Libri di Francesca Minonne
Leggere per interpretare, interpretare per leggere. Il ruolo della grammatica nell'esegesi cristiana antica
Francesca Minonne
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 352
Il volume esamina le pratiche di lettura e di esegesi dei testi degli autori cristiani tra secondo e terzo secolo, in particolare Ireneo di Lione, Tertulliano, Giustino, Clemente Alessandrino e Origene. L'indagine è svolta in una prospettiva comparativa, volta a favorire il confronto con gli autori non cristiani contemporanei, Plinio il Giovane, Aulo Gellio ed Elio Aristide tra gli altri, per individuare gli aspetti condivisi e quelli specifici dell'ambito cristiano. Il riferimento comune è lo schema della grammatica tradizionale greco-romana, elaborato da Dionisio Trace e successivamente codificato da Quintiliano e Apollonio Discolo. A partire dal concreto atto della lettura, prima e fondativa parte della ????? grammaticale, il volume approfondisce il ruolo degli strumenti grammaticali ai fini dell'ermeneutica delle Scritture, un aspetto decisivo dell'esegesi cristiana dei primi secoli. La lettura costituisce la base su cui si fonda l'interpretazione e quest'ultima a sua volta determina il modo in cui il testo biblico viene concretamente letto. Le modalità di lettura così delineate gettano nuova luce sul processo di costituzione del canone cristiano delle Scritture e sulle dinamiche dell'autodefinizione religiosa e intellettuale delle prime comunità cristiane nel variegato panorama culturale e sociale dell'epoca.
Lettera a Proba sulla preghiera
Agostino (sant')
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2018
pagine: 48
«Tu temi che non pregare come si deve possa nuocerti più del non pregare affatto. In poche parole: prega per la vita beata. Tutti gli uomini la desiderano; anche coloro che vivono male e in modo sregolato non vivrebbero così se non credessero di essere o di poter diventare beati in quel modo. Per cos’altro conviene pregare, se non per quello che desiderano sia i malvagi sia i buoni, ma che ottengono solo i buoni?»