Mursia: Testimonianze fra cronaca e storia
In principio fu M.A.S.H. Il Mobile Army Surgical Hospital e l'evacuazione aero-medica dalla Guerra di Corea ai giorni nostri
Marco Petrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 136
«Evacuare feriti per via aerea è stata un’intuizione rivoluzionaria avuta da alcuni pionieri ben prima dell’invenzione dell’aeroplano.» Un elicottero UH-1 «Huey» e un soldato che sbraccia orientando l’atterraggio. Un altro elicottero, il piccolo e «fragile» Bell-47, trasporta distesi sui pattini i soldati americani feriti dai campi di battaglia coreani ai Mobile Army Surgical Hospital (MASH). Se i conflitti immediatamente precedenti alla Corea e al Vietnam avevano avuto la rivoluzionaria intuizione di ricorrere al mezzo aereo per salvare vite, fu all’epoca dei MASH, negli anni Cinquanta e Sessanta, che l’aero-soccorso subì una prima, importante standardizzazione. In principio fu MASH, appunto. Avvalendosi di una accurata documentazione, Marco Petrelli ne racconta l’evoluzione, mostrando come l’evacuazione aero-medica abbia infine influenzato anche il settore civile, rendendo il soccorso aereo una realtà quotidiana. Il volume è corredato da un inserto fotografico d’eccezione ed è arricchito dal contributo del dott. Andrea Benicchi, medico specializzato in medicina d’urgenza.
Studenti asiatici a convegno nella Roma di Mussolini. 1933-1934
Stefano Fabei
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 276
Negli anni Trenta il fascismo sostenne la ricerca di un dialogo e di una collaborazione culturale, oltre che politica ed economica, con i Paesi asiatici, promuovendo l’incontro con i movimenti di liberazione dal colonialismo e con la gioventù orientale che studiava in Europa. In questo contesto si inserirono, insieme alla fondazione dell’Istituto per il Medio e l’Estremo Oriente, i convegni degli studenti asiatici svoltisi a Roma nel 1933 e nel 1934, e la nascita della loro Confederazione. Promotori di queste iniziative, miranti a favorire la reciproca conoscenza tra i due mondi, superando diffidenze e pregiudizi, furono Mussolini, Giovanni Gentile e l’orientalista Giuseppe Tucci. Per quanto di breve durata, questa esperienza suscitò l’interesse di politici, intellettuali e studenti dell’Asia alla ricerca dell’indipendenza e di un modello di sviluppo che coniugasse modernità e identità culturale. Prefazione di Franco Cardini.
La guerra navale nel Mediterraneo. 1940-1943
Luis de la Sierra
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 492
«Questo mare, meraviglioso e carico di storia, diviso dal canale di Sicilia in due bacini, è diventato scenario e testimone di una guerra navale moderna, spietata e crudele come tutte le guerre, ma che è risultata tremendamente amara per la Marina Militare italiana.» Avvincente come un romanzo, ma precisa e dettagliata come un testo scientifico, questa storia della Guerra navale nel Mediterraneo ripercorre tutti gli avvenimenti che ebbero luogo sopra e sotto questo mare durante il Secondo conflitto mondiale. Alternando la documentata trattazione storica con brevi parentesi narrative, Luis de la Sierra realizza un’opera particolarmente riuscita sia dal punto di vista stilistico sia da quello documentario. Le lunghe ricerche effettuate negli uffici storici degli Ammiragliati permettono all’autore di illuminare gli aspetti più oscuri di quei tre anni di guerra e di ricostruire con rigore e scrupolo gli episodi più eclatanti: dall’attacco al porto di Taranto allo scontro di capo Teulada, dal duello notturno di capo Matapan al temerario colpo di mano nella base britannica di Suda (Creta) da parte della X flottiglia MAS.
