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Garzanti: Collezione storica

Con stile. Come l'Italia ha vestito (e svestito) il mondo

Con stile. Come l'Italia ha vestito (e svestito) il mondo

Alessandro Marzo Magno

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2016

pagine: 198

L'Italia è oggi, in tutto il mondo, sinonimo di eccellenza, qualità, fascino. In una sola parola, di stile. Dagli abiti delle passerelle al prestigio del made in Italy, il nostro paese detta legge nella moda e nel bel vivere grazie alla capacità senza uguali di unire l'abilità secolare degli artigiani alle intuizioni di brillanti imprenditori. Ma quali sono le origini di questo straordinario successo? Dopo aver raccontato con brio le storie tutte italiane del libro, della finanza e della buona cucina, Alessandro Marzo Magno ci mostra, in un viaggio nel tempo che dall'antichità arriva fino ai nostri giorni, in che modo e perché nei secoli è cambiata l'idea di eleganza, e perché l'Italia è sempre stata al centro di questi cambiamenti. Ci racconta di come gli uomini nel Cinquecento si imbottissero le calzemaglie sui polpacci e sulle natiche per sembrare più muscolosi, o come le donne nel Seicento, in attesa dell'era del silicone, indossassero seni artificiali di cartapesta. Ci rivela in che modo si sia passati dagli abiti variopinti del rinascimento a quelli noiosamente monocromi della nostra epoca, e di quando il buon gusto imponeva scarpe altissime, fino a mezzo metro, o strettissime, un paio di misure in meno, e apparire alla moda provocava sofferenze e svenimenti. Si parla dei singolari tatuaggi religiosi che dal santuario di Loreto si affermano nel resto d'Europa, di quando a Venezia l'unguento è diventato profumo, e di come grazie ai Medici si sia diffuso nelle corti di Firenze prima e di Parigi poi. Davanti ai nostri occhi scorrono così, come in una sfilata ideale, le infinite fogge di cappelli, guanti, calze, parrucche e accessori che, partendo dalle nostre città e dalla nostra geniale fantasia, hanno contribuito, con stile, a rendere più bello il mondo.
18,00

Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo

Il genio del gusto. Come il mangiare italiano ha conquistato il mondo

Alessandro Marzo Magno

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2015

pagine: 416

Il cibo italiano per eccellenza? La pizza, verrebbe da dire, oppure la pasta. Leggendo "Il genio del gusto" dovremo forse ricrederci, e scoprire come la nostra cucina sia stata in grado di accogliere lavorazioni e ingredienti da tutto il mondo per reinventarli e farli propri, costruendo attorno al cibo una cultura originale e una identità collettiva. Si svelano così le origini sorprendenti dei grandi protagonisti della gastronomia italiana: veniamo a sapere che la pasta ha origini arabe, che la pizza era preparata già dagli antichi greci, e che quando facciamo colazione al bar con caffè e croissant assaporiamo una bevanda turca accompagnata a un dolcetto che simboleggia la bandiera ottomana. Perché la cucina è sempre contaminazione, e migliora viaggiando e incontrando il diverso. La grandezza del genio italiano è stata ed è ancora - nel reinterpretare l'esotico, mescolarlo col casalingo e poi diffonderlo in tutto il mondo: la forchetta arriva a Venezia da Bisanzio ma è dall'Italia che si diffonde per il resto d'Europa; i bufali giungono in Campania e nel Lazio dall'Asia e poi la mozzarella conquista tutti i continenti; il barolo diventa il vino dei re e la produzione di prosecco si sta avvicinando a quella dello champagne. Ma Alessandro Marzo Magno racconta anche storie di innovazione e coraggio imprenditoriale tutte italiane: il carpaccio, inventato nel 1963 da Giuseppe Cipriani fondatore dell'Harry's Bar a Venezia; la macchinetta per il caffè espresso...
24,00

