Odoya
Quando regnavano le legioni. L'impero romano all'epoca degli imperatori-soldato
Marco Daniele
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 464
Il libro tratteggia la storia di come, nel giro di quasi 150 anni, l'impero romano abbia cambiato il suo volto, passando attraverso guerre civili, disordini, invasioni barbariche e persecuzioni religiose per trasformarsi in una vera e propria monarchia. Per più di 100 anni, dalla morte di Commodo nel 192 d.C. alla vittoria finale di Costantino I sui suoi rivali nel 324 d.C., sono le legioni e i loro comandanti a dettar legge. Intere dinastie sorgono e si estinguono nel sangue, sotto lo sguardo impotente del Senato che non accetta di aver perso la propria centralità. Imperatori privi di cultura ma temprati dalla vita militare, e spesso di origine semi-barbarica, conquistano il potere con la forza delle armi e altrettanto violentemente lo perdono. Apre le danze Settimio Severo, militare di origine nordafricana che emerge vincitore dalla guerra civile successiva alla morte di Commodo. Con lui ha inizio la dinastia dei Severi, mezza africana e mezza siriana, destinata a dare alla storia alcuni degli imperatori più stravaganti, come il fratricida Caracalla e il transgender Eliogabalo, ma anche alcune delle donne più abili politicamente, come Giulia Mesa e le sue figlie, che esercitano il vero potere per quasi vent'anni. Con Costantino si chiude quest'epoca di cambiamenti. Con lui l'impero trova un nuovo, prezioso alleato: la Chiesa. E anche se dopo di lui non cesseranno né le guerre civili né le invasioni barbariche, l'impero romano sopravvivrà per altri mille anni nella forma in cui lui e i suoi predecessori l'avranno plasmato.
Horror ex machina. Intelligenze artificiali, robot e androidi nel cinema dell'orrore tecnologico
Fabio Malagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 288
Prima che si facessero film con le AI (Artificial Intelligence), si facevano film sulle AI come Ex Machina, Her, Automata, The Machine, Transcendence, T.I.M., After Yang, M3gan, The Creator, I'm Mother. E, prima ancora, film su robot, cyborg, androidi, umanoidi. Nell'immaginazione collettiva guardiamo oggi all'intelligenza artificiale con un misto di meraviglia e di angoscia tecnofobica: più che a una tecnologia al perfetto contenitore delle ansie e delle speranze di questo secolo. Una storia che si ripete dai tempi di Mary Shelley e di Ada Lovelace a quelli di Isaac Asimov e Alan Turing: nel nostro doppio artificiale scorgiamo un'intelligenza aliena indisponibile al docile ruolo di schiavo robot e destinata prima o poi a rivoltarsi contro di noi. Anche il villain di Mission Impossible ora, dopotutto, è una AI. Dalla creatura di Frankenstein a Hal 9000, dai "replicanti" di Blade Runner agli androidi di Alien, da SkyNet ai simulacri di Matrix, dai mad doctor alle multinazionali cattive, il cinema dell'orrore fantascientifico ha sempre indagato l'ipotesi della nostra obsolescenza nel perturbante confronto con la macchina e i suoi fantasmi. Spettri del techno horror che ritroviamo nella videocassetta di The Ring, nel dark web di Pulse, nei mostri del cyber punk giapponese, nella Nuova Carne di Cronenberg, nei media oscuri dei found footage, nelle vecchie e nuove bambole assassine. Horror ex Machina interroga il lato weird della cibernetica in un viaggio parallelo tra i crimini del futuro del cinema e la rivoluzione tecnica dell'Intelligenza Artificiale, attraverso gli scenari avanzati da futurologi, filosofi, neuroscienziati e plutocrati di Silicon Valley.
Spie a Hollywood (1933-1945)
Claudio Castellacci
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 336
In questo libro si parla di spie e Quinte Colonne naziste. Spie vere e spie in celluloide che interpretano spie vere. Spie che spiano le spie. Star di Hollywood che, sul set, interpretano storie di spie e che, finito il ciak, spiano per la Patria. Tycoon hollywoodiani che finanziano spie. Diplomatici nazisti che boicottano le spie del Grande Schermo perché scoprono essere più pericolose di quelle vere. Spie naziste che, a Los Angeles, costruiscono una villa per ospitare il Führer se avesse vinto la guerra. Divi che, in guerra, vengono paracadutati dietro le linee nemiche durante l'avanzata alleata in Europa. Campioni dello sport, con vera licenza di uccidere, in missione per scoprire i segreti dell'atomica nazista. La lista delle celebrità che hanno combattuto il nazismo sul grande schermo, nei campi di battaglia e dietro le quinte è lunga. A partire da nomi insospettabili come Cary Grant, Marlene Dietrich, Josephine Baker, Moe Berg, Christopher Lee, Julia Child, Sterling Hayden, Walt Disney. Tutti loro, e molti altri di cui si dà conto nel libro, collaboreranno, in modo determinante, con i servizi di intelligence alleati: dall'OSS (l'antenato della CIA), all'MI6 britannico, ai reparti speciali del SOE (una divisione di commando espressamente voluta dal Primo Ministro Winston Churchill che operava dietro le linee nemiche), al Deuxième Bureau francese. Da recenti documenti desecretati, indiscrezioni, interviste degli stessi interessati si delinea un quadro in cui il Gotha di Hollywood dell'epoca è stato - in un modo più o meno diretto - coinvolto in una qualche forma di lavoro di intelligence o di sostegno allo sforzo bellico.
Se fossi una strega
Veriana Leida
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 208
Da quali caratteristiche si può riconoscere una "strega"? Quali sono i suoi punti deboli, e quali sfide ha dovuto affrontare nel corso della Storia? Come si comporterebbe, oggi, una strega? Sibilla - questo il nome della ragazza del XVI secolo protagonista - si pone una o più domande sui fatti inerenti la stregoneria di cui sente parlare a un uomo del suo paese, Giacomo, che si dice sia stato in passato accusato di eresia: è provvisto di una grande cultura e Sibilla si affida a lui per conoscere quello strano mondo della stregoneria, che un po' l'attrae e un po' la spaventa, in particolare perché sa che nei confronti delle donne accusate di essere streghe la sorte è spesso segnata. Questo libro descrive in modo dettagliato e avvincente cosa fu la caccia alle streghe, vista da chi quella repressione la conduceva e da chi poteva, da un momento all'altro, essere messa al rogo. Così una piccola vita si apre in una macrostoria, sfumando poi in un complesso di notizie, fatti e personaggi storici che ci consentono di immedesimarci nella protagonista e cogliere le sue inquietudini, le sue paure e, soprattutto, la consapevolezza di quanto fosse facile essere additata come strega.
L'antimaschio. Critica dell'incoscienza maschile
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 283
Oppressione delle donne, violenza maschile, sessismo e capitalismo, stereotipi di genere, crisi degli uomini, fine del patriarcato, cambiamento, liberazione maschile, uomini femministi… Sono solo alcuni dei temi che i saggi qui raccolti da Stefano Segre trattano con la radicalità e l'irriverenza che tipicamente contraddistingue i discorsi politico-culturali che aprono brecce nello stato di cose presente, che scardinano ordini simbolici e sfidano sedimentati costumi sociali altrimenti dati per naturali e perciò immutabili. Se è vero che occuparsi di certe questioni non era certo appannaggio di isolate avanguardie nel fermento rