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Il Saggiatore: La cultura

Tutte le poesie 1946-2011

Tutte le poesie 1946-2011

Elio Pagliarani

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 537

Pochi poeti riescono a segnare in profondità una stagione letteraria; ancora meno sono destinati a farsi voce del proprio secolo per i lettori del futuro. Tra questi ultimi, Elio Pagliarani in Italia assurge al ruolo di maestro, pedagogo duro quanto pietoso, spirito guida inaggirabile. Con il volume "Tutte le poesie" il Saggiatore restituisce l'edizione integrale del corpus di Pagliarani, con un formato che permette - per la prima volta a distanza di decenni dall'uscita delle raccolte originali - di fare esperienza di testi come "Lezioni di fisica" & "Fecaloro" nella loro piena e impareggiata estensione. Una raccolta ora arricchita di quindici componimenti dispersi che arrivano fino al 2011 e che, grazie alla curatela di Andrea Cortellessa e ad apparati definitivi sull'opera del poeta, fissa compiutamente il posto di Pagliarani nella costellazione della grande poesia italiana.
40,00

L'inventore dei cantautori. Nanni Ricordi: una storia orale

L'inventore dei cantautori. Nanni Ricordi: una storia orale

Claudio Ricordi, Michele Coralli

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 290

Alla fine degli anni cinquanta, Carlo Emanuele Ricordi detto Nanni, rampollo scalpitante dell'illustre famiglia che ha fondato l'editoria musicale, si aggira tra i locali di una Milano in pieno fermento sociale e artistico alla ricerca di voci nuove e talenti inespressi. Una sera sente suonare un certo Giorgio Gaberscik, un'altra è incuriosito dalla voce un po' stonata di un giovane studente di medicina; e lui seduta stante ingaggia gli sconosciuti Gaber e Jannacci per la neonata Dischi Ricordi. Nanni apre le porte di casa sua e trasforma il suo salotto in punto di ritrovo non solo per i Gaber e gli Jannacci, ma anche per Luigi Tenco e Maria Callas, Carla Fracci e Leonard Bernstein, Luchino Visconti e Dario Fo. Le sue feste diventano la fucina della cultura di quegli anni, il luogo in cui si intrecciano i migliori saperi e mestieri: Gino Paoli disegna le copertine dei dischi, Sergio Endrigo scrive per Ornella Vanoni, De André presenta a Nanni De Gregori - «Uno che vale molto più di me». Stanco di un modello Sanremo ancorato al passato, Nanni porterà alla rivoluzione della canzone italiana e alla consacrazione di quelli che diventeranno i grandi cantautori che tutti conosciamo. L'inventore dei cantautori ricostruisce la vita di Ricordi direttamente dalla voce di Nanni e di chi è sempre stato al suo fianco - cantanti, musicisti, produttori, famigliari e amici -, raccontando la gloria e la disfatta di un mondo, quello discografico, cresciuto a dismisura e poi crollato su se stesso per aver perso la propria umanità. Da queste pagine trapelano l'intimità e il calore, le risate, la consapevolezza e il coraggio di chi invece ha avuto «orecchio... tanto, anzi parecchio». E ha inciso i capolavori della musica italiana nella nostra anima e nella nostra storia.
26,00

Perifrasi del concetto di fame. La lingua segreta dei prigionieri italiani nella Grande guerra

Perifrasi del concetto di fame. La lingua segreta dei prigionieri italiani nella Grande guerra