I carnefici stranieri di Hitler. L'Europa complice delle SS

I carnefici stranieri di Hitler. L'Europa complice delle SS

Christopher Hale

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2012

pagine: 641

L'Europa ha una vergogna segreta, che nessuno aveva avuto il coraggio di studiare e raccontare. Durante la Seconda guerra mondiale, agli ordini di Hitler, nella Wehrmacht e nelle SS non combatterono soltanto cittadini tedeschi, ma anche francesi, inglesi, belgi, danesi, russi, polacchi, lituani, finlandesi, norvegesi, rumeni... E diversi arabi, al seguito del gran muftì di Gerusalemme, amico personale del Führer. Per l'edizione italiana del suo saggio, Christopher Hale ha arricchito il suo studio con un capitolo dedicato agli italiani che tra il 1943 e il 1945 vennero inquadrati nell'esercito tedesco, volonterosi carnefici che contribuirono a insanguinare il nostro paese. Nel formidabile esercito nazista combatterono tedeschi accecati dal nazionalismo di Hitler (che peraltro non era tedesco, bensì austriaco, ma al suo interno furono accolti anche i più feroci antisemiti di tutto il continente, sotto le insegne di un'ideologia razzista che sognava l'instaurazione di un Reich millenario. Furono in molti infatti ad arruolarsi ed ebbero un ruolo chiave nel genocidio degli ebrei e nella lotta contro i partigiani, grazie alla loro conoscenza dei territori occupati. E la loro rete di complicità, prima come massacratori e poi come fuggiaschi, getta la sua ombra fino ai nostri giorni, nell'"internazionale nera" attiva dalla fine della guerra a oggi.
35,00

Uno su mille. Cinque famiglie ebraiche durante il fascismo

Uno su mille. Cinque famiglie ebraiche durante il fascismo

Alexander Stille

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2011

pagine: 448

Un italiano su mille: era più o meno questa la proporzione di ebrei nella popolazione del nostro paese quando nel 1938 entrarono in vigore le leggi razziali, con le quali lo stato fascista si dichiarava ufficialmente antisemita e dava inizio alla vergognosa persecuzione razzista. Fino a quel momento, tuttavia, ebrei e fascisti avevano convissuto, in un singolare miscuglio di benevolenza e tradimento, persecuzione e aiuto. Per raccontare l'esperienza degli ebrei nel momento più tragico della nostra storia, Alexander Stille ha seguito il destino di cinque famiglie, diverse per origine e ceto, ma anche nel loro atteggiamento verso il regime. Gli Ovazza di Torino avevano prosperato sotto Mussolini, tanto che il patriarca della famiglia aveva guadagnato un ruolo di spicco nel partito. I Foa, anche loro torinesi, avevano un figlio fervente antifascista e l'altro iscritto al fascio. I Di Veroli di Roma hanno lottato disperatamente per sopravvivere nel ghetto. A Genova i Teglio, in particolare Massimo, e i Pacifici hanno collaborato con la chiesa cattolica per salvare centinaia di ebrei. Gli Schönheit di Ferrara vennero spediti a Buchenwald e Ravensbrück dai fascisti italiani e dai nazisti tedeschi. Uno su mille, pubblicato per la prima volta nel 1991, è il frutto di una paziente ricostruzione storica, ma anche di una serie di conversazioni con diversi protagonisti e testimoni di quegli eventi terribili.
28,00