I segreti dell'ammiragliato. Mediterraneo 1939-1945
Enrico Cernuschi, Michele Maria Gaetani
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 344
«Abbiamo visto come le notizie su Capo Teulada fossero state ritardate e modificate all’insaputa del Primo Ministro. Anche la Notte di Alessandria del 19 dicembre 1941 e i successi dei mezzi d’assalto italiani gli furono rivelati soltanto il 7 gennaio 1942.» Frutto di molti anni di studio, sulla base degli Admiralty’s War Diaries dell’Ammiragliato britannico e di un’imponente massa di documenti inediti e mai citati in precedenza, questo libro riscrive non solo la storia della guerra navale nel Mediterraneo tra il 1940 e il 1945, ma anche le stesse vicende politiche e strategiche dei protagonisti di quel tempo. Molti misteri e segreti che si sono trascinati per tre generazioni sono, a questo punto, risolti. Parimenti, molti personaggi scendono dal piedistallo sul quale erano stati collocati in virtù di parecchie, disinvolte omissioni. Lo scambio di migliaia di messaggi riservati rivela, infatti, verità banali e profonde, emerse grazie a un puntuale confronto tra le varie fonti primarie, tutte documentate pagina per pagina. Enrico Cernuschi (Bologna, 1960) è uno dei maggiori storici navali italiani. Ha al suo attivo oltre cinquanta libri pubblicati in Italia, Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e Giappone. Con Mursia ha scritto, tra l’altro, 200 anni di italiani in guerra (2022) e Uomini, donne e macchine cifranti. L’intelligence della Regia Marina 1940-1943 (2024). Michele Maria Gaetani, avvocato meneghino, ha pubblicato dal 1996 per le maggiori riviste del settore, come RID, Storia Militare, Rivista Marittima e Ali Antiche. Collabora con l’Ufficio Storico della Marina Militare e ha scritto Stive ed egemonia (supplemento della Rivista Marittima, 2007).
L'eccidio di Schio. Luglio 1945: una strage inutile
Silvano Villani
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 128
A ottant’anni di distanza, riproponiamo la ricostruzione puntuale di un tragico eccidio, che ha spezzato il muro di vergogna e silenzio per rendere giustizia a chi ha brutalmente perso la vita. Nella notte tra il 6 e il 7 luglio 1945, oltre cinquanta civili, uomini e donne, furono massacrati a Schio, in provincia di Vicenza. La guerra era finita da due mesi, si ricominciava a vivere e a lavorare nella cittadina veneta, per tradizione pacifica e intraprendente. L’avvio della ripresa era stato rapido anche perché i tedeschi erano stati persuasi a non distruggere le fabbriche prima di ritirarsi. Che cosa indusse quella notte un gruppo di giovani ex partigiani a lasciare la pista da ballo, la gelateria, la passeggiata con la ragazza o la fiera nella piassa de’ mas’ci, a mascherarsi e a imbracciare di nuovo il mitra? Questo libro è un documento prezioso per comprendere e denunciare le ragioni dell’eccidio, che ha scatenato una dura polemica tra parenti delle vittime e presunti testimoni. Silvano Villani (Trieste, 1923 - Roma, 2011) è stato un giornalista e scrittore italiano, noto per le sue collaborazioni con importanti testate come «Il Mondo» di Mario Pannunzio e i primi numeri de «L’Espresso». Ha lavorato per molti anni al «Corriere della Sera» come corrispondente dall’estero e inviato speciale.
Taccuino di guerra
Cesare De Lollis
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 168
«Si veda anche […] come egli appaia addolorato e risentito per l’uccisione d’uno scoiattolo che aveva con sé, e per la strage che i soldati menavano tra gli uccelli, che potrebbe sembrare un’ingenuità se si pensa che le granate e i cecchini facevan strage di uomini, ma che è per ciò stesso un segno della sua squisita sensibilità.» Cesare de Lollis partecipò alla campagna per la neutralità dell’Italia, ma poi, deciso l’intervento nella Prima guerra mondiale, scelse di arruolarsi, vivendo così, sul fronte del Col di Lana, la vita di trincea, fra l’aprile del 1916 e l’agosto del 1918. Nelle pagine del Taccuino di guerra, accanto alle notazioni più minute, si trovano innumerevoli osservazioni che rivelano l’animo del poeta e la pietà dell’uomo erede di quella civiltà nella quale aveva già, da filologo e critico, ritrovato l’unità dello spirito europeo. Completano il volume alcuni articoli di De Lollis, che chiariscono la sua iniziale posizione neutralista, e alcune testimonianze che inquadrano la figura del maestro e dell’uomo quale protagonista di quel fervido flusso di idee che, negli anni intorno alla guerra, animò la cultura europea. Cesare de Lollis (1863-1928) è stato un filologo e storico della letteratura italiana. Insegnò filologia romanza presso l’Università di Genova e letteratura francese e spagnola a Roma. Dal 1907 al 1913 e dal 1921 fino alla morte diresse la rivista «La Cultura», strumento di rinnovamento di metodi critici e di apertura verso la cultura europea. Convinto neutralista, allo scoppio della Prima guerra mondiale decise di arruolarsi e prestare servizio in prima linea, per il quale ottenne riconoscimenti ed encomi.
