Giovane Holden Edizioni: Battitore libero
Lo zainetto dei miei pensieri
Giacomo Giaguari
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 48
Un vademecum saggio e irriverente, un libricino da tenere sempre in tasca per smussare le asperità della vita e della società contemporanea, che si barcamena ormai priva di illusioni e certezze, vero e proprio branco di uomini-lupo che se fossero soltanto lupi sarebbe meglio, molto meglio. Senza peli sulla lingua né preconcetti o tantomeno pregiudizi (meglio chiamarli post-giudizi!), l'autore seziona ogni tipo umano e ne sviscera doppiezze e false convinzioni, non risparmiando nemmeno entità soprannaturali. Anche Dio non se la passa bene: smascherato nel suo venire a patti col Diavolo, è ora solo un simulacro dell'uomo nemmeno tanto ben riuscito, costretto a fare inadatti coperchi per pentole sempre troppo gorgoglianti. Unica Verità - ma la maiuscola è solo il sorriso di pagliaccio preso in prestito dall'egocentrica ottusità umana - è la contraddizione, a cui fanno nutrita ala l'imbecillità, l'ipocrisia, l'abilità nel prendersi gioco del prossimo, la codardia, l'egoismo e una faciloneria che sembra appartenere soprattutto al gentil sesso, solo perché l'uomo ha tanti di quei difetti da farla finire in secondo piano. Ma non disperate, un rimedio ancora c'è: l'intelligenza, fatta di curiosità, di capacità di stupirsi, di autocritica e soprattutto di sana e ristoratrice ironia.
La regina rossa
Augusta Bianchi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 80
Una donna, sola e universale come il vento, si appresta a riavvolgere il filo della propria memoria. Il conto è impari: troppe cose ancora da fare, troppe da vedere e ancor più da capire. E allora un viaggio per mare diventa l'occasione per guardarsi dentro, e non è un caso che affronti l'Egeo, la culla della nostra civiltà. Dall'ultimo dopoguerra, attraverso il boom economico, la contestazione femminile e quella dei figli dei fiori, Giulia ripercorre tutta la propria vita e come un folletto sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione: lei è assolutamente libera e ciò dischiude infiniti orizzonti ma anche pesanti responsabilità. La Storia è un grumo inesplicabile, un concentrato di dolore inammissibile che ripete se stesso in un'assurda girandola di incomprensione: com'è possibile che l'uomo dimentichi tutto così in fretta e compia gli stessi tragici errori? Durante la visita ai campi di sterminio nazisti avverrà il doloroso passaggio di testimone che la memoria impone: non si può dimenticare, l'uomo non può, non deve rinnegare ancora se stesso. Come un castello di sabbia ostinato contro la risacca o un biancospino appena fiorito alle soglie dell'inverno, la regina rossa si fa sogno e desiderio: solo così il dolore muto del passato si innalzerà in inno alla vita.
Il quinto sigillo dell'Apocalisse
Romano Nigiani
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 232
Colombia, anni Ottanta. Un ingegnere italiano fa il suo ingresso in un Paese meraviglioso, dove la natura crea scorci paradisiaci e le mille mescolanze di razze hanno plasmato donne dal profilo di sogno, creature che al ritmo di salsa abbandonano ogni scorza terrena per mutarsi in farfalle danzanti. Ma al di là di una sottile cortina di fumo, dove le piantagioni di canna da zucchero si rinnovano sotto il sudore di un popolo leale e dignitoso, un altro mondo irrompe in città, stupra, uccide e distrugge in nome di sacchi di banconote da cento dollari e della neve da far scendere sugli States. Il narcotraffico e la guerriglia sono vistose cicatrici sul volto splendido di una terra oltraggiata, sono ostacoli entro i quali anche l'amore deve farsi sfida di sangue per sopravvivere. I Cartelli della droga arrivano ovunque, stanano i sapos, i traditori, e li freddano ai tavoli dei bar in piazzette assolate, anche quando una donna colpevole soltanto di amare prende in mano il proprio destino e, tra le righe di una Bibbia, segna col rossetto alcuni versetti dell'Apocalisse; sulle labbra una sola parola: perché? Da esperienze realmente vissute e dalla conoscenza profonda dell'anima della Colombia, l'autore dipinge un affresco autentico e vivo di una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea.
