Libri di Alain Touraine
Il mondo è delle donne
Alain Touraine
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 242
Relegate ai margini della lotta per il potere, che ruolo hanno oggi le donne nel mondo globalizzato? Come interpretano l'eredità del femminismo? Che definizione danno di sé? Un gruppo di ricercatori coordinati da Alain Touraine ha posto questi interrogativi a un gruppo di donne di varia estrazione sociale e diversa religione, ottenendone l'unanime risposta: «Io sono una donna, io costruisco me stessa in quanto donna attraverso la mia sessualità». Facendo leva sul loro appello alla specificità sessuale come punto di partenza del processo di costruzione di sé, Touraine individua nelle donne le protagoniste della rivoluzione culturale dominata dal «soggetto». Nello spazio liminare in cui è stata confinata dall'uomo, estraneo all'agone politico e alle tensioni sociali, la donna ha plasmato un modello di conciliazione di quegli opposti che l'universo maschile da un lato e il femminismo dall'altro avevano giudicato irriducibili: corpo e mente, privato e pubblico, religione e laicità, e, soprattutto, donne e uomini. Lo scontro tra determinismi e poteri sociali da una parte e rivendicazione del diritto ad avere diritti dall'altra si risolve in tal modo in un universo coerente di pratiche e riflessioni che antepongono alla conquista del mondo globale la costruzione di sé. In "Il mondo è delle donne" Touraine, coniugando l'indagine sul campo a una vasta ricognizione degli studi sull'argomento - dalle posizioni essenzialiste e deterministe alle acquisizioni del femminismo e del pensiero queer -, tratteggia un nuovo modello sociologico: il mondo delle donne.
Il pensiero altro
Alain Touraine
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2009
pagine: 240
A partire da una critica di ciò che egli ha definito come "discorso interpretativo dominante", che ha tentato di imporre, per tutta la durata del XX secolo, l'idea di una società senza attori, sottomessa ai determinismi soprattutto economici, Alain Touraine invita il lettore a riconoscere che l'unico modo che permetta di valutare i comportamenti di ognuno e le situazioni sociali è il riconoscimento dei diritti politici, sociali e culturali di tutti gli esseri umani considerati come esseri liberi e uguali. Esorta a considerare l'individuo in quanto soggetto, chiave di volta di una sociologia rifondata.
Dopo la crisi. Una nuova società possibile
Alain Touraine
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2012
pagine: 192
In che modo la crisi economica che stiamo attraversando agisce sulle tendenze a lungo termine che trasformano le nostre società? Come prevedere ciò che ci attende quando riusciremo ad uscirne? Queste le due questioni attorno alle quali si snoda il saggio più anticipatore di Alain Touraine.
Noi, soggetti umani. Diritti e nuovi movimenti nell'epoca postsociale
Alain Touraine
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 308
Nell'età della conoscenza e del progresso tecnico, la capacità di trasformare noi stessi e di agire sull'ambiente in cui viviamo si è fatta smisurata, ma altrettanto smisurato è il potenziale distruttivo e autodistruttivo dell'umanità. Non solo: nella storia non c'è mai stata, prima d'ora, una consapevolezza così diffusa e convinta dei diritti fondamentali e della dignità di tutti gli esseri umani, una tensione etica che però si scontra in Occidente con il potere incontrastato e nichilistico del capitalismo finanziario, e altrove con regimi tirannici o totalitari sempre più determinati a stringere il controllo sulle vite delle persone e sulle risorse materiali. Come possono rinascere - e tornare efficaci - la parola e l'azione politica? Per rispondere a una domanda tanto assillante, Alain Touraine ha attinto alle idee che lo hanno reso il più autorevole studioso della società industriale e della sua disgregazione, rielaborandole in quest'opera concepita come punto d'approdo di un'intera vita intellettuale e insieme punto di partenza per un nuovo pensiero sociologico. Noi, soggetti umani ridefinisce in profondità i paradigmi interpretativi della globalizzazione. Oggi non è più sufficiente parlare di società postindustriale: siamo entrati in un'epoca postsociale. Non è più intorno ai problemi socioeconomici che si formano l'azione e il pensiero collettivo, ma nel campo etico individuale, nell'immagine che ognuno si forma di sé, in quel che accetta e quel che rifiuta in nome della propria dignità. Ma i nuovi movimenti sociali scontano una cronica mancanza di organizzazione e strategia, e l'indignazione per l'ingiustizia si mostra incapace di contrastare i nuovi «poteri totali». Per Touraine c'è un'unica via d'uscita: dopo il trionfo dell'individualismo, il ritorno al soggetto. È giunto il momento, per noi esseri umani, di agire opponendo al predominio della ricchezza e del potere la difesa della libertà, dell'uguaglianza e della solidarietà. Solo una soggettività umana più profonda, che agli interessi anteponga la dignità e alle convenienze le convinzioni, potrà ricondurre la coscienza dei diritti fondamentali dall'ambito individuale a quello sociale.
