Feltrinelli: Universale economica. I classici
Trachinie-Filottete
Sofocle
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 224
Sofocle indaga i concetti di inganno e lealtà attraverso due tragedie che parlano di amore e amicizia. Trachinie è una rivisitazione del mito di Eracle e Deianira che rifiuta di ridurre la protagonista a una donna accecata dal desiderio di vendetta, mettendo in scena una figura di raffinata complessità, che perdona i tradimenti del marito e allo stesso tempo non può fare a meno di tentare di riconquistarlo. Sarà questa ostinazione a portarla a fidarsi del centauro Nesso, che prima di morire le aveva fatto credere che il suo sangue, in realtà avvelenato, avrebbe sortito gli effetti di un filtro d’amore. In un incastro di fraintendimenti, la storia di Eracle e Deianira si consumerà nella più cupa tragedia, ma non prima di aver gettato una luce sulla profonda sofferenza di chi ama e non ha le parole per dirlo. La seconda opera narra invece la vicenda di Filottete, abbandonato sull’isola di Lemno durante il viaggio verso Troia e raggiunto nove anni dopo da Odisseo e Neottolemo che intendono sottrargli con l’inganno l’arco con il quale avrebbero vinto la guerra. Ma, in uno sconvolgimento dell’agire tragico, Sofocle immagina per Filottete un lieto fine, con un gesto inaspettato che è anche un richiamo all’importanza della solidarietà tra uomini.
Il Master di Ballantrae
Robert Louis Stevenson
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 304
La sfida e l’ossessione di due fratelli sono la miccia da cui prende avvio questa storia straordinaria che, attraverso le vicissitudini di una famiglia che dalla Scozia raggiunge la Francia e poi il Nuovo Mondo, racconta quanto i legami più intimi possano essere anche i più crudeli e distruttivi. Henry, il fratello minore, è temperato e compassionevole, ligio al proprio dovere e rispettoso delle regole, laddove James, il Master di Ballantrae nonché figlio prediletto del padre, è violento e manipolatore. Pesi opposti dell’eterna tensione tra bene e male, i due finiranno per inseguirsi e respingersi in un viaggio che parte dall’insurrezione giacobita del 1745 e si allunga dall’Europa fino all’India e alle Americhe. È indubbiamente James a dettare i ritmi della famiglia: prima creduto morto, poi divenuto un feroce pirata dei mari e dopo ancora imprigionato nella Bastiglia, tormenta il fratello con la sua presenza e anche con la sua minacciosa assenza. Succube della sua influenza, Henry spende la vita nel tentativo di arginare i danni causati dal fratello. Eppure, con il procedere della narrazione, questa contrapposizione tanto nitida comincia a deformarsi, e l’ossessione di Henry per la correttezza e la rettitudine assume contorni inquietanti almeno quanto la perversione di James.
Lettere a Milena
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 352
Nel 1920, a Praga, Franz Kafka conosce Milena Jesenská, giovane, appassionata e intrepida. Le chiede di tradurre in ceco i suoi racconti. Da allora, e per i successivi tre anni, quello che era nato come un rapporto lavorativo sfocia in un sentimento intimo e profondo. Raccolta di lettere che si legge come un romanzo d’amore, questa corrispondenza apre a una prospettiva inedita sull’interiorità dello scrittore praghese, il cui genio e personalità, entrambi complessi e affascinanti, Milena ha saputo leggere e riconoscere con abilità. È stata, come lui ha scritto, il coltello con il quale ha frugato dentro se stesso. Il decorso della tubercolosi e una precarietà psicologica sempre più manifesta sono tangibili: le sue missive diventano erratiche e controllate al tempo stesso, dominate dall’ansia, dal desiderio, dall’impotenza e dalla disperazione. Nel 1924, poco dopo la conclusione di questa relazione epistolare, Kafka morirà in un sanatorio di Vienna. Milena, nel 1944, a pochi giorni dallo sbarco in Normandia, morirà nel campo di concentramento di Ravensbrück. In occasione del centenario della morte di Franz Kafka, Feltrinelli pubblica questa commovente testimonianza del loro rapporto, uno sguardo privilegiato dentro gli ultimi anni di uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Prefazione di Moresco Antonio.
