Libri di György Lukács
Goethe olimpico. L'Europa della cultura illuministica
Thomas Mann, György Lukács
Libro
editore: Beppe Grande Editore
anno edizione: 2005
pagine: 122
Storia e coscienza di classe
György Lukács
Libro: Copertina morbida
editore: SugarCo
anno edizione: 1997
La distruzione della ragione
György Lukács
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: XI-874
Il Lukàcs della maturità, in particolare quello legato all'esperienza de La distruzione della ragione, è stato di fatto dimenticato se non addirittura rimosso. L'assunzione di un modello di storia hegelianeggiante e di razionalità "forte" in controtendenza con le prese di posizione giovanili, quando Lukàcs si trova a difendere con estremo rigore una forma radicale di "etica della convinzione", in polemica contro coloro che vogliono sovrapporre ad essa una "mitica" dimensione storica che non risolverebbe nessuno dei problemi che si pongono alla coscienza individuale, è stata drasticamente e in maniera semplificatoria liquidata come una comprensione acritica dello status quo. La rilettura dell'irrazionalismo filosofico, pur nel suo estremismo e nei suoi limiti, rimane tuttora una denuncia imprescindibile in un momento storico in cui la voce della filosofia sembra essere assente dal dibattito sulla contemporaneità. La distruzione della ragione continua ad essere un'opera di straordinaria attualità per la coerenza rivendicata sulla commensurabilità compiuta tra opzioni teoriche e comportamenti pratico-politici, una coerenza, purtroppo, oggi troppo spesso disattesa. Con un'introduzione di Elio Matassi.
Esistenzialismo o marxismo?
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: Acquaviva
anno edizione: 2005
pagine: 308
L'anima e le forme
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2012
pagine: 277
"Quale sia l'importanza di questa raccolta di saggi lo ha chiarito in varie occasioni Lucien Goldmann: per lui il tema maggiore di questi scritti (che solo in apparenza hanno come oggetto Rudolf Kassner, Kierkegaard, Novalis, Storm, George, C.L. Philippe, Beer-Hofmann, Sterne, Ernst) è l'indagine delle 'strutture dinamiche significanti' che Lukàcs chiama 'forme' delle differenti modalità privilegiate nel rapporto tra anima umana e assoluto. [...] Una di quelle forme o 'strutture significative' ha particolare rilievo in quest'opera: quella della 'visione tragica', recuperata attraverso i rapporti tra 'individuo', 'autenticità' e 'morte', nella definitiva irrilevanza e inautenticità della esistenza mondana. Con questa ripresa di temi che furono di Pascal e Kant, il giovane Lukàcs va ben oltre le posizioni che erano allora della filosofia accademica tedesca, anticipando di molto il pensiero di Heidegger e ponendosi tra gli anticipatori del moderno esistenzialismo". (Dallo scritto di Franco Fortini)
Studi sul «Faust»
György Lukács
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 176
Scritti da György Lukács (1885-1971) nel 1940, nel momento più oscuro della nostra storia, questi «Studi sul "Faust"», e gli altri saggi sull'età goethiana poi raccolti in «Goethe e il suo tempo» (1947), gli consentono di contrapporre alla barbarie del nazismo la voce più umana, più illuminata, più europea in cui si sia mai incarnato il magistero della lingua tedesca. Ma è sul «Faust» che Lukács eccelle, consegnandoci sui problemi fondamentali di questa «Iliade della vita moderna», come fu definito da Puskin, un'interpretazione profonda e tuttora valida. Sul significato della vicenda e sull'interpretazione della storia umana che la sottende, sulla scommessa tra Faust e Mefistofele e sul suo discusso epilogo, sull'amore tra Faust e Margherita, sui «problemi di stile» - sul rapporto tra caratteri «epici» e caratteri «drammatici» della tragedia, sulla «laconicità» del tardo Goethe, sul fatto fondamentale che in lui «il fantastico ha le sue radici proprio nel realismo» - Lukács ha scritto pagine esemplari e definitive. Nel caso del «Faust» l'applicazione intelligente delle categorie interpretative ricavate dalle opere giovanili di Marx, lungi dall'essere una gabbia ideologica che irrigidisce l'interpretazione, si trasforma in una leva potente, che permette a Lukács di mettere in luce un elemento fondamentale della visione di Goethe, sfuggito a ogni altro critico: la perfetta convergenza della «magia» di Mefistofele con il «magico» potere del denaro che, nella nascente società del capitalismo industriale, si appropria delle forze essenziali dell'uomo e le sfrutta a proprio vantaggio. (Andrea Casalegno)
