SE: Testi e documenti
Memorie
Sergej M. Ejzenstejn
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 166
"Nel febbraio del '46 ebbi un attacco di cuore. Per alcuni mesi, per la prima volta, fui bruscamente imbrigliato. Inchiodato a un letto e a un regime da infermo. La circolazione del sangue batteva fiacca. I pensieri procedevano a rilento. Dinanzi a me, vari mesi di un ambiente irrimediabilmente uguale. Mi sentivo perfino contento. Pensavo che finalmente mi sarei guardato attorno, avrei meditato e cambiato le mie idee. E avrei capito tutto su me stesso. Sulla vita. Sui quarantotto anni vissuti. Dirò subito che non capii nulla. Né sulla vita. Né su me stesso. Né sui quarantotto anni vissuti. Nulla, tranne forse una cosa. Che la vita l'avevo percorsa al galoppo. Senza voltarmi a guardare indietro. Come una serie di trasbordi da un treno all'altro. Come una corsa per prendere un treno, dopo essere sceso dall'altro. Con l'attenzione incessantemente rivolta alla lancetta dei secondi. Arrivare a tempo in un posto. Non arrivare troppo tardi in un altro. Far presto qui. Riuscire a svignarsela di là. Come dal finestrino di un treno, sfrecciano via brandelli d'infanzia, scampoli di gioventù, momenti di maturità. Vividi, rutilanti, vorticosi, policromi. E d'un tratto una sensazione orribile. Che non si è afferrato niente. Lo si è solo sfigurato. Mai bevuto sino in fondo. Di rado s'è inghiottito qualcosa, ma senza gustarlo ".
Il doppio. Uno studio psicoanalitico
Otto Rank
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 118
Il tema del doppio, che Rank trasforma nel punto di partenza per l'indagine psicoanalitica, è un chiaro paradosso. Dopo aver introdotto il tema prendendo a modello un noto film dell'epoca, "Lo studente di Praga", Rank concentra la sua analisi sulla vasta quantità di materiale offerta e tenta di redigerne un catalogo. I numerosi esempi vanno da Hoffmann, Chamisso, Andersen, Lenau, Goethe, Jean Paul, Heine, de Musset, Raimund, Maupassant, Wilde, Kipling ai più famosi "William Wilson" di Poe e "Goliàdkin" di Dostoevskij. All'inizio del XIX secolo questo tema è onnipresente e getta la sua ombra e la sua eco ben oltre la fine del secolo. Le storie incentrate sul doppio hanno tutte alcune caratteristiche strutturali comuni, possono però approdare a esiti diversi. Il soggetto si confronta col suo doppio, l'immagine di se stesso; solitamente, solo il soggetto può vedere il proprio doppio, che gli appare esclusivamente in privato, oppure solo lui può percepirne la presenza. Inoltre il doppio produce due effetti apparentemente contraddittori. Da una parte opera ai danni del soggetto, gli appare nei momenti meno opportuni, lo condanna al fallimento. Dall'altra realizza i suoi desideri più reconditi o rimossi, agisce come il soggetto non oserebbe mai, o come la sua coscienza non gli permetterebbe mai di agire. Se il finale è tragico, il soggetto uccide il proprio doppio ma, uccidendolo, uccide se stesso, non sapendo che la sua reale sostanza e il suo più autentico essere si concentrano in lui.
In difesa del suicidio
John Donne
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 176
"Beza fu un uomo eminente, illustre e glorioso come nessun altro. Quando il fulgore della sua erudiziene splendeva come la luce nel meriggio e gli altri eguagliavano a malapena quella dell'alba o del mattino e ogni sua scintilla rifulgeva, confessò che, per l'angoscia di una tricofizia che aveva invaso la sua testa, volle gettarsi dal Ponte dei mugnai a Parigi e venne salvato da suo zio che si trovava casualmente a passare per quella via. Anch'io ho di frequente simili tendenze malate, poiché venni educato e formato fin dai primi anni di vita da uomini di una religione oppressa e perseguitata, abituati al disprezzo per la morte e desiderosi di un probabile martirio, e perché intendo far trovare la mia porta interiore ben serrata dinanzi al nemico comune. Forse in me si è manifestata una simile inclinazione perché la stessa dottrina è ambigua e flessibile al riguardo, o perché la mia coscienza sempre mi assicura che nessun rancore ribelle verso i doni divini né nessun altro peccaminoso conflitto ispira in me questi pensieri. Ed essi non sono neppure ispirati da sdegno oltraggioso né da vile debolezza. Ogni qual volta l'angoscia mi assale, penso che possiedo le chiavi della mia prigione, e nessun altro rimedio si presenta con altrettanta immediatezza al mio cuore della mia stessa spada. Accetto tutto lo scandalo che potrà derivarmi da questa impresa e non lo riverso su nessun altro."