Franz Kafka
Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 256
Nati a quasi dieci anni di distanza, Franz Kafka e Walter Benjamin avrebbero potuto incontrarsi e non si incontrarono mai. Eppure, c’è qualcosa che va ben oltre la vicinanza temporale e culturale e che lega indissolubilmente i due autori: si potrebbe dire che Benjamin rappresenta per la filosofia ciò che Kafka è stato per la letteratura. Nel 1934, a dieci anni dalla morte dello scrittore praghese, Benjamin iniziò una fitta riflessione sui temi cruciali della “scrittura emozionale” kafkiana, indagandone la verità, la trasmissibilità dell’esperienza e della tradizione, il senso della Storia e delle storie, il ruolo del mito e delle ideologie interne ai miti. A questo intrecciò una meditazione sul senso dell’opera d’arte nella società di massa, sul fenomeno della perdita dell’aura e dei suoi riflessi perturbanti, sul potere salvifico del linguaggio, sul fascino irresistibile delle immagini cinematografiche e delle vetrine dei passages parigini. Accostando il testo del 1934 e gli appunti del 1938 in vista di una sua revisione dei resoconti degli scambi con Bertolt Brecht e alle lettere con Gershom Scholem, Theodor W. Adorno e Werner Kraft, la riflessione di Benjamin su Kafka riprende vita e si mostra in tutta la sua costante pervasività, rivelando un legame sotterraneo ma potentissimo tra due delle menti più acute e irrequiete del secolo scorso.
Jude l'oscuro
Thomas Hardy
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 592
L’orfano Jude Fawley, cresciuto nelle campagne della fittizia contea del Wessex, è costretto a lavorare al forno della zia, ma il suo amore per lo studio lo porta a sognare per il futuro una carriera in ambito ecclesiastico – chissà, un giorno potrebbe addirittura diventare vescovo. Determinato a realizzare le proprie ambizioni, Jude studia da autodidatta il latino e il greco mentre svolge le consegne del pane. Ma quello che in un “normale” romanzo di formazione sarebbe l’inizio di una parabola ascendente, nelle mani di Thomas Hardy diventa il preludio di una storia che conduce il suo protagonista in una spirale di oscurità. Jude non sarà nulla di quello che si era prefigurato: si sposerà con la giovane provocatrice Arabella, per poi allontanarsene, si trasferirà in città, diventerà muratore, vivrà nello scandalo una lunga relazione con la cugina. Sarà sommerso da una serie di situazioni dolorose che metteranno a durissima prova il suo rapporto con la fede. Hardy scrive un romanzo di de-formazione che esplora con audacia la violenza del mondo verso quanti non nascono nel privilegio. Un’opera che, ponendo in discussione il rapporto fra classi sociali e attaccando alle fondamenta le istituzioni più care alla società vittoriana, suscitò scandalo fra i contemporanei, che la bollarono come oscena e immorale.
Scene di vita vissuta: Uno schizzo del passato-Sono una snob?
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 208
“È un libro che Virginia Woolf non ha mai scritto, questo.” Come spiega Nadia Fusini nella sua prefazione, i due testi qui presentati uscirono solo dopo la sua morte su iniziativa del marito Leonard. Eppure si tratta di due scritti preziosi in cui ritroviamo tutta l’intensità che rende inconfondibili i suoi romanzi, ma anche l’ironia che percorre, a volte scoperta, a volte in filigrana, molte sue opere. Uno schizzo del passato, composto a singhiozzo tra l’aprile e il giugno del 1939 e ripreso da giugno a novembre del 1940, è quanto ci sia di più vicino a una vera e propria autobiografia. Nella consapevolezza che mai riuscirà a raccontare davvero la sua esistenza, Virginia Woolf indugia in ricordi fondamentali dell’infanzia e dell’adolescenza, si interroga sui meccanismi della memoria e tratteggia il carattere di personaggi essenziali del suo panorama interiore. Qui c’è, insomma, la materia prima della sua immaginazione. Del tutto diverso è il tono di Sono una snob?, un testo che fu letto dalla scrittrice medesima alla riunione del Memoir Club il 1° dicembre 1936. La scrittrice rivolge su di sé la propria ironia acuta e infallibile e ammette che sì, lei è una snob, in senso letterale è sine nobilitate – niente stemmi e castelli nella sua famiglia che di nobiltà si nutre nello spirito e nella mente –, e disegna un ritratto godibilissimo, pungente, buffo della società dell’epoca."
