Orthotes: Teoria sociale
Sul cambiare il mondo! Una lettura metadisciplinare di Guy Ernest Debord
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 158
Guy Ernest Debord (1931-1992) visionario e “cattivo maestro” del pensiero radicale ha svelato con sorprendente anticipo la logica dello spettacolo che oggi plasma algoritmi, social network e realtà aumentata. Questo volume corale propone una rilettura metadisciplinare della sua opera, intrecciando filosofia, sociologia e pedagogia in un orizzonte critico e attualissimo. Decostruire le immagini, ribaltare i significati, creare situazioni, radicalizzare i processi educativi: pratiche di emancipazione che diventano strumenti indispensabili per orientarsi nella condizione ipermediatizzata del XXI secolo. Le parole di Debord attraversano la superficie scintillante delle piattaforme digitali e ne incrinano la patina, mostrando l’urgenza di uno sguardo libero. Questo libro è una bussola teorica ed esistenziale: una mappa per chi desidera smarrirsi con coscienza e ritrovare il reale oltre la messa in scena. Saggi di: Alfonso Amendola, Nello Barile, Alessandro Ciasullo, Vanni Codeluppi, Mario Costa, Vincenzo Cuomo, Monica Di Domenico, Alfredo Pio Di Tore, Marcello Francolini, Antonio Lucci, Alessia Sozio
Lampedusa/Gaza. L’orologio coloniale e i linguaggi interrotti
Iain Chambers
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 194
Questo libro esplora le intersezioni tra migrazione, arte e colonialismo, interrogando il Mediterraneo e Gaza come uno spaziotempo plasmato da rapporti di potere storicamente asimmetrici e configurato come un laboratorio aperto della modernità. Attraverso una serie di itinerari critici, si estrae dalle rovine del presente la trama intrecciata di colonialismo e razzismo costitutiva della modernità occidentale. Nei linguaggi delle arti postcoloniali si incontrano strumenti critici in grado di sfidare le narrazioni egemoniche con configurazioni inaspettate della realtà contemporanea. Qui, Gaza, devastata dal genocidio, si impone come punto focale, rivelando tutti i limiti dell'Occidente: la sua politica, ovviamente, ma anche il suo umanesimo e la sua estetica. Nella violenza coloniale del presente, il testo afferma con urgenza la necessità di smantellare le architetture epistemiche e politiche dell'Occidente, per sostenere degli orizzonti critici che rispondano alle storie negate e alle voci e vite rifiutate. In questo lavoro di smontaggio del Mediterraneo e del mondo contemporaneo, si mette in luce la centralità politica della traduzione storica e culturale continua che sostiene un'appartenenza mobile, e ci parla sempre di futuri radicalmente più democratici.
Figli e unici. Vite familiari dei giovani italiani nella società delle singolarità
Diego Mesa
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 164
Le vite familiari dei giovani italiani sono spesso rappresentate nel dibattito pubblico attraverso narrazioni statiche e stereotipate, segnate da una visione deficitaria. Questo volume propone uno sguardo alternativo, mettendo a confronto i più recenti approcci degli youth studies – transizionale, culturalista, socio-strutturale e della mobilità geografica – con i dati raccolti dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo di Milano. Attraverso questa lente, si esplora l’ipotesi della “singolarizzazione” come processo emergente nella trasformazione delle relazioni familiari, evidenziandone tanto i limiti quanto le potenzialità: dal consolidamento dell’asse genitori-figli alla parziale decostruzione dei rapporti di genere, dalle uscite temporanee dalla famiglia d’origine al valore della singleness, fino ai cambiamenti nelle relazioni di intimità e nei significati attribuiti alla genitorialità. Per i giovani, adottare la logica della singolarità significa rivendicare la propria unicità e il diritto di compiere scelte non convenzionali, riconoscendo al contempo il bisogno di relazioni fondate sul sostegno reciproco e sul mutuo riconoscimento. È nelle relazioni affettive e familiari che questa tensione si manifesta con maggiore forza.
Cibernetica e filosofia politica. Storia e critica di un ostacolo epistemologico
Marco Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 516
Nel 1969, introducendo una raccolta di saggi in tributo a Norbert Wiener, il cibernetico belga Georges R. Boulanger si domandava emblematicamente: «Ma in fondo che cos’è la cibernetica? O meglio, che cosa non è, perché paradossalmente più si parla di cibernetica, meno sembra ci si trovi d’accordo su una sua definizione». Negli ultimi decenni, l’irruzione sulla scena sociale di tecnologie sempre più complesse e performanti ha contribuito a riportare in primo piano tale questione irrisolta anche nell’ambito della più recente filosofia politica. Questo libro si propone di fare finalmente chiarezza sullo statuto teorico della cibernetica a partire da un’analisi critica, elaborata in chiave storico-epistemologica, della sua genesi e delle sue nozioni fondamentali, della sua diffusione all’interno delle scienze umane, sociali e politiche e, soprattutto, dei suoi impensati. La ricostruzione e la ricognizione della sua emergenza storica consentiranno di aprire la strada per una giusta posizione dei suoi problemi e, sulla scorta di ciò, di provare a pensare altrimenti tutta una serie di questioni che riguardano da vicino alcuni degli irrisolti più rilevanti della nostra attualità.
