Futura Editrice: Storia e memoria
Pagine scomode. La rivista «Astrolabio» (1963-1984)
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 323
I cinquant'anni dalla nascita de "L'Astrolabio", la rivista fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, offrono l'occasione per ripercorrere un tratto significativo della storia recente del nostro Paese attraverso la lettura e l'interpretazione degli avvenimenti politici, sociali, culturali (nazionali e internazionali) che la rivista ha fornito. Negli oltre vent'anni della sua vita, dal 1963 al 1984, "L'Astrolabio" ha rappresentato un punto di riferimento per un'area dell'opinione pubblica riformista e del mondo politico in generale; le sue pagine sono state veicolo di battaglie importanti, testimonianza di un impegno civile e politico erede della cultura azionista da cui sia Rossi che Parri provenivano. Se oggi è di qualche interesse ricordare quegli anni è anche perché essi presentano delle analogie con il passaggio politico che l'Italia sta attraversando. Allora, all'inizio degli anni Sessanta, il nascente centro-sinistra aveva suscitato grandi aspettative perché segnava una cesura con quasi un ventennio di politica centrista dominata dalla Democrazia Cristiana; oggi l'attenzione e le aspettative sono per un'altra cesura, quella con il ventennio berlusconiano, occasione da non perdere per restituire alla politica e alle istituzioni democratiche la dignità smarrita. Il presente volume e la connessa digitalizzazione della rivista costituiscono un progetto complessivo che nell'intenzione del curatore è volto a salvaguardare un frammento significativo della nostra memoria.
Alfasud, una storia italiana. La fabbrica di Pomigliano d'Arco dal fascismo alla globalizzazione
Giuseppe Pesce
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 160
Ci sono tante storie, dentro la storia dell'Alfasud di Pomigliano d'Arco. Il breve sogno industriale di Nicola Romeo, ma soprattutto la parabola dell'intervento pubblico in Italia: dalla nascita dell'IRI alla fine delle Partecipazioni statali, e poi ancora fino alla grande stagione delle privatizzazioni. Ci sono i tanti sforzi - e i tanti errori - per modernizzare il Mezzogiorno. C'è un secolo di industria e di politica: di tayloristi e fordisti, da Gobbato a Luraghi; di democristiani e comunisti, da Leone a Moro, da Berlinguer a Prodi. C'è un secolo di società italiana: dal grande boom al conflitto operaio, dal liberismo all'italiana fino all'ultima grande crisi. Questo saggio a tracciare un profilo complessivo della storia di Pomigliano, che non può essere ricostruito solo attraverso documenti d'archivio. Il dibattito che accompagna da sempre questa grande fabbrica del Mezzogiorno impone infatti di sfogliare cronache e studi, ascoltare protagonisti del mondo operaio e dell'industria, della politica e del sindacato. Per capire che questa non è una storia "meridionale", ma una grande storia italiana; e che riguarda il futuro, molto più del passato. Prefazione di Federico Libertino e Luigi Nuzzi.
Costruttori di libertà. L'organizzazione muraria di Varese dalle origini al fascismo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 170
Nell'Italia di fine Ottocento, in un periodo segnato dal moltiplicarsi dei conflitti sociali, i lavoratori delle "arti edilizie" avevano dato vita a spontanee forme di organizzazione per tutelare i propri diritti e migliorare le loro condizioni materiali. Bisognò attendere l'alba del nuovo secolo, dopo la cruenta repressione del 1898, perché le associazioni sorte un po' dappertutto si riunissero a Milano e confluissero nella Federazione generale italiana fra gli addetti alle arti edilizie. La Lombardia, interessata da un intenso processo di modernizzazione, ebbe un peso rilevante nella rete appena costituita. E in Lombardia il Varesotto, dove già nel 1892 si era costituita una Lega dei muratori, rappresentò una realtà particolarmente attiva. Questo volume, voluto dalla FILLEA CGIL di Varese e realizzato dall'Istituto varesino "Luigi Ambrosoli" per la storia dell'Italia contemporanea e del movimento di liberazione, ricostruisce per la prima volta questa importante pagina di storia sindacale dalle origini all'età fascista. È una storia scandita da lotte e sofferenze, una storia che si intreccia con le vicende politiche dello stesso periodo; una storia di lavoratori, che riuscirono a trasformare la loro debolezza individuale in forza collettiva per la costruzione di un mondo migliore. Testi di: Walter Schiavella, segretario generale della FILLEA CGIL; Flavio Nossa; Enzo R. Laforgia; Luca Conte; Michela Barzi; Daniela Franchetti. Prefazione di Walter Schiavella.
