Futura Editrice: Storia e memoria
I «ribelli» della Timo. Storia di un gruppo sappista nella Resistenza. Parma, 1943-1945
Brunella Manotti
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 123
Ricostruire l'attività clandestina del gruppo di partigiani operante all'interno della società per azioni TIMO di Parma ha significato indagare quel vasto universo di donne e uomini lavoratori che operarono attivamente contro le forze d'occupazione e il governo fascista repubblicano. La storia che si è voluta raccontare, dunque, non è storia di eroici guerrieri fuori dal tempo e dallo spazio. È storia di giovani uomini che, in una società profondamente colpita dalla guerra totale, nella convivenza quotidiana con una pratica di soprusi e di morte, hanno saputo operare una scelta di campo e agire di conseguenza. Ragazzi che, con il loro bagaglio di esperienza e di errore, hanno accettato di mettersi in gioco, fino, in alcuni casi, al sacrificio della vita.
Nel cuore rosso di Roma. Il Celio e la Casa del Popolo. Lotte sociali,politica e cultura (1906-1926)
Giuseppe Sircana
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 157
Roma, 6 ottobre 1906: con la celebrazione del IX Congresso del Partito socialista s'inaugura la Casa del Popolo di via Capo d'Africa, che diventa sede di organizzazioni politiche e sindacali e teatro di importanti eventi del movimento operaio della capitale. Il Celio, dove già si svolgono, all'Orto Botanico, manifestazioni e comizi e dove nel 1912 sorgerà, sulle pendici del Colle Oppio, l'Educatorio Andrea Costa, si trasforma in una sorta di cittadella rossa tenuta sotto stretta sorveglianza dalla polizia. Questo libro ripercorre la storia dell'edificio, a partire dal "miracolo" che rende possibile, in appena quindici mesi, tradurre in realtà l'idea lanciata da Enrico Ferri nel comizio del 1° maggio 1905. Per circa vent'anni la Casa del Popolo è la casa comune di socialisti rivoluzionari e riformisti, anarchici, repubblicani, comunisti, il quartier generale di grandi agitazioni operaie e della prima resistenza al fascismo. Per impulso dell'Educatorio, dove sono attivi un doposcuola e un ricreatorio per fanciulli, si sviluppano varie iniziative come la Scuola socialista di cultura, l'Università proletaria, il Teatro del Popolo; si tengono conferenze, corsi di cultura generale e amministrazione, rappresentazioni teatrali, concerti e spettacoli. Nel 1926 con la confisca della Casa del Popolo ad opera del regime fascista inizia un'altra storia, le cui propaggini arrivano fino a oggi. Presentazione di Claudio Di Berardino e Mario Guerci.
Il sindacato nella città ferita. Storia della Camera del lavoro di Genova negli anni sessanta e settanta
Fabrizio Loreto
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 379
Il libro ricostruisce la storia della Camera del lavoro di Genova dal 30 giugno 1960, giorno dello sciopero generale cittadino proclamato contro l'imminente congresso nazionale del Msi, al 24 gennaio 1979, giorno del barbaro assassinio di Guido Rossa, delegato della Fiom-Cgil nella fabbrica Italsider di Cornigliano, da parte delle Brigate rosse. Gli anni sessanta e settanta hanno rappresentato un ventennio cruciale per le sorti del capoluogo ligure. Attraverso una mole notevole di fonti a stampa e documenti inediti, provenienti per lo più dai fondi della Camera del lavoro e della Fiom di Genova, custoditi presso l'Archivio storico del Comune, il volume ripercorre le complesse vicende della Cgil locale, dalla ripresa operaia degli anni sessanta alla parabola decrescente degli anni settanta, passando attraverso lo straordinario ciclo di conflittualità sociale del 1968-1973. Gli avvenimenti sindacali vengono intrecciati alle diverse fasi economiche (il boom, la successiva congiuntura negativa, la deindustrializzazione e terziarizzazione del sistema produttivo) e alle differenti stagioni politiche (la crisi del centrismo, la parabola del centrosinistra, l'affermazione delle "giunte rosse"), con molteplici riferimenti anche ai mutamenti sociali e culturali che rendono particolarmente interessante il contesto genovese.
