Vita e Pensiero: Studia patristica mediolanensia
L'attesa dello sposo. Origene interprete delle Scritture e maestro spirituale
Lorenzo Perrone
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2024
pagine: 400
Nel corso del '900 nessun autore dell'antichità cristiana è stato oggetto di una riscoperta tanto intensa e appassionata quanto Origene (185-254 ca.). A ritrovare il maggiore interprete della Bibbia nella storia del cristianesimo hanno concorso, in particolare, figure come Henri de Lubac, Jean Daniélou, Hans Urs von Balthasar e Karl Rahner, tutte capaci di mettere in luce la sua eredità teologica e il suo messaggio spirituale. L'attuale stagione degli studi tende a dare risalto all'immagine di un Origene pensatore della libertà, talora rivestendo il maestro di Alessandria dei panni del filosofo. Come appare da questo volume, che riunisce ricerche di uno degli specialisti più noti, la fisionomia intellettuale e religiosa di Origene è più complessa e il nucleo essenziale lo si coglie pienamente solo tenendo conto che il suo cuore batte sempre per la Scrittura. Ripercorrendo la biografia dell'Alessandrino e il profilo della sua vasta opera con i suoi temi dominanti, emerge l'assoluta centralità della Parola di Dio e con essa il compito del suo interprete, chiamato a sondarne, per quanto possibile, tutta la profondità ai fini di orientare la vita del fedele e della comunità ecclesiale all'incontro con il Verbo divino, lo Sposo del Cantico. Non a caso questo ritratto di Origene, che riflette la sua vocazione di esegeta e maestro spirituale, ha trovato un'inattesa conferma nel 2012, grazie alla scoperta delle nuove Omelie sui Salmi in un manoscritto di Monaco. La raccolta di studi rispecchia la stessa ricchezza esegetica, teologica e spirituale dei nuovi testi dell'Alessandrino, di cui l'Autore ha diretto l'editio princeps.
Il «Liber hymnorum» di Ilario di Poitiers. Introduzione, edizione, traduzione e commento
Alberto Gibilaro
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 240
Ilario di Poitiers (+367/368) è stato anche poeta. Suo è il Liber hymnorum, primo innario cristiano in lingua latina. Ilario lo compone negli ultimi anni di vita, e in esso riversa tutta la sua sensibilità culturale, molto arricchitasi negli anni di esilio in Oriente: validamente vi coniuga l'intelligenza della fede nicena e della polemica con gli ariani, la familiarità con la pagina biblica e l'evidente formazione retorica della scuola tradizionale. Così echi classici, citazioni scritturistiche, dichiarazioni conciliari si miscelano, accanto a veri neologismi linguistici; il Liber appare difatti segnato da una netta scelta di originalità e da una qualità poetica complessa, non oscurata dalla frammentarietà della tradizione. Questo volume si offre quale studio complessivo del Liber hymnorum, a un secolo dalla sua ultima edizione commentata. La struttura è in tre parti: introduzione, testo critico con traduzione e commento. Nell'introduzione è descritto il contesto storico-religioso, oltre che la pregressa innografia cristiana; vi si presentano poi le fonti e i criteri per la nuova edizione, una dettagliata analisi metrica, i temi teologici del Liber e le ipotesi di una sua resa liturgica. Il commento affronta, procedendo ad verbum, le questioni filologiche, di lingua e stile, di contenuto. È così valorizzata una produzione poetica tanto singolare e significativa, prima del suo genere in Occidente.
Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell'esegesi cristiana antica
Francesca Minonne
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 352
Il volume esamina le pratiche di lettura e di esegesi dei testi degli autori cristiani tra secondo e terzo secolo, in particolare Ireneo di Lione, Tertulliano, Giustino, Clemente Alessandrino e Origene. L'indagine è svolta in una prospettiva comparativa, volta a favorire il confronto con gli autori non cristiani contemporanei, Plinio il Giovane, Aulo Gellio ed Elio Aristide tra gli altri, per individuare gli aspetti condivisi e quelli specifici dell'ambito cristiano. Il riferimento comune è lo schema della grammatica tradizionale greco-romana, elaborato da Dionisio Trace e successivamente codificato da Quintiliano e Apollonio Discolo. A partire dal concreto atto della lettura, prima e fondativa parte della ????? grammaticale, il volume approfondisce il ruolo degli strumenti grammaticali ai fini dell'ermeneutica delle Scritture, un aspetto decisivo dell'esegesi cristiana dei primi secoli. La lettura costituisce la base su cui si fonda l'interpretazione e quest'ultima a sua volta determina il modo in cui il testo biblico viene concretamente letto. Le modalità di lettura così delineate gettano nuova luce sul processo di costituzione del canone cristiano delle Scritture e sulle dinamiche dell'autodefinizione religiosa e intellettuale delle prime comunità cristiane nel variegato panorama culturale e sociale dell'epoca.
