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Italic: Rive

Figure del congedo

Figure del congedo

Davide Tartaglia

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 56

"La poesia la scrivono in troppi, la leggono in pochi e non la compra nessuno. E può anche starci, perché tra manierismi di ritorno, sperimentalismi fuori tempo massimo, più una frotta sterminata di prove imbarazzanti di dilettanti allo sbaraglio, la voglia di comprare poesia scemerebbe in chiunque. Peccato. Perché talvolta, in questo grande e avvilente marasma, vede la luce qualcosa che invece riconcilia: l'opera prima di Davide Tartaglia è una di queste piccole perle. Che sta a significare più cose: la prima, che al di là di tante categorie allotrie (le generazioni, le tematiche, le militanze, etc.) può ancora esistere - ed esiste; e tenacemente resiste - una 'poesia onesta'; che questa 'poesia onesta' è figlia di una grazia di stato che, con buona pace delle scuole di scrittura, soffia il suo vento dove vuole; infine, che questa grazia, nel concedersi, ancora evoca (e pretende) una sempre più profonda confidenza con la biblioteca e i suoi ospiti, nel fiume ininterrotto del grande stile. Credo siano elementi di ottimo auspicio per la nostra tradizione futura". (Filippo Davoli)
10,00

Botanica arcana-Strange Botany

Botanica arcana-Strange Botany

Moira Egan

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 96

Quando la poetessa americana Moira Egan si è innamorata, ha sposato il traduttore Damiano Abeni e si è trasferita in Italia, presto si è resa conto che non avrebbe più scritto i sonetti da cattiva ragazza, alla Sex and the City, che l'avevano resa nota, suscitando confronti con la poetessa Edna St. Vincent Millay. Ma allora, cosa scrivere? Mentre si acclimatava alla nuova vita, alla regione mediterranea, alla vita con un marito che è un appassionato botanico dilettante, le è venuta questa idea: seguire l'esempio di Marianne Moore (anche lei laureatasi all'alma mater di Moira Egan: il Bryn Mawr College in Pennsylvania), la grande poetessa che aveva innovato la poesia americana scrivendo in versi sillabici poesie che celebrano tutto ciò che di insolito e strano si trova nelle creature, nelle formazioni geologiche, oggetti d'arte, e che così facendo - "spiando da una porta socchiusa" - forniva anche un prezioso resoconto autobiografico. In "Botanica Arcana", ogni poesia ricava la propria metafora fondamentale da una pianta, un frutto o un fiore mediterraneo. In queste poesie Moira Egan celebra la sempre più profonda consuetudine con il giuramento nuziale come anche gli inusitati sapori e stimoli nuovi del paesaggio mediterraneo cha l'ha adottata.
12,00

Zero termico

Zero termico

Paolo Mazzocchini

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 55

"Lo zero termico è lo stato intermedio tra l'acqua e il gelo. La fine del ghiacciaio o l'inizio del fiume. È il punto in cui la ragione e l'istinto si toccano. Qui la trasparenza del pensiero può intorbidarsi del flusso degli impulsi così come la liquida instabilità della coscienza può irrigidirsi nel cristallo della parola. È una condizione incerta, aperta in opposte direzioni: come l'età di mezzo in cui sono state composte queste poesie, sospesa tra fuochi di un giorno che rilutta a spegnersi e l'ambigua, insidiosa seduzione della sera. Lo zero termico è la temperatura del vetro che unisce o separa le ombre bianche, severe dell'inverno dall'angolo in cui brilla ancora l'estate del simposio."
10,00

Somiglia più all'urlo di un animale

Somiglia più all'urlo di un animale

Alessio Alessandrini

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 166

Questa nuova raccolta di Alessio Alessandrini prende spunto da un verso di Paolo Volponi: urlo giusto di pacificazione e gioia, di svelamento e risarcimento. "Somiglia più all'urlo di un animale" è una raccolta che si colloca nel cantiere ancora apertissimo della lirica contemporanea con un proprio stile e una voce che riesce a fondere e, in qualche modo, rinsaldare fra loro modelli apparentemente lontani: dal raziocinante verso magrelliano a certi lacerti prosastici alla Milo De Angelis, con una vena metafisica, soprattutto nella sezione centrale, che rimanda a poetiche affini come quella di Tomas Tranströmer o Yves Bonnefoy.
16,00