Leo Spitzer

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 622

Il 17 settembre del 1915 Leo Spitzer prende servizio a Vienna presso l'Ufficio centrale della censura postale dell'esercito imperialregio, preposto al vaglio della corrispondenza dei prigionieri italiani. Dire «Ho fame» era proibito: era una minaccia per il prestigio dell'impero asburgico. Il censore Spitzer deve dunque intercettare e cassare ogni riferimento alla fame patita dai prigionieri, ma il linguista Spitzer non può lasciare che quel patrimonio di testimonianze vada perduto. Si ferma allora in ufficio oltre l'orario e copia centinaia di brani dalle lettere prima di coprire con l'inchiostro i passi incriminati. A guerra conclusa - è il 1920 - Spitzer pubblica "Perifrasi del concetto di fame": uno studio delle varianti, spesso geniali, inventate dagli italiani per non dire «Ho fame» e far comunque sapere ai propri cari che la soffrono, chiedendo l'invio di pacchi alimentari. Le lettere sono popolate da personaggi quali lo Zio Magno, Ugolino, la Signorina Uchefem, la Signora Bruttavecchia, i tenenti Spazzola, Magrini e Stecchetti. Quelle che Spitzer raccoglie sono voci di persone semplici, poco abituate alla scrittura; eppure le soluzioni, le espressioni in codice e i giochi linguistici escogitati dai prigionieri per descrivere la propria condizione sono degni di professionisti della parola. Dopo "Lingua italiana del dialogo" e "Lettere di prigionieri di guerra italiani", il Saggiatore pubblica "Perifrasi del concetto di fame", il volume che completa il trittico dedicato alla nostra lingua da Leo Spitzer. Un'opera in cui il linguista fa un grande dono all'umanità: salva le testimonianze di persone che hanno sofferto in uno dei periodi più duri della nostra storia e che senza la sua fatica la storia stessa avrebbe dimenticato, mentre ora possono sopravvivere nella memoria di tutti noi.
42,00

Storia del buio

Storia del buio

Nina Edwards

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 294

Dalle tenebre del caos primordiale all'oscurità dei romanzi gotici, dalle antiche divinità della notte all'eleganza universale dell'abito nero: 2.000.000 di anni di storia del buio.
27,00

Gli immortali. Storie dal mondo che verrà

Gli immortali. Storie dal mondo che verrà

Alberto Giuliani

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 208

«Anni fa, sulle rive del lago Bajkal, in Siberia, una donna mi lesse la mano. E un paio di anni dopo un bramino della città sacra di Vrindavan, in India, guardò nel mio futuro. Entrambi mi raccontarono delle stesse gioie che mi avrebbe riservato la vita. E della morte. Prematura e violenta. Che dovrebbe cogliermi tra poco. Alcune tra le cose predette si sono avverate. Altre non saprei. Le parole si sono perse nel tempo insieme alle cose a cui non do importanza. Ma con l'avvicinarsi di quell'appuntamento mi sono ritrovato a concentrarmi su un errore della divinazione. La donna con la quale ho avuto un bambino sarebbe dovuta essere una conoscenza d'infanzia. Impossibile, perché Francesca viveva dall'altra parte d'Italia e ci siamo conosciuti a Parigi appena qualche anno fa. La scorsa estate ho trovato una fotografia scattata nell'inverno del 1984 in un rifugio delle Dolomiti. Mi ritraeva a nove anni mentre il maestro di sci mi consegnava una medaglia per la mia prima gara vinta. Tra i bambini ai piedi del podio c'era quella che oggi è diventata la madre di mio figlio. Ho preso quel fatto come una coincidenza, ma partendo da quelle profezie ho iniziato a voler conoscere il futuro dell'umanità, alla ricerca, magari, di qualche indizio sul mio domani. Ho incontrato gli astronauti della NASA diretti su Marte, i padri della robotica umanoide in Giappone e gli uomini che si congelano in attesa di una nuova vita. Ho vissuto con i guardiani del clima al Polo Nord, parlato con gli scienziati che stanno costruendo un sole artificiale più potente di quello naturale e incontrato i politici che per salvare la biodiversità la chiudono in un bunker. Ho visto persone pronte all'apocalisse, mangiato pesci transgenici e verdure che non esistono in natura. Incontrato ricercatori che clonano, tagliano e cuciono DNA ai limiti dell'eugenetica. Ho cercato in tutti una guida e risposte alle mie domande sul futuro. Ma anche loro, come me, volevano trovare solo la via per vincere la morte. Alla fine di questo viaggio, sono tornato nuovamente nell'antica città di Vrindavan, in India. Per cercare quel bramino e chiedergli se l'unico modo per vivere una vita degna non sia accettarne la fine.»
19,00

Il libro di G.

Il libro di G.

