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Il Saggiatore: La cultura

Il mondo è delle donne

Il mondo è delle donne

Alain Touraine

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 242

Relegate ai margini della lotta per il potere, che ruolo hanno oggi le donne nel mondo globalizzato? Come interpretano l'eredità del femminismo? Che definizione danno di sé? Un gruppo di ricercatori coordinati da Alain Touraine ha posto questi interrogativi a un gruppo di donne di varia estrazione sociale e diversa religione, ottenendone l'unanime risposta: «Io sono una donna, io costruisco me stessa in quanto donna attraverso la mia sessualità». Facendo leva sul loro appello alla specificità sessuale come punto di partenza del processo di costruzione di sé, Touraine individua nelle donne le protagoniste della rivoluzione culturale dominata dal «soggetto». Nello spazio liminare in cui è stata confinata dall'uomo, estraneo all'agone politico e alle tensioni sociali, la donna ha plasmato un modello di conciliazione di quegli opposti che l'universo maschile da un lato e il femminismo dall'altro avevano giudicato irriducibili: corpo e mente, privato e pubblico, religione e laicità, e, soprattutto, donne e uomini. Lo scontro tra determinismi e poteri sociali da una parte e rivendicazione del diritto ad avere diritti dall'altra si risolve in tal modo in un universo coerente di pratiche e riflessioni che antepongono alla conquista del mondo globale la costruzione di sé. In "Il mondo è delle donne" Touraine, coniugando l'indagine sul campo a una vasta ricognizione degli studi sull'argomento - dalle posizioni essenzialiste e deterministe alle acquisizioni del femminismo e del pensiero queer -, tratteggia un nuovo modello sociologico: il mondo delle donne.
18,00

La morte di Vivek

La morte di Vivek

Akwaeke Emezi

Libro: Libro rilegato

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 246

Un pomeriggio, in una città della Nigeria, una madre apre la porta di casa e trova il corpo di suo figlio Vivek avvolto in un sudario di seta. Lo stesso giorno, il mercato della città viene dato alle fiamme. Chi ha appiccato l’incendio? E come è morto Vivek? Ma soprattutto, chi era, in realtà, da vivo? Attraverso ricordi dell’adolescenza e occasionali interventi dello stesso protagonista, Akwaeke Emezi narra la storia di un ragazzo dallo spirito delicato e misterioso, con la mente abitata da demoni, un enigma che la sua famiglia non riesce a decifrare, i cui capelli lunghi e il trucco sono una maschera, un modo di esprimere qualcosa che nessuno attorno a lui ha i mezzi per comprendere. Nessuno tranne forse il cugino Osita, l’unica persona che davvero vede Vivek, ma che non riuscirà a salvarlo. La morte di Vivek è soprattutto una storia di formazione e di crescita, di scoperta del proprio io più profondo e della propria identità.
22,00

Nell'inganno della soglia

Nell'inganno della soglia

Yves Bonnefoy

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 184

Ogni poesia scalfisce una resistenza, eleva il linguaggio, ripudia la banalità, si misura con la vita. È questo l'insegnamento di "Nell'inganno della soglia", raccolta che ha segnato la poesia del Novecento e un capitolo straordinario della vicenda artistica di Yves Bonnefoy, il quale qui più che mai piega il linguaggio e si getta nella materia che lo nutre: l'esperienza sempre tesa del vivere. Nell'inganno della soglia è una riflessione sulla natura, sulla memoria e sullo scorrere del tempo: la parola di Bonnefoy non può esistere senza un accordo con il paesaggio, con gli umani e gli oggetti che lo abitano, e fa i conti con la condanna della nostra mortalità. Pubblicato per la prima volta nel 1975 e qui presentato in nuova traduzione, "Nell'inganno della soglia" raccoglie il frutto di decenni di sperimentazione poetica e conserva ancora tutta la sua potenza, mostrando, come scrive Fabio Scotto nell'introduzione, che «scrivere è varcare una soglia, quella dell'indicibile, scontrarsi a una porta coriacea, ingannevole, chiusa».
23,00