E da lontano un castello
Antonella Agnello
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 48
All'interno di un centro di ricerche all'avanguardia, una equipe di scienziati sta lavorando a un progetto misterioso. Produrre mostri, orrende cavie a due teste portatrici di virus letali, questo sarà l'ordine perentorio della Creatura, in vista di un potere illimitato da esercitare sulle autorità. E nessuno potrà sottrarsi al suo volere se non sopportando soprusi, vessazioni e inconfessabili violenze fisiche... ma soprattutto psicologiche. Perché la Creatura, che lì dentro controlla ogni cosa, assorbe i pensieri come una spugna attraverso gli ambienti, le pareti, gli strumenti di laboratorio, persino gli sguardi intimiditi dei colleghi ormai ridotti a larve umane prive di parola. Tutto è in suo potere e anche i sogni saranno la sua porta per il controllo della volontà. Unica a opporsi al destino di alienazione è la coraggiosa protagonista, ma le dure prove che dovrà sopportare la renderanno tenero strumento di morte nelle mani del demonio, labile presenza in un limbo dimenticato, sola a osservare un lontano castello in cui bellezza e raccapriccio sono le due facce inscindibili di un'assurda realtà.
Cose sensate
Alessandra M. Zamboni
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 128
Don don don... nove rintocchi di campana, nove richiami da una realtà misteriosa e parallela, quasi una nuova verità fatta solo di parole. Novella Alice nel Paese delle Meraviglie, l'autrice intesse con estrema sapienza e maestria una fitta trama di racconti, di storie nelle storie che in realtà sono una sola grande narrazione. Un labirinto dal quale riuscirete a riemergere solo a patto di abbandonare ogni riferimento concreto a quella che vi ostinate a chiamare realtà: soltanto accogliendo il richiamo suadente dell'illusione potrete sfiorare l'assoluto, il frammento di eternità che unicamente vi è concesso. Un nugolo di bambini alle prese con una vecchia strega, le inquietanti profezie di una maga di un vecchio luna park, la violenza liberatoria della follia e la prigione del sogno, e ancora, la maledizione di un artista alla ricerca di popolarità, la volontaria rinuncia alla speranza e, freschi come acqua di montagna, occhi che sorridono, giovani e salvatori. Le vere cose sensate sono ombre, parole tremendamente reali che sfuggono al controllo della mente e che si rincorrono in una spirale mozzafiato. Siete già vittime di queste parole, e nemmeno ve ne siete accorti...
Il mare è soltanto acqua
Martino Sgobba
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 128
Nove racconti apparentemente molto diversi fra loro sia per ambientazione che per collocazione temporale. Eppure un sottile file rouge, al di là della specificità di ogni singolo racconto, cattura il lettore e lo tiene avvinto a una narrazione fluida e generosa che nasce dal bisogno di dare alle vicende le parole per far emergere la loro problematica e intima ricchezza. In quasi tutti i racconti, l'esistenza del protagonista è a una svolta e la novità, positiva o negativa, irrompe nelle esistenze generando la possibilità di un nuovo percorso lucidamente programmato o confusamente intrapreso, dall'esito incerto e non prevedibile. Sono anche racconti di memoria, storie costruite con frammenti di realtà, dove il tempo è idealizzato dall'intensificazione poetica del ricordo che rende più veri personaggi e luoghi. La comunicazione fra le persone, secondo l'autore, è fondata sull'empatia: l'altro è sempre possibilità di riconoscimento emotivo, è sentito come occasione di salvezza, di condivisione e di risoluzione delle difficoltà. I protagonisti dei racconti sono persone-corpo, nel senso che la loro complessa psicologia non si esprime in modo astratto, ma si mostra concretamente attraverso lo sguardo, il gesto, la fisicità della parola. Un universo in cui il cambiamento, il ricordo, l'altro sono strumenti per avvicinarsi a se stessi.