Vincenzo Ostuni

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 128

Una vita appare nel chiaroscuro di un'ecografia. Poi si fa carne, gioca nella sua culla con i fantasmi, si alza in punta di piedi e inizia a interrogare il mondo. Un padre osserva il suo bambino, e guardarlo divarica l'abisso di un prodigio senza fondo, un campo magnetico elettrizzato dalla poesia. Pochi autori covano un principio di infinitudine come Vincenzo Ostuni: il suo è un lavoro interminabile sulla scrittura, privo di punteggiature che non siano l'esitazione di una virgola o lo scavo sommesso e refrattario delle parentesi. Ostuni si dedica infatti da più di vent'anni alla stesura di un unico libro, che porta nel suo orizzonte totale il nome oroscopico di Faldone, pubblicato nel tempo per estratti, volumi e brevi apparizioni, segnando una traiettoria unica nel panorama della poesia italiana, della quale Il libro di G. rappresenta l'allunaggio nel nostro contemporaneo. I versi orizzontali e cinemascopici di questa raccolta, dedicati al tema della paternità e ai momenti di vita quotidiana con il figlio G., proseguono un percorso di ricerca e sperimentazione letteraria senza eguali, che allude a modelli capitali - come la forma-canzoniere di Petrarca e le avanguardie versificatorie di Sanguineti o Pagliarani -, compiendo però un passo risolutivo nell'immaginario: quello verso il vuoto metafisico e l'ambiguità della poesia, in cui ogni frammento assume radicalmente il proprio senso, per poi perderlo nel cortocircuito del racconto generale.
22,00

La parola ai barbari. Come i popoli conquistati hanno disegnato l'Europa romana

La parola ai barbari. Come i popoli conquistati hanno disegnato l'Europa romana

Peter S. Wells

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 382

I conquistatori romani li hanno chiamati «barbari». Cesare e Tacito ne hanno descritto gli usi primitivi, lo stile di vita selvaggio, le forme di organizzazione politica elementari: popoli senza alcuna tradizione scritta, con una scarsa identità sociale. Sono le popolazioni celtiche e germaniche che l'impero romano incontra, combatte e ingloba nella sua espansione in Europa, dalle Gallie alla Germania fino alla Britannia. Da allora il termine «barbaro» è sinonimo di arretratezza e inciviltà, un marchio con cui stigmatizzare l'altro ritenuto inferiore. Negli ultimi decenni, tuttavia, ricerche e studi archeologici hanno modificato la nostra percezione di questi popoli, rivelando un quadro sociale e culturale molto complesso e variegato. A partire da questa nuova prospettiva, Peter S. Wells propone una storia alternativa dell'epoca romana e compie un viaggio nel tempo che dall'età del Ferro giunge fino al In secolo d.C.: resti di mura e templi, vasellame, gioielli, manufatti e monete provano l'esistenza di civiltà evolute, che dopo la conquista romana entrano in simbiosi con la cultura dei «vincitori» e svolgono un ruolo fondamentale nella trasformazione della società romana in ambito commerciale, militare e religioso. La parola ai barbari smentisce consolidati luoghi comuni e rende manifesta un'interazione culturale ricca e feconda, nella quale i tradizionali ruoli di conquistatori e conquistati sono stati in realtà meno rigidi di quanto tramandato dalla storiografia. È questo l'humus che ha reso fertile il terreno su cui si è sviluppata l'Europa, e da cui si è formato il primo nucleo della nostra identità.
29,00