La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo

La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo

Alain Touraine

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 286

C'è stato un tempo, nei primi secoli della nostra modernità, in cui ragionavamo in termini politici: pensavamo e descrivevamo il mondo in base alle categorie di ordine e disordine, potere e stato, repubblica e popolo. Dopo la Rivoluzione industriale abbiamo sostituito le categorie politiche con quelle socioeconomiche di classe e ricchezza, borghesia e proletariato, sindacati e scioperi, disuguaglianza e redistribuzione. Oggi, invece, decenni di globalizzazione hanno imposto criteri quasi esclusivamente economici che hanno portato al trionfo di un individualismo disgregatore. I sintomi si leggono ovunque: nella guerra, che ha perso il suo significato politico e sociale, nelle ondate di irrazionalismo, nell'aggravarsi delle disparità di reddito, nella crisi degli individui, che per risolvere i loro problemi non possono più affidarsi alle tradizionali istituzioni civili e giuridiche. Aleggia la sensazione che il vecchio mondo sia andato in frantumi e niente possa sostituirlo. Per sfuggire all'idea di un mondo come prigione e alla sensazione angosciante della totale perdita di significato si avverte il bisogno di categorie nuove, non più sociali ma culturali, perché è in questi termini che i cittadini oggi costruiscono le proprie identità: sulle particolarità sessuali, etniche, religiose, laiche o ecologiste. Ci poniamo domande che un tempo sembravano incongrue: sono felice? Faccio davvero ciò che mi piace? Sono certo di sapere se in questo momento si stanno verificando eventi intollerabili o se viene perpetrata un'ingiustizia? Alain Touraine analizza il processo di disgregazione che ha spezzato i cardini su cui poggiavano i nostri princìpi e le nostre lotte, e si immerge nelle domande quotidiane dell'esistenza contemporanea. Fino a disegnare un nuovo paradigma, fondato sul soggetto e sui «diritti culturali», nell'ambito del quale le donne e le minoranze schiacciate possano finalmente ricoprire il ruolo sociale che spetta loro. Con "La globalizzazione e la fine del sociale" ci fornisce uno strumento utile per la costruzione di argini e difese, per l'elaborazione di un pensiero critico pertinente e soprattutto per la nascita di nuovi movimenti di liberazione nel mondo globalizzato in cui, che lo vogliamo o no, ci troviamo a vivere.
25,00

Sesso, androidi e carne vegana. Avventure ai limiti di cibo, eros e morte

Sesso, androidi e carne vegana. Avventure ai limiti di cibo, eros e morte

Jenny Kleeman

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 336

Nascita, cibo, sesso, morte: sono quattro esperienze fondamentali della vita umana, che la definiscono e la sintetizzano e che ognuno di noi deve affrontare. Ma la tecnologia sta spingendo sempre più in là le frontiere, i limiti stessi di queste esperienze, cambiandone il significato. Cosa succederebbe se potessimo avere figli senza gravidanze? Se potessimo avere rapporti sessuali soddisfacenti senza bisogno di altri esseri umani? Se potessimo mangiare cibo creato in laboratorio? Se potessimo morire quando vogliamo, in modo del tutto indolore? Jenny Kleeman ha scritto un reportage sul futuro (prossimo) di eros, cibo, morte e nascita: ha intervistato robot del sesso coscienti e senzienti, indistinguibili dagli esseri umani, ha assaggiato la carne allevata in provetta e ha partecipato a incontri riservatissimi dove si danno alle persone gli strumenti tecnici per morire quando desiderano, nel modo meno doloroso possibile. Ha visto cose, insomma, che noi umani non potremmo neppure immaginarci e ha intervistato i loro creatori, per capire quale sia il limite oltre il quale non potremo più definirci umani. Ammesso che ce ne sia uno.
24,00