Il sangue del cielo

Il sangue del cielo

Silvia Giacomini

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 136

Le cinque sezioni in cui è divisa la raccolta segnano le tappe di una storia di disperazione e di rinascita, dalla morte vista come speranza estrema alla scelta di lottare per credere in una segreta armonia del tutto. L'annientamento dell'io causato dal fallimento del sogno di vivere un amore, diventa qui un ponte verso la conquista di un amore come abbraccio dell'esistenza nella sua totalità, come accettazione attiva del dolore quotidiano sforzo di trasformare il fuoco che divora in luce. Scegliere di credere vuol dire impegnarsi con la totalità del proprio essere, con tutta la propria vita, a fare di ogni torto del caso, di ogni boccone di tempesta, il terreno oscuro in cui coltivare bellezza, ombre di senso, tracce di armonia. La poesia è tra gli strumenti di questo impegno, sa cedere a ciò che va oltre, sia esso inconscio o voce del divino, comunque a qualcosa che ci supera, e che quindi ci salva dal sentirci abbandonati, perduti sotto il silenzio delle stelle. L'ispirazione autentica è un soffio che sembra farsi testimonianza dell'oltre.
15,00

Ronda cittadina

Ronda cittadina

Andrea Amadori

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 165

"Il 17 ottobre del '66 sono disceso in campo nella città di Ancona - quella mia - che amo per complessione e geografia e rondo per le salite e lati mare. La voce alta tipica, che non ritengo un vanto degli occhi azzurri buoni; le gambe storte ed i capelli lunghi. M'avrete visto suonar la batteria, oppure in qualche cinema, giù, in fondo. Ho un amore che non aspettavo, che più che aver cercato mi ha trovato. Amo godere delle cose belle: letteratura, cinema; l'arte che si capisce. Le sconfitte, quando dell'altra squadra; tifare i talentuosi pure se. Tramontana, maestrale, il vento freddo - in generale sul viso, e vino, scotch e vodka con la buona cucina. Le adidas un po' più delle nike; camicie e t-shirt 100% cotton; i buchi neri più che le stelle cadenti. Odio il lieto finale nella fiction seppure poi nel vero, nel reale... Non ho molti nemici ma, c'è tempo. Questa raccolta è la prima che esce. Ci ho messo tutto il bello e pure il brutto; ho fatto del mio meglio e del mio peggio."
15,00

Hotel degli introvabili

Hotel degli introvabili

Stefano Simoncelli

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 160

"Nelle notti di burrasca lo si può vedere mentre lampeggia con una torcia elettrica incomprensibili segnali luminosi lungo la spiaggia. È convinto che da qualche parte, prima degli scogli e la grande secca di sabbia, aspettino di sbarcare tutti i dimenticati, gli introvabili e i dispersi che hanno attraversato a luci spente la grande burrasca della sua e di ogni altra memoria."
15,00

Cuore nero

Cuore nero

Benedetta Ricci

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 87

L'amore come unica certezza, l'amore come unico dubbio; momento vissuto e attesa, tranquillità apparente e ossessione, contatto e separazione, desiderio e distacco: questi i sentimenti svelati dall'autrice, messi a nudo e incisi nel verso come un marchio a fuoco. La ricerca dell'altro è continua, senza soste, anche quando sembrerebbe potersi fermare, a tratti diventa quasi inseguimento fatto di respiri trattenuti e di gioie fugaci. È sensazione di unicità inarrivabile, da vivere estaticamente; è perenne mancanza di qualcosa, in cerca di appagamento; è un dito puntato, tremante, verso mancate promesse, carezze e baci negati, parole non dette. Una pagina dopo l'altra, Benedetta Ricci non concede pause, a se stessa, al suo amore, a chi legge. Ogni luogo o paesaggio, tutti gli spazi fisici e mentali sono assorbiti in un "cuore nero", e ultimo, l'amante. Emozioni, vissute o ancora da vivere, impregnate di dolore. Annota, comunque, l'autrice: "È bella la poesia / Perché è come / frugare / nella propria morte".
15,00

L'atteso altrove

L'atteso altrove

Roberta Ioli

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 59

"La poesia di Roberta Ioli è meditazione sulla poesia stessa, che si spinge altrove per risalire alla parola come scintilla nella creazione. Più che alla lingua pura e originaria, l'immagine allude al ruolo di riscatto che la tradizione gnostica attribuisce alla parola. Dal punto di vista sia poetico che poetologico, i due poli della raccolta appaiono allora la lirica arcaica greca - soggettività pura dell'io lirico - e l'aspirazione a una lingua della cose stesse - identificazione fra corpo e parola." (Dalla prefazione di Barnaba Maj)
18,00

