Titivillus: Altre visioni
Il teatro corporeo. Principi, metodologia e pratica
Yves Lebreton
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 342
In seguito alla pubblicazione presso la casa editrice Titivillus di “Sorgenti. Nascita del Teatro Corporeo” e di “Étienne Decroux. La Statuaria Mobile e le Azioni”, questo libro viene a concludere la trilogia che l’autore ha voluto consacrare al “Teatro Corporeo”. Il primo volume si proponeva di circoscrivere mediante una narrazione autobiografica, le fonti ispiratrici che hanno contribuito alla nascita del Teatro Corporeo, in particolare l’insegnamento di Étienne Decroux e gli scritti visionari di Adolphe Appia. Il secondo volume era un omaggio al maestro incontestato del Mimo Corporeo che non ha mai cessato di operare per un teatro del corpo elaborando, parallelamente alle sue creazioni, una “disciplina” inedita e rigorosa che gli permetteva di rispondere alle esigenze del “teatro puro” al quale aspirava. Questo terzo e ultimo volume si focalizzerà ora sulle ricerche che l’autore ha condotto nel corso degli ultimi cinquant’anni per ricentrare l’arte del teatro sul primato del corpo grazie alle pratiche da lui create: il Corpo Energia e il Corpo Vocale. A compimento di questa opera, sarà presentato in appendice il Progetto architettonico per un teatro modulabile, nella prospettiva di aprire il convenzionale rapporto frontale platea/palco a una moltitudine di configurazioni relazionali diverse tra spettatori e attori.
Scene da un matrimonio
Gianfranco Capitta, Carla Pollastrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 194
Questo volume si propone di raccontare, anche attraverso la voce dei protagonisti, una storia, a suo modo esemplare: quella di Dario Marconcini, attore, regista, drammaturgo, e di Giovanna Daddi, attrice e non solo, oltre che sua compagna nella vita. Nella loro vicenda – davvero fuori dell'ordinario – il teatro, ma anche il cinema, e la loro stessa vita, si affiancano e spesso si intrecciano: lui soprattutto regista, lei protagonista e ispiratrice di tanti spettacoli, importanti per qualità e bellezza. Giovanna e Dario hanno innervato, contaminandoli con la loro creatività, teatro di tradizione, teatro sperimentale e teatro popolare. Non un saggio, ma il racconto del lungo viaggio teatrale di Giovanna Daddi e Dario Marconcini. Ci interessava far emergere soprattutto il loro modo peculiare e tuttavia rigoroso di vivere il teatro, quasi come un'avventura. La loro è stata una vita ricca e movimentata, feconda di occasioni, di formazione e di curiosità dove però ha vinto sempre la passione. E la passione, associata all'intelligenza, potremmo dire che è tuttora per il teatro di Giovanna e Dario la molla più forte che ancora li spinge ad andare in scena, con riconoscimenti unanimi per la qualità delle loro proposte e del loro lavoro creativo.
Il rovinismo di Lord Byron nell'opera di Marco Filiberti
Vincenzo Patanè
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 147
“Il rovinismo di Lord Byron nell’opera di Marco Filiberti” di Vincenzo Patanè, uno dei massimi studiosi italiani byroniani, è un volume imperniato sull’idea di ‘drammaturgia del Rovinismo’ elaborata da Filiberti attorno al 2010. Da essa è poi scaturita la trilogia teatrale Il pianto delle Muse, un composito, potente affresco che ha come oggetto lo svilimento spirituale, etico, estetico, antropologico e ontologico della società attuale. Filiberti, regista, scrittore e drammaturgo, ha identificato in Lord George Gordon Byron un profeta dello spaesamento dell’odierno uomo di pensiero, depauperato dei suoi archetipi antropoculturali in un mondo globalizzato e caotico. Byron fu un personaggio affascinante, possente per la schiettezza e la forza di sfidare l’opinione pubblica. Nello stesso tempo presagì con acume molti temi propri della modernità: la difesa della libertà delle nazioni e degli uomini, la condanna della guerra (eccetto quelle combattute per la libertà), l’amore per la natura e gli animali, la passione per il viaggiare, l’anticonformismo, la sessualità disinibita, il rifiuto dell’omologazione.