Storia della pasta in dieci piatti. Dai tortellini alla carbonara

Storia della pasta in dieci piatti. Dai tortellini alla carbonara

Luca Cesari

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 344

Amatriciana, pesto, ragù alla bolognese, lasagne, pasta ripiena, gnocchi. Siamo tutti convinti di conoscere alla perfezione come si preparano questi piatti, e cosa prevede “la tradizione”. Ma se scoprissimo che l’italianissima carbonara è nata negli Stati Uniti e che la ricetta “tradizionale" (guanciale, uova, pecorino, niente panna) è apparsa solo alla fine degli anni sessanta? E che invece le fettuccine Alfredo, considerate simbolo di posticcia cucina italoamericana, sono in realtà nate nella Roma dell’Ottocento? Anche la pasta cambia al cambiare dei tempi e Luca Cesari, firma del Gambero Rosso, accompagna il lettore alla scoperta della storia di dieci ricette celeberrime e delle loro modifiche nel corso della storia, dalle prime apparizioni degli gnocchi sui manoscritti trecenteschi al ragù alla corte dei papi del Settecento, da Pellegrino Artusi ai libri di cucina contemporanei, passando per buongustai famosi come Ugo Tognazzi, o Eduardo de Filippo. La storia della pasta è anche una storia d’Italia.
22,00

Sul buon uso della lentezza. Il ritmo giusto della vita

Sul buon uso della lentezza. Il ritmo giusto della vita

Pierre Sansot

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 220

Rallentare. Prendersi il tempo di una lunga passeggiata. Prendersi il tempo di ascoltare chi ci sta accanto, di meditare bevendo un bicchiere di vino, di aspettare e - perché no - di annoiarsi, di sognare, di scrivere. O concedersi il lusso più grande di tutti: il dolce far niente. Ne siamo ancora capaci? La lentezza, generalmente, gode di una pessima reputazione. È sinonimo di pigrizia. Peggio ancora: di inefficienza, di improduttività e, in- somma, di inutilità. Ma in un mondo dominato dall'imperativo della velocità a ogni costo - e in cui sono sempre gli «infaticabili» ad andare avanti -, essere lenti è diventato un atto di resistenza necessario. "Sul buon uso della lentezza" è un manuale per riappropriarci del nostro tempo: partendo dai ricordi d'infanzia in una provincia contadina ormai in via di sparizione, Pierre Sansot vede nel ritorno alle pratiche di una vita lenta, conviviale, scandita da piccole e meticolose gioie quotidiane, un possibile antidoto alla frenesia contemporanea, oltre che un modello per ripensare il nostro modo di vivere nella metropoli. Ma la lentezza è anche uno strumento essenziale per imparare a ricucire il rapporto con noi stessi, per riscoprire i piaceri della solitudine, per darci il tempo di conoscerci e di capire quello che davvero vogliamo fare, e come, e quando: senza fretta e, soprattutto, senza che sia qualcun altro al di fuori di noi a dettare la rotta. Questo, per un maestro del saper vivere come Sansot, è il vero profitto. Cullandoci con una prosa poetica, profonda e insieme divertente, Sansot ci insegna la sua filosofia della lentezza e ci spinge a ribellarci contro lo stress delle scadenze: un invito alla calma, alla meditazione, al relax e alla gioia di vivere di cui tutti abbiamo bisogno per ricominciare a vivere al ritmo giusto.
15,00

Capitalismo e teoria sociale. Marx, Durkheim, Weber

Capitalismo e teoria sociale. Marx, Durkheim, Weber

Anthony Giddens

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 385

Il capitalismo industriale ha forgiato la società in cui viviamo, e dall’analisi della sua ascesa e delle sue conseguenze è nata la sociologia, disciplina di cui Karl Marx, Émile Durkheim e Max Weber si possono ritenere i padri fondatori. Questo saggio di Anthony Giddens costituisce l’introduzione più originale e articolata a questi tre pensatori, uno studio delle categorie fondamentali che le loro opere hanno offerto e continuano a offrire alla teoria sociale, necessario per sgombrare il campo da troppe interpretazioni frettolose. Il carattere aperto dei rispettivi sistemi di pensiero accomuna Marx, Durkheim e Weber, che mai intesero la loro opera come un’ortodossia. La loro eredità, quindi, non si esaurisce nelle indispensabili chiavi interpretative della modernità che hanno coniato – come la classe, l’anomia o lo spirito del capitalismo –, ma si estende anche al piano metodologico. La teoria marxiana è presentata nella sua sostanziale continuità, ridimensionando le tradizionali contrapposizioni fra «il giovane Marx» e il Marx della maturità. Della sociologia durkheimiana Giddens recupera la dimensione storica, trascurata dalla dominante interpretazione funzionalista, e dell’opera di Weber ricostruisce, dietro la molteplicità dei campi d’indagine, l’unitarietà del metodo scientifico. Nella parte conclusiva di “Capitalismo e teoria sociale”, Giddens discute – senza mai smarrire l’equilibrio fra rigore dell’analisi e chiarezza dell’esposizione – i principali punti di contatto e discontinuità fra Marx e gli altri due autori: la riflessione comparata sui classici della modernità resta tuttora la base di partenza per ogni tentativo di comprendere la realtà sociale.
24,00