In difesa della modernità
Alain Touraine
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2019
pagine: 306
Contro una concezione piattamente economicistica, Alain Touraine ci invita a ripartire dall'idea di modernità per pensare la nostra epoca. Si tratta di concentrare l'attenzione sulla società nuova che sta emergendo sotto i nostri occhi. Dove alcuni non vedono che una caduta del nostro vecchio mondo nella postmodernità, Touraine sottolinea invece l'ingresso nell'ipermodernità. Questa nasconde certo pericoli legati a inedite forme di dominio, ma è anche portatrice di nuovi movimenti sociali che affermano, in modo più diretto rispetto al passato, i diritti dei soggetti umani. Touraine dà così la misura dell'importanza dei movimenti di liberazione delle donne e indica nella questione dell'accoglienza o del rifiuto di popolazioni di culture differenti la posta in gioco principale delle politiche nazionali.
Libertà, uguaglianza, diversità. Si può vivere insieme?
Alain Touraine
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2020
pagine: 345
Si può vivere insieme, liberi e diversi? Riusciremo mai a conservare la nostra identità senza combattere e alzare muri contro chi porta i segni visibili della sua alterità? Alain Touraine, uno dei massimi sociologi viventi, non ha dubbi: è questa la sfida più importante che il mondo di oggi, sempre più globalizzato e connesso, è chiamato a raccogliere; soltanto vincendola potremo raggiungere quella che chiama «la quadratura del secolo». In duecento anni di vertiginoso progresso tecnologico è accelerata sempre più la tendenza che ci ha portato dal vivere in piccole comunità, con relazioni e riti condivisi in cerchie ristrette, al costituirci in società via via più ampie, dal sentirci parte di una città a parte di organismi nazionali e poi sovranazionali. Oggi viviamo in un mondo in cui le barriere spaziotemporali che ci separavano gli uni dagli altri si sono dissolte, creando l'impressione di abitare un'indistinta società globale dove l'unica condivisione possibile sembra quella del rituale consumistico che ci rende simili, troppo simili, nell'omologazione dei gesti, degli acquisti, dei gusti, ma non veramente uguali. Disorientati da questa vicinanza improvvisa e forzosa, molti reagiscono tentando di riportare indietro le lancette, serrando i ranghi con chi è più simile per dare battaglia al diverso, e finendo così preda di nazionalismi e integralismi religiosi. Ma soltanto quando riusciremo a diventare «soggetti» e a costruire la nostra identità politica mettendo la cultura e la creatività di ognuno al servizio di tutti potremo riappropriarci del nostro futuro. Con "Libertà, uguaglianza, diversità", Touraine indica la strada da seguire a chi vuole uscire dal proprio isolamento per essere parte attiva nella costruzione di una società finalmente libera, equa e fondata sul valore delle differenze: una missione che oggi non possiamo più rimandare.