Storia dell'Italia unita

Storia dell'Italia unita

Luigi Ganapini, Alberto De Bernardi

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2010

pagine: 1136

Esattamente un secolo e mezzo fa l'Italia è diventata una nazione. Dopo il rinascimento, il nostro paese era stato relegato in un ruolo marginale: dopo l'unità, ha iniziato un percorso che l'ha portato tra le maggiori potenze economiche del pianeta. Sul fronte della modernizzazione e della ricchezza, i successi dell'Italia unita sono dunque numerosi e innegabili. Tuttavia la storia recente del nostro paese resta segnata da due grandi tragedie come il fascismo e la distanza tra Nord e Sud. "La storia dell'Italia unita" racconta così una vicenda problematica, ricca di luci ma anche di ombre. Il volume è articolato lungo cinque narrazioni parallele, che approfondiscono altrettanti aspetti fondamentali: la politica internazionale; l'evoluzione del sistema politico e gli eventi che l'hanno segnato, a cominciare dalle due guerre mondiali; il modello di sviluppo, con i due miracoli economici; l'evoluzione della società; l'identità del paese attraverso la cultura. Tenendo presente le diverse prospettive adottate via via dagli storici per leggere il "caso italiano", De Bernardi e Ganapini offrono così una ricostruzione della vicenda italiana che tiene conto della lezione del passato, ma si apre anche alle sfide del presente: un saggio che vuole intervenire nel discorso civile del paese con gli strumenti propri del "mestiere dello storico", evitando tanto la museificazione della memoria quanto le trappole del sensazionalismo.
48,00

Gli anni dello sterminio. La Germania nazista e gli ebrei (1939-1945)

Gli anni dello sterminio. La Germania nazista e gli ebrei (1939-1945)

Saul Friedländer

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2009

pagine: 984

"Gli anni dello sterminio" porta a compimento uno dei maggiori sforzi compiuti da uno storico contemporaneo per ricostruire e comprendere l'evento chiave del Novecento: la persecuzione e lo sterminio di milioni di ebrei nell'Europa occupata dai nazisti. Per portare a termine il loro piano, i tedeschi avevano bisogno della collaborazione delle autorità locali e dei vari corpi di polizia e della passività delle popolazioni, a cominciare dalle élite politiche e spirituali. Ma era necessaria anche la disponibilità a obbedire agli ordini da parte delle vittime, che così speravano spesso di veder alleviate le loro sofferenze o di sopravvivere abbastanza a lungo da ottenere un visto per sfuggire agli aguzzini. Saul Friedländer studia la macchina nazista ai suoi diversi livelli e nei diversi paesi: permette di capire la scala, la complessità e l'interdipendenza dei vari fattori che resero possibile lo sterminio. Il materiale esaminato è enorme: non solo documenti ufficiali, ma anche diari, lettere e memorialistica. Questa poderosa sintesi non addomestica la memoria dell'orrore, ma restituisce una terribile pagina di storia in tutte le sue sfaccettature, erigendo un autentico monumento alle sue vittime.
43,00

Roma o morte. La lotta per la capitale d'Italia

Roma o morte. La lotta per la capitale d'Italia

Gustav Seibt

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 363

Il 20 settembre del 1870 i bersaglieri aprono una breccia nelle mura di Roma a Porta Pia. La presa della città segna il culmine del Risorgimento, con la conquista della futura capitale. E segna l'inizio della storia unitaria, ma con una drammatica frattura: la fine del potere temporale del Papa spinge infatti i cattolici italiani a una lunga astensione dall'attività politica, con conseguenze di lungo termine. Gustav Seibt ripercorre tutti i passaggi che hanno portato all'irruzione dei bersaglieri attraverso la breccia di Porta Pia: la situazione dello Stato della Chiesa nel XIX secolo, gli avvenimenti degli anni Sessanta, la questione romana, il difficile rapporto tra Roma e gli italiani, il cammino verso il Concordato tra Pio XII e Mussolini...
24,00

Stalin e i suoi boia. Un'analisi del regime e della psicologia stalinisti

Stalin e i suoi boia. Un'analisi del regime e della psicologia stalinisti

Donald Rayfield

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 591

Docente di russo e georgiano al Queen Mary College (University of London), Donald Rayfield disegna un nuovo profilo della cerchia di personaggi che ruotava attorno a Stalin, e che gli permise di conquistare e mantenere il potere. Nella piramide dittatoriale Stalin è il vertice, ma non è il solo artefice dello stalinismo. Cosa motivava i carnefici al suo servizio? Cosa li rendeva così feroci?
27,00