Goethe come uomo occidentale. Testo originale a fronte

Goethe come uomo occidentale. Testo originale a fronte

Fritz-Joachim von Rintelen

Libro

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

Il filosofo Fritz-Joachim von Rintelen incontra nel suo percorso intellettuale un'anima affine: Goethe. In lui Rintelen trova confermata l'idea per cui tutta la tradizione europea e occidentale ha origine ed è attraversata in modo permanente dallo spirito. Il Geist, immanente alla realtà e legato alla natura, precede la volontà e agisce autonomamente; prendere coscienza della sua superiorità e del suo ruolo fondamentale nella nostra storia è imprescindibile per conoscere noi stessi e la nostra cultura. Ripercorrendo le correnti di pensiero classiche e romantiche, Rintelen individua due spinte essenzialmente opposte: ordine e caos; essere e divenire; universale e particolare. Goethe, comprendendo che la realtà è caratterizzata contemporaneamente da queste coppie antinomiche, tenta di superare e risolvere il dilemma con una soluzione di medietà: la profondità romantica e l'altezza classica non si escludono a vicenda, anzi dimostrano di poter coesistere insieme armoniosamente. "Goethe come uomo occidentale", del 1947, celebra l'incontro tra due grandi pensatori della tradizione filosofica e letteraria occidentale, in un'esortazione rivolta a noi lettori a riflettere «insieme a Goethe sulla nostra tradizione e unità occidentali, prima che sia troppo tardi».
18,00

Guida galattica per naturalisti. Cosa gli animali ci dicono sull'universo

Guida galattica per naturalisti. Cosa gli animali ci dicono sull'universo

Arik Kershenbaum

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 344

L'esistenza di pianeti abitabili all'esterno del Sistema solare è ormai certa e gli scienziati sono convinti che presto scopriremo forme di vita extraterrestri; ma siamo davvero pronti per il primo contatto con gli alieni, visto che la nostra fantasia continua a essere popolata dalle creature fantastiche e inquietanti generate nel nostro immaginario dai romanzi e film di fantascienza? Per Arik Kershenbaum dobbiamo partire da ciò che sappiamo della vita sul nostro pianeta: il modo in cui sono fatti gli organismi terrestri può dirci come potrebbero essere fatti i viventi degli altri mondi. Su qualsiasi pianeta, come sulla Terra, gli animali dovranno muoversi, trovare cibo, sfuggire ai predatori, riprodursi, comunicare con i propri simili; e i loro corpi saranno plasmati dalle forze dell'ambiente e dell'evoluzione. Basta uno sguardo più attento alle soluzioni della vita intorno a noi per farci un'idea dei possibili ecosistemi alieni e formulare ipotesi affascinanti quanto plausibili. Grazie a "Guida galattica per naturalisti" scopriamo così che lo scheletro di un delfino, simi- e a quello di un antico ittiosauro, potrebbe essere anche il modello per altri agili predatori acquatici; che in ambienti in cui non ci si può affidare alla vista potrebbero essere diffuse le comunicazioni attraverso suoni, come nei pipistrelli, o segnali elettrici, come in alcune specie di pesci. Visitiamo mondi acquatici ricoperti da una crosta di ghiaccio eterno, sotto la quale organismi simili a gran- chi e vermi potrebbero vivere capovolti; pianeti costellati di laghi di idrocarburi su cui gli animali potrebbero spostarsi con ciglia o pedicelli come molti invertebrati; atmosfere gassose talmente dense da poter ospitare ecosistemi aerei, domi- nati da esseri simili a meduse volanti. Non fatevi prendere dal panico davanti alla vastità del cosmo, alle possibili forme bizzarre dei suoi abitanti, al futuro incontro con civiltà aliene: aprite "Guida galattica per naturalisti" e preparatevi a viaggiare dove nessun lettore è mai giunto prima.
26,00