Viaggiare sicuri nella scena digitale. Strumenti per artisti, curatori e spettatori
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 112
Come una guida turistica in paesaggi ignoti, questo libro permette al lettore un'esplorazione del contesto della creatività performativa in digitale. Strutturato in maniera semplice e agevole, con numerosi box di approfondimento che completano i testi principali, il volume raccoglie i contributi di 10 dei maggiori esperti italiani del settore, sia artisti, sia teorici delle arti digitali, sia curatori di rassegne ed eventi sull'argomento. "Pensiamo che i lettori ideali di questo libro siano uno studente di discipline culturali e creative, così come un artista in cerca di ispirazione, o uno spettatore curioso e desideroso di novità" scrivono Lucia Franchi e Luca Ricci, i curatori del volume.
La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela
Elena Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 192
Una delle figure professionali più richieste nel settore dello spettacolo dal vivo è l'addetto alla distribuzione. Più richieste e meno reperibili perché il lavoro della distribuzione è, come emerge da una delle conversazioni contenute nel libro, il punto critico, il grande malato del sistema dello spettacolo dal vivo italiano. Non esiste, inoltre, nel panorama editoriale, un manuale dedicato interamente a questo mestiere. La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela, prova a colmare questo vuoto e a suggerire una pratica. Il volume parte dall'esperienza personale dell'autrice, attraverso il dialogo con le due compagnie con le quali ha collaborato – Sotterraneo e Santasangre – per ampliarsi e arricchirsi con numerose testimonianze di coloro che operano, o hanno operato, nel settore, come curatori di percorsi artistici, manager, organizzatori, unite a quelle di artisti, direttori artistici, responsabili di circuiti, di festival e di spazi teatrali. Attraverso il racconto di queste molteplici esperienze, questa pubblicazione proverà a suggerire una metodologia lavorativa e, soprattutto, a spostare il punto di partenza: non vendere un prodotto ma accompagnare un percorso artistico con un'ottica curatoriale, basata sulla fiducia e l'ascolto reciproci fra chi si occupa della distribuzione e l'artista. Dalla prefazione di Oliviero Ponte di Pino.
Un villaggio vivente nella memoria. Teatro Koreja: dall’archivio le storie (1982-1999)
Maria Chiara Provenzano
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 169
È la primavera del 1982, i giorni della settimana santa, quando Nicola Savarese – che insegna presso l’Università di Lecce – introduce al teatro un giovane, quanto inconsapevole, studente di Antropologia, Salvatore Tramacere, che si trova impiegato come facchino e trovarobe per la filmazione dello spettacolo "Come! And the Day will be Ours dell’Odin Teatret". Dall’incontro con gli stravaganti stranieri giunti dal nord e guidati da Eugenio Barba, si accende la scintilla che sarebbe divenuta il Teatro Koreja. Qui ha inizio questa storia teatrale, le cui origini e sviluppi sono stati ripercorsi attraverso i documenti conservati nell’archivio dell’ente: un fondo complesso e variegato che raccoglie la documentazione prodotta in quasi quarant’anni di attività, tutelato dalla Soprintendenza Archivistica della Puglia dal 2007. Scorrere le carte conservate in un archivio è un po’ come attraversare strade e vicoli di un villaggio che resta vivente nella memoria. Una memoria che è dell’individuo ma anche della comunità: faldoni, cartelle, videocassette, schedari con foto e diapositive, manifesti, fogli di sala, programmi, diari, taccuini, etc. raccontano di una giovinezza e di una maturità, raccontano una periferia del Meridione d’Italia, l’ansia di esistere, di resistere alla noia, alle droghe, alla norma, raccontano la ricerca di una strada che diventa metodo per una doppia identità: quella teatrale di frontiera e quella culturale del fare nella e per la comunità. Cosicché il lavoro condotto sulle carte e attraverso le memorie dell’archivio vivente restituisce una storia che è un piccolo tassello della più ampia storia teatrale del Novecento italiano.