La malattia per la morte. La malattia mortale
Søren Kierkegaard
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 240
“Questa malattia non è per la morte.” Condensata nella citazione posta in apertura dell’opera, tratta dal racconto della resurrezione di Lazzaro nel Vangelo di Giovanni, sta l’essenza di questo saggio, una delle opere più significative di Kierkegaard. Lazzaro morì perché mortale era la sua malattia, ma la sua resurrezione dimostra che non si trattava di una malattia “per la morte” – da essa infatti originò un’apertura verso la fede e quindi la vita autentica. La vera malattia per la morte è invece la disperazione che, in un circolo spietato, alimenta se stessa senza condurre alla morte. Investigando le cause umane e spirituali che portano a un tale tormento senza soluzione, Kierkegaard apre la discussione alla componente religiosa, alla fede, alla relazione con Dio e alla possibilità di risvegliare il sentimento cristiano dalla rigidità e dall’intorpidimento. In questa edizione curata da Ettore Rocca La malattia per la morte si presenta nella forma più fedele all’originale – a partire dal titolo che finalmente restituisce il vero senso della citazione evangelica –, liberata dalle forzature e dai malintesi che in precedenza ne avevano appannato l’incisività, riacquistando tutta la forza di un autentico capolavoro.
Enrico IV. Parte prima. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 352
Un peccato originale ha macchiato la salita al trono di Enrico IV e la storia della monarchia inglese: la deposizione e la prigionia di Riccardo II e l’usurpazione della corona. In questo testo, fra i più amati dai suoi contemporanei, Shakespeare racconta l’inizio del regno di Enrico e le guerre civili che deve affrontare, dalla battaglia di Homildon Hill a quella di Shrewsbury. Impossibilitato a seguire la propria politica dai dissidi interni che lo minacciano su più fronti, il re si rammarica di avere un figlio scapestrato come Hal – il futuro Enrico V – e vorrebbe poterlo scambiare con Henry Percy “Hotspur”, il valoroso nobile del Nord la cui casata ha contribuito in modo determinante alla sua investitura. Hal sembra infatti aver rinnegato il proprio ruolo per rintanarsi nelle bettole londinesi con amici dissoluti, primo fra tutti il suo straordinario mentore, sir John Falstaff. Ma quando Hotspur abbandona il sovrano e si mette a capo dei ribelli di Northumberland e Worcester, alleati del gallese Owen Glendower e del conte scozzese di Douglas, il re e il suo erede saranno costretti a difendere insieme il regno e affrontare i loro demoni. Opera teatrale unica, che rifugge dagli schemi rigidi delle cronache storiche e dei generi, Enrico IV. Parte prima mescola in modo spregiudicato epos tragico e commedia, facendo convivere figure intensamente drammatiche come quella di Hotspur con altre irresistibilmente comiche come Falstaff, vera sostanza carnale della vicenda: al suo potere, fatto di furberie verbali e battute cialtronesche, perfino il principe dovrà inchinarsi. Supervisione di Nadia Fusini.
Apologia della storia o Mestiere di storico
Marc Bloch
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 464
“Spiegare come lavora uno storico e lottare per la liberazione dai nazisti sono due compiti, nella loro diversità, misteriosamente affini.” In questa frase di Massimo Mastrogregori, che cura la nuova edizione del capolavoro incompiuto di Marc Bloch, c’è la sintesi di ciò che rende Apologia della storia una lettura imprescindibile non solo e non tanto per gli specialisti dell’indagine storiografica, ma per tutti coloro che si interroghino sul presente e sulla condotta da tenere nella propria esistenza di cittadini attivi e coscienti. Scritto in circostanze drammatiche, mentre l’autore combatteva tra le file della Resistenza francese contro l’occupazione tedesca, questo testo distilla tutta l’urgenza che egli sperimentò in quei mesi. Facendo leva sulla propria fede nel carattere fondativo della storia come pratica capace di costruire e consolidare legami sociali, Bloch cerca in queste pagine di trasmettere il suo messaggio al pubblico più ampio possibile, a partire dal ragazzino che, in apertura del libro, chiede: “Papà, allora spiegami a che serve la storia”. Apologia della storia esce qui in una edizione completamente rivista, che ricostruisce i capitoli mancanti, individuati in base al piano dell’opera redatto dall’autore e agli appunti preliminari, attraverso i materiali – editi e inediti – che aveva dedicato ai singoli argomenti. Un lavoro minuzioso che punta finalmente a offrire il testo nella forma più vicina a quella progettata da Bloch.
