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Feltrinelli: Universale economica. I classici

Poesie. Testo originale a fronte

Poesie. Testo originale a fronte

Marcel Proust

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 144

Una poesia che, da un lato, è stata per scelta fermata nella crescita e lasciata allo stadio di ipotesi, dall'altro utilizzata per la vita. Poesia spesso venata d'ambiguità che la traduttrice Luciana Frezza scorge in certe spie linguistiche, "in certi pronomi possessivi che s'accendono dove non te li aspetti a mo' di fuochi fatui".
10,00

Poesie sacre e profane. Testo originale a fronte

Poesie sacre e profane. Testo originale a fronte

John Donne

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 272

"La prima qualità con cui ci avvince la poesia di Donne, pur ricca com'è di significato, non è il significato, ma qualcosa di molto più immediato e puro: è l'esplosione con cui irrompe nel discorso. Ogni prefazione, ogni convenevole è stato consumato; egli balza nella poesia per la via più breve..." Così scriveva Virginia Woolf, nel 1913, per spiegare il fascino del grande poeta metafisico inglese John Donne (Londra 1572-1631). Il suo testo introduce, assieme a quello di Strachey, questa edizione dove si trovano tradotti in italiano tutti gli epigrammi di Donne con una nuova versione delle poesie sacre e profane. Completa il volume un ampio apparato di note, indispensabile per districarsi nei riferimenti religiosi e culturali del poeta inglese.
10,00

«Pianto per Ignazio». Versioni da García Lorca e altri poeti ispanici

«Pianto per Ignazio». Versioni da García Lorca e altri poeti ispanici

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 560

Questo libro, ricco di materiali inediti, ci rivela un imprevisto Caproni traduttore: protagonisti accanto a lui non sono più i grandi poeti francesi dell'Otto e Novecento ma gli spagnoli e gli ispanoamericani. Finora si conoscevano poche sue versioni dal castigliano, limitate peraltro ai nomi di García Lorca e Manuel Machado. Qui invece sono ventidue gli autori presenti, dal romantico Bécquer al surrealista Aleixandre, dal basco Unamuno all'andaluso Alberti, dal cubano José Martí al cileno Pablo Neruda. Centrale l'attenzione per García Lorca rappresentato, oltre che da alcune liriche, dalla commedia in versi Il maleficio della farfalla, restituita ora nella sua integralità. Nel complesso siamo di fronte a una vera e propria antologia che offre un percorso nuovo e personale della poesia ispanica del Novecento. La passione di Caproni per questo universo letterario e linguistico viene finalmente messa in luce nell'ampia e documentata postfazione di Laura Dolfi che ne ricostruisce le diverse sfaccettature tenendo conto non solo delle numerose versioni recuperate, ma anche dei libri presenti nella biblioteca del poeta e delle recensioni pubblicate o trasmesse alla radio. Il ricchissimo commento conclusivo guida all'interpretazione dei versi (offerti con testo a fronte), evidenziando l'originalità delle scelte traduttive e la ricerca di ritmi e sonorità che testimoniano il coinvolgimento del poeta nella sfida della traduzione.
15,00

Note invernali su impressioni estive

Note invernali su impressioni estive

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 176

Queste note, pubblicate nel 1863, sono il racconto del primo viaggio compiuto all'estero da Dostoevskij: Colonia, Parigi, Londra, un'Italia visitata in fretta, nella quale si fa un gran parlare di Garibaldi. La borghesia europea occidentale e la sua cultura sono il principale richiamo del "barbaro" scrittore russo. Dostoevskij tornerà deluso: le grandi idee di cui si sono nutriti i suoi sogni hanno prodotto mediocrità e ingiustizia. Le metropoli e le nuove società sono prive del primo elemento necessario all'uomo: la libertà della coscienza. Il resoconto del viaggio si trasforma così in un esperimento di "filosofia dell'Europa".
10,00