Pensare il teatro
Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini, Ferdinando Taviani
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 120
A seguito di esperienze (Living, Grotowski, Barba, Brook), ricerche (ISTA) e studi (DAMS) che stavano cambiando il modo di Pensare il teatro, quarant'anni fa Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini e Ferdinando Taviani scelsero di intitolare così questa dispensa per il primo Dottorato in Discipline dello Spettacolo in Italia. I loro pensieri contengono chiaramente oggetti, metodi e obiettivi 'antropologici', eppure l'aggettivo nel libro non compare mai, e non perché in effetti non abbia forse un'accezione univoca per gli autori, ma perché il loro sguardo, apertamente militante (ma non da questo limitato) traguarda ancora più lontano: teso a gettare le basi di quella che Marco De Marinis definirà poi Nuova Teatrologia, terza via fra vecchi modi di studiare ancora servili alla letteratura (la Theaterwissenschaft) e nuove tendenze potenzialmente dispersive (i Performance Studies). Studenti, allievi attori, o anche semplicemente chi ama il teatro, in quei pensieri possono trovare oggi stimoli e orgoglio; perché, di fatto, sono il manifesto dell'unica vera rivoluzione pedagogica in campo teatrale dell'ultimo mezzo secolo e perché a proclamarla sono quattro anime di quella 'rivoluzione' che, in Italia, quanto a studi teatrali, sono la generazione della svolta; autentici maestri di un rovesciamento copernicano, dalla filologia alla fisiologia del teatro: dal dito alla luna ma poi di nuovo al dito.
Crest. Un teatro sotto le ciminiere
Massimo Marino
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 200
Un teatro sotto le ciminiere racconta i quarantacinque anni di vita del Crest, un teatro nato alla fine dei «rivoluzionari» anni Settanta, ostinato a operare in una città del Sud difficile come Taranto, dominata dallo stabilimento siderurgico ex Italsider, ex Ilva, ex Arcelor Mittal, ora Acciaierie Italiane. Narra una vocazione al teatro per le nuove generazioni, al lavoro nelle scuole e nei quartieri di una città frammentata, smarginata, una città «groviera», come la definì Alessandro Leogrande. Racconta un lungo nomadismo alla ricerca, protratta nel tempo, di un luogo stabile per poter meglio creare e agire sul territorio e finalmente l’apertura nel 2009 di una sede di mille metri quadrati, ottenuta grazie al progetto “Teatri abitati” lanciato dalla Giunta Vendola della Regione Puglia, il TaTÀ, Taranto auditorium Tamburi. Il lettore viene condotto attraverso spettacoli per i più piccoli, favole e storie di iniziazione che spesso assomigliano a incubi. Ma pure incontra narrazioni sulla storia e il presente di Taranto e creazioni rivolte a un pubblico adulto o senza limiti di età. Il libro rivela un teatro nato nelle periferie culturali d’Italia, dimostrando quanto siano vitali esperienze svoltesi lontano dai grandi centri, anche sotto le ciminiere pestilenti di una fabbrica ingombrante.
