette in contatto con il nostro essere profondo, oppure perderci definitivamente nel rumore.
La tradizione del Risorgimento
Leone Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 59
"Ginzburg capì il Risorgimento perché ne condivise il sentimento morale", scrive Maurizio Viroli nella prefazione a questo breve saggio del 1943, redatto dall'autore mentre si trovava al confino in provincia de L'Aquila. Per Ginzburg, che avverte con chiarezza lo sgretolarsi del regime fascista, non si tratta di ripercorrere un periodo storico, ma di affermarne la "tradizione viva", alla quale si torna per ricavare "norme di giudizio e incentivi all'azione". In pagine dove l'urgenza delle scelte affila il rigore critico, viene rivalutato il ruolo politico di Mazzini e mostrata la distanza tra i moderni nazionalismi e l'amore per la patria che muoveva le insurrezioni ottocentesche, ponendo così le basi per quella filiazione diretta tra Risorgimento e Resistenza che avrebbe dovuto portare non solo alla liberazione del Paese, ma alla nascita di una società nuova. Rimasto incompiuto al momento dell'adesione da parte dello studioso alla lotta clandestina, "La tradizione del Risorgimento" venne pubblicato postumo nel 1945. Rimane oggi la testimonianza estrema di una tensione ideale lucida e rigorosa, che mantiene inalterata la sua attualità.
Per un nuovo grande compromesso storico
Enrico Berlinguer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 89
In un lungo intervento, pubblicato in tre parti su "Rinascita" nell'autunno del 1973, Enrico Berlinguer riflette sulla tragica fine della democrazia cilena e introduce nel dibattito politico il concetto di "compromesso storico". Per il segretario del Partito comunista italiano l'unica difesa possibile a una svolta reazionaria anche nel nostro Paese è un'alleanza con la Democrazia cristiana. Un'operazione politica che non è una novità nella storia del Pci, sostiene lo storico Fabio Vander, secondo cui la "svolta di Salerno" di Togliatti e il "compromesso storico" di Berlinguer sono le manifestazioni di una stessa cultura politica. Quella che ha contribuito a "rendere impossibile" l'alternanza fra coalizioni e progetti politici distinti, come dimostrano le ricorrenti "larghe intese".