Il ritorno di Sherlock Holmes
Arthur Conan Doyle
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 384
Cosa succede quando uno scrittore è costretto dai fan a resuscitare un personaggio? I tredici racconti de Il ritorno di Sherlock Holmes, pubblicati su rivista tra il 1903 e il 1904, rispondono a questa domanda, perché in essi Arthur Conan Doyle riporta in vita il suo detective, dopo che “nessun coroner ne aveva ritrovato il corpo”. Passati tre anni dalla sua lotta con l’arcinemico Moriarty, Sherlock Holmes è pronto a ricominciare il proprio lavoro, per lo stupore del dottor Watson, che rimane il superbo narratore di questi racconti. Tra gli enigmi da risolvere, il complicato delitto di un giovane nobiluomo ucciso in una stanza trovata chiusa dall’interno, un misterioso testamento, strani disegni di omini danzanti da decifrare, professori di tedesco scomparsi e busti di Napoleone ripetutamente distrutti. E, soprattutto, un primo tentativo di pensione per Holmes, “sabotato” dalle richieste del Primo ministro e del Segretario di stato. L’astuzia deduttiva che contraddistingue le imprese di Sherlock Holmes è, ancora una volta, costruita con estro e perizia da Conan Doyle, che riporta in vita il suo più celebre personaggio con un gioco narrativo ammaliante.
Romanzo teatrale
Michail Bulgakov
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 304
Sergej Maksudov è un romanziere fallito, e persino il suo tentativo di suicidio è deragliato in una farsa. Eppure per lui la vera sofferenza comincia solo quando si ritrova protagonista di un inaspettato successo sui palcoscenici di Mosca. Catapultato di punto in bianco nella vita teatrale, vede la propria opera precipitare nel caos, in balìa di ego ipertrofici, critici gelosi, doppiogiochisti letterari, censure comuniste e atroci prove d’attore. Romanzo teatrale è il racconto brillante e surreale della snervante altalena di esaltazione e nero sconforto che travolge un uomo nella sua turbolenta storia d’amore con il teatro. Partendo dalla propria esperienza personale, fra il colossale successo dei Giorni dei Turbin e l’infinita serie di ostacoli che accompagnarono la stesura e la brevissima messa in scena del suo Molière, Bulgakov riesce a comporre una storia popolata di personaggi ed eventi ispirati agli anni faticosi e amari trascorsi al Teatro d’Arte di Mosca, fondato nel 1897 da Stanislavskij e Nemirovic-Dancenko. Eppure, come scrive Serena Prina nell’introduzione, per Bulgakov quel teatro “non fu soltanto il cimitero dei suoi sogni e delle sue aspirazioni, ma anche un luogo di magia e fascinazione; fu la sua ‘casa’, dove provare a non sentirsi straniero”. Ed è proprio quel desiderio frustrato di trovare finalmente un approdo sereno che trabocca, con tutta la sua disperazione, tra le pagine di questo romanzo.
Ode al vento occidentale e altre poesie. Testo originale a fronte
Percy Bysshe Shelley
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2024
pagine: 160
Genio e sregolatezza, immortalato per sempre dalla sua poesia e dalla giovane morte, Percy Bysshe Shelley fu poeta romantico il cui linguaggio, ricco e vivido, rivelò anche una profonda sensibilità per le ingiustizie sociali. I temi principali del Romanticismo – l’inquietudine, la ribellione contro l’autorità, il rapporto con la natura, il potere dell’immaginazione visionaria, la ricerca dell’amore ideale – furono tutti incarnati da Shelley, nel modo in cui visse la sua vita così come nel corpus di opere che lasciò al mondo dopo la sua leggendaria morte in mare. E questa selezione, curata da Roberto Mussapi, è dedicata proprio alla natura e all’umano rapporto con essa. Al desiderio di essere vento, quintessenza del volo, realtà mobile, al dialogo con l’allodola di shakespeariana memoria. Una raccolta di componimenti in cui “un poeta partecipa all’eterno, all’infinito e all’uno”, in cui le creazioni poetiche non sono asservite alle vicissitudini della storia, ma appartengono al regno platonico delle forme e delle idee permanenti. “I poeti,” prosegue Shelley, “non sono solo gli autori della parola, e della musica, della danza e dell’architettura, della scultura e della pittura; essi sono anche coloro che istituiscono le leggi e fondano la società civile, gli inventori delle arti di vita.”