Storia politica del mondo. 3000 anni di guerra e pace

Storia politica del mondo. 3000 anni di guerra e pace

Jonathan Holslag

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 524

Da sempre l'umanità ha desiderato la pace, da sempre l'ha considerata lo stato ideale cui aspirare: filosofi e poeti ne hanno cantato le lodi, sovrani e imperatori si sono vantati di aver trasformato le proprie terre in regni prosperi e pacifici. Eppure, se osserviamo la nostra storia, la realtà è stata assai diversa: la violenza ci ha accompagnati fin dal sorgere delle prime civiltà e tutti gli imperi del passato, da Roma alla Cina, hanno combattuto per gran parte della loro esistenza. Nel corso dei secoli ogni società umana, dal più piccolo villaggio al più grande stato nazionale, ha dovuto decidere come considerare i propri vicini: se alleati, potenziali nemici o avversari dichiarati. Jonathan Holslag ripercorre in un unico, monumentale volume tre millenni di storia, dall'Età del Ferro ai nostri giorni, narrando la nascita delle prime città stato, la trasformazione di piccole entità politiche in grandi potenze, l'ascesa e la caduta degli imperi dal Mediterraneo al Medio Oriente, dal subcontinente indiano all'Asia orientale. Con il respiro delle grandi narrazioni epiche, Holslag rivela la complessa rete di elementi che da sempre hanno influenzato le relazioni internazionali: la posizione geografica, le tratte commerciali, il controllo amministrativo e militare dei territori, la propaganda e l'uso politico della religione, oltre alle arti della diplomazia e della guerra, delle tregue e dei tradimenti.
32,00

Il colore perfetto. Viaggi, incontri e racconti dal nostro immaginario cromatico

Il colore perfetto. Viaggi, incontri e racconti dal nostro immaginario cromatico

Gianni Maimeri

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 309

Colorati sono i nostri sogni, le nostre emozioni, i nostri ricordi. Abbiamo passeggiato in pomeriggi azzurri come canzoni, mentre nelle orecchie qualcuno ci sussurrava di bandiere gialle, cieli sempre più blu e rose rosse per noi. Conserviamo gelosamente memoria della prima volta in cui siamo saliti sulla macchina amaranto dei nostri genitori, del prato verde sul quale giocavamo da ragazzini, degli occhi castani della persona cui abbiamo dato il primo bacio; e certo non dimentichiamo come, dopo che siamo stati lasciati, il mondo si sia spento nel grigio. Creiamo ogni notte centinaia di fantasie viola, rosa, arancio, bianche, cobalto che ci accompagnano lungo tutte le nostre ore da svegli. Il colore è un'esperienza fondamentale nella vita di ognuno di noi. In queste pagine Gianni Maimeri, uno dei massimi esperti della materia, esplora il nostro immaginario cromatico in compagnia di grandi personaggi dell'arte e della scienza. Negli incontri con Steve McCurry, Gillo Dorfles, Lamberto Maffei, Gualtiero Marchesi, Michael Nyman, Stefano Boeri, Mario Bellini, con direttori della fotografia e costumisti, curatori e medici, scenografi e psicologi, restauratori e pubblicitari, designer e musicisti, Maimeri tesse attorno a un'essenza inafferrabile un variopinto arazzo di visioni, sguardi e storie. Con lui scopriamo così che si può cucinare anche solo con il colore, che le cromie più importanti di un palazzo sono quelle all'apparenza meno visibili, che un colore puro cattura il nostro sguardo come un magnete, che «vediamo» certe tonalità solo quando abbiamo le parole per descriverle. Arricchito da una prefazione d'artista di Luigi Serafini, "Il colore perfetto" è la celebrazione di un tassello cruciale della nostra anima collettiva: un viaggio che attraversa tutto il paese e regala al lettore una nuova prospettiva da cui guardare il proprio passato e il proprio futuro. Un invito a scoprire che il vero tesoro alla fine dell'arcobaleno è l'arcobaleno stesso.
28,00

Cose terribili

Cose terribili

Jakob Nolte

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 274

Bergen, Norvegia. Quando in una notte di plenilunio la madre si trasforma in un lupo mannaro e uccide brutalmente a morsi il marito, la vita dei gemelli Iselin e Edvard Honik cambia per sempre. Scoprono l'orrendo morbo che infesta da generazioni la loro famiglia tramutandone nottetempo i membri in creature bestiali assetate di sangue, e che potrebbero avere a loro volta ereditato. Fratello e sorella stringono così un patto solenne: tentare di sfuggire al proprio destino, costi quel che costi. Per i due è l'inizio di una entusiasmante e bizzarra epopea: Iselin si mette alla ricerca di indizi per la cura, finendo per legarsi a un gruppo terroristico. Per Edvard, invece, la decisione di arginare i propri sentimenti - nei quali individua l'innesco potenziale della metamorfosi - coincide con la fuga da casa, in un lungo viaggio che attraverso l'Europa dell'Est lo porta ad affrontare i demoni che scorrono nel suo sangue e a capire chi è davvero.
24,00