Vera o i nichilisti

Vera o i nichilisti

Oscar Wilde

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 192

"Vera, or the Nihilists" è il primissimo scritto per il teatro di Oscar Wilde. L'eroina principale, Vera, unitasi ai Nichilisti, ha in animo di sovvertire l'ordine monarchico russo dopo aver assistito alla deportazione in Siberia del fratello che apparteneva al gruppo di sabotatori rivoluzionari. La sua ambizione è tra le più grandiose: assassinare lo zar. L'ambientazione del play è la Russia di fine Settecento ma in controluce si legge l'Irlanda e il suo rapporto con l'oppressore coloniale, l'Impero britannico. La storia prende spunto dal tentato omicidio, da parte di Vera Ivanovna Zasulich, del governatore di San Pietroburgo Fëdor Trepov, nel 1878. Trepov si era reso famoso per la brutale repressione dei polacchi durante le rivolte del 1830 e poi nel 1863, e Vera aveva deciso di agire in seguito alla fustigazione di un prigioniero politico che da lui era stata decisa. Nel ricamare sull'episodio, Wilde modifica alcuni nomi e luoghi in questione, anche per evitare di incorrere in possibili censure, e nonostante l'evidente difficoltà di poter mai produrre in Inghilterra un play che avesse a che fare con i Romanov, dati i rapporti stretti tra la monarchia inglese e lo zar, non abbandonò presto le speranze di vederlo prodotto a teatro. Debuttò senza troppo successo a New York nel 1883. Apparentemente lontano per spirito dalle commedie successive di Wilde, tutte improntate alla brillante critica sociale delle classi alte della società inglese, è proprio qui che il drammaturgo punta di più sulla cultura del suo paese d'origine, l'Irlanda, e spiana la strada per il fondamentale saggio L'anima dell'uomo sotto il socialismo e per le istanze di libertà che animano le sue fiabe.
9,00

L'autunno del Medioevo

L'autunno del Medioevo

Johan Huizinga

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 528

Questo affresco della società franco-borgognona dei secoli XIV e XV continua a rimanere, a cento anni dalla sua apparizione, punto di riferimento imprescindibile, nonché inesauribile fonte di riflessione e ispirazione, per studiosi e lettori di tutto il mondo. Fu una “scintilla spirituale”, in un periodo in cui l’autore nutriva grande ammirazione per l’arte dei fratelli Van Eyck e dei loro contemporanei, a spingerlo a scrivere del Tardo Medioevo non come un annuncio del futuro, ma come crepuscolo di qualcosa che stava svanendo e si stava nel contempo rinnovando, evidenziando in tal modo una linea di continuità tra Medioevo e Rinascimento: “Il rapporto tra il nascente Umanesimo e il declinante spirito del Medioevo è molto meno semplice di quanto siamo portati a credere”. Da questa sintesi di erudizione e capacità affabulatoria, di fonti letterarie e arti figurative, emergono figure più o meno celebri di donne e di uomini che cercano di sopravvivere alla durezza dell’esistenza cercando un senso in nuove forme di vita e di pensiero, in esperienze sia intellettuali e artistiche sia quotidiane e banali. Huizinga, nella sua visione, riassume tale aspirazione a una vita migliore mediante l’analisi approfondita e appassionata di temi quali la religione cristiana, l’ideale cavalleresco o monastico, l’onore e il coraggio, l’amore e l’erotismo, la bellezza, la vita, la morte. Quest’opera può essere letta anche come una conferma delle radici culturali comuni a tutti gli europei, radici che l’uomo Huizinga difese strenuamente prima contro gli ipernazionalismi dell’epoca e poi contro il nazismo. Una grande lezione, drammaticamente attuale.
14,00