El Lucha libre. Ediz. italiana
Giulio Del Bianco, Luca B. Lippi
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 144
Un noto produttore di canzoni per cartoni animati, reduce dallo sballo degli anni Ottanta e dal tracollo artistico dei Novanta, vede finalmente materializzarsi il sogno della vita: produrre un artista di qualità che se ne frega di tutta quella "merda" commerciale, uno che sia se stesso senza compromessi. Ma soprattutto, è l'occasione tanto attesa per riscattare se stesso e la propria passione per una musica autentica, libera, al limite dell'anarchia. Unico impedimento: l'artista in questione è morto, stecchito, trapassato. Morto nell'anonimato di una band di provincia sconosciuta... Ma con un fuoriclasse come Yuri Palmiro Canova, i Marziani da Venere e Bertacca, el lucha libre, il miracolo si compie: un cadavere diventa una rock star, la sua energia, la sua musica si incarnano in un vorticare di personaggi a dir poco incredibili, che sembrano provenire da un altro mondo. Sarà questo il miracolo del defunto Gaetano Alieno? Un romanzo fresco, frizzante, ironico, grottesco e squisitamente pulp: musica, alcool, sesso, droga (soprattutto una strana droga...) sangue e follia si fondono in un mix originale che vi trascinerà tutto d'un fiato fino all'epilogo, quando anche voi sarete mutati in Alieni e pogherete nel ritmo assatanato di un rock vivo, autentico.
1... 2... e Cantopotalpa
Giuliana Gallerini, Laura Toni
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 224
1... e 2..., due giovani signorine conviventi e imparentate, si imbattono in un animale sconosciuto, orribile a vedersi, per giunta bipede e dall'appetito insaziabile. Sbucata dal nulla, la strana bestia conquista il loro fantasmagorico divano e fa razzia di superalcolici. Incredule e meravigliate, le protagoniste decidono di chiamarlo Cantopotalpa: sembra proprio un malriuscito incrocio tra un cane, un topo e una talpa... forse un esperimento di qualche scienziato pazzo? Nessuno lo sa. E quando l'animale inizia a parlare (pronunciando solo le consonanti e dispensando, all'inizio, unicamente offese), quando Villa Domitilla si riempie inspiegabilmente di doni lussuosi provenienti dai quattro angoli del mondo e le due protagoniste si ritrovano dotate di strani "poteri", la realtà è ormai troppo irreale per porre domande. In un caleidoscopio di personaggi comici e inarrestabili, tramite colpi di scena grotteschi e situazioni ancor più assurde, si viene a scoprire che il Cantopotalpa ha a che fare con il temuto 21/12/2012 e ciò che racconta a proposito di antiche civiltà, allineamenti planetari, profeti, santi e divinità compresi Gesù, la Madonna e il Signore... chissà che non sia tutto vero. Accidenti, le Sacre Scritture hanno di che tremare!
Quasi allo specchio
Loredana Faletti
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 440
Proprio come uno specchio, questi racconti sono il caleidoscopico riflesso della realtà, della vita nelle sue mille sfumature incarnate in una miriade di persone e personaggi. Eppure, c'è un "quasi"... sì, perché senza uno sguardo, senza un'intenzione la realtà scompare, perde il suo significato. E allora ecco che l'autrice diventa lei stessa vetro e riflesso: solo attraverso la sua ricerca, il suo dubitare, il suo vivere le emozioni dei propri personaggi, è possibile il miracolo; narrare diviene un atto vitale, necessario, dettato dall'amore che permette il riconoscimento oltre lo specchio. Solo chi ama puo accedere a quella realtà superiore, forse più vera e autentica dell'apparenza, poiché piena di senso e di una completezza che il mondo, di per sé, non possiede. Non credete anche voi che raccontare e amare siano quasi la stessa cosa? Più di dieci anni di racconti si riuniscono qui a riassumere il vivere di un secolo, guizzano nella memoria e si riscoprono viventi più che mai; la parola riaffiora laddove pareva perduta e attraversa ogni forma, compresa l'epistola e il dialogo teatrale, per brillare nella sua rinnovata veste di specchio universale.
