Franco Angeli: Economia
Le cooperative idriche in Italia e in Europa. Evoluzione, assetti di governance, performance e prospettive della gestione delle community-owned water supplies
Giulia Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 172
Fra i modelli di fornitura dei servizi idrici presenti in Europa è possibile includere anche la gestione di comunità, in forma cooperativa o a essa assimilata, ove i proprietari delle reti e degli impianti sono i cittadini, che hanno dunque la duplice veste di proprietari-gestori e di utenti. Le cooperative idriche e più in generale le gestioni di comunità (community owned water supplies) rappresentano delle realtà economiche che affondano le radici in storie e tradizioni spesso lontane nel tempo, ma che hanno saputo preservarsi ed evolvere, innovando nella tradizione di un servizio pubblico essenziale come quello idrico. Dall’Alto Adige all’Austria, dalla Finlandia alla Danimarca, dall’Irlanda alla Galizia, è possibile trovare esperienze longeve ed estremamente positive di cooperazione idrica, che hanno saputo superare la prova del tempo e che sono state in grado di cogliere le sfide attuali, pur mantenendo dei forti legami con le proprie origini e la tradizione. Stakeholder engagement, governance democratica e performance sostenibili sono alcuni degli elementi che contraddistinguono questo modello gestionale. Alcune cooperative in Italia ed in Europa sono nate negli ultimi decenni, dimostrando che la cooperazione idrica può conciliarsi con la modernità, rappresentando potenzialmente anche un’alternativa alle spinte di “ripubblicizzazione” dei servizi pubblici che sembrano avere una forza crescente nelle moderne democrazie.
Produttività e redditività delle imprese. L'Umbria nell'Italia di mezzo
Bruno Bracalente, Alessandro Montrone
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 220
Per l’Umbria la bassa produttività è da sempre il principale problema strutturale e la causa prima del divario di PIL per abitante che la separa, in misura via via crescente, dalla media del Paese e soprattutto dalle regioni centro-settentrionali, comprese quelle più prossime per collocazione geografica e per caratteristiche del sistema economico. Lo studio che viene qui presentato affronta il tema cruciale della produttività al livello più utile a comprenderne le implicazioni e per individuare alcune delle politiche necessarie per avviarlo a soluzione, ovvero il livello delle singole imprese dei diversi comparti produttivi. Nella convinzione che solo se le imprese sono in grado di migliorare la loro performance produttiva, anche attraverso il sostegno di politiche pubbliche specificamente orientate allo scopo, potrà crescere la produttività aggregata dell’intero sistema regionale e nazionale. L’obiettivo del lavoro è quello di far emergere i punti critici che deprimono la produttività in Umbria e più in generale nelle regioni dell’Italia di mezzo e condizionano negativamente i tanti aspetti ad essa collegati, dalla redditività delle imprese alla remunerazione del lavoro, al benessere economico della popolazione. Punti critici sui quali è necessario agire attraverso politiche adeguate, richiamate nella parte conclusiva del lavoro, da parte sia delle stesse imprese sia delle agenzie e istituzioni pubbliche di promozione dello sviluppo.
La lettura economico-aziendale della gestione d'azienda. Il bilancio d'esercizio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
La trasformazione del settore bancario post-crisi. Vincoli e opportunità
Roberto Guida
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 140
Il settore creditizio europeo ha attraversato, nell’ultimo decennio, un’intensa fase di mutamento strutturale che ne ha radicalmente cambiato l’assetto, trasformando profondamente il ruolo degli intermediari. Il nuovo contesto istituzionale, regolamentare e competitivo che ne è scaturito ha fortemente influenzato le strategie, l’organizzazione e gli economics delle banche europee e, in particolare, di quelle italiane. L’adeguamento al contesto post-crisi ha riguardato la transizione verso nuovi modelli di business sostenibili ed efficaci nel rafforzare le performance di medio-lungo periodo. In tal senso, le sfide per gli intermediari creditizi sono state molteplici: l’adeguamento alle mutate esigenze del sistema produttivo, finalizzato ad una più efficiente allocazione delle risorse finanziarie; il rafforzamento e il recupero di redditività attraverso la diversificazione dei ricavi e il contenimento dei costi; l’innalzamento dei livelli di efficienza attraverso la riorganizzazione dei processi, indotta dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. In tale contesto, il presente lavoro analizza il processo di trasformazione del settore bancario europeo e italiano in un’ottica evolutiva, individuando le determinanti e gli effetti del mutamento di assetto strutturale e competitivo. L’analisi si focalizza, anche attraverso una verifica empirica, sulle scelte degli intermediari in termini di diversificazione e utilizzo dell’informazione come drivers di creazione di valore nella relazione con la clientela.