Sociologia dei giovani. Mobilità, culture, transizioni
Alessandra Polidori
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 120
Questo libro propone una “fotografia sociologica” dell’attuale condizione giovanile, esplorando le implicazioni scientifiche che essa genera all’interno delle teorie delle scienze sociali. In tal senso, viene offerta una sintesi storica degli studi sui giovani e una panoramica critica dei principali riferimenti che compongono il dibattito contemporaneo a livello internazionale. Da questa base, si sviluppa una riflessione sul ruolo della mobilità nei percorsi biografici odierni i quali, per scelta o per necessità, si snodano attraverso contesti sociali e culturali disomogenei. La condizione giovanile e la mobilità rappresentano una sfida sia per le scienze sociali sia per la società nel suo complesso, poiché riguardano fasi di transizione sensibili, portatrici di esperienze e significati. Entrambe sono, inoltre, “condizioni” che si applicano ai differenti momenti della vita. Di conseguenza, tali questioni riguardano ogni individuo e sono in grado di stimolare dibattiti fertili, che nutrono sia il confronto scientifico sia quello pubblico.
Un altro sentire. L’esperienza dell’anoressia tra corpo e mente
Barbara Grüning
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 290
Per chi ne soffre o ha sofferto, parlare di anoressia vuol dire innanzitutto trovare il coraggio per farlo. Tema a lungo tabuizzato, associato alla vergogna e ai sensi di colpa, è diventato nell’ultimo decennio oggetto di discorso pubblico da parte di media e attori politici e, più di recente, di rivendicazione da parte di coloro che ne hanno avuto esperienza diretta. I processi di medicalizzazione, istituzionalizzazione e mediatizzazione delle malattie del comportamento alimentare sono stati però spesso interpretati come un unicum, orientando in modo quasi esclusivo l’attenzione verso i “corpi anoressici” e lasciando così la dimensione esperienziale invisibile e incompresa. Perché vivere con l'anoressia, anche quando si cerca di guarire, significa innanzitutto sentire e pensare in modo altro rispetto a chi non ha mai abbandonato il senso comune, per costruire un mondo a parte nella propria mente, mentre si rinnega il corpo. Spaziando tra le community online, attraversando i luoghi della protesta e quelli della cura, incontrando le persone che stanno affrontando o hanno superato la malattia, il libro si presenta come una etnografia, carnale e riflessiva, che ha al suo centro proprio questo: comprendere come l’anoressia modifica il modo di fare esperienza e quali sono le difficoltà quotidiane per riacquisire un senso della realtà sociale e l’illusio di farne parte.
La cittadinanza affettiva. Attivismo, cura, solidarietà
Giacomo Lampredi
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 276
Quali sono le trasformazioni affettive nella vita dei solidali verso i migranti? Quali sono le conseguenze intime e politiche di tali trasformazioni affettive? Questo libro risponde a queste domande tramite un ricco percorso di ricerca etnografica nelle reti di solidarietà verso i migranti di Torino e Firenze. L’affettività è intimamente costitutiva delle pratiche solidali e di cura che istituiscono i modi di essere e sentirsi cittadini. Attraverso un approccio teorico che include sociologia delle emozioni, etica della cura e studi critici sulla cittadinanza, in questo libro viene analizzato cosa le emozioni pragmaticamente fanno in termini di alterazione dei confini morali e politici. Le esperienze affettive dei solidali (attivisti, professionisti, persone che ospitano migranti in famiglia, membri di ONG, volontari ed ex-migranti) mettono in evidenza come i confini tra intimo ed estraneo, prossimo e distante e interno ed esterno, siano molto più fluidi e instabili di quello che solitamente pensiamo. Le emozioni in questi casi si manifestano come veri e propri atti di cittadinanza in cui si “rompono” e si riconfigurano le coordinate politiche della vita quotidiana. Questa è la pratica della cittadinanza affettiva: la pratica dirompente che intreccia nella vita quotidiana intimità e politica, cura e giustizia, coinvolgimento e riflessività.
Bourdieu, Latour e la sociologia del giornalismo. Prospettive di ricerca
Matteo Gerli
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2024
pagine: 252
Pierre Bourdieu e Bruno Latour sono due figure di primissimo piano nel panorama della sociologia contemporanea. Entrambi francesi, hanno praticato e coltivato un eclettismo teorico-metodologico che li ha resi un punto di riferimento centrale e una fonte d’ispirazione in grado di attraversare la segmentazione delle frontiere disciplinari. Il loro contributo al rinnovamento delle basi del pensiero sociologico è evidente nella capacità di coniugare tradizioni intellettuali apparentemente inconciliabili, attraverso la messa a punto di due apparati teorico-concettuali che hanno il loro principale punto di forza nella ricerca costante di un’interazione tra il momento (meta-)teorico e quello empirico, pur rimanendo profondamente segnati da una diversa concezione delle possibilità assegnate alla conoscenza sociologica. Nell’ottica di valorizzare questa forma mentis improntata al dialogo tra teoresi ed empiria, il libro si propone di riflettere criticamente sulla ricezione dei due autori nel campo dei Journalism Studies, interrogandosi sul modo in cui i rispettivi approcci possano concretamente informare e arricchire la comprensione delle dinamiche di produzione e circolazione dell’informazione giornalistica. In questo contesto, il volume esplora la presenza di “giunzioni intellettuali” su tematiche e interessi affini, aprendo la strada a un potenziale arricchimento reciproco tra le prospettive di Bourdieu e Latour.