Praerogativa. Storia e suggestioni di una parola latina nel mondo antico
Luigi Franco Pizzolato
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: 171
I concetti teologici, o in senso lato religiosi, sono spesso diventati nel corso del tempo categorie politiche, costituendo l’ossatura di quella “teologia politica” che Carl Schmitt aveva delineato, dentro la quale categorie politiche non sono altro che categorie religiose secolarizzate. In età antica poteva peraltro succedere che i fatti religiosi fossero interpretati e declinati secondo categorie politiche, come Erik Peterson ha esemplarmente mostrato nel suo Monoteismo come problema politico. I due procedimenti non sono però in contrapposizione: la società antica era nelle sue basi religiosa e quindi ogni idea o istituzione fondamentali nascevano dalla religione o venivano filtrate attraverso essa, anche la categoria o le istituzioni politiche che a noi sembrano ad essa estranee. Di queste interferenze è un esempio particolarmente significativo il termine latino praerogativa, di cui il volume ripercorre la storia tra le prime manifestazioni scritte e i secoli del tardoantico.
Il divino senza veli. La dottrina gnostica della «lettera valentiniana» di Epifanio, Panarion 31 5-6. Testo, traduzione e commento storico-religioso
Giuliano Chiapparini
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2015
pagine: 278
Il libro di Giuliano Chiapparini mette a disposizione per la prima volta in forma autonoma, eliminando le deformazioni accumulatesi ad opera di improvvidi interventi filologici, uno dei rari documenti gnostici originali: la Lettera dottrinale valentiniana scritta in greco attorno alla metà del II secolo dopo Cristo, giunta a noi tramite Epifanio di Salamina che l'ha riportata nel suo Panarion. Essa si presenta come una rivelazione esoterica di una dottrina gnostica valentiniana molto peculiare. L'anonimo autore illustra con precisione le modalità della manifestazione del sommo dio, riorientando per i propri scopi una terminologia ed un bagaglio concettuale derivati dal contesto medioplatonico e soprattutto dagli scritti neotestamentari, in particolare quelli di estrazione paolina. Propone, quindi, una rilettura della dottrina di Valentino caratterizzata dalla tendenza a intendere il divino sommo in maniera molto compatta; in questo modo prende le distanze da altre interpretazioni diffuse fra i seguaci di Tolomeo, continuatore di Valentino, che sembravano inopportunamente accentuare l'ipostatizzazione delle differenti 'modalità' con cui il divino si è voluto mostrare 'senza veli'. La traduzione corregge alcune errate interpretazioni ancora molto diffuse fra gli specialisti e viene stabilita la datazione (150-160 d.C) di questa fonte, finora oggetto di varie e contrastanti ipotesi, valorizzandola ai fini dello studio del dibattito teologico in atto a metà II secolo nella Chiesa di Roma.
Plura sacra et mundi alia. Studi classici e cristiani
Luigi Franco Pizzolato
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 431
Egesippo-Ambrogio. Formazione scolastica e cristiana nella Roma della metà del IV secolo
Chiara Somenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 256
Il volume ha per oggetto la traduzione latina del "De bello Iudaico" di Giuseppe Flavio, nota come "Pseudo Egesippo" e intende offrire un quadro della formazione culturale del suo autore, la cui identità è da lungo tempo oggetto di dibattito. La solida preparazione attinta alla scuola classica e fondata su scrittori pagani di cui questo autore cristiano dà prova, unita all'interesse per la storia ebraica, orienta verso l'ambiente romano della metà del IV secolo. Lo studio pone una nuova tessera per comporre il mosaico del clima culturale dell'epoca. Quanto all'identità dell'autore, l'ipotesi è che si tratti del giovane Ambrogio, che prima di diventare vescovo di Milano (374-397) visse proprio a Roma: la tesi getterebbe nuova luce sulla sua formazione romana, classica ma anche già pienamente cristiana e attenta al confronto con il mondo giudaico, termine privilegiato con cui misurarsi. Un confronto che ha indirizzato la sua formazione e ha suscitato in lui la ricerca di risposte alle obiezioni che quel mondo poneva.