La guerra occulta. 1914-1918. Complotti, maghi e spie
Marco Zagni
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Esiste un’importante Intellighenzia che si muove al di fuori della Società. Possono essere idealisti e desiderare di creare un Mondo Nuovo, o possono essere degli artisti che amano la ricerca della Verità per sé stessa.» John Buchan Nella Prima guerra mondiale ci fu una gestione degli avvenimenti che non sono conosciuti dal grande pubblico, neppure nel nostro Paese. Marco Zagni dimostra che ci fu una precisa «preparazione», ben precedente all’attentato di Sarajevo, in cui erano state stabilite delle direttive specifiche per distruggere gli Imperi centrali e la Germania in particolare, allora in grande ascesa politica ed economica. Si verificarono altri casi poco chiari nel corso della guerra e all’ombra della Rivoluzione Russa, che rivelarono l’esistenza di due gruppi segreti elitari in lotta tra loro, atlantisti contro euro-asiatici, con l’utilizzo per la prima volta dei Servizi segreti dei rispettivi Paesi, che prima del conflitto erano quasi inesistenti. Infine, l’uso di tecniche di propaganda e suggestione che sconfinarono nel soprannaturale, con l’apporto di veri e propri maghi. Marco Zagni (Milano, 1962), laureato in Economia alla Bocconi di Milano, appassionato dei misteri della Storia, compie da tempo esplorazioni archeologiche in Sud America. Ha collaborato per anni con riviste di misteri archeologici come «Nexus», «Fenix» e «Il Giornale dei Misteri». Con Mursia ha pubblicato La svastica e la runa (2011), Il fascio e la runa (2015), I velivoli segreti dell’Asse (2020), Il sole e la runa (2021) e Il Reich segreto (2023).
Ugo Cavallero. Il maresciallo suicidato
Carlo Rastrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 248
«Non ho rancori con nessuno perché mi rendo conto che certi provvedimenti sono resi indispensabili dalle circostanze. Ho fatto sempre il mio dovere e ho la coscienza tranquilla.» La notte tra il 13 e il 14 settembre 1943 il maresciallo d’Italia Ugo Cavallero muore in solitudine, nel giardino dell’albergo Belvedere a Frascati, in un anno drammatico per la storia d’Italia. La versione ufficiale parla di suicidio ma è contraddetta da alcune circostanze, come la posizione del capo e delle braccia e il ritrovamento di una pistola sul lato destro del corpo, e da numerose testimonianze che parlano di uno o più colpi alla tempia e alla nuca. Da sempre gli storici si sono tenuti lontano dalla sua figura, eppure Cavallero è stato uno dei più brillanti e preparati ufficiali generali italiani, un vero e moderno manager della guerra. Dopo ottant’anni, è giunto il momento di colmare la lacuna bibliografica, di affrontare il mistero della sua morte e della presunta scomparsa di parte del Diario e, soprattutto, di restituire al maresciallo d’Italia Ugo Cavallero il rilievo umano e storico che merita.
Alpini ribelli. Studi storici sulle Penne Nere nella Resistenza 1943-1945
Rolando Anni, Stefano R. Contini, Alberto Leoni, Filippo Masina
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 360
«Mi pare che gli alpini, nati per difendere le Alpi, meglio che non altri soldati si prestino, per loro natura, a difendere la libertà.» Mario Rigoni Stern Gli alpini sono il corpo militare più conosciuto e amato d’Italia. Eppure, il “mito” che li circonda sin dalla fondazione ha sinora trascurato uno dei momenti più significativi della storia italiana: quello resistenziale. Dopo l’8 settembre 1943 migliaia di militari entrarono nelle file della Resistenza. Molti di loro erano alpini. Alcune tra le più importanti formazioni furono organizzate e composte in misura importante da alpini: le bande di Giustizia e Libertà in Piemonte, le Fiamme Verdi in Lombardia, le divisioni Osoppo in Friuli, le brigate Julia in Emilia, la divisione Garibaldi in Jugoslavia, e altre ancora. Sino a oggi, tuttavia, è mancato uno studio specificamente dedicato al contributo degli alpini nella Resistenza. Alpini ribelli intende dunque colmare un vuoto, concentrandosi sull’apporto delle Penne Nere nelle vicende del 1943-45 nelle diverse regioni e teatri di guerra. Il volume è stato voluto dall’Associazione Nazionale Alpini per celebrare l’80° anniversario della Liberazione.