La legge del pudore
Michel Foucault
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 160
Questa raccolta presenta per la prima volta la conversazione radiofonica tra Michel Foucault, Jean Danet e Guy Hocquenghem nota con il titolo La loi de la pudeur inquadrandola nell’insieme di testi cui appartiene, vale a dire la petizione del 26 gennaio 1977 e la lettera aperta alla Commissione di riforma del codice penale dello stesso anno. Al centro di queste ultime, la questione della regolazione dei rapporti sessuali tra adulti e minori. La fama e la ricezione di questa conversazione sono infatti legate a filo stretto al riemergere insistente di quei documenti nell’ambito di una polemica che coinvolge non solo Foucault, ma che arriva ad abbracciare l’intera eredità del Maggio ’68. L’esigenza di far parlare da sé questi scritti non affiora esclusivamente a valle delle controversie, ma scaturisce anche dal loro valore storico, documentario e in sostanza defamiliarizzante. Soffermarsi sulle trasformazioni che hanno presieduto all’affermarsi delle nostre evidenze può portare a condurre una riflessione, oggi indifferibile, sulla nozione di consenso, sul suo significato, il suo potenziale e i sui suoi limiti, nonché sulle pratiche cui affidiamo il nostro bisogno di giustizia. Chiude la raccolta un’appendice volta a delucidare le circostanze storiche della redazione dei testi presentati, avvalendosi anche del ricorso a materiale ancora inedito. Saggi di Antoine Idier, Gert Hekma, Caro Gervasi e Lorenzo Petrachi.
Perché prendere la cura sul serio. Pratiche di attenzione nella vita quotidiana
Francesca Bianchi
Libro
editore: Orthotes
anno edizione: 2023
pagine: 110
Perché oggi si torna a parlare diffusamente di cura? Sia nel dibattito scientifico, sia in quello pubblico – soprattutto dopo la crisi economica e ambientale, la pandemia da Covid-19, la crescita della conflittualità nei contesti nazionali e globali – si assiste a una ripresa di interesse per questo importante fenomeno sociale. Facendo prevalentemente riferimento a una letteratura eco-femminista e spaziando dall’analisi delle aspirazioni partecipative espresse da gruppi, movimenti sociali e critical citizens alle nuove pratiche socioculturali – tra cui le modalità abitative alternative, gli usi dello spazio pubblico e la comunità educante – il volume intende riflettere sulle attività di cura collettiva che sempre più prendono origine nella società contemporanea e coinvolgono significativamente gli spazi altri rispetto al tradizionale contesto famigliare e domestico, cercando di offrirne una nuova comprensione.
La società dell’estinzione. Liberazione dell'essere umano da se stesso
Matteo Pietropaoli
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 158
L’odierna civiltà globale, rappresentata innanzitutto dalle società più avanzate in termini di organizzazione e produzione, di diritti sociali e civili, di conoscenze e tecnologie, è arrivata a un punto talmente elevato di liberazione individuale da mettere a rischio la propria continuazione come sistema collettivo. Il grande anelito occidentale alla liberazione dell’essere umano, che va di pari passo con il processo di individualizzazione, sembra infatti giunto all’apice di quel percorso che, dall’antichità post-tribale fino all’iper-modernità attuale, attesta il primato dell’individuo e della sua felicità tanto sulla comunità quanto sulla specie. Attraverso la disamina delle tematiche ampie e interdisciplinari proprie della filosofia sociale e degli studi culturali più recenti, nel confronto diretto col pensiero di autori come Lipovetsky e Bauman, Lasch e Beck, Ehrenberg e Han, si tenta di presentare qui l’ultima fotografia di un individuo che diviene se stesso alla fine di una civilizzazione millenaria, prima che le minacce globali e in particolare il disastro climatico ne sanciscano l’estinzione.
Emancipatory Social Science. Le questioni, il dibattito, le pratiche
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2020
pagine: 206
Focalizzandosi sui nessi tra riflessioni teoriche ed esperienze di ricerca empirica di tipo espressamente partecipativo, collaborativo, collettivo, il volume intende offrire una visione d’insieme sullo stato della ricerca nell’ambito della Emancipatory Social Science, riflettendo la varietà di prospettive, approcci e strumenti utilizzati. I contributi qui raccolti attraversano percorsi di ricerca eterogenei – dal carcere ai movimenti sociali antirazzisti, dal mondo della precarietà all’interno dell’accademia alle migrazioni postcoloniali –che condividono una scelta metodologica precisa: la ricerca scientifica come pratica collettiva ed emancipatoria.