Filda CGIL. È stato bello... e noi c'eravamo
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 113
Nell'agosto del 2016 ricorrerà il cinquantenario della fondazione della Filda Cgil, il sindacato dei lavoratori delle assicurazioni oggi confluito nella Fisac, una storia di passione e di intelligenza collettiva che il gruppo dirigente del sindacato ha vissuto con migliaia di lavoratori. Così è stato possibile difendere anche gli interessi di milioni di assicurati, quando sono fallite le imprese assicurative. Centinaia di giovani nel corso degli anni sono stati poi attratti da questa nuova organizzazione, affermandosi nella direzione e costituendo la struttura portante della nuova Filda che in pochi anni diventerà il primo sindacato della categoria. La regola base si fondava sui valori della rappresentanza e della rappresentatività, del radicamento nei luoghi di lavoro e soprattutto sul primato dell'ascolto. La forza conquistata nelle aziende direzionali veniva utilizzata poi per difendere più efficacemente i lavoratori meno protetti e gli assicurati. Importanti i risultati conseguiti: contrattazione in tutte le pieghe del comparto, compresi i mondi difficili dell'appalto e dei produttori, salvaguardando lavoratori e utenti, con forme innovative individuate sul campo, in condizioni spesso molto difficili. I protagonisti di allora raccontano questa storia di lavoratori e cittadini.
Le parole di Giuseppe di Vittorio. La persona, il lavoro, il sindacato, la Costituzione
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 140
"Le parole di Giuseppe Di Vittorio" sono le parole contenute nella Relazione sul diritto di associazione e sull'ordinamento sindacale (1946) presentata alla Terza Sottocommissione sui temi economici e sociali per la definizione della Costituzione (1948). Sono parole fondative della Repubblica Italiana che rappresentano un fatto inedito, non riscontrabile nella formazione delle Costituzioni dei paesi europei, e identitario della composizione della Carta Fondamentale. Sono parole prime. I saggi che compongono il libro offrono un'interpretazione interdisciplinare (sociologica, storica, giuridica) della relazione, in un testo in cui l'approccio ermeneutico degli autori si rivela scientificamente attento e che, diversamente da una comprensione formalmente rigorosa, manifesta anche il grande interesse di studiosi catturati dal potere delle parole di Di Vittorio. Ne emerge così la qualificazione del diritto di associazione come il presidio più sicuro della libertà della persona, rilevando anche il ruolo fondamentale di Di Vittorio nella definizione del caposaldo lavoristico della Costituzione, e la natura della CGIL. È valutato l'impatto della relazione sulle norme dedicate ai temi del diritto sindacale nonché sul complessivo sistema costituzionale, e il ruolo chiave svolto dal mondo del lavoro nella definizione del Patto costituzionale.
L'itinerario di Bruno Trentin. Archivi, immagini, bibliografia
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2016
pagine: 178
Il libro racconta la vicenda intellettuale, politica e umana di Bruno Trentin attraverso la documentazione cartacea e multimediale a lui relativa e la bibliografia dei suoi scritti sulle principali testate della sinistra. Un racconto composto di documenti e di immagini che di fatto narrano il Novecento italiano: la Francia dell'esilio, Padova città universitaria in cui attivare la Resistenza, Milano partigiana, Mirafiori dominata dalla Fiat e poi bloccata dagli scioperi. Le carte documentano l'impegno e il carisma di Trentin nei ruoli di segretario della Fiom, di segretario generale della Cgil e di parlamentare europeo per il Pds nella legislatura 1999-2004. Dall'infanzia e l'adolescenza in tetra di Francia alle lotte operaie dell'Autunno caldo fino allo scontro col governo Amato nel 1992 sull'abolizione della scala mobile, si dipana il racconto di sessant'anni di vita italiana passata tra le fabbriche e le scrivanie. Contiene: "La persona umana, le trasformazioni del lavoro e le contraddizioni del precariato", l'ultimo intervento di Bruno Trentin (Fermo, 25 maggio 2006). Viene pubblicato, per la prima volta, l'inventario delle carte (appunti e altri materiali) giacenti nella casa di Bruno Trentin alla sua morte. Prefazione di Iginio Ariemma.