Fiorenza
Thomas Mann
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 148
Fiorenza è un sogno di grandezza e di potenza spirituale. "Qui sono in gioco anime. Ne va del Regno", questo è tutto. È la rappresentazione di una lotta eroica tra i sensi e lo spirito: e questa rappresentazione è del tutto imparziale. Che Fiore tratti dall'alto in basso gli artisti non implica una tesi. Una tesi il libro l'avrebbe soltanto se fossi stato io a trattare dall'alto in basso Lorenzo. Ma io l'ho trattato da eroe. Ho usato una giustizia quasi eccessiva. (Dalla lettera di Thomas Mann a Kart Martens, 28 marzo 1906)
La donna senz'ombra
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 121
Un poeta non abbandona mai totalmente i problemi che non è riuscito a esaurire. Come nella filogenesi dello sviluppo generale della poesia la fiaba proviene dal mito, così, nell'ontogenesi hofmannsthaliana, al romanzo Andreas, tanto vicino al mito, segue il racconto fiabesco della Donna senz'ombra. Qui però, contro la regola generale, la struttura del tema principale non è stata conservata ma capovolta: il tema del bambino rimane, ma trasposto nel problema dei genitori. Una principessa delle fate - questa la storia - si innamora dell'imperatore delle isole sud-orientali, e diviene la sua sposa. Su di lei pesa però una terribile maledizione. La principessa non è riuscita a diventare un vero e proprio essere terrestre. Malgrado lo sfarzo orientale "La donna senz'ombra" è una favola semplicemente moralistica, quasi puritana (ogni puritanesimo, cristiano o ebraico che sia, ammette soltanto matrimoni benedetti dalla prole) ed è molto difficile, almeno al primo sguardo, scoprire una qualsiasi analogia tra questa fiaba e l'Andreas.
Diario di una concubina imperiale
Nijo
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 282
Il Giappone del XIII secolo rivive nelle pagine di questo diario, scritto da una donna affascinante e raffinata, la nobile Nijò. Nata a Kyoto nel 1258 da una delle più illustri famiglie dell'epoca, Nijò fu educata alla Corte imperiale e a tredici anni divenne concubina dell'ex imperatore Go Fukakusa: la bellezza, l'animo sensibile, l'ingegno artistico, la cultura classica e soprattutto il fascino che esercitava, avrebbero potuto permetterle di divenire imperatrice; invece, per le sue intemperanze amorose e per l'odio di una rivale fu allontanata da corte a venticinque anni e da allora, fattasi monaca, si dedicò ai viaggi e alla stesura di questo diario, il più vivido e palpitante affresco dell'antico Giappone. L'unione contraddittoria ma intensissima con Go Fukakusa, il dolore per la morte del padre, la relazione segreta con l'inquietante cugino, la sacrilega e tormentata passione del principe-monaco, la nascita dei figli, l'esilio dalla Corte, la nuova vita di monaca e di pellegrina, i viaggi in luoghi incantevoli e selvaggi, tra monti e boschi sacri, gli incontri con guerrieri, sacerdoti, prostitute, mercanti di schiavi, sono descritti con leggiadria, con passione, con dolore, con impavida schiettezza.
Metafisica dei costumi. Lezioni filosofiche
Arthur Schopenhauer
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 211
"Il nostro sforzo può soltanto giungere a interpretare e a spiegare l'agire dell'uomo, le massime così diverse e anzi contrarie di cui esso è vivente espressione, nella loro essenza più intima e secondo il loro contenuto intrinseco, in rapporto alla nostra precedente considerazione e allo stesso modo in cui abbiamo cercato di interpretare i rimanenti fenomeni del mondo e di portare la loro più intima essenza alla chiara conoscenza astratta. La nostra filosofia affermerà qui la stessa immanenza affermata in tutta la considerazione precedente. Non useremo le forme del fenomeno (il principio di ragione) per sorvolarlo (solo il fenomeno da loro un senso) e approdare nel dominio delle vuote finzioni, ma questo mondo reale della conoscibilità, nel quale noi siamo e che è in noi, rimane la materia e anche il limite della nostra considerazione: esso è così ricco di contenuto, che anche la più profonda ricerca di cui fosse capace lo spirito umano non potrebbe esaurirlo."
