Meltemi: Biblioteca/estetica e culture visuali
Starbucks a Milano e l'effetto don Chisciotte. I rituali sociali contemporanei
Gianpiero Vincenzo
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 148
Il primo store della Starbucks ha aperto in piazza Cordusio a Milano il 6 settembre 2018. Una data epocale dal punto di vista simbolico, che ben si presta come punto di partenza per un’introduzione ai nuovi rituali sociali. L’avvento di Starbucks a Milano corrisponde alla piena possibilità del mondo del consumo di sovvertire e convertire anche gli stili di vita più radicati nella memoria di un popolo. Il consumismo è in grado di ancorarsi ad antichi rituali e trasformarli in qualcosa di simile e allo stesso tempo profondamente diverso. Ci troviamo così di fronte al punto di arrivo di un capitalismo neoliberista in grado di estendere la sua cultura consumistica in ogni angolo della terra e, soprattutto, in ogni contesto culturale. L'autore ci conduce nei meandri delle nostre abitudini, svelandone gli immaginari, per proteggerci dall’azione omologante del consumo.
Metahistory. Retorica e storia. Volume Vol. 1-2
Hayden White
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 686
Dalla sua prima pubblicazione nel 1973, "Metahistory" è stato subito acclamato come un testo fondamentale per la comprensione della storiografia. Diventato presto un classico, il saggio di White si addentra nei meandri dell’opera storica, svelandone le tecniche retoriche, le strategie linguistiche, tutti quegli elementi di costruzione del discorso che lui per primo colloca sotto l’etichetta di ˮmetastoriaˮ. Nel farlo, White prende le mosse dall’analisi stilistica degli scritti di filosofi come Marx, Hegel, Nietzsche, Croce, e di storici quali Michelet, Tocqueville e Burckhardt: ne emerge un originale studio sulla scrittura della storia che, nel privarla dello stato di pilastro della verità fattuale, ne riscatta invece la sostanza narrativa e poetica. Introduzione di Fabio Milazzo.
L'incursione aerea su Halbertstadt dell'8 aprile 1945
Alexander Kluge
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 138
Alexander Kluge aveva undici anni quando ebbe luogo il bombardamento di Halberstadt, l’8 aprile 1945. Il suo non è un libro di testimonianza, bensì una ricostruzione ironica, distaccata e analitica di quella distruzione. Nella descrizione del disastro Kluge ripesca quel resto di razionalità e fiducia che ancora può rendere comprensibili le circostanze della catastrofe, rompendo così l’anatema del silenzio e mostrando possibili future vie d’uscita. Pubblicato per la prima volta nel 1977 e poi nel 2008 in questa forma accresciuta, "L’incursione aerea su Halberstadt dell’8 aprile 1945" ci consegna un tassello fondamentale per scoprire la poliedricità del grande regista e uno sguardo illuminante sul possibile significato degli orrori della guerra.
Deutschland, Deutschland über alles. Ediz. italiana
Kurt Tucholsky, John Heartfield
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 243
Uscita nel 1929, "Deutschland, Deutschland über alles" è probabilmente l’opera satirica più provocatoria di Kurt Tucholsky. In questo testamento politico accompagnato dalle fotografie dell’artista dada John Heartfield, Tucholsky punta il dito contro la Repubblica di Weimar, denunciando senza mezzi termini la corruzione della giustizia e della società. Le parole dell’autore berlinese scatenarono polemiche talmente accese da indurre lo scrittore a fuggire definitivamente in Svezia. Un corrosivo affresco dell’epoca che ancora oggi continua a graffiare le coscienze.
Il culto delle immagini. L'arte bizantina dal cristianesimo delle origini all'iconoclastia
Ernst Kitzinger
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 264
"Per ricostruire questo pezzo di storia Kitzinger ha dovuto estrarre il massimo da ogni frammento superstite, ridiscutere date e attribuzioni, impiantare una nuova fisionomia dell'arte bizantina. Ed ecco la conclusione inaspettata e davvero folgorante: la pittura alta vigilia dell'iconoclastia non è innocente dinanzi alla reazione che ha tentato di sopprimerla. È anzi la maturità stilistica del tema dell'icona, è il suo isolamento rispetto a tutte le altre esperienze estetiche con cui l'uomo bizantino si confronta, che porta allo "scandalo" dell'icona contro cui reagiscono gli iconoclasti. Direi che qui è trasparente, anche se non dichiarata, la riflessione sull'arte del nostro secolo e il riconoscimento alle opere d'arte di una loro capacità provocatoria. Nessun altro storico aveva tentato di riportare con tanta urgenza il discorso sulle icone all'ambito della pittura". Dalla presentazione di Carlo Bertelli.