Gestione e valutazione dei Non Performing Loans
Matteo Cotugno
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 144
Le crisi dei mutui subprime avvenuta negli anni 2007-2009 e quella successiva che ha caratterizzato i debiti sovrani dei Paesi Europei negli anni 2010-2011 hanno determinato una profonda contrazione dell’economia reale, generando il deterioramento delle condizioni di solvibilità delle imprese e delle famiglie e, al contempo, l’accumulazione di rilevanti volumi di crediti deteriorati (Non Performing Loans, NPLs) nel sistema bancario. I sempre più stringenti vincoli posti dalla vigilanza bancaria impongono alle banche crescenti livelli di accantonamenti (provisioning), a fronte di margini reddituali in contrazione, anche a seguito - tra l’altro - di una prolungata politica monetaria espansiva. In tale contesto, il sistema bancario italiano è chiamato a ripensare ai propri modelli di business, al fine di contrastare la continua erosione dei margini aziendali complessivi. In questa prospettiva, l’area crediti può offrire il proprio contributo riformulando i propri processi organizzativi e di controllo interno e valorizzando il portafoglio di NPLs, poiché un’adeguata analisi delle posizioni deteriorate e la definizione di una strategia differenziata per cluster possono rappresentare un’opportunità di business per la banca. Un mix ottimale di strategie alternative di gestione dei crediti deteriorati, che spazia dalle internal workout unit, all’utilizzo di servicer in outsourcing, alla cessione sul mercato secondario dei NPLs sino alla implementazione di operazioni di cartolarizzazione con garanzie statali (GACS), può rappresentare una leva gestionale tesa alla massimizzazione del recovery rate per la banca e, in definitiva, alla riduzione del costo del credito. Il volume fornisce un supporto teorico-metodologico al tema della valutazione dei crediti non performing nelle banche, secondo diverse prospettive (regolamentare, contabile e di mercato) fornendo utili spunti per governare le complesse scelte di gestione del portafoglio crediti deteriorati in banca.
Approccio manageriale allo sviluppo turistico sostenibile. Un framework interpretativo e di gestione integrato
Maria Della Lucia
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 140
La sostenibilità dello sviluppo locale è strettamente connessa alla partecipazione della società ai processi di pianificazione e gestione del territorio secondo modalità concertate che garantiscano benessere e competitività duraturi. Questa monografia declina l’approccio manageriale allo sviluppo sostenibile rispetto al turismo e propone un framework che integra sostenibilità, governance e management facendone uno strumento interpretativo e di gestione dello sviluppo nel tempo. Una selezione di case study relativi a territori montani che rientrano in una best practice destination italiana quanto a management e governance del turismo avvalora la capacità interpretativa del framework. Esso valuta la sostenibilità dei modelli di sviluppo correnti dei territori, i loro percorsi evolutivi e i processi decisionali e gestionali sottostanti. La fragilità ecosistemica dei territori montani permette di integrare nel framework anche l’evoluzione che i modelli di tutela e gestione delle aree protette e dei siti naturali UNESCO hanno conosciuto nel tempo prospettando scenari evolutivi per la gestione sostenibile dei territori a vocazione turistica.
Reputazione aziendale e crisis management. Una prospettiva accademica e professionale
Giacomo Gistri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 150
Il testo affronta il rapporto tra due tematiche, reputazione e crisis management, che nel tempo hanno acquisito un'importanza crescente sia nella letteratura economico aziendale che nella pratica manageriale. Inizialmente, si sono sviluppati due filoni di letteratura autonomi che progressivamente sono stati sempre più integrati in ragione di questioni teoriche e sostanziali. Infatti, se da un lato la reputazione costituisce un asset che le imprese utilizzano per il proprio sviluppo, dall'altro è anche vero che la comunicazione, nella sua declinazione sociale, rende sempre più trasparenti e visibili i processi aziendali. Le eventuali crisi dunque si trasferiscono all'opinione pubblica con crescente facilità, mettendo in discussione gli investimenti effettuati dalle imprese sulla propria reputazione. Il rapporto tra reputazione aziendale e crisis management è sicuramente un tema stimolante nei contesti di mercato odierni, sebbene in continua evoluzione. In generale, ciascuna crisi rappresenta una minaccia reputazionale, più o meno forte, per un'impresa. Secondo questa prospettiva, la reputazione costituisce una variabile di outcome, tuttavia, non mancano i contributi che vanno ad indagare il ruolo della reputazione pregressa, come variabile antecedente l'impatto della crisi. Se sul primo filone, si riscontra un certo accordo tra gli studiosi, sul secondo la letteratura mostra evidenze contrastanti. Il testo cerca di produrre un'analisi delle “variabili situazionali” che influiscono sul rapporto tra reputazione e crisis management in modo tale da aiutare i professionisti ad attuare le strategie di gestione della crisi più adeguate a seconda del contesto. La reputazione è una risorsa intangibile che deriva dalla percezione degli stakeholder sull'essenza e l'operato dell'azienda nel tempo. I professionisti intervistati concordano con la necessità di adottare un approccio proattivo che si fondi sul monitoraggio continuo dei “rischi reputazionali” in modo da prevedere, ed eventualmente prevenire, l'insorgere delle problematiche che la potrebbero danneggiare.