Storia dell'occhio
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 164
Benché l'Histoire de l'oeil comporti alcuni personaggi che hanno un nome, e il racconto dei loro giochi erotici, Bataille non ha inteso scrivere la storia di Simone, di Marcelle o del narratore. L'Histoire de l'oel è veramente la storia di un oggetto. Come può un oggetto avere una storia? Esso può passare di mano in mano, e può passare anche di immagine in immagine; la sua storia allora è la storia di una migrazione, il ciclo delle reincarnazioni (in senso proprio) che esso percorre nel distaccarsi dall'essere originale, seguendo l'inclinazione di una certa immaginazione che lo deforma senza tuttavia abbandonarlo: è il caso del libro di Bataille. L'Histoire de l'oeil non è un'opera profonda: tutto in essa è dato in superficie e senza gerarchia, la metafora è dispiegata nella sua interezza; circolare ed esplicita, non rimanda a nessun segreto: ci imbattiamo qui in una significazione senza significato (o in cui tutto è significato); e non ultima tra le bellezze e le novità di questo testo è di costituire una letteratura a ciclo aperto, situata al di là di ogni decifrazione e tale da poter essere accompagnata - molto a distanza -solo da una critica formale. (Roland Barthes)
Breve storia della musica
Alfred Einstein
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 157
Questa "Breve storia della musica", che Alfred Einstein (1880-1952), uno dei massimi musicologi del Novecento, consegnò come aureo dono nel 1934 a un pubblico di lettori molto diverso da quello odierno, ha mutato profondamente funzione, ragione d'esistenza, natura, e persino modo di essere letta e compresa. Se i due libri di Einstein che in Italia hanno avuto maggior fama, "La musica nel periodo romantico" e "Mozart", danno ancora ai lettori la giustificata sensazione di trovarsi dinanzi a due magistrali strumenti di studio e di ricerca, la "Breve storia della musica" appare oggi come oggetto, non più come soggetto di riflessione culturale. Qui Einstein non è più colui che ci aiuta a comprendere la civiltà musicale: è a sua volta un capitolo o un paragrafo di quella civiltà, e come tale vuole esser compreso e interpretato. Il libro è divenuto un classico della letteratura musicale propriamente creativa: pur educando e orientando, è un testo di idee, sviluppato con un intrinseco valore storico piuttosto che storiografico. Irrinunciabile ai nostri occhi, esso è destinato a chi già conosca la musica, la ami e ne abbia esperienze d'ascolto. (Q. Principe)
Il riso. Saggio sul significato del comico
Henri Bergson
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 146
"Mentre ho voluto determinare i procedimenti di produzione del comico, ho cercato anche quale sia l'intenzione della società quando ride. Perché stupisce troppo il fatto che si rida, e che il metodo di spiegazione di cui parlavo più sopra non chiarisca questo piccolo mistero. Non vedo, per esempio, per qual motivo la 'disarmonia', in quanto tale, dovrebbe suscitare in chi ne è testimone una manifestazione così specifica come il riso, mentre tante altre proprietà, qualità o difetti, lasciano impassibili i muscoli del viso dello spettatore. È quindi ancora necessario cercare quale sia la causa particolare della disarmonia che crea l'effetto comico; e l'avremo realmente trovata solo se riusciremo a spiegare perché, in tal caso, la società si senta tenuta a manifestarsi. Nella causa del comico ci deve pur essere qualcosa che attenta leggermente (ma che attenta specificatamente) alla vita sociale, poiché la società vi risponde con un gesto che ha tutta l'aria di una reazione difensiva, con un gesto che fa lievemente paura. È di tutto questo che ho voluto render conto."
La bellezza sfiorisce presto e altri racconti
Yasunari Kawabata
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 144
Che cosa può rappresentare la morte in un universo dove la bellezza sembra sempre sfuggirci? L'estremo territorio del desiderio? Il riposo dalla fatica di essere? Il momento più perfetto della fusione? Per Kawabata la risposta ha molte facce, tante quante ne suggeriscono il suo incontro precoce con il lutto, il serpeggiante 'cupio dissolvi' che percorre la sua vicenda biografica fino al suicidio, soprattutto il radicamento in una cultura, quella giapponese, dove la percezione della bellezza, lo stesso slancio d'amore sono tanto più acuti quanto più si accompagnano alla consapevolezza dell'inattingibilità, o della perdita segnata e sempre imminente dell'oggetto del desiderio. Le tre prose che compongono questo volume, scritte in momenti diversi della vita dell'autore e con registri fortemente difformi, del tema della morte restituiscono tre accezioni differenti e complementari. Se il racconto giovanile "Maestro di funerali" pone l'accento con amara ironia sulla familiarità di Kawabata con l'ultimo addio, svolgendo in qualche modo la funzione catartica di una seduta psicanalitica, "La bellezza sfiorisce presto", di dieci anni dopo, è già la prova di un autore maturo, in grado di avventurarsi con una scrittura audace tra le zone d'ombra che legano eros a thanatos. Da nodo intimo e privato, la morte viene via via acquisendo valenze più ampie e universali, fino a caricarsi delle sfumature mistiche, spiccatamente zen, che riconosciamo in "Voce di bambù fiori di pesco".
Musica e pittura
Arnold Schönberg, Vasilij Kandinskij
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2008
pagine: 270
L'amicizia tra le due personalità artistiche che agli albori del XX secolo danno avvio alla pittura astratta e alla musica atonale è stata più volte oggetto di studio. Il carteggio offre una visione più ampia sul loro processo creativo e sulla loro personalità. Quando dal 1911 cominciò la loro corrispondenza, entrambi stavano affrontando la svolta più difficile e feconda della loro evoluzione artistica: da quel momento si comunicarono tutto quanto avesse per loro un interesse artistico.