La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo
Alain Touraine
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 286
C'è stato un tempo, nei primi secoli della nostra modernità, in cui ragionavamo in termini politici: pensavamo e descrivevamo il mondo in base alle categorie di ordine e disordine, potere e stato, repubblica e popolo. Dopo la Rivoluzione industriale abbiamo sostituito le categorie politiche con quelle socioeconomiche di classe e ricchezza, borghesia e proletariato, sindacati e scioperi, disuguaglianza e redistribuzione. Oggi, invece, decenni di globalizzazione hanno imposto criteri quasi esclusivamente economici che hanno portato al trionfo di un individualismo disgregatore. I sintomi si leggono ovunque: nella guerra, che ha perso il suo significato politico e sociale, nelle ondate di irrazionalismo, nell'aggravarsi delle disparità di reddito, nella crisi degli individui, che per risolvere i loro problemi non possono più affidarsi alle tradizionali istituzioni civili e giuridiche. Aleggia la sensazione che il vecchio mondo sia andato in frantumi e niente possa sostituirlo. Per sfuggire all'idea di un mondo come prigione e alla sensazione angosciante della totale perdita di significato si avverte il bisogno di categorie nuove, non più sociali ma culturali, perché è in questi termini che i cittadini oggi costruiscono le proprie identità: sulle particolarità sessuali, etniche, religiose, laiche o ecologiste. Ci poniamo domande che un tempo sembravano incongrue: sono felice? Faccio davvero ciò che mi piace? Sono certo di sapere se in questo momento si stanno verificando eventi intollerabili o se viene perpetrata un'ingiustizia? Alain Touraine analizza il processo di disgregazione che ha spezzato i cardini su cui poggiavano i nostri princìpi e le nostre lotte, e si immerge nelle domande quotidiane dell'esistenza contemporanea. Fino a disegnare un nuovo paradigma, fondato sul soggetto e sui «diritti culturali», nell'ambito del quale le donne e le minoranze schiacciate possano finalmente ricoprire il ruolo sociale che spetta loro. Con "La globalizzazione e la fine del sociale" ci fornisce uno strumento utile per la costruzione di argini e difese, per l'elaborazione di un pensiero critico pertinente e soprattutto per la nascita di nuovi movimenti di liberazione nel mondo globalizzato in cui, che lo vogliamo o no, ci troviamo a vivere.
Critica della modernità
Alain Touraine
Libro: Libro in brossura
editore: Net
anno edizione: 2005
pagine: 447
Per lungo tempo l'Occidente ha considerato la modernità come il trionfo della ragione, al quale non poteva seguire che la distruzione di tradizioni e credenze ritenute "arcaiche". Ora questa visione è messa in crisi dalle richieste di coloro che si sentono emarginati e non riconoscono come loro il mondo moderno: poveri e colonizzati, donne e bambini. Ma rovesciando il dominio della ragione e riconoscendo la diversità assoluta delle varie esperienze si rischierebbe di far germinare il razzismo, l'intolleranza e le guerre di religione. Touraine cerca di porre in questo libro le condizioni per una democrazia che non sia solo formale. Una democrazia che riconosca l'attività della ragione e dei vari soggetti.
Ecologia politica
Anthony Giddens, Claus Offe, Alain Touraine
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1987
pagine: 128
Lettera da Parigi. Idee per una politica nuova
Alain Touraine
Libro
editore: Edizioni Lavoro
anno edizione: 1996
pagine: 106
Un vero e proprio pamphlet del sociologo francese (qui presentato con la lunga introduzione di Giuliano Amato) per riflettere, tra l'altro, sulla urgente necessità di rifondare la politica.
Critica della modernità
Alain Touraine
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 1997
pagine: 447
Per lungo tempo l'Occidente ha considerato la modernità come il trionfo della ragione, al quale non poteva seguire che la distruzione di tradizioni e credenze ritenute "arcaiche". Ora questa visione è messa in crisi dalle richieste di coloro che si sentono emarginati e non riconoscono come loro il mondo moderno: poveri e colonizzati, donne e bambini. Ma rovesciando il dominio della ragione e riconoscendo la diversità assoluta delle varie esperienze si rischierebbe di far germinare il razzismo, l'intolleranza e le guerre di religione. Touraine cerca di porre in questo libro le condizioni per una democrazia che non sia solo formale. Una democrazia che riconosca l'attività della ragione e dei vari soggetti.