Riccioli d'oro e gli orsetti d'acqua. Alla ricerca della vita nell'universo

Riccioli d'oro e gli orsetti d'acqua. Alla ricerca della vita nell'universo

Louisa Preston

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 260

Un cibo non troppo caldo e non troppo freddo, un letto non troppo morbido e non troppo duro: ecco cosa vuole la giovane protagonista della fiaba "Riccioli d'oro e i tre orsi", qualcosa di «proprio giusto». Sembra bizzarro, eppure l'astrobiologia usa lo stesso criterio nella ricerca di possibili forme di vita nello spazio. Tanto che si chiama «Fascia Riccioli d'oro» la zona abitabile di un sistema stellare, lo spazio in cui si trovano i pianeti che possiedono le caratteristiche necessarie allo sviluppo della vita: presenza di acqua, temperature non eccessivamente calde o fredde, una distanza «proprio giusta» dal loro sole. Louisa Preston accompagna il lettore in un affascinante viaggio alla ricerca di altre forme di vita nell'universo; e lo fa partendo dalla Terra, dai luoghi più inospitali del nostro pianeta, dove le condizioni ambientali si avvicinano a quelle degli altri mondi e dove solo i microorganismi più tenaci riescono a adattarsi e prosperare. Campioni indiscussi degli ambienti estremi sono gli orsetti d'acqua, ossia i tardigradi: simili a microscopici panda a otto zampe, vivono praticamente ovunque, dalla cima delle montagne agli abissi oceanici, e sono sopravvissuti indenni alle cinque estinzioni di massa della storia della Terra. In caso di catastrofi possono entrare in uno stato che li rende praticamente indistruttibili, a prova di temperature estreme, radiazioni, assenza di ossigeno e mancanza di cibo - non per niente sono gli unici organismi che abbiamo inviato con successo nello spazio senza protezioni. Louisa Preston, studiando i tardigradi e utilizzando i dati delle più recenti missioni spaziali, traccia una mappa dei luoghi più promettenti in cui cercare la vita al di fuori della Terra, dai pianeti del Sistema solare a quelli più distanti dell'universo. "Riccioli d'oro e gli orsetti d'acqua" racconta l'esplorazione di nuovi mondi, lune e galassie, il viaggio alla ricerca di altre forme di vita (e forse di nuove civiltà) e la nostra inesauribile volontà di spingerci dove nessun umano è mai giunto prima: all'ultima frontiera della nostra comprensione dello spazio.
24,00

Interviste sull'arte

Interviste sull'arte

Robert Storr

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 487

L'arte di un grande intervistatore è fatta di ricerca, ascolto e sintonia; ha in comune con la pittura l'importanza dello studio preparatorio e la necessità di cogliere dal vivo una repentina sfumatura. Richiede la capacità di instaurare un rapporto con il proprio interlocutore e l'intimità che può accendersi solo grazie alla condivisione di esperienze essenziali. Se gli artisti che prestano la loro voce a "Interviste sull'arte" finiscono per aprire le porte dei loro atelier a Robert Storr, confidandogli visioni e ricordi, è perché il loro ospite non è solo uno dei critici e curatori contemporanei più noti e influenti, ma è a sua volta un artista: conosce la sensazione della pittura sulle mani, l'intrecciarsi dell'arte con il tempo e le sollecitazioni più sottili del colore, dello spazio e della luce. Ecco allora che dalle sue domande nascono indimenticabili risposte e fulminanti memorie. Dallo sguardo d'infinita tristezza di Ezra Pound che cade in fondo al cuore di Letizia Battaglia alla lotta e successiva riconciliazione di Louise Bourgeois con i materiali della scultura; da Félix González-Torres che mette in opera la scomparsa del proprio compagno a Richard Serra che cattura nelle sue installazioni la metamorfosi delle forme. Questo volume di interviste, completate da un ricco inserto di immagini, è una mappa dell'arte contemporanea disegnata da un cartografo d'eccezione. I nomi che vi compaiono sono quelli di alcuni fra i maggiori artisti della nostra epoca, che raccontandosi a Robert Storr finiscono per regalarci ventisei autoritratti magistrali in forma di dialogo.
38,00

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