Pulp Times. Immagini del tempo nel cinema d'oggi
Fulvio Carmagnola, Telmo Pievani
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 304
Il cinema oggi è insieme esperienza estetica di massa e luogo di raccolta e di diffusione dei grandi temi dell'immaginario nelle società globali. A partire da questa constatazione, Telmo Pievani e Fulvio Carmagnola esaminano come il tema culturale del tempo viene declinato nella narrazione cinematografica più recente, e in particolare in quel cinema spettacolare che, dalla fantascienza alla fiction di avventura, è sempre più protagonista del nostro presente. Il libro, rivisto e aggiornato dagli autori, è corredato da un'ampia filmografia che raccoglie film sul tempo finora apparsi anche fuori dal circuito distributivo italiano. Filmografia di Dario D'Incerti.
Segni, sogni, suoni. Quarant'anni di videoclip da David Bowie a Lady Gaga
Bruno Di Marino
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 505
Dopo oltre trentacinque anni dalla nascita di MTV - la prima emittente mondiale dedicata alla musica da vedere - il linguaggio del videoclip è totalmente mutato, amplificando sempre di più le interferenze con gli altri media e gli intrecci con il contesto delle arti visive. Nuovi autori, inoltre, si sono affacciati sulla scena internazionale, ottenendo numerosi riconoscimenti. Strutturato in cinque capitoli, il libro - evitando di limitarsi a un'ottica anglocentrica e allargandosi, attraverso numerosi esempi, ai music video di molti altri paesi - esplora l'universo di questa innovativa forma audiovisiva, da un punto di vista storico (partendo dagli antecedenti del videoclip), isolando alcune tematiche, tendenze e categorie (il clip coreografico, quello narrativo e quello sperimentale), e approfondendo l'immaginario di alcuni registi e musicisti in particolare, senza tralasciare, nell'ultimo capitolo, un focus sulla storia della videomusica italiana.
La cultura visuale nel ventunesimo secolo. Cinema, teatro e new media
Andrea Rabbito
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 243
Questo volume si offre come contributo alla ricerca dei visual studies e si pone l'obiettivo, riprendendo le parole di Mitchell, di "squarciare il velo di familiarità e di autoevidenza che ammanta l'esperienza del vedere, e trasformarla in un problema da analizzare, in un mistero da svelare". E, in particolare, tale obiettivo lo si intende raggiungere mediante il coinvolgimento di studiosi appartenenti al settore di studi di cinema, teatro ed estetica. Gli autori che firmano i diversi saggi presenti in questo volume - Vito Zagarrio, Ruggero Eugeni, Roberto Tessari, Carla Bino, Salvatore Tedesco, Elio Ugenti, Denis Bratto, Michele Guerra, Andrea Rabbito, Simone Arcagni, Stefania Rimini, Dario Tomasello, Giulia Raciti, Francesco Parisi, Rino Schembri - indagano alcuni dei punti fondamentali riguardanti il problema della rappresentazione visiva, non solo attuale ma anche del passato, per evidenziare come il visuale sia un tema cruciale della nostra cultura e per promuovere quella necessaria critica e analisi della nostra condizione all'interno del fenomeno della svolta iconica. Il volume, curato da Andrea Rabbito, è corredato dalle opere artistiche di Giovanni Zoda.