Sindacato e territorio. Storia della CGIL Lombardia (1960-1984)
Mattia Granata, Jorge Torre Santos
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 274
"Una storia cominciata subito dopo il V Congresso nazionale che si tenne a Milano nel 1960, quando fu costituito per la prima volta il Comitato di coordinamento regionale delle Camere del lavoro, che divenne poi il Comitato regionale lombardo. Da allora lo sviluppo di questa realtà, che alle origini svolgeva un ruolo di puro coordinamento tra le strutture legate al territorio e ai luoghi di lavoro, ha segnato nel tempo una vera e propria discontinuità e, armonizzandosi con i cambiamenti della struttura statale, che si è via via decentrata attribuendo sempre più alle Regioni i poteri delegati dal Titolo V della Costituzione, si è configurata come un luogo di iniziativa e di direzione dell'azione sindacale complessiva della Cgil [...] Dalla sua nascita ad oggi, la struttura regionale ha dunque assunto un ruolo essenziale, non solo nella Cgil, ma nelle scelte politiche concrete, anche di carattere legislativo, per fare fronte alla crisi, per salvaguardare la salute, la sicurezza, il territorio e l'ambiente, e anche per la tenuta unitaria nella contrattazione regionale e nel rapporto con la politica [...] È attraverso il Regionale e le Camere del lavoro che passa e si dirama nel territorio l'identità di un'organizzazione, l'immagine di un sindacato confederale che guarda ai problemi da un punto di vista generale, e, proprio per questa sua visione complessiva, è più capace di affrontare le grandi sfide." (dalla prefazione di Susanna Camusso)
Portella della Ginestra e il processo di Viterbo. Politica, memoria e uso pubblico della storia (1947-2012)
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 300
Nel sessantacinquesimo anniversario della strage di Portella della Ginestra, per iniziativa dell'Archivio di Stato di Viterbo, dell'Università della Tuscia e della Fondazione Di Vittorio, si è tenuta a Viterbo una giornata di studio sul tema che ha fornito anche il titolo del volume. La ricostruzione degli avvenimenti del 1 ° maggio 1947 e il dibattito storiografico sulla strage di Portella sono stati posti in connessione con la storia dell'Italia repubblicana, senza trascurare il mondo della cultura e delle arti, la memoria del sindacato e le celebrazioni ufficiali. Il panorama degli studi raccolti nel volume è stato articolato dall'analisi delle reazioni del mondo politico e sindacale, dalla rassegna sul processo di Viterbo nei rotocalchi italiani e da una densa ricognizione sui lavori della Commissione Antimafia, con risultati che attestano l'efficacia di una indagine a tutto campo tra politica, memoria e uso pubblico della storia. Gli approfondimenti sulle rappresentazioni di Portella della Ginestra elaborate dalla letteratura, dalla pittura, dal cinema e dalla televisione completano il quadro, con il ricorso sistematico a fonti iconografiche e audiovisive. In sintonia con l'approccio interdisciplinare della giornata di studio al volume è unito il DVD della Mostra multimediale "Portella della Ginestra: politica, memoria, uso pubblico della storia (1947-2012)". Prefazione di Maurizio Ridolfi.
Fausto Vigevani. Il sindacato, la politica
Edmondo Montali, Sergio Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 301
A dieci anni dal primo volume a lui dedicato, "Fausto Vigevani. La passione, il coraggio di un socialista scomodo" (di Pasquale Cascella, Giorgio Lauzi, Sergio Negri, Ediesse 2004), e a undici dalla sua scomparsa, gli amici dell'associazione Labour Riccardo Lombardi hanno voluto impegnarsi in una nuova pubblicazione che ricordando Vigevani vuole offrire un'occasione utile per riflettere sui complessi e drammatici problemi di oggi. Ciò è infatti possibile per l'attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni; per le anticipazioni che seppe proporre in campo sindacale e politico, sostenute da un'intelligenza acuta e lungimirante; per l'intransigenza etica delle sue scelte e la sua passione fortissima per un ruolo alto e nobile della politica: tutti valori, questi, a cui deve riferirsi con sicurezza il nostro paese per uscire finalmente dal declino. È illuminante a questo proposito un frammento del suo pensiero, tratto da "Riflessioni sulla situazione politica" del giugno 2000: "Il riformismo è debole, perché debole e incostante è il suo collegarsi ai valori. Ma ciò indebolisce la politica, la rende estranea, lontana, autoreferenziale. Da questa idea della politica, da questa sua crescente lontananza e autoreferenzialità, traggono origine il disinteresse se non l'ostilità da parte dei cittadini e l'astensionismo crescente degli elettori..." Introduzione diell'Associazione Labour Riccardo Lombardi.