Una questione capitale. Di Vittorio in Campidoglio 1952-1957
Ilaria Romeo, Giuseppe Sircana
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 134
Il profilarsi di un'alleanza clerico-fascista alle elezioni comunali di Roma del 1952, la cosiddetta operazione Sturzo, è all'origine della candidatura di Giuseppe Di Vittorio nella Lista cittadina promossa da Francesco Saverio Nitti, che risulterà la più votata. Grazie al meccanismo degli apparentamenti la maggioranza dei seggi va tuttavia al blocco centrista voluto da De Gasperi. Di Vittorio ottiene il maggior numero di preferenze, che onorerà con un'assidua presenza in Campidoglio sempre attenta e partecipe dei problemi cittadini. La prima parte del volume ricostruisce il percorso politico che porta alla formazione della lista unitaria di sinistra, l'accesa campagna elettorale e la controversa ricandidatura del leader della Cgil alle comunali del 1956, causa di un forte attrito con i vertici del Pci. La seconda parte approfondisce l'attività consiliare di Di Vittorio e il suo intenso rapporto con la città e con il mondo del lavoro romano. Presentazione di Walter Veltroni. Introduzione di Adolfo Pepe.
Parità di genere nello sport: una corsa ad ostacoli. Le donne nello sport proletario e popolare
Luciano Senatori
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 336
Questo libro racconta le donne attraverso un percorso di emancipazione in un contesto tipicamente maschile, quello sportivo. Una "corsa ad ostacoli" resa ancor più difficile dai pregiudizi culturali e sociali, anche all'interno della sinistra. Un percorso che nasce nella Resistenza, con le donne staffette partigiane che si muovevano in bicicletta. Quelle stesse donne che, dopo la Liberazione, sono rimaste in sella ed hanno realizzato un diritto, quello a spostarsi autonomamente nelle strade italiane e nelle piste di ciclismo. Così è nato il ciclismo femminile. E poi lo sviluppo della pratica sportiva femminile anche nelle altre attività, dall'atletica al calcio, dalla ginnastica al rugby. Grazie al loro esempio e alle loro elaborazioni l'ambiente sportivo ha incominciato a mutare, divenendo più accogliente per tutti e più democratico. Queste lotte di libertà hanno trovato nell'UISP Unione Italiana Sport Per tutti un'incubatrice naturale fino all'elaborazione della Carta dei diritti della donna nello Sport del 1985, adottata dal Parlamento Europeo, poi aggiornata nel 2011. Questo percorso prosegue ancora oggi nei vari ambiti del sistema sportivo, da quello delle praticanti e delle campionesse a quello delle giornaliste e delle dirigenti. Prefazioni di Vincenzo Manco e Ivana Vaccari, presentazione di Sergio Giuntini.
Sindacalismi, sindacalismo. La rappresentanza del lavoro in italia nel primo Novecento. culture, figure, politiche (1900-1914)
Fabrizio Loreto
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 350
Il libro analizza i caratteri e le peculiarità del sindacalismo italiano nei primi anni del Novecento, con particolare riguardo al pluralismo culturale e all'articolazione organizzativa delle diverse esperienze. Fu durante l'epoca giolittiana, infatti, che il movimento sindacale divenne una presenza influente nel quadro politico ed economico nazionale, sia come interlocutore autorevole (nelle sue componenti più moderate), sia come avversario indomito (nelle sue componenti più radicali) delle classi dirigenti. I diversi sindacalismi (riformista, rivoluzionario, anarchico, repubblicano e cristiano) composero uno scenario complesso, arricchito da ulteriori divisioni all'interno di ciascuna organizzazione e da interessanti contaminazioni tra le numerose correnti. Le soluzioni organizzative adottate e le scelte rivendicative avanzate furono molteplici, spesso radicalmente alternative, soprattutto quando entravano in relazione con il mondo della politica e delle istituzioni. Nello stesso tempo, il sindacalismo dell'epoca mostrò anche alcune significative tendenze comuni, nel rapporto con i lavoratori e con le imprese, con le associazioni e con i partiti. Inoltre, per la prima volta a livello nazionale, si manifestò in modo evidente e trasversale la natura duplice e ambivalente del sindacato, insieme soggetto di contestazione del sistema economico e politico, ma anche agente d'integrazione delle masse popolari nello Stato liberale e democratico.