Atlante iconografico. La commedia dell'arte
Renzo Guardenti
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 216
La Commedia dell’Arte ha avuto un’enorme fortuna nelle arti figurative. Nata in Italia, ma diffusasi velocemente in numerosi paesi europei tra la metà del Cinquecento e la fine del Settecento, questa forma spettacolare è stata, fino ai nostri giorni, fonte di ispirazione per numerosi artisti. Il patrimonio iconografico ad essa dedicato è quantificabile in qualche migliaio di opere, realizzate con finalità differenti e per mezzo delle tecniche artistiche più disparate: dal disegno all’incisione, dal dipinto alla porcellana, alla scultura. Questo atlante si propone, attraverso una mirata selezione di immagini, di mettere in evidenza alcuni degli episodi fondamentali che nel corso dei secoli hanno scandito lo sviluppo del mito figurativo della Commedia dell’Arte, capace di sopravvivere alla stessa forma spettacolare e ancora attivo in questo scorcio del nuovo millennio. La Commedia dell’Arte: una delle forme più importanti dello spettacolo europeo ripercorsa attraverso 250 immagini che ne illustrano i tratti salienti e il mito figurativo, dalla fine del Cinquecento agli anni Duemila.
Territori da cucire 2015-2022. Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità
Laura Bevione, Raffaella Ilari
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 176
Territori da cucire 2015-2022. Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità racconta le prime otto edizioni del progetto che sta tuttora proseguendo in Valsamoggia. Il volume è pensato e realizzato insieme a coloro che a vario titolo hanno concorso a Territori da cucire e permette di conoscere peculiarità e trasformazioni intervenute nel corso del tempo attraverso una cronistoria, interviste, materiali, riflessioni, approfondimenti e immagini. Un progetto che si inserisce nel lungo percorso che la Compagnia conduce da sempre nei confronti del pubblico e della comunità.
Teatro La Fenice. Esperienze di governance
Giorgio Brunetti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 140
Da veneziano, amante della sua città e del teatro lirico, ho avuto il privilegio di svolgere un’attività di servizio per il Teatro La Fenice. Sono entrato in Consiglio di amministrazione della Fondazione in due periodi non consecutivi. Il primo, alla fine degli anni Novanta, quando avvenne la trasformazione degli enti lirici in fondazioni e, l’altro, dieci anni dopo, negli anni duemila, dal dieci al quindici, quando si trattava di rilanciare il “teatro con i conti in ordine”. Queste esperienze, che mi hanno coinvolto per tanto tempo, ho pensato che fosse utile raccoglierle in uno scritto per far conoscere il “processo gestionale” che sta a fondamento di un teatro lirico. Una realtà organizzativa complessa, dove il lavoro è predominante e riguarda varie categorie professionali: dagli orchestrali ai coristi e ai cantanti per non parlare dei tecnici. I libro si articola in tre parti che nei titoli richiamano una pièce teatrale. Un primo atto, l'intermezzo e un secondo atto.
Il tragico quotidiano. Jean Anouilh, mito e teatro a Parigi fra le due guerre
Eva Marinai
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2023
pagine: 240
Il volume si sviluppa lungo due direzioni che si intersecano. Da un lato le trasformazioni del tragico nell’età contemporanea, e in particolare nella Parigi del primo Novecento, in cui il mito greco rivive nelle forme di una nuova scrittura drammaturgica (stagione aperta e chiusa dal debutto in teatro di due riscritture di Antigone: di Jean Cocteau nel 1922 e di Jean Anouilh nel 1944); dall’altro le pièces noires composte da Anouilh nell’entre-deux-guerres e negli anni dell’occupazione tedesca, in cui gli archetipi sono calati nella realtà quotidiana, tra mediocrità, vizi e corruzione morale. L’opera di Anouilh è qui indagata non solo sul piano drammaturgico e filologico, ma in relazione al contesto francese dell’epoca, al suo pubblico, ai suoi luoghi per lo spettacolo (cui è dedicato il capitolo firmato da Carlo Titomanlio). L’attenzione è rivolta soprattutto alla dimensione scenica e attoriale, raccontando i drammi anche attraverso le intuizioni che provengono da uomini e donne di teatro con cui l’autore stringe solidi legami, su tutti Georges e Ludmilla Pitoëff, Pierre Fresnay, Monelle Valentin e André Barsacq.