Unione sindacale italiana. I cento anni dell'USI
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 141
Il libro contiene gli atti del convegno "I cento anni dell'USI, Unione Sindacale Italiana" che si è tenuto a Parma il 6 dicembre 2012. Il convegno ha ripercorso la storia di una importante Confederazione sindacale che, nata nel 1912, ha scritto pagine di grande interesse per la storia del Paese, in particolar modo in relazione alla prima guerra mondiale e al suo tormentato dopoguerra. È una storia che, sebbene non abbia riscosso il dovuto riconoscimento nella letteratura di genere, è in realtà imprescindibile per chi voglia ritrovare le radici di tante correnti di pensiero che hanno esercitato la loro influenza nell'Italia del Novecento. Il sindacalismo rivoluzionario ha infatti introdotto nelle tradizionali concezioni sindacali e politiche del movimento operaio elaborazioni teoriche fortemente innovative, che ne hanno fatto, grazie anche a figure come Giuseppe Di Vittorio, che fu tra i fondatori dell'USI, uno degli attori più rilevanti della complessa dialettica del mondo del lavoro con le istituzioni dell'Italia liberale, capace di interagire con l'intera vicenda politica nazionale tra la crisi del giolittismo e l'affermazione del nazionalismo. Il volume ricostruisce la vicenda dell'Unione Sindacale Italiana attraverso gli interventi di Maurizio Antonioli, Andrea Dilemmi, Giorgio Sacchetti, Jorge Torre Santos, Adolfo Pepe. Prefazione di Paolo Bertoletti, introduzione di Carlo Ghezzi.
Bruno Buozzi (1881-1944). Una storia operaia di lotte, conquiste e sacrifici
Gabriele Mammarella
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: VI-352
Bruno Buozzi è stato uno dei maggiori protagonisti della storia d'Italia della prima metà del Novecento. La sua è la storia di una battaglia epocale, la stessa a cui gente umile e fiera quanto lui consacrò la propria vita in nome di un fortissimo senso di giustizia sociale. Prima di ogni cosa Buozzi fu un operaio, un uomo dalle origini modeste. Autodidatta, studiò rubando le ore al sonno e in breve riuscì ad affermarsi come leader sindacale. Pacato e tollerante, fu l'artefice di lotte operaie plateali e dirompenti come l'occupazione delle fabbriche. Convinto socialista, respinse la violenza come mezzo di lotta e abbracciò l'idea riformista della gradualità delle conquiste sociali. Tra i suoi primati si contano numerose conquiste sindacali, prima fra tutte la giornata lavorativa di 8 ore. Antifascista risoluto e coraggioso, tenace avversario di ogni estremismo politico, Buozzi era un socialdemocratico convinto che la democrazia dovesse essere in primo luogo nelle fabbriche. Quando perciò i nazisti lo assassinarono in una delle stragi più oscure del Secondo fine guerra, l'Italia libera e fondata sul lavoro non perse solo un uomo di grande esperienza sindacale e politica, ma uno dei suoi più importanti e generosi padri fondatori. Prefazione di Susanna Camusso.
La FISAC milanese e lombarda. Memoria e valori. Persone, politiche, fatti e testimonianze
Michele Sala
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 437
I 65 anni di storia della FISAC CGIL, qui trattati, sono strettamente e inevitabilmente intrecciati con la storia del nostro Paese. Ad essa hanno contribuito le lavoratrici e i lavoratori del credito e delle assicurazioni, con le passioni e le ragioni delle loro battaglie per la democrazia e l'emancipazione. Evocarne la storia non ha voluto essere un esercizio di memoria commemorativa, né tanto meno nostalgica. Ha voluto invece essere un forte richiamo a un patrimonio di valori ricco ed importante, cui i giovani, semplici iscritti o già attivisti sindacali, possano essere motivati ad attingere a piene mani. La memoria infatti va intesa come ponte che unisce passato, presente e futuro, come valore rispettato e custodito, come chiave di interpretazione fondamentale delle vicende umane. C'è un filo rosso che lega queste pagine ed è il valore sociale del lavoro. Non poteva essere diversamente. L'articolo 1 della Costituzione recita: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro...". Il lavoro vi è assunto, cioè, come valore costituzionale essenziale, inteso e tutelato: come valore economico, ossia mezzo di soddisfazione dei bisogni umani; come valore sociale, cioè ambito nel quale contribuire al bene comune e ottenere un riconoscimento sociale; come valore personale, cioè spazio per la valorizzazione del talento individuale. Presentazione di Agostino Megale, prefazione di Guglielmo Epifani.