Eva

Eva

Giovanni Verga

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 125

Il romanzo, che a detta di Verga, doveva essere consegnato per la stampa "assolutamente agli editori di Milano" esce per i tipi Treves nel 1873: fin da subito fu un successo e uno scandalo. Articolato su più livelli narrativi, Eva offre il ritratto dell'artista nell'Italia unita agli albori della civiltà urbano-borghese. Con note di febbrile concitazione melodrammatica, il pittore Enrico Lanti rievoca le sue avventure d'amore e d'arte, sullo sfondo della "civiltà delle Banche e delle Imprese industriali". Al centro del romanzo si staglia il profilo inedito e sorprendente di Eva, una ballerina dal fascino radioso e impudico che proclama con limpida voce: "Una donna non è che come vuol essere". Una figura femminile che, per arditezza spregiudicata, confligge non solo con le tante silhouette sbiadite della nostra letteratura romantico-sentimentale e le femmes fatales dei racconti fantastici della Scapigliatura, ma anche con le protagoniste della produzione del Verga verista. Eva colpisce per la schiettezza borghesemente moderna dei suoi discorsi e comportamenti: e così, nella Milano della Belle époque, riscatta con le sue scelte di autonomia e libertà la malasorte delle tante traviate che, nei libri o sulle scene teatrali, redimevano con il sacrificio e la morte un'esistenza da "peccatrici".
8,50

La favola di Amore e Psiche. Testo latino a fronte

La favola di Amore e Psiche. Testo latino a fronte

Apuleio

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 179

Comincia come ogni favola il racconto di Amore e Psiche, con un re e una regina e le loro tre figlie, tutte bellissime. Ma la grazia e lo splendore della più piccola, Psiche, sono talmente grandi da attirare le invidie di Venere: la dea della bellezza, per vendicarsi, decide di ricorrere all’aiuto di suo figlio Amore, a cui chiede di colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce e di farla innamorare dell’ultimo degli uomini, il più vile e miserabile. Amore accetta, ma quando vede Psiche rimane così incantato dalla sua bellezza da distrarsi e pungersi con la freccia destinata alla ragazza, innamorandosi perdutamente di lei e portandola a vivere nel suo meraviglioso palazzo. A una condizione, però: che la sua amata rinunci a vederlo in viso. Ma una notte, istigata dalle sorelle invidiose, la ragazza cede alla curiosità e viola il patto. Paga duramente la colpa della disobbedienza ai precetti divini, ma infine, superate tutte le prove cui è sottoposta, viene accolta fra gli dèi e diviene immortale. La favola di Amore e Psiche è il racconto dell’Anima che dopo errori, sofferenze ed espiazioni, ritrova la piena felicità immortale; la storia senza tempo dell’amore fra gli dèi e gli uomini; la favola della curiosità e dell’invidia, dell’umano che travalica i limiti della propria mortalità, segnando un passaggio di confine inimmaginabile. Postfazione di Alessio Torino.
8,50

Mansfield Park

Mansfield Park

Jane Austen

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 528

Sir Thomas Bertram è il proprietario della lussuosa tenuta di Mansfield Park, dove vive con la moglie Maria e i quattro figli. Frances, la sorella di Lady Bertram, versa invece in condizioni più difficili, tanto da costringerla a chiedere aiuto proprio ai Bertram, che accettano di prendere con loro Fanny, la secondogenita. Fanny ha nove anni quando arriva a Mansfield Park, e fa una gran fatica ad abituarsi alla differenza di usi rispetto alla famiglia di origine, anche se con il tempo i rapporti con i "nuovi" familiari tendono a migliorare. Nascono legami d'affetto con i cugini, in particolare con Edmund. Fino a che non compare nel ménage Henry Crawford. Persona assai disinvolta, specie nei confronti delle signore, e soprattutto in assenza del padrone di casa. Dati gli antefatti, la situazione non può far altro che precipitare... E Fanny? Fanny non perde l'occasione di sentirsi in colpa: se avesse accettato la proposta matrimoniale di Henry, tutto avrebbe avuto un esito più ordinato e "normale". Postfazione di Giovanni Montanaro.
11,00