La bellezza non si somma

La bellezza non si somma

Roberto Maggiani

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2014

pagine: 65

"Sono poesie caratterizzate da una particolare chiarezza descrittiva; nel paesaggio naturale, come in quello umano, individuale o sociale, ogni elemento o fatto diventa una finestra da cui è possibile osservare l'intero cosmo. Lo sguardo sulle dinamiche del mondo, più o meno evidenti, rimanda il poeta a una riflessione interiore che si esprime in veri e propri dipinti in versi, talvolta caratterizzati da una calibrata ironia; le descrizioni paesaggistiche rimandano ad analogie con il mondo interiore dell'uomo, i corpi, animali o umani, quando presenti, agiscono, tra slanci e chiusure, in un alone di serrata armonia. L'uomo si caratterizza per l'intelligenza dello sguardo, attraverso di esso trovano nutrimento i più variegati pensieri; inoltre i versi mettono in evidenza una debolezza umana di fondo che non cede mai e di continuo insidia le migliori intenzioni. Un punto focale di questa poesia è la celebrazione della bellezza delle forme e del mistero che sembrano attraversare di continuo l'esistenza umana, sulla cui scia si sviluppa una ricerca di senso capace di implementare la conoscenza."
12,00

L'alfabeto della crisi

L'alfabeto della crisi

Raffaele Castelli Cornacchia

Libro: Libro in brossura

editore: Italic

anno edizione: 2013

pagine: 84

"Sono nato in agosto, Leone, amo il mare e mi è sempre piaciuta l'espressione anni ruggenti. In quel tempo, gli Anni Venti del secolo scorso, se ne andava prematuramente gente famosa come Lenin e Rodolfo Valentino lasciando il posto, accompagnati dalla musica jazz e dal cinema sonoro, a Mao, Hitler, Benito e Topolino ma, soprattutto, iniziavano una profonda crisi mondiale e il campionato di calcio di serie A. Allora, molte delle ventuno parole che compongono questo 'Alfabeto della crisi', c'erano già. Poi, nel 2008, assieme allo scoppio della crisi come oggi tutti la conosciamo, e all'affermarsi di nuove parole, usciva il mio primo libro di poesia. Sono passati cinque anni da quell'estate, e la parola crisi, ancora ci martella il cervello e le prospettive per il futuro. Come una malattia che potrebbe guarirti, ma anche farti morire. Così, l'idea che sta dietro questa mia ultima pubblicazione, è che le parole sono come la sabbia del mare, si fanno fango, s'induriscono formando dei mattoni con i quali si costruiscono muri e case. La poesia, allora, sgretola quei mattoni, rende scorrevole il discorso, e riporta la sabbia al suo mare."
14,00

Il vizio di sistema

Il vizio di sistema

Amos Mattio

Libro: Copertina morbida

editore: Italic

anno edizione: 2013

pagine: 101

Un passato che vive nel presente, di braci, brina, trucioli, colori spenti e stanchi, soffi e sillabe; un vizio di sistema che deforma la conoscenza e l'esultanza dell'io (e del "noi") nei viaggianti e spaesanti intrecci di spazio e di tempo; e un'attesa, breve ma intensa, non beckettiana, del tempo che ci attende e torna al verde... come la vita. Amos Mattio attinge a una pronuncia tesa, ritmicamente articolata, trascorrente, dall'elementare impressionismo della prima sezione, "Fuori stagione", che riprende l'umanità dispersa del precedente "Bestie e dintorni" e introduce il tema dell'inadeguatezza alla vita; al rivelarsi, nella sezione centrale, "Il vizio di sistema", di questo disorientamento come difetto di fabbricazione di un "io" ancora scomposto nelle sue percezioni, sempre alla ricerca, nel caos contemporaneo, di memorie, storie, carie, di scorie allitterate e in rima, in una lingua di terra che ha radici profonde e si scompone anch'essa mentre si pronuncia, ma dove però kappa, alfa e iota fanno ancora il nesso forte che congiunge... niente che mi possa aiutare, nessun indizio tra le tracce che tentano di affiorare dentro il senso, in un bosco fitto di rimandi e interruzioni... Fino al ritorno, con l'attendant, al verde confuso di boscaglia, alle strade e traiettorie predeterminate di un trattore contadino, nel cerchio eterno della vita, sugli stessi sassi...
14,00

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