Il sindaco tranviere. Antifascismo, socialismo, sindacato e istituzioni: la vita e il progetto di Fulvio Cerofolini
Fabrizio Loreto, Federico Croci, Donatella Alfonso
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 296
Il libro ricostruisce la biografia di Fulvio Cerofolini, autorevole politico e sindacalista genovese. Di origine operaia, militante antifascista e socialista, nel dopoguerra diventa un importante dirigente della Camera del Lavoro di Genova, di cui è segretario generale dal 1967 al 1969; nei primi anni Sessanta, per breve tempo, ricopre anche l'incarico di vicesegretario nazionale della CGIL. Consigliere comunale dal 1960, Cerofolini è sindaco del capoluogo ligure dal 1975 al 1985. Nel 1987 viene eletto deputato del PSI, mentre negli ultimi anni della sua vita assolve importanti incarichi istituzionali e politici a livello regionale e comunale. I saggi che compongono il volume ripercorrono l'intera parabola biografica di Cerofolini, utilizzando un ricco materiale documentario, composto da fonti a stampa, carte d'archivio e testimonianze orali. II primo saggio, di Fabrizio Loreto, analizza l'attività sindacale di Cerofolini; il secondo, di Federico Croci, esamina il suo ruolo di amministratore locale; il terzo, di Donatella Alfonso, approfondisce gli ultimi anni del suo impegno politico-istituzionale. Dalla ricerca storica emerge la statura del personaggio, per oltre mezzo secolo rappresentante influente del mondo politico e sindacale sia ligure che nazionale.
1944. L'anno della svolta. Lavoro e Resistenza: gli scioperi del marzo, la deportazione operaia e il patto di Roma
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 152
Il 1944 è stato un anno di svolta nella storia mondiale: è l'anno che decide definitivamente la seconda guerra mondiale. Si consuma il fallimento della Repubblica sociale di Salò travolta certamente dalle vicende militari ma costretta in primo luogo a confrontarsi con la finzione della sua esistenza priva di prospettive politiche, ancoraggi sociali, indipendenza sostanziale. Il mondo del lavoro segna fortemente i caratteri della Resistenza. I grandi scioperi delle città del Nord Italia si riallacciano agli scioperi del 1943 e prefigurano le insurrezioni dell'anno successivo. I partiti e i sindacati si avviano alla ricostituzione e, sebbene ancora in nuce, prefigurano il loro posizionamento nella nascente democrazia. Per il sindacato, il 1944 significa la nascita della CGIL unitaria, prima e unica esperienza della nostra storia di una Confederazione sindacale nella quale convivono le anime della cultura comunista, socialista e cattolica come in una trasmissione a livello sindacale dell'anima del Comitato di Liberazione Nazionale. È anche l'anno delle stragi tedesche più violente e che lasciano le ferite più profonde. Questo libro prova a leggere il 1944 da tre avvenimenti: gli scioperi operai con epicentro Milano, la deportazione operaia con epicentro Genova e la ricostruzione della CGIL unitaria con il Patto di Roma.
Prima e dopo la guerra. 1936-1946. Il lungo decennio del Mezzogiorno
Gloria Chianese
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 172
Con l'invasione dell'Etiopia il consenso al fascismo raggiunse il suo livello più alto. Seguì, poco dopo, l'intervento di Mussolini nella guerra civile spagnola. Quindi, già prima del 10 giugno 1940, le popolazioni meridionali ebbero modo di misurarsi "dall'interno" con la tragedia della guerra, anche in seguito agli arruolamenti ingannevoli del regime. Era iniziato il "lungo decennio" del Mezzogiorno. Una memoria conservata, in particolare, nelle vicende umane dei soldati inviati in Africa, in Spagna, in Francia, nei Balcani, in Russia e dei civili sottoposti, in patria, alla minaccia quotidiana dei bombardamenti. Dopo l'8 settembre 1943, alla "morte dal cielo" si aggiunsero le rappresaglie naziste. Gli "otto milioni di baionette" si trasformeranno, alla fine, in un doloroso elenco di morti, di prigionieri, di reduci allo sbando. Dopo le rivolte antinaziste al Sud e i "venti mesi" della Resistenza al Nord, le ferite materiali e morali della "lunga guerra" cominceranno a cicatrizzarsi il 2 giugno 1946 con il referendum istituzionale. Solo allora, infatti, si concluderà il "lungo decennio della guerra" e inizierà, anche per il Mezzogiorno, il "decennio della ricostruzione". Con un innovativo approccio storiografico, il libro di Gloria Chianese "ricuce" lo sfondo della complessa fase storica 1936-1946 e offre la chiave di lettura per comprenderla.