Storia di una rinascita
Luca Barisonzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Il mio cuore batte e io sono vivo, e il cuore ora è all’unisono con i pensieri. In qualche modo quella missione che avevo sposato scegliendo di indossare l’uniforme mi accompagna ancora, ispira ancora le mie scelte e le mie azioni.» Sono passati più di quattordici anni dall’attentato di Bala Murghab in Afghanistan. Da allora, Luca Barisonzi ha affrontato sfide che avrebbero messo alla prova chiunque. Dopo La Patria chiamò, in questa sua nuova testimonianza condivide esperienze personali, momenti di fragilità e successi, sottolineando l’importanza della resilienza e di una mentalità positiva. Il messaggio principale è chiaro: spesso sono i limiti che ci imponiamo a ostacolare la nostra crescita e a nascondere il nostro vero potenziale. Oggi Luca è un atleta del Ministero della Difesa, un papà affettuoso e un Alpino fiero. La sua storia, esempio potente di resilienza e speranza, offre ispirazione a chiunque stia affrontando difficoltà nella vita. Luca Barisonzi (Voghera, 1990) si arruola volontario nell’Esercito Italiano nel 2008. Nel 2009 è assegnato in Lombardia, a Milano, nella caserma Santa Barbara, con l’incarico di fuciliere. Assegnato nel marzo del 2010 a Venzone all’8° Reggimento Alpini, Battaglione Tolmezzo, 6a Compagnia, parte per la sua prima missione all’estero, in Afghanistan, nel mese di settembre. Il 18 gennaio 2011 è ferito gravemente in un avamposto di Bala Murghab. Con Mursia ha pubblicato La Patria chiamò (2012).
Né vivi né morti. Guerra e prigionia dell'Amir in Russia (1942-1945)
Fidia Gambetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 246
«Leggevo il libro di Fidia Gambetti sulla campagna di Russia [...]. Vi sono tante scene di una grande potenza plastica: ho sempre in mente quei poveri piedi dei prigionieri italiani accarezzati come bambini dai loro proprietari per difenderli dal congelamento, la difesa del proprio corpo sacrosanto.» Cesare Zavattini, Diario La guerra è terminata da poco più di tre anni quando viene pubblicata la prima edizione di questo libro di Fidia Gambetti sulla tragedia dell’Armir. Lucida testimonianza di un giornalista, di un poeta, di uno scrittore già noto negli anni Trenta, sulla sua personale esperienza sul fronte russo e sulla prigionia nei lager sovietici della Siberia e della Mordovia. Nelle sue pagine la violenza e il calore della denuncia e della polemica non offuscano mai l’obiettività del giudizio e il vigore della narrazione. Ottant’anni dopo il disastro, la dura condanna della guerra e dei suoi orrori, la denuncia contro il fascismo e l’insipienza criminosa dei suoi capi conserva tutta la sua tremenda e attuale validità.
Cefalonia 1943-1944. Una storia controversa
Aurelio Slataper
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 400
Dopo ottant’anni il dramma di Cefalonia è avvolto da una nebbia che non ne ha ancora consentito una rappresentazione convincente. Da un lato troppi sono i tasselli mancanti dovuti alla distruzione delle fonti, dall’altro una memorialistica si è sostituita alle fonti non più reperibili, contribuendo a fornire – perlomeno in Italia – una narrazione del crimine maturatosi a Cefalonia, nell’autunno del 1943, soggetta a interessate manipolazioni e a grossolane falsificazioni. L’apertura degli archivi militari tedeschi e anglo-americani e l’impegno di alcuni storici tedeschi hanno fatto sì che su Cefalonia emergesse una realtà ben diversa dalle versioni accreditate fino alla fine dello scorso secolo e ancora oggi maggiormente diffuse dalla storiografia italiana. Cogliendo l’emergere dei nuovi orientamenti, l’Autore passa in rassegna i principali snodi delle vicende legate all’eccidio, in un serrato confronto tra le passate ricostruzioni e le recenti acquisizioni, nell’intento di fissare alcuni punti fermi su cui costruire una versione pubblica condivisa.