Lenin
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 192
Scritto all’indomani della morte di Lenin, passato attraverso un secolo di vorticosi stravolgimenti, questo breve saggio mantiene intatta la sua forza teorica e politica. L’autore è György Lukács, un gigante della filosofia e del pensiero marxista del Novecento, figura intellettuale di prim’ordine nella crisi di inizio secolo. Al centro della riflessione dello studioso militante ungherese vi è il rapporto tra teoria e prassi nel percorso del rivoluzionario bolscevico. Sono passati pochi anni dalla Rivoluzione d’Ottobre, da lì a qualche tempo l’Unione Sovietica avrebbe vissuto la nefasta epoca staliniana: Lukács, irriducibile alla linea dell’ortodossia marxista, fa emergere un altro Lenin, molto diverso da quello che sarà il dogma postumo del leninismo. Uno dei grandi classici del pensiero rivoluzionario del Novecento è qui riletto dal saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e, in appendice, dalla lezione di Mario Tronti. Un volume che non può mancare nelle biblioteche del pensiero critico.
Scritti rivoluzionari (1919-1921)
György Lukács
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2025
pagine: 176
Politica della ragione. Antologia
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 484
Questa antologia non propone nuove traduzioni o saggi inediti di Lukács, bensì vuole evidenziare, tramite estratti delle sue opere disposti in ordine concettuale, la trama sottesa alla sua vasta e disparata produzione, che si può compendiare nell'interesse per il divenire della ragione, la cui rappresentazione involve molteplici conoscenze disciplinari vivificate però da un vaglio critico che non è mai chiusura dogmatica, ma consapevole presa di posizione che fa di Lukács quel “partigiano della ragione” di cui questo nostro tempo smarrito ha bisogno.
Critica della ideologia fascista
György Lukács
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2024
pagine: 360
L'anima e le forme
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2024
pagine: 288
"Quale sia l'importanza di questa raccolta di saggi lo ha chiarito in varie occasioni Lucien Goldmann: per lui il tema maggiore di questi scritti (che solo in apparenza hanno come oggetto Rudolf Kassner, Kierkegaard, Novalis, Storm, George, C.L. Philippe, Beer-Hofmann, Sterne, Ernst) è l'indagine delle 'strutture dinamiche significanti' che Lukàcs chiama 'forme' delle differenti modalità privilegiate nel rapporto tra anima umana e assoluto. [...] Una di quelle forme o 'strutture significative' ha particolare rilievo in quest'opera: quella della 'visione tragica', recuperata attraverso i rapporti tra 'individuo', 'autenticità' e 'morte', nella definitiva irrilevanza e inautenticità della esistenza mondana. Con questa ripresa di temi che furono di Pascal e Kant, il giovane Lukàcs va ben oltre le posizioni che erano allora della filosofia accademica tedesca, anticipando di molto il pensiero di Heidegger e ponendosi tra gli anticipatori del moderno esistenzialismo". (Dallo scritto di Franco Fortini)
Che cos'è il marxismo ortodosso?
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2023
pagine: 144
A cento anni dalla pubblicazione di "Storia e coscienza di classe" si propone il primo saggio della raccolta lukácsiana nella traduzione di Delio Cantimori che ne fece l'oggetto di un corso di filosofia politica presso l'Università di Pisa nell'anno accademico 1946-1947. Il testo di Cantimori è noto al pubblico in quanto presente nel volume Studi di storia (Einaudi, Torino 1959). Meno noto è il fatto che si tratta della prima traduzione in italiano di uno dei saggi del volume lukácsiano con i commenti dello storico romagnolo. Alla circostanza legata all'anniversario del libro di Lukács si unisce l'occasione che essa offre di tornare a discutere di un testo fondamentale del pensiero novecentesco ripercorrendolo con un approccio che Gramsci avrebbe definito di "filologia vivente".