Comunisti in un borgo toscano. Mercatale in Val di Pesa
Massimo Carrai
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 187
Mercatale è un borgo nel Comune di Sancasciano Val di Pesa, alle porte di Firenze. Fin dal primo dopoguerra la sinistra vi era stata predominante e il PCI lo fu dal 1946 fino alla sua scomparsa. Il ritrovamento in un armadio della vecchia sede del PCI della serie pressoché completa dei verbali del Comitato di sezione dal 1945 al 1991 ha fornito la straordinaria fonte che ha consentito di ricostruire sia il ruolo dei comunisti nell'animare e dirigere la vita politica locale, sia le dinamiche interne alla sezione che rispecchiavano le tensioni del partito a livello centrale e le ripercussioni sul microcosmo di Mercatale di eventi nazionali e internazionali. L'autore ha messo a fuoco alcuni nodi di una vicenda semisecolare: il ruolo dei comunisti nella Resistenza e la penetrazione fra i mezzadri, il ceto sociale maggioritario nella zona; la triplice tornata elettorale del 1946 che sancì il predominio del PCI; la crisi del 1956 dopo il XX Congresso del PCUS e dopo i "fatti" di Polonia e Ungheria; gli effetti della crescita economica degli anni Sessanta con l'espansione dei consumi e con i nuovi modelli di fruizione del tempo libero; il rinnovamento politico e culturale degli anni Settanta e le prime nubi degli anni Ottanta. L'ultimo capitolo si confronta con lo spaesamento, la rabbia e il senso di sconfitta esistenziale, oltre che politica, di coloro che vivevano la fine di un'esperienza collettiva... Prefazione di Mario Caciagli.
Le carte del lavoro. Un secolo di lotte sociali, sindacato e politica
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 200
Dai giornali mazziniani, internazionalisti e anarchici ai volantini diffusi nel 1890 allorché ebbe inizio la tradizione del Primo maggio; dalle vecchie e rare tessere socialiste e sindacali ai preziosi manoscritti di Andrea Costa, Enrico Ferri, Argentina Altobelli, Ugo Ojetti e Gaetano Salvemini; dai verbali delle riunioni in Cgil nelle calde giornate del 1948, quando si consumò la scissione sindacale, al telegramma di solidarietà inviato da Italo Calvino a Giuseppe Di Vittorio per la posizione assunta sui fatti d'Ungheria. Inediti, rarità e pezzi unici, custoditi da tre importanti archivi storici della Cgil, arricchiscono le pagine di questo volume che offre una rappresentazione visuale della vicenda del mondo del lavoro in Italia dalla fine del diciannovesimo secolo agli anni Ottanta del secolo successivo. Presentazione di Claudio Di Berardino.
Ricordi di vita sindacale e politica
Arvedo Forni
Libro
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 216
Arvedo Forni, nato nel 1919 a San Giovanni in Persiceto, è stato per cinquanta anni militante e dirigente della CGIL; segretario della Federterra e poi della Camera del lavoro di Bologna, segretario della FILLEA-CGIL, membro della segreteria confederale, vicepresidente dell'INPS e infine segretario generale dello SPI. Nel raccontare la propria storia, Forni ha scelto deliberatamente di soffermarsi su alcune vicende esemplari compiendo una selezione severa degli avvenimenti vissuti da protagonista. Lo ha fatto ad oltre novanta anni lasciando emergere la sua caratteristica più peculiare: quella di uomo completamente immerso nel lavoro sindacale e politico. Accanto alla storia del militante vi sono solo i ricordi delle origini contadine e della fatica dei primi lavori, degli anni del fascismo e della guerra. L'esperienza nella CGIL e nel PCI iniziata all'indomani della Liberazione - e proseguita nel sindacato lungo tutta la storia dell'Italia repubblicana sino agli anni novanta - viene raccontata pensando esclusivamente alla storia collettiva e ai grandi problemi nazionali senza tralasciare i riferimenti alle singole personalità che hanno segnato la sua formazione: da Arturo Colombi ad Agostino Novella, da Giuseppe Dozza a Giuseppe Di Vittorio.