Le immagini delle guerre contemporanee
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 443
Qual è il nostro sguardo sulla guerra? In che modo i nuovi media hanno trasformato i conflitti e hanno mutato il nostro modo di guardare gli eventi bellici rispetto al XIX secolo? Che rapporto esiste tra la percezione (o la crescente anestesia) in relazione alla violenza bellica e i media che la mostrano (o la rimuovono)? Le guerre da sempre sono portatrici di violenza, sangue, morte; sono situazioni nelle quali prendono corpo di volta in volta modi concreti di intendere lo spazio politico, in cui si realizza uno specifico modo di vivere dell'uomo. A un secolo dallo scoppio della Prima guerra mondiale - la prima guerra fotografata in massa, in modo diffuso e dissonante -, a settant'anni dalla Liberazione e dalla chiusura dei campi di sterminio, questa raccolta di studi intende tornare a riflettere su alcuni momenti fondamentali di trasformazione della guerra all'interno della storia contemporanea, a partire dalle immagini cui tali eventi bellici sono connessi. Se le guerre sono i luoghi di esplosione della violenza pura, le immagini ci aiutano a capire se e come i paesaggi che hanno preso forma intorno al fuoco della guerra sono cambiati nel corso del tempo. Le immagini danno un volto alla guerra, indicano il senso (e l'assenza di senso) di un conflitto, in modo consapevole o meno sono prese di posizione politica nella storia.
Fotografia come terapia. Attraverso le immagini di Luigi Ghirri
Anna D'Elia
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 154
È una lezione sul guardare quella che viene proposta: la ricerca del silenzio contro il rumore, della lentezza contro la velocità, della rarefazione contro l’accumulo, del mistero contro la banalità, dello stupore contro l’indifferenza. La fotografia diviene la bussola per orientarsi nel mondo esterno e riconnettersi col proprio mondo interiore stimolando l’immaginazione e le potenzialità narrative di ciascuno. Gli indizi e le tracce su cui le fotografie focalizzano l’attenzione agiscono da esche sollecitando nel lettore il racconto di storie che rimettono in movimento l’immagine, come se fosse un film. Il libro alterna alle fotografie testi scritti in forma saggistica e narrativa, in questi ultimi i personaggi danno voce allo stupore di uno sguardo che diventa veggenza grazie alla fotografia, protagonista di tutte le storie. Presentazione di Arturo Carlo Quintavalle.
Lo spirito del tempo
Edgar Morin
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 339
Questo classico degli studi sulla cultura di massa, ancora profondamente attuale e capace di analizzare e prevedere lo spirito dei nostri tempi, si dimostra un punto di riferimento essenziale per gli studi recenti riguardanti la sfera del visuale. Lo studio di Morin, infatti, attento a descrivere le caratteristiche della cultura di massa, rivolge particolarmente la sua attenzione verso la produzione audiovisiva - cinema e televisione, più precisamente - attraverso un metodo di indagine che risulta anticipare i visual culture studies e che si offre come un importante modello per la comprensione profonda di ciò che i mass media e i new media mettono in atto. Proprio per questi motivi il volume viene pubblicato dalla Meltemi all'interno della sua nuova collana "Estetica e culture visuali" e viene accompagnato e completato da tre nuovi saggi appositamente realizzati: "I media o l'uomo post-immaginario" di Ruggero Eugeni, la nota di Vinti e Boschi sulla complessità della traduzione del pensiero e del linguaggio di Morin e, a conclusione del volume, il saggio Morin e la cultura visuale contemporanea del curatore di quest'edizione, Andrea Rabbito.
Le regole della convulsione. Archeologia del corpo cinematografico
Giancarlo Grossi
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 150
Alle soglie del Novecento, in Francia, vari studiosi, esponenti dei campi disciplinari più diversi, dall'estetica alla morfologia artistica, dalla psicologia alla neurologia alla psichiatria, convergono nell'elezione di un comune oggetto di studio: il movimento umano. Nascono nuovi saperi sul corpo, frammentato e ricostruito dall'apporto delle tecnologie visive. In-quegli stessi anni, nel medesimo contesto culturale, sta emergendo una nuova esperienza di scrittura del movimento, il cinema. È possibile stabilire un nesso tra questi due processi? È quanto fa il libro di Giancarlo Grossi, analizzando istituzioni mediche, pubblicazioni psicologiche e filosofiche, apparati iconografici appartenenti al contesto francese dell'epoca, dove clinici come Charcot, Richer, Gilles de la Tourette, psicologi come Binet e Janet, estetologi come Souriau e Guyau saranno chiamati in causa come insoliti precursori del cinema, sulla scia dei più recenti approcci della cultura visuale e dell'epistemologia dei media.