Le lacrime dell'impero. L'apparato militare industriale, i servizi segreti e la fine del sogno americano

Le lacrime dell'impero. L'apparato militare industriale, i servizi segreti e la fine del sogno americano

Chalmers Johnson

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 445

Dopo la fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'URSS, l'America è stata definita prima come "unica superpotenza", poi come "sceriffo involontario", poi come "nazione indispensabile" e, alla vigilia dell'11 settembre, la "nuova Roma". Ma ciò che Johnson teme di più, è che il nuovo militarismo guerrafondaio dell'amministrazione USA stia portando l'America verso un pericoloso imperialismo. Il potere sempre più grande che i settori militari hanno conquistato in questi anni fanno dire a Johnson che l'America ha varcato il suo Rubicone, e con il Pentagono alla guida ha imboccato una strada destinata sia a modificare la forma repubblicana degli Stati Uniti, sia a fomentare una tale ondata di contraccolpi da far temere il peggio.
26,00

Ricchezza e democrazia. Una storia politica del capitalismo americano

Ricchezza e democrazia. Una storia politica del capitalismo americano

Kevin Phillips

Libro: Copertina rigida

editore: Garzanti

anno edizione: 2005

pagine: 682

Il punto di partenza della riflessione dello storico e politologo statunitense è una mappa storica della saga della grande ricchezza, dal Settecento sino a oggi, nella più grande potenza economica e politica: come sono state accumulate le grandi fortune, quali sono state le loro origini e quali le loro fluttuazioni tra periodi di euforia e momenti di crisi. Ad arricchire l'analisi è lo studio dell'intreccio tra ricchezza e politica, anche nei suoi lati oscuri, perché, come dice Michele Salvati nella sua Presentazione, "molto spesso i ricchi e i politici hanno lavorato in tandem per creare e perpetuare situazioni di privilegio, talora a scapito dell'interesse nazionale, quasi sempre a scapito dei ceti meno prosperi".
26,50

La ricchezza e la povertà delle nazioni. Perché alcune sono così ricche e altre così povere

La ricchezza e la povertà delle nazioni. Perché alcune sono così ricche e altre così povere

David S. Landes

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2002

pagine: 704

Attraverso un'ampia documentazione storica, "La ricchezza e la povertà delle nazioni" affronta il problema più grave e urgente del pianeta: il divario crescente tra i ricchi e i poveri. Nel corso degli ultimi 600 anni, i paesi più ricchi del pianeta sono stati quasi tutti europei. Alla fine del XX secolo la bilancia ha iniziato a inclinarsi verso l'Asia, dove paesi come il Giappone si sono sviluppati con inedita rapidità. Ma perché alcune nazioni sono state privilegiate mentre altre sembrano destinate a restare per sempre nella miseria? Riprendendo la riflessione di Adam Smith, David S. Landes ricostruisce la lunga storia della ricchezza e della potenza nel mondo.
25,00

La ricchezza e la povertà delle nazioni

La ricchezza e la povertà delle nazioni

David S. Landes

Libro

editore: Garzanti

anno edizione: 2001

pagine: 696

Il libro affronta il problema più grave e urgente del pianeta: il divario crescente tra i ricchi e i poveri. Riprendendo la riflessione di Adam Smith, David S. Landes ricostruisce la lunga e affascinante storia della ricchezza e della potenza nel mondo. Studia le origini della prosperità, segue i percorsi dei vincitori e degli sconfitti, accompagna l'ascesa e la caduta delle nazioni. Discute le varie innovazioni, in particolare nel settore degli armamenti, dei trasporti, dell'energia e della metallurgia. Soprattutto, esamina i processi storici per capire in quale misura le diverse culture accelerano - o rallentano - il successo economico e militare, e influiscono sul tenore di vita.
28,92

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