SE: Testi e documenti
Il verde della tua veste e altri racconti
Piero Chiara
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 140
Il mondo narrativo di Piero Chiara è, si dice, il piccolo mondo della provincia, ma è un mondo che non ha confini: è ampio, ricco e vario come può esserlo il mondo delle emozioni, degli stati d'animo, dei sentimenti e delle passioni che fermentano nel cuore di tutti, uomini e donne. Di quel mondo, Chiara è cantore inarrivabile, come dimostrano una volta di più questi ventidue racconti, mai apparsi in volume - perché pubblicati in riviste, in edizioni fuori commercio o a tiratura limitata - o del tutto inediti. I temi e i motivi sono quelli del Chiara migliore: i ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza, tra nostalgia e ironia, le memorie familiari, il bigliardo, gli intrighi amorosi della gente, di provincia e la rievocazione, velata da un'ombra di tristezza, dei luoghi dove ha trascorso la sua vita e in cui non sempre si riconosce.
Memorie di Luigi XIV
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 221
"Le "Memorie di Luigi XIV per l'istruzione del Delfino" non sono autografe, ma sono state redatte tra il 1666 e il 1671 da due segretari, Périgny e Pellisson, in composizioni successive, costantemente riviste dal re. Si può dire che Luigi XIV abbia concepito il progetto di scrivere le sue Memorie fin dall'inizio del suo governo, dopo la morte del cardinal Mazzarino. [...] Ogni contributo alla conoscenza del pensiero e della personalità di un grande sovrano, come quello che regnò nell'epoca che Voltaire chiamava "il secolo più illuminato della storia", è prezioso; e questo corpo d'istruzioni politiche, non destinato al pubblico, ma all'educazione di un fanciullo che all'inizio dell'opera aveva cinque anni [...], si configura al primo sguardo, al di là dell'intenzione esterna, come un rendiconto delle proprie azioni a se stesso e una chiarificazione delle proprie idee. È l'autore stesso ad affermare che l'esposizione ordinata dei propri pensieri lo aiuta a perfezionarli. Si può dire che il giovane sovrano, soffermandosi nel corso di cinque anni, dal 1666 al 1671, su princìpi politici che non erano astratti, ma che egli aveva immediatamente sperimentato nei casi concreti, abbia piuttosto completato la propria educazione. In questa luce, la cronaca delle sue prime esperienze di governo personale, così piene di successi, assume un particolare interesse." (dallo scritto di Gigliola Pasquinelli)
Il crepuscolo celtico
William Butler Yeats
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 156
"Come ogni artista, ho desiderato creare un piccolo mondo dalle cose amabili, belle, essenziali di questo mondo imperfetto e informe, e offrire così una visione del volto dell'Irlanda a quelli della mia gente che accettino di volgere lo sguardo dove io indico. Per questo ho trascritto con cura e candore gran parte di quel che ho udito e visto non aggiungendo altro che fosse frutto della mia immaginazione, se non sotto la veste del commento. Non mi sono comunque preso cura alcuna di distinguere tra le mie credenze e quelle popolari, ma ho piuttosto lasciato che i miei uomini e le mie donne, i folletti e gli esseri fatati, continuassero ad andare per la loro strada senza essere toccati né da critica né da difesa. Le cose che un uomo ha udito e visto sono i fili che intessono la vita, e se questi li districa delicatamente dall'aggrovigliata conocchia della memoria, chiunque lo desideri può intesserli e rivestirne le idee che più gli aggradano. Anch'io mi sono tessuto il mio abito, così come altri, e cercherò di tenermici caldo, ben felice se non mi farà sfigurare" (William Butler Yeats).
