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Booklet Milano: Biblioteca

Sfere. Volume Vol. 1

Sfere. Volume Vol. 1

Peter Sloterdijk

Libro: Libro in brossura

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2009

pagine: 575

Ha inizio con questo primo volume la pubblicazione in lingua italiana dell'opera di uno dei massimi filosofi tedeschi contemporanei: la trilogia delle "Sfere". In questo monumentale lavoro, Sloterdijk sviluppa un'ambiziosa analisi della storia dell'umanità a partire dal momento in cui quest'ultima si accorge di vivere su di una sfera e in un globo. In "Bolle", l'autore si interroga sul rapporto tra la sfericità e la nostra esperienza dello spazio primordiale. Ogni crisi epocale nella storia umana, a giudizio di Sloterdijk, è il risultato di un insuccesso o una crisi nella creazione di nuovi spazi abitabili; in particolare, questo è avvenuto in occasione dell"'esplosione" delle sfere celesti presenti nell'astronomia pre-galileiana, cui ha fatto seguito una vera e propria catastrofe epistemologica.
30,00

La presa della parola e altri scritti politici

La presa della parola e altri scritti politici

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 239

Scritto di getto nelle settimane che accompagnarono e seguirono gli avvenimenti del "maggio francese" del '68, questo libro descrive e interpreta le circostanze di quella che nel primo capitolo viene definita come una "rivoluzione simbolica", che mirava alla conquista del potere di parlare, di "prendere la parola". Fu questo il vero e proprio avvenimento spartiacque tra una società ancora legata a gerarchie e forme di comunicazione tradizionali e il contesto "globale" attuale.
18,00

Oltre la cittadinanza. La politica dei governati

Oltre la cittadinanza. La politica dei governati

Partha Chatterjee

Libro: Libro in brossura

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2006

pagine: 190

Questa raccolta di saggi offre una prospettiva delle possibilità e dei limiti della democrazia nel mondo postcoloniale. L'analisi dell'autore esplora sia le dimensioni strategiche sia quelle etniche della nuova politica democratica dei diritti e delle rivendicazioni dei popoli e permette una nuova interpretazione delle dinamiche della poltica mondiale prima e dopo gli eventi dell'11 settembre. Avvalendosi di esempi dell'India contemporanea, il libro esamina le differenti forme che prende la politica dei governati, molte delle quali agiscono al di fuori della tradizionale arena della società civile e delle istituzioni legali dello Stato, e considera le condizioni globali entro cui tali forme locali di politica popolare sono apparse, mostrando come si è trasformata la società civile.
15,00

Lo scrittore e i suoi fantasmi

Lo scrittore e i suoi fantasmi

Ernesto Sabato

Libro

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2000

pagine: 192

È un diario zibaldone che raccoglie riflessioni e analisi del grande scrittore argentino sul romanzo moderno e sui suoi protagonisti. La domanda è: come e perché si scrivono finzioni? Da qui si dipanano i pensieri dell'autore su questioni quali la morte del romanzo, la crisi e la purezza dell'arte e sulla condizione dello scrittore.
15,00

Il distacco dall'Occidente

Il distacco dall'Occidente

Jean-Loup Amselle

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2009

pagine: 252

La critica postcoloniale ha avuto il merito di rimettere in discussione l'universalità della ragione occidentale e l'esportazione indiscriminata della razionalità dei Lumi. Per Jean-Loup Amselle, tuttavia, questa opposizione netta fra l'Occidente e il resto del pianeta è semplicistica: ignora infatti le reciproche interferenze, dimentica filosofie alternative al pensiero occidentale elaborate persino in Europa e, infine, non riconosce l'importanza delle riflessioni e delle controversie che giungono dall'Africa, dall'Asia e dall'America centrale e meridionale. L'autore ha condotto un'ampia indagine che ha attraversato vari continenti e ripercorso differenti teorie. Dal rinnovamento di un particolare pensiero ebraico all'indigenizzazione promossa dal movimento zapatista, passando per la difesa dei "saperi endogeni" africani o l'affermazione di una peculiare temporalità indiana, Amselle analizza le varie forme di "distacco" dall'Occidente e i pericoli che esse nascondono. Questa rassegna costituisce l'occasione per tornare a riflettere sulla figura di Gramsci, vero e proprio nume tutelare degli studi postcoloniali, dimostrando come l'omaggio rituale che gli viene tributato si fondi in realtà su una lettura poco fedele del suo pensiero.
24,00