I sette fratelli Maccabei nella Chiesa antica d'Occidente
Luigi Franco Pizzolato, Chiara Somenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: VIII-261
La tradizione dei sette fratelli Maccabei e della loro madre è entrata presto nel Cristianesimo antico d'Occidente, dove ha raggiunto il punto di massima espansione nel IV e V secolo. Questo studio analizza alcuni momenti significativi della saga maccabaica. A partire da una ricostruzione inedita della presenza dei Maccabei nell'ambiente romano, si prosegue con uno studio critico sul testo agiografico della Passio SS. Machabaeorum e ci si sofferma sul cosiddetto Carmen de Martyrio Maccabaeorum, esaminato secondo un'angolatura letteraria. Chiude il lavoro un'analisi dell'episodio della sete di Davide, che offre motivi di interessanti collegamenti con la recezione della vicenda maccabaica in prospettiva ascetica.
Origene. Maestro di vita spirituale
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2001
pagine: XII-316
Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale promosso dal "Gruppo italiano di ricerca su Origene e la tradizione alessandrina", tenutosi a Milano nel settembre del 1999. Nella prima sezione, la spiritualità di Origene viene indagata in rapporto al contesto generale della "cura dell'anima" nel mondo tardoantico e agli specifici antecedenti alessandrini, Filone e Clemente. La parte centrale del volume è consacrata all'analisi di alcune delle componenti più decisive della concezione spirituale origeniana (la preghiera, il magistero nella Chiesa, il confronto con lo gnosticismo), mentre la sezione conclusiva si concentra sulla figura di Origene, ormai assurto al rango di "maestro di vita spirituale" nella tradizione dell'occidente cristiano, da Ambrogio a Meister Eckhart. Il volume si caratterizza così per il fecondo intreccio di competenze e di approcci che, pur non pretendendo di esaurire un tema tanto esteso, consentono la visione d'insieme di una tra le più decisive tradizioni del cristianesimo, dalle sue origini alla sua rinascita alle soglie del mondo moderno.
Nec timeo mori. Atti del Congresso internazionale di studi ambrosiani nel 16º centenario della morte di sant'Ambrogio (Milano, 4-11 aprile 1997)
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: 886
In continuità con i due tomi Ambrosius Episcopus, apparsi in questa stessa Collana in occasione del XVI centenario della elevazione di Ambrogio alla cattedra episcopale di Milano, si colloca il presente volume, che raccoglie gli Atti delle intense giornate del Congresso internazionale di studi tenutosi a Milano dal 4 all'11 aprile 1997 per celebrare i milleseicento anni del transitus del grande vescovo. Il Congresso celebrativo, che per di più si pone alla fine di un secolo che ha visto la ricerca scientifica penetrare decisamente e senza resistenze ideologiche nel campo degli studi sul cristianesimo antico con una strumentazione critica prima sconosciuta, ha inteso svolgere innanzitutto una funzione di sistemazione storico-critica. I contributi di studiosi ricchi di una produzione pluridecennale su Ambrogio tracciano un bilancio esaustivo della figura del santo e della sua opera, e al contempo aprono nuovi orizzonti e prospettive ulteriori di ricerca, quasi per rispondere al compito che Ambrogio assegna all'intelligenza dell'uomo: nova semper quaerere et parta custodire (de paradiso 25). Il notevole numero degli apporti testimonia l'interesse che continua a rivestire questa grande figura e la sua inesausta complessità.
Gregorio di Nazianzo il teologo
Francesco Trisoglio
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: X-130
Questo volume si propone di presentare la figura del Nazianzeno "vista dall'interno": le situazioni e gli eventi attraverso ai quali egli passò sono inquadrati nella storia documentaria, ma sono anche esaminati con particolare attenzione, come furono da lui percepiti: la biografia è ricca solo quando è radicata nell'autobiografia. Le confidenze di Gregorio vengono pertanto approfondite nelle loro radici e le sfumature vagliate quali testimonianze della sua arte ed umanità. È questo il messaggio che costituisce il suo valore ed il suo significato di "classico": illuminò con felice penetrazione i suoi drammi personali, ritrasse i suoi smarrimenti ed i suoi aneliti, osservò gli uomini che lo circondavano: tutto colse con l'acutezza che solo la superiorità dell'ingegno e l'eccellenza dell'arte forniscono. La sua attualità è così diventata anche la nostra, in nome della perennità della natura umana, e la sua esperienza si riflette a chiarificazione di chi viene in contatto con lui.
Dal Kerygma al dogma. Studi sulla cristologia dei Padri
Raniero Cantalamessa
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 319
Questo volume contiene saggi di cristologia patristica suddivisi in tre ambiti: il primo ha come centro d'interesse l'ermeneutica della cristologia patristica; il secondo approfondisce l'esegesi patristica di alcuni tra i più importanti testi cristologici del Nuovo Testamento; il terzo si occupa di alcuni autori e problemi rilevanti per la storia del dogma cristologico.