Architettura
Storia delle città. Dalla proto-urbanizzazione all'esplosione urbana del terzo mondo
Paul Bairoch
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 1996
pagine: 96
Massimiliano Fuksas. Oscillazioni e sconfinamenti
Ruggero Lenci
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 1996
pagine: 96
Nato a Roma nel 1944, Fuksas sostiene la necessità di una contaminazione fra architettura e società. La sua narrazione architettonica è sempre alla ricerca di nuove avventure spaziali, descritte con un lessico sempre incisivo e antinostalgico.
Architettura, partecipazione sociale e tecnologie appropriate
Eladio Dieste, Carlos Gónzalez Lobo
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 1996
pagine: 144
Zaha Hadid. Eleganze dissonanti
Cesare De Sessa
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 1996
pagine: 96
Zaha Hadid è fra gli architetti più significativi di questa fine millennio. Le sue opere e i suoi progetti sono stati pubblicati in tutto il mondo e illustrano in modo magistrale il decostruttivismo in architettura.
Carlo Mollino. Esuberanze soft
Elena Tamagno
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 1996
pagine: 96
Carlo Mollino è uno dei più significativi outsider dell'architettura italiana del secolo. La sua produzione (nonostante la distruzione o il degrado di opere molto importanti) è stata ed è al centro di un crescente interesse.
Distruggere Roma. La fine del Sistema direzionale orientale (SDO)
Pietro Samperi
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 1996
pagine: 96
Cardine del piano regolatore del 1962, il Sistema Direzionale Orientale doveva ospitare le attività direzionali di Roma. Ma nel 1995 il Consiglio Comunale ha praticamente annullato questa importante previsione, con grave danno per la città. Il volume ripercorre la storia di questa vicenda.
Architettura e sapere nel Medioevo. Costruttori e maestri tra romanico e gotico
Charles M. Radding, William W. Clark
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 174
Come paragonare una vòlta a un sillogismo, l'alzato di un edificio a un trattato filosofico? Quale visione del mondo, tra l'XI e il XII secolo, condusse alla realizzazione di nuove forme architettoniche e inediti traguardi del pensiero? Tali gli interrogativi e il percorso di un'ambiziosa ricerca, che rilegge le opere dell'arte e della filosofia medioevali come prodotto della complessa trasformazione culturale che segnò la transizione dall'alto Medioevo alla fioritura duecentesca. Senza indulgere a generalizzazioni, lo studio di Radding e Clark sceglie una linea cauta, e non di meno affascinante, evidenziando, più che l'incidenza, lo sviluppo parallelo di architettura e sapere, che appunto in questo periodo assumono l'aspetto di discipline sempre più specializzate, intese non come insieme statico di nozioni, ma come strumento di riflessione e risposta a fronte di sfide intellettuali aperte. La base del confronto si sposta così dai 'prodotti finiti' dell'ingegno trattati e monumenti - agli uomini che li idearono - maestri e costruttori -, colti nell'analogo sforzo di imporre ordine e forma al proprio materiale, fosse questo lo spazio o l'idea. Ne risulta una sorta di viaggio a ritroso verso la fonte dell'atto creativo - il punto di domanda originario da cui sempre nuovo muove il gioco della mente -, un percorso condotto con rigore critico e precisione storiografica, attraverso un'epoca tra le più originali e importanti nella storia della civiltà occidentale.
Stabilità e morfogenesi nell'architettura
Maria Clara Ruggieri Tricoli
Libro
editore: Novecento
anno edizione: 1996
pagine: 272
Luigi Caccia Dominioni. Flussi, spazi e architettura
Maria Antonietta Crippa
Libro
editore: Testo & Immagine
anno edizione: 1996
pagine: 96
Caccia Dominioni ha offerto alla contemporanea cultura dell'abitare un originale contributo di modernità. La sua architettura e il suo design hanno il coraggio di una rigorosa coerenza funzionale in tutto l'arco della sua attività.
Ludwig Mies van der Rohe
Jean-Louis Cohen
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 1996
pagine: 158
L'autore narra la poetica e i progetti che il grande maestro del Razionalismo ha ideato, e in parte realizzato, ricorrendo non più ad aforismi, alle dicerie e al mito di Mies, ma rifacendosi di prima mano ai commenti, diretti o indiretti, che l'artista fece del suo lavoro. Come in una autobiografia, possiamo così seguire Mies van der Rohe dai primi lavori ispirati a Schinkel, attraverso le scelte del Razionalismo e l'esperienza pedagogica di direttore del Bauhaus. Ed ancora, nella sua emigrazione in America, che culminò con le torri Lafayette a Detroit, il Seagram Building a New York, la nuova Galleria nazionale a Berlino, terminata appena prima della morte.