Sviluppo umano e budget di salute
Michele Mosca
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 280
Il volume propone, seguendo un approccio interdisciplinare, una riflessione sulle caratteristiche di un moderno welfare in grado di porre al centro degli interventi socio-sanitari la “persona”. I saggi presenti in questo volume mostrano come sia possibile costruire un welfare in grado di cogliere le trasformazioni in atto nella società. Le sperimentazioni attuate sul territorio nazionale, come quella condotta in provincia di Caserta con il budget di salute e consolidatasi in Campania con la legge regionale n.1/2012, dimostrano che è possibile costruire un sistema di welfare fondato sui valori della solidarietà, della coesione sociale e del bene comune in grado di modificare radicalmente i rapporti e le relazioni tra istituzioni e società civile riattribuendo un ruolo centrale alla persona e alla comunità. Questo volume proverà, più nel dettaglio, a fornire risposte ai seguenti interrogativi: È possibile definire un'architettura decisionale di un sistema di protezione sociale che promuova la partecipazione della società civile alla produzione di Salute? È possibile progettare ambienti decisionali che trasformino i costi delle cure in investimenti di sviluppo del benessere? È possibile costruire una modalità di partecipazione attiva dei vari attori alla creazione di un welfare che superi l'attuale strumento della delega? È possibile generare una piena integrazione, sociale ed economica, delle persone affette da disabilità? È possibile concretizzare il principio di sussidiarietà attraverso un sistema di protezione fondato sui legami comunitari e familiari e su un nuovo ruolo di sostegno e di aiuto della pubblica amministrazione?
Reti delle industrie culturali e creative in Campania. Il contributo delle politiche pubbliche
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 264
Il volume raccoglie alcuni risultati di ricerca dell’Osservatorio Socio-Economico per la valorizzazione del patrimonio culturale a supporto dello sviluppo locale del Progetto SNECS (Social Network delle Entità dei Centri Storici) finanziato sul PON Ricerca e Competitività 20007-2013 e condotto nell’ambito delle attività del Distretto DataBenc. Il lavoro si compone di tre parti. Nella prima si intende fornire, sotto il profilo teorico, metodi di valutazione, utilizzando la Social Network Analysis, delle politiche pubbliche volte a favorire la cooperazione fra diversi attori nel settore della Cultura, analizzando le caratteristiche di rete che presentano maggiori probabilità di produrre, per i soggetti privati, convenienza a partecipare alla rete. L’efficacia della partecipazione alla rete viene valutata sia in un’ottica pubblica sia in un’ottica privata. Di conseguenza, viene condotta un’analisi empirica sullo studio dell’industria culturale e creativa (ICC) in Campania, che ha goduto di larghi finanziamenti pubblici. Si evidenzia come questi ultimi non sempre hanno avuto l’effetto di incrementare l’effettiva collaborazione fra i vari soggetti. I risultati ottenuti, infatti, mostrano che non solo la gran parte dei progetti finanziati dal PON&RC non ha dato vita a reti, ma che le poche reti create con sostegno pubblico nel settore ICC in Campania sono molto poco dense e, in esse, gli attori privati hanno un ruolo relativamente poco attivo. Nella seconda parte del volume viene sviluppata una analisi di “rete informale”, caratterizzata da collaborazioni informali, spesso nate dal basso, nel tentativo di confrontare i risultati ottenuti da tali forme di cooperazione con quelle della prima parte del lavoro, in cui le reti sono il risultato di aggregazioni dettate da una “politica pubblica”. Si è analizzato il caso delle reti degli artisti-curatori e degli spazi espositivi (nel settore delle arti figurative) in Campania caratterizzati dalla localizzazione geografica nella provincia di Napoli. In questo caso sembra potersi evidenziare come la collocazione del singolo artista nelle diverse reti abbia un effetto sulla sua rilevanza reputazionale, con un effetto di incentivo a incrementare il proprio capitale sociale attraverso diverse forme di cooperazione. Nell’ultima parte di questo volume si presenta un’interessante analisi storica del settore della pasta a Gragnano (tipico prodotto idiosincratico caratterizzato da una forte identificazione con la storia e la cultura di un luogo). L’analisi parte dall’800 ed arriva ai giorni nostri. Viene evidenziato come l’ambiente culturale creatosi intorno al settore ne abbia favorito la crescita. Le caratteristiche evidenziate mostrano come, per Gragnano, si possa parlare con certezza di un distretto “evoluto” della pasta.