Manuale dell'idiota
Alessandra Buttiglieri
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 88
Blanco, nomen-omen, un uomo alla ricerca di se stesso, sballottato dal destino in giro per l'Italia, accecato dall'illusione di poter riaccendere un vecchio amore, l'amore che possa redimerlo. Blanco è il fantasma di ogni lettore, è la maschera spinta ferocemente alla ribalta dall'autrice, è l'ossessione che ne dirotta i pensieri, che controlla i suoi incubi e confonde la scrittura con la vita. Perché "scrivere è un fatto di fede", è un guardarsi allo specchio nella mezzanotte del proprio animo, è spingere il coltello più a fondo e recidere il male che si annida, subdolo e beffardo, in ognuno di noi. Forte è la polemica con chi vende i propri sogni, li riduce a merce di scambio e fa delle parole un vezzo come un altro, stuprandone l'essenza e la potenza di verità. Oggi la letteratura annega nella nebbia della banalità, è schiava del mercato che a tutti i costi impone le sue leggi, e allora occorre ripartire da zero, ricostruire un nuovo patto coi lettori, anche iniziando da una storia qualunque, da un personaggio comune, da problemi che assillano ogni singola persona della società contemporanea. Solo così chi scrive sarà fertile pagina bianca, finalmente pronta a decidere, a prendere in mano il proprio destino, nel bene e nel male.
Gli innocenti di Orks
Sabrina Nicolazzini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 192
Orks, una ridente cittadina al confine tra Stati Uniti e Canada, riflette la propria vita tranquilla sulle rive di un lago. Nove ragazzi, amici inseparabili fin dagli anni del liceo, vedono realizzarsi i propri sogni e con impegno e fatica costruiscono, ognuno a suo modo, una vita appagante costellata di successi. Ma una mattina, dalle pagine di un quotidiano, riaffiora un fatto sepolto nella memoria e una colpa mai del tutto sopita ritorna implacabile a riscuotere il proprio tributo. Dal lontano 1996, i cerchi sulle acque del lago si aprono a mostrare un notte di festa: il diploma conseguito dopo duri anni di studio, l'incoscienza dell'amore appena incontrato, la coraggiosa incertezza del futuro finalmente pronto a donare chissà quali occasioni, e su tutto l'amicizia come solido baluardo apparentemente incorruttibile. All'improvviso una ragazza, un odio risvegliato dall'alcool, una solitudine che non si può condividere e pochi incerti passi verso quella tragica fatalità. Da quella mattina, le loro splendide nove vite crollano nell'inconsapevolezza di una coscienza vendicatrice, perché l'indifferenza ha ucciso ancora. Del resto, agire avrebbe significato mettere da parte se stessi, rinunciare al meglio. E allora occorre rinforzare il piano di un tempo, ribadire l'alleanza. Ma un elemento è riuscito a fuggire...
La casa di Akir
Franco Di Liberto
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 304
Alirupe: una manciata di case abbarbicate sopra il blu mozzafiato del mare siciliano. Anticamente la Rupe di Alì, monito sornione di una colonizzazione alla rovescia, di un tempo in cui gli "infedeli" fuggirono indignati dai depravati occidentali. Ed ecco che l'apparizione di Akir è quasi il segno di un destino beffardo, col suo strano modo di parlare smozzicando stralci di francese e un dialetto siciliano ormai fossile, a dimostrazione che l'esoticità è solo illusione. La sua casa sorge laddove un tempo il circolo Lenin brulicava di ragazzi appassionati di politica e futuro; da antico esule, ora è il tunisino a ridare vita, di tanto in tanto, a una passione rassegnata alla mediocrità del presente. Ma lui non si chiede il perché, lui sa vivere e sporcarsi con la concretezza delle cose, contrariamente a Zangara e agli stravaganti "habitatores" della biblioteca, contrariamente ad Andrea, il protagonista che con le sue e-mail dà vita a questa storia. Come possiamo vivere quando cadono le illusioni ed è comodo perdersi nella propria riconosciuta follia? Persino l'amore è pura spinta alla procreazione, e allora, quale strada prendere? Norino lo chiama "domocentrismo", ma scegliere di ridimensionare il proprio sogno e costruirsi una "casa", anelare finalmente alla normalità, può essere il più arduo dei cammini.