Appunti da un'Apocalisse. Viaggio alla fine del mondo e ritorno

Appunti da un'Apocalisse. Viaggio alla fine del mondo e ritorno

Mark O'Connell

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 256

L'Apocalisse non è una fantasia distopica, non è una remota possibilità. L'Apocalisse è intorno a noi: è negli aggiornamenti quotidiani sulla pandemia, è nei video YouTube sullo scioglimento dei ghiacciai, è nelle conversazioni quotidiane sul futuro. È sui giornali, sul web e sui social. Ma cosa sta facendo, concretamente, l'umanità per evitare la fine? Mark O'Connell ha intrapreso un viaggio alla ricerca di risposte. Ha visitato i bunker di lusso costruiti in Sud Dakota. Ha partecipato ai raduni dei membri della Mars Society, convinti che l'unica possibilità sia colonizzare altri pianeti. Ha visitato la Nuova Zelanda, Paese che i tycoon della Silicon Valley hanno scelto come rifugio dal collasso sociale. E infine, si è recato a Chernobyl, il luogo dove l'Apocalisse è già avvenuta, e dove l'umanità è stata spazzata via e resa irrilevante: una visione di un possibile futuro. Il risultato è un libro brillante e sarcastico, ma anche molto intimo: da padre di due bambini, l'autore si domanda in che mondo i suoi figli dovranno abitare. Raccontare l'Apocalisse significa raccontare noi e il tempo in cui viviamo, significa immergersi nell'immaginario contemporaneo e descriverne le paure e le ansie, ma anche le speranze: secondo O'Connell, potremo sfuggire alla fine del mondo non costruendo una via di fuga personale, ma solo rinforzando le comunità che già esistono.
19,00

Sesso e temperamento

Sesso e temperamento

Margaret Mead

Libro: Libro in brossura

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2021

pagine: 351

Spesso associamo alcuni comportamenti soltanto alla donna e altri soltanto all’uomo: pensiamo alla cura del focolare domestico come prerogativa tipicamente femminile, allo stesso modo della dolcezza o della gelosia, mentre chiamiamo «virili» l’irruenza e l’agonismo, così come la volontà di lavorare, governare e proteggere la proprietà. Ma fino a che punto queste differenze di temperamento fra i due sessi sono innate? E fino a che punto sono invece frutto di un condizionamento culturale dovuto all’educazione? Nei primi anni trenta, spinta da questi interrogativi, Margaret Mead condusse ricerche pionieristiche presso tre diverse popolazioni della Nuova Guinea, ottenendo risultati capaci, oggi come allora, di ribaltare le nostre convinzioni. Gli uomini arapesh, per esempio, si comportano esattamente come le donne, avendo cura dei figli in un modo che definiremmo sen- za esitazioni «materno»; le donne mundugumor, all’opposto, assumono caratteristiche tradizionalmente maschili, come l’aggressività, la violenza e lo spirito di competizione. Le donne ciambuli hanno invece un temperamento effettivamente diverso dagli uomini, come avviene in Occidente, eppure detengono nei loro confronti una posizione di potere, gestendo la proprietà con parsimonia. Studiando a fondo il sistema sociale, i riti e l’educazione di questi popoli, Margaret Mead giunse alla seguente conclusione: le differenze di temperamento non dipendono tanto dall’appartenenza a un determinato sesso, quanto dalle convenzioni sociali che le sostengono sin dall’infanzia. Il resoconto accurato di questa scoperta, nonché dei viaggi che l’hanno resa possibile, è custodito fra i racconti storici e geografici di “Sesso e temperamento”, un classico dell’antropologia in cui lo spirito scientifico di Margaret Mead incontra il più limpido gusto narrativo. Interpretando il contemporaneo attraverso il primitivo, l’autrice ci porta a mettere in discussione i nostri pregiudizi, fornendo indicazioni fondamentali su come ripensare la nostra società, attraversata, ancora oggi, dall’inscalfibile paura del diverso. Introduzione di Helen Fisher. Con uno scritto di Catherine Mary Bateson.
14,00

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