Le imprese sociali tra mercato e comunità. Percorsi di innovazione per lo sviluppo locale
Andrea Bernardoni, Antonio Picciotti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 204
Il futuro delle imprese sociali non può prescindere dal contesto economico e sociale che si è delineato in Italia negli anni della crisi, caratterizzato da elevate disuguaglianze, instabilità economica, crescita lenta ed evidenti limiti ambientali dello sviluppo. In questo nuovo scenario, come agiscono le cooperative sociali? Quali strategie adottano? Con quali prodotti e servizi rispondono ai nuovi bisogni? Che rapporto hanno con il mercato e la finanza? E quali relazioni costruiscono nei territori e nelle comunità locali? Il volume presenta i risultati di una ricerca empirica che ha permesso l'identificazione di diverse traiettorie di innovazione che le cooperative sociali stanno percorrendo. Attraverso la presentazione di esperienze concrete viene descritto il modo in cui si può lavorare nel mercato senza interiorizzare i valori del mercato, utilizzare la finanza restando autonomi ed indipendenti e sviluppare un'innovazione che parte dai diritti delle persone più deboli. È in questo modo che le imprese sociali possono interpretare il cambiamento, contribuendo all'innovazione del welfare, alla sostenibilità ambientale e, più in generale, alla costruzione di nuovi percorsi di sviluppo locale.
Proposte per lo sviluppo della formazione continua in Italia
Marco Zaganella
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 140
In un mondo in cui i cicli tecnologici si sono ridotti da trenta a dieci anni e in cui il lavoro è sempre più frammentato e flessibile, la formazione continua rappresenta un fattore fondamentale sia per promuovere l’occupabilità delle persone, che per difendere la competitività delle imprese. Il volume – frutto di un lavoro di ricerca sostenuto da FondItalia – esplora dapprima le principali problematiche che interessano il sistema della formazione continua in Italia: il ruolo delle parti sociali, il finanziamento, il monitoraggio della qualità, la certificazione delle competenze acquisite, l’importanza nella promozione di una cittadinanza attiva, il collegamento con lo sviluppo economico, il ruolo delle università. Infine, basandosi sulle esperienze dei maggiori paesi europei, elabora alcune proposte per il suo sviluppo.
Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali
Fabio Masini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 226
Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali è un libro ambizioso e necessariamente imperfetto. È il tentativo impossibile di ricostruire la storia delle relazioni economiche internazionali all'interno del quadro teorico di riferimento, dal Settecento ai giorni nostri, raccontando l’intreccio fra eventi, teorie economiche e scelte politiche. Quello che emerge è un quadro che ci restituisce un’immagine in continua, spesso drammatica, evoluzione. In cui la forza delle idee economiche si confronta con le esigenze di equilibri politici in costante ridefinizione, determinandone reciprocamente il successo. In cui il fil rouge è rappresentato dal fallimento sistematico di creare una dimensione su più livelli della riflessione economica e politica nel villaggio globale in cui viviamo. In cui le entità statuali combattono la battaglia per non rinunciare alla sovranità, anche quando essa, di fronte al sistema di interdipendenze globali, si riduce al semplice esercizio del potere, più che alla soddisfazione di bisogni collettivamente condivisi. E in cui non esiste una teoria economica, ma molteplici; ognuna legittima; ognuna più o meno adeguata a comprendere, o più o meno utile a sostenere, particolari scelte di politica economica. Un libro destinato a studenti di un corso magistrale. Un libro che costringe a riflettere. Nel quale le certezze vengono sbriciolate come castelli di sabbia in una tempesta nel deserto. Un libro in grado, come scrive l’Autore, di “frammentare” le conoscenze acquisite. Ma anche di fornire chiavi di lettura per permettere a ciascuno, con la propria capacità critica e la propria autonomia di pensiero, una ricomposizione della storia degli ultimi due secoli.