Vent'anni dopo

Vent'anni dopo

Alexandre Dumas

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 976

Sono passati vent’anni da quella “notte tempestosa e buia” che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda de I tre moschettieri. Da allora, i quattro moschettieri hanno perso la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che intanto è profondamente mutato. Richelieu è morto, al suo posto c’è il nuovo dominatore della scena politica francese, il cardinale Giulio Mazzarino. Anche Luigi xiii è morto, lasciando sul trono un bambino, che governa sotto la reggenza della madre, Anna d’Austria; attorno a loro, le turbolenze politiche più esasperate, i moti della Fronda. I quattro amici hanno preso strade diverse. Solo d’Artagnan continua a prestare servizio nei moschettieri, con la stessa immarcescibile fedeltà e con lo stesso grado di tenente con cui lo avevamo lasciato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? I quattro si ritroveranno tutti nell’Inghilterra sconvolta dalla Rivoluzione di Cromwell. Scampati dopo le più incredibili peripezie ai tumulti della Rivoluzione inglese e tornati in Francia, saranno chiamati ancora, a quarant’anni come a venti, a misurarsi con i valori della lealtà e dell’amicizia. Ma vent’anni non passano invano.
18,00

Netocka Nezvanova

Netocka Nezvanova

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2020

pagine: 256

In una nuova traduzione, il romanzo che Dostoevskij stava scrivendo al momento del suo arresto per mano della polizia zarista. Le prime tre parti di «Netocka» vennero pubblicate all'inizio del 1849: a fine aprile Dostoevskij fu arrestato, condannato a morte, graziato mentre già si trovava sul patibolo. A ciò seguirono la deportazione, i lavori forzati, il confino: dieci anni nel buio della steppa, a cercare la luce; dieci anni dai quali Dostoevskij fece ritorno profondamente mutato, colmo di nuove idee, nuove passioni e intuizioni. Le altre parti del libro non vennero mai scritte: l'aprile del 1849 segnò davvero la cesura fondamentale della creatività dostoevskiana. Dopo, nulla sarebbe più stato lo stesso, nulla di quanto prima era stato progettato sarebbe più stato realizzabile. «Netocka Nezvanova» ci si offre così come straordinario esempio di un'opera "di confine" tra due mondi, con pagine di impressionante efficacia, di sconvolgente verità, che preludono ai grandi romanzi del periodo maturo. Netocka è l'esclusa, è colei che non è invitata al banchetto della vita, e che dal suo cantuccio è destinata a scrutare il mondo, degli adulti di casa prima, degli estranei di fuori poi. Un Dostoevskij al femminile, dunque, che però intreccia all'analisi del mondo interiore della bambina le tematiche tipiche del suo primo periodo, quello a suo modo "romantico", nel quale ragiona ancora sul ruolo dell'artista.
11,00

Colloqui con Marx ed Engels. Testimonianze sulla vita di Marx e Engels

Colloqui con Marx ed Engels. Testimonianze sulla vita di Marx e Engels

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 632

Chi si limitasse a leggere solamente i grandi testi teorici di Marx ed Engels non riuscirebbe certo a cogliere tutto lo spessore umano e intellettuale dei due filosofi tedeschi. Nell'edizione completa delle loro opere, in circa cinquanta volumi, questo dato invece emerge con chiarezza, ma evidentemente resta confinato ai soli pochi specialisti del loro pensiero. In questo libro, l'intellettuale tedesco Enzensberger colma proprio questa lacuna. Rintraccia nell'infinito mare magnum delle lettere, delle memorie, degli interrogatori e dei rapporti di polizia e delle polemiche marx-engelsiane il filo rosso più importante della loro formazione umana, politica e letteraria. Con un montaggio avvincente, la vita dei due grandi teorici del socialismo viene ripercorsa passo passo, dalla culla alla tomba. E dalla loro viva voce, e da coloro che li hanno frequentati e conosciuti da vicino, ecco emergere il dibattito interno sulla genesi delle loro opere, le discussioni organizzative sulla formazione della i Internazionale, le loro recensioni letterarie e passioni teatrali, le loro vicende matrimoniali e quelle delle figlie di Marx. Prefazioni di Peter Kammer e Enrico Donaggio.
16,00

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