Il collare della colomba
Ibn Hazm
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 197
"Ibn Hazm, una delle più alte figure intellettuali della Spagna musulmana del secolo XI, schizzò rapidamente quest'opera, che è un trattato "scientifico" di fenomenologia dell'amore e al tempo stesso una confessione, un documento storico e umano di non comune valore. In tutti i trenta capitoli di questo leggiadro 'Collare della colomba', la teoria ora acuta, ora sottile e sofistica, si correda di esempi tratti non già, come spesso accade in altre opere di analogo argomento, dal vecchio patrimonio di storie e leggende d'amore dell'antichità araba, ma dalla viva esperienza dell'autore, che ha quasi sempre come sfondo la splendida Cordova musulmana. Ecco quindi la corte dei califfi, [...] i loro grandi ministri, come il famoso Almanzor, e visir e ciambellani e dignitari di corte, tra i quali il padre dello stesso Ibn Hazm, e dotti e giuristi, teologi e tradizionisti, ufficiali e poeti, che affollano il Palazzo, la Gran Moschea cordovana, i ponti sul Guadalquivir, le ville e i giardini suburbani della metropoli. Ed ecco il mondo femminile, intravisto in fuggevoli lampi fra le cortine dell'harem, o liberamente circolante per le vie e le piazze tra la turba delle schiave e delle ancelle, pronte allo scherzo, all'avventura e all'intrigo. Ne risulta una varietà, una libertà di rapporti fra i sessi, anche al di fuori dell'elemento servile, superiore a quanto ci aspetteremmo dagli schemi tradizionali della donna musulmana sempre segregata e velata." (dallo scritto di Francesco Gabrieli)
Dei miei sospiri estremi
Luis Buñuel
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 280
Da tempo irreperibile, questa autobiografia scritta da Bunuel negli ultimi anni di vita con l'aiuto dell'amico e collaboratore Jean-Claude Carrière appare oggi come un testamento e come il prezioso, avventuroso riepilogo di una grande stagione artistica narrata con vivacità e divertimento. L'educazione cattolica, l'amicizia con Garcia Lorca e con Salvador Dalì, l'incontro con Breton e quello con Fritz Lang, la Hollywood degli anni d'oro e la Parigi dei mitici anni Venti, il Messico e la Spagna come terra d'ispirazione: ecco alcuni degli innumerevoli argomenti trattati in questo libro da un protagonista della cultura del nostro tempo.
Mnemosine
Mario Praz
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 228
Mario Praz (1896-1982) ha pubblicato "Mnemosine" originariamente negli Stati Uniti nel 1970 sotto il patrocinio della National Gallery of Art di Washington. L'oggetto di "Mnemosine" è chiaramente indicato dal sottotitolo: "Parallelo tra la letteratura e le arti visive". Praz ha cercato di stabilire una similarità di struttura in mezzi espressivi diversi, per cui le opere d'arte di uno stesso periodo, in campi diversi e con temi diversi, rivelano lo stesso disegno strutturale: i mezzi variano ma la struttura rimane la medesima. Il mito antico, secondo cui Mnemosine era madre delle Muse, ha suggerito a Praz il titolo di questo libro: un affresco grandioso delle arti e delle lettere dall'antichità al tempo presente. Un affresco che reca l'impronta della peculiarità dello stile di Mario Praz, in cui il rigore scientifico della ricerca filologica s'intreccia alla qualità della sua prosa d'arte, sapiente nell'evocare un ambiente, un personaggio, un clima culturale, mediante una gamma di registri stilistici che variano dall'ironico al nostalgico, dal patetico al caustico. Un imponente apparato iconografico, scelto da Praz, accompagna organicamente il testo.
La conquista di Costantinopoli
Geoffroy de Villehardouin
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 157
"Sappiate che mille e centonovantasette anni dopo l'incarnazione di Nostro Signore Gesù Cristo, al tempo di papa Innocenzo III e di Filippo re di Francia, e di Riccardo re d'Inghilterra, il suddetto papa bandì l'indulgenza: tutti coloro che si fossero fatti crociati sarebbero stati assolti dai peccati commessi": così inizia questo libro straordinario, dello storico Geoffroy de Villehardouin, di cui si hanno scarsissime notizie, se non che partecipò alla crociata di cui il suo testo parla. Com'egli afferma, la Quarta crociata è tipica di un processo di stravolgimento dell'aspetto ideologico-mistico in un fatto di conquista e colonizzazione. Occorreva giustificare l'allentamento dell'idea-forza, della tensione alla liberazione del Santo Sepolcro, scrive la curatrice di questo testo, la francesista Fausta Garavini "e legittimare la nuova fisionomia della crociata latina", ossia di una guerra fondata su interessi economici, tesa a strappare all'avversario terre e ricchezze. L'impresa si concluse con una disfatta dei crociati; Villehardouin si fa loro avvocato difensore e fornisce loro una giustificazione politica.
Il bello nell'arte. Scritti sull'arte antica
Johann Joachim Winckelmann
Libro
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 201
L'anima e le forme
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2007
pagine: 277
"Quale sia l'importanza di questa raccolta di saggi lo ha chiarito in varie occasioni Lucien Goldmann: per lui il tema maggiore di questi scritti (che solo in apparenza hanno come oggetto Rudolf Kassner, Kierkegaard, Novalis, Storm, George, C.L. Philippe, Beer-Hofmann, Sterne, Ernst) è l'indagine delle "strutture dinamiche significanti" che Lukàcs chiama "forme" delle differenti modalità privilegiate nel rapporto tra anima umana e assoluto. [...] Una di quelle forme o "strutture significative" ha particolare rilievo in quest'opera: quella della "visione tragica", recuperata attraverso i rapporti tra "individuo", "autenticità" e "morte", nella definitiva irrilevanza e inautenticità della esistenza mondana. Con questa ripresa di temi che furono di Pascal e Kant, il giovane Lukàcs va ben oltre le posizioni che erano allora della filosofia accademica tedesca, anticipando di molto il pensiero di Heidegger e ponendosi tra gli anticipatori del moderno esistenzialismo ". (Dallo scritto di Franco Fortini)
Eloisa e Abelardo. Lettere
Pietro Abelardo
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2007
pagine: 245
"Quelle gioie da amanti che provammo insieme mi sono state tanto dolci che non possono né dispiacermi né sfuggirmi dalla memoria. Dovunque mi volga sono sempre presenti ai miei occhi e mi accendono di desideri. Anche quando dormo la loro suggestione mi tormenta. Perfino durante i solenni riti, quando più pura deve essere la preghiera, le immagini impudiche di quelle voluttà inchiodano tanto nel profondo l'infelicissimo mio animo che mi sento disposta più a quei turpi godimenti che alla preghiera. E così, mentre dovrei gemere per quel che ho commesso, piuttosto sospiro per quel che ho perduto. E non quel solo che facevamo allora, ma anche i luoghi e i momenti in cui godemmo, e tu stesso, mi siete a tal punto dentro l'animo che agisco come se fossi con te in quel tempo, e nemmeno quando dormo riesco ad avere pace da queste immagini. Talvolta anche i miei movimenti tradiscono i pensieri dell'animo e la parola mi prorompe incontrollata. Oh me infelice! come potrei ben ripetere il lamento dell'anima dolente: "Infelice me! chi mi libererà da questo corpo di morte?". Almeno potessi aggiungere sinceramente le parole che seguono: "La grazia di Dio per Gesù Cristo nostro Signore". A te, o carissimo, questa grazia porse aiuto quando con una sola piaga ti liberò dai desideri del corpo, e così insieme anche da molti peccati dell'anima. Proprio per questo, invece di esserti nemico come può sembrare, Dio ti ha favorito, a guisa di un premuroso medico che non risparmia la sofferenza pur di conseguire la salute".
Le origini del pensiero greco
Jean-Pierre Vernant
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2007
pagine: 123
"Non era forse un po' troppo azzardato pretendere di delineare in pochi capitoli le origini del pensiero greco, ossia di abbozzare il quadro delle mutazioni intellettuali che si producono tra il XII secolo prima della nostra era, quando crollano i reami micenei, e il V secolo, il momento in cui si colloca il fiorire di una città come Atene? Settecento anni da sorvolare, la massima parte dei quali, dal XII all'VIII secolo, rappresentata dal periodo battezzato dagli storici dell'antichità come "secoli oscuri" giacché, scomparsa in quell'epoca la pratica della scrittura, non disponiamo per conoscerla di nessuna fonte grafica, di nessun testo. Su un'estensione temporale di questo genere non era dunque possibile procedere come uno storico o un archeologo che mobilitano per la loro indagine tutte le risorse della loro disciplina. Nella forma di un semplice saggio, la cui ambizione non era chiudere il dibattito con una ricerca esaustiva ma di rilanciarlo orientando la riflessione su una nuova strada, ho così tentato di ridisegnare le grandi linee di un'evoluzione che, dalla monarchia micenea alla città democratica, ha segnato il declino del mito e l'avvento dei saperi razionali. Di questa rivoluzione intellettuale ho proposto un'interpretazione globale che mi sembrava, nella sua coerenza, conforme ai principali dati di fatto di cui disponiamo. Qual è, mi sono dunque chiesto, l'origine del pensiero razionale in Occidente? Come è avvenuta la sua nascita nel mondo greco?".
Varietà
Paul Valéry
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2007
pagine: 342
Con la presente antologia di "Varietà", a cura di Stefano Agosti, il lettore potrà farsi una idea sufficientemente completa dell'aspetto "pubblico" del pensiero di Valéry: e cioè del pensiero non più volto alla speculazione interiore, bensì applicato ai diversi oggetti (letterari, in primis) in cui si è imbattuto e che è stato sollecitato ad assumere. Ovviamente, dietro ogni applicazione, si profila e insiste la massa dell'ininterrotta speculazione in proprio (i "cahiers", appunto), di cui talvolta vengono portati direttamente sulla pagina pubblica i lacerti mobilissimi e variegati. E sarà proprio la tensione inesausta dell'esercizio conoscitivo che il lettore potrà ammirare anche qui, e non solo in argomenti o temi che le sono congenialmente affini (si veda, per il piano della riflessione pura, l'"Introduzione al metodo di Leonardo da Vinci" o il saggio su Descartes, e, per il piano più specificamente poetico, il testo su Mallarmé), ma anche là ove l'oggetto mentale sembra - o di fatto si pone - agli antipodi di Valéry. A questo proposito, nulla sarà più istruttivo dello scritto su Pascal, ove l'intelligenza di Valéry passa di provocazione in provocazione, in un deflagare continuo di sorprese e di paradossi della più incandescente sostanza concettuale.