Pensare cose umane

Pensare cose umane

Paul Rabinow

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 159

L'equipaggiamento è il mezzo di trasformazione del logos in ethos diceva Michel Foucault: da tale affermazione prendono avvio le riflessioni di Paul Rabinow contenute in queste pagine, che non hanno come oggetto alcun determinato territorio del sapere, né si propongono di risolvere alcuna specifica questione. Piuttosto, esse mirano ad assemblare "una scatola degli attrezzi concettuali" che possa guidare il pensiero dell'uomo contemporaneo, e a promuovere una modalità sperimentale di indagine valida anche per le scienze umane. Come pensare alle cose umane è un problema che assilla gli uomini fin dall'inizio della filosofia occidentale: ogni soluzione che intende porsi come definitiva è destinata al fallimento. Nessun consenso è stato raggiunto sui metodi, né sui principi di verifica o sulle forme di narrazione. Le "comunità interpretative" non comunicano realmente tra di loro. Rabinow segue alcuni particolari percorsi di indagine, come il rapporto tra il ruolo delle arti e quello delle scienze nelle metamorfosi della modernità; le innovazioni tecnologiche viste nei termini di "nuove narrative e nuove metafore"; la centralità data ai concetti di distanza e prossimità, totalità e interconnessione, dunque a dimensioni spazio-temporali determinanti nell'attuale svolta socioantropologica dei linguaggi digitali e della società delle reti, dove si gioca il destino dell'individualismo moderno.
18,00

Il disaccordo

Il disaccordo

Jacques Rancière

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 150

L'espressione "filosofia politica" non indica un preciso genere filosofico, né un ambito ben definito della filosofia. Al contrario, designa il terreno di uno scontro polemico in cui si manifesta il vero paradosso della politica: l'essere priva di un fondamento autonomo. La politica nasce infatti nel momento stesso in cui la comparsa di una fetta della società in soprannumero, il démos, mette in crisi l'ordine naturale del dominio e la suddivisione dei ruoli fra i vari gruppi. Di conseguenza l'eguaglianza, condizione non politica della politica, agisce solo come effetto dell'entrata in scena di questa parte litigiosa, che fonda la comunità politica come comunità del litigio. A partire da questo originario disinganno si crea una logica del disaccordo, lontana tanto dalla discussione consensuale quanto dal conflitto fra posizioni inconciliabili che oppongono torto e ragione in modo assoluto.
15,00

Genere senza sesso. Società e mutamenti della psiche

Genere senza sesso. Società e mutamenti della psiche

Reimut Reiche

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 223

Questa raccolta di saggi è un'esposizione esemplare delle difficoltà che oggi deve affrontare la mediazione tra psicoanalisi e scienza sociale. Tale saldatura sistematica non può più essere data per scontata, non solo per le obiezioni di fondo avanzate nei confronti della teoria freudiana, ma anche in ragione dei dubbi sempre maggiori circa la reciproca traducibilità dei linguaggi delle due discipline. La domanda attorno alla quale ruotano tutti i saggi del volume è perché nell'applicazione della psicoanalisi alla società non si possa più impiegare il concetto di pulsione o lo si possa fare solo in senso metaforico. Il denominatore comune e dunque la ricostruzione del destino al quale vanno incontro le pulsioni quando vengono applicate alla società. Convinto che ai grandi movimenti socio-strutturali delle società capitalistiche moderne corrispondano trasformazioni nella struttura psichica, Reiche oscilla comunque incessantemente tra l'affermare e il negare che queste trasformazioni possano essere colte e formulate con strumenti psicoanalitici. Questo perché i concetti psiconalitici sono nati per cogliere l'anima individuale. Ecco allora che se vogliamo parlare del "soggetto nel mondo" dobbiamo oltrepassare il confine che separa destino pulsionale e società. Ed è proprio nel punto d'incrocio tra la dimensione individuale e quella collettiva dello psichico che intende porsi l'analisi dell'autore.
18,00

L'invenzione dell'Africa

L'invenzione dell'Africa

Valentin Y. Mudimbe

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 319

Qual è il significato dell'Africa e dell'essere africani? Cos'è la filosofia africana e cosa invece non è? La filosofia è parte dell'"africanismo"? Queste sono alcune delle domande fondamentali poste da questo libro. V. Y. Mudimbe dimostra che sono i diversi discorsi a fondare gli universi di pensiero all'interno dei quali le persone concepiscono la loro identità. Gli antropologi e i missionari occidentali hanno dato origine a distorsioni che operano non soltanto sullo sguardo esterno, ma anche su quello degli africani che tentano di comprendere sé stessi. Mudimbe si spinge oltre le questioni classiche dell'antropologia o della storia africane. Il libro, scrive, tenta "un'archeologia della gnosi africana intesa come sistema di conoscenza nell'ambito del quale sono sorte, di recente, questioni filosofiche di fondamentale importanza: in primo luogo, la questione relativa alla forma, il contenuto e lo stile del sapere 'africanizzante'; in secondo luogo quella relativa allo status dei sistemi tradizionali di pensiero". Il suo interesse si concentra soprattutto sui processi di trasformazione dei diversi tipi di sapere.
24,00

Ira e tempo. Saggio politico-psicologico

Ira e tempo. Saggio politico-psicologico

Peter Sloterdijk

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 283

Se si dovesse esprimere in una frase la grande caratteristica dell'attuale situazione psicopolitica mondiale, dovrebbe suonare così: siamo entrati in un'era con una prospettiva del mondo senza punti di raccolta dell'ira: per Peter Sloterdijk l'ira è la chiave per comprendere e descrivere psico-politicamente il mondo dopo la fine del comunismo e dell'era bipolare. A partire dall'ira di Achille, Sloterdijk ripercorre le modalità di raccolta delle energie dell'ira nella storia. Con il termine "thymós" i greci intendevano la volontà, il desiderio, la brama, e l'ira. Il thymós è il motore delle azioni dell'eroe omerico. Più tardi, diviene la sede dell'aspirazione al riconoscimento, e il mancato riconoscimento suscita ira. Con le religioni monoteistiche il patrimonio dell'ira viene spostato nell'Aldilà, dove si compierà la giustizia divina. Il risentimento terrestre verrà soddisfatto alla fine dei tempi. La situazione cambia completamente con la rivoluzione francese. La possibilità dell'uguaglianza, spostata in un mondo a venire, costituisce la base della thymotica degli oppressi. Partito, leader e militanza rivoluzionaria segneranno l'accumularsi dell'ira fino al crollo dell'Unione Sovietica. Il mondo attuale è un sistema post-storico in cui sono scomparsi i punti tradizionali di raccolta dell'ira e delle energie thymotiche.
20,00

Mitologie bianche. La scrittura della storia e l'Occidente

Mitologie bianche. La scrittura della storia e l'Occidente

Robert J. Young

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 335

Scegliendo un percorso teorico particolarmente ardito, Young decide di tralasciare la facile critica dei discorsi egemonici dell'imperialismo e dell'orientalismo confrontandosi a viso aperto con l'etnocentrismo di alcuni dei più famosi interpreti del pensiero materialista di indipendenza ed emancipazione: Hegel, Marx, Sartre, Althusser, Foucault. Quello che viene messo sotto accusa in queste pagine è il mito - oggi in fatale declino - di una narrazione che vede l'Occidente unico protagonista e il cosiddetto Terzo Mondo relegato sullo sfondo, sorta di presenza-assenza immobile e senza tempo. Per Young teorici come Said, Spivak, Bhabba hanno dato vita a un progetto volto a decolonizzare la "Storia" e a decostruire 1' "Occidente", battendosi per il riconoscimento delle storie plurali del Sud e sostenendone le lotte locali. La forza sovversiva delle loro strategie mette in luce quel rapporto fra storia e teoria, fra politica e conoscenza che percorre come un filo rosso la struttura del libro e l'evoluzione stessa dei dibattiti sul postcolonialismo.
24,00

Reificazione. Uno studio in chiave di teoria del riconoscimento

Reificazione. Uno studio in chiave di teoria del riconoscimento

Axel Honneth

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 93

Con il concetto di "reificazione" Georg Lukàcs aveva descritto quella dinamica che, attraverso l'estensione dello scambio di merci a qualsiasi interazione sociale, induce i soggetti a percepire anche le altre persone come oggetti. La teoria critica propone un'analisi più articolata del fenomeno della reificazione, intesa in una triplice dimensione: intersoggettiva (nel rapporto con gli altri), oggettiva (nel rapporto con il mondo) e soggettiva (nel rapporto con sé stessi). La proposta elaborata in questo testo, che nasce da una serie di conferenze tenute nel 2005 all'Università di Berkeley, è il frutto di una reinterpretazione delle intuizioni di Lukàcs attraverso prospettive mutuate da Heidegger e da Dewey. La tesi centrale è che la reificazione avviene allorché, nella relazione con il mondo, le persone perdono la componente di un riconoscimento anteriore che sta alla base di ogni conoscere. A partire da questo concetto di reificazione, riformulato nei termini della teoria del riconoscimento, è possibile gettare un ponte verso le problematiche della filosofia sociale. La reificazione intersoggettiva, ad esempio, è oggi prodotta da nuove pratiche che considerano le persone indipendentemente dal mondo vitale al quale appartengono, mentre l'autoreificazione (ossia il fare di sé stessi degli oggetti da osservare o da produrre in base a determinati criteri) è il frutto delle pratiche istituzionalizzate di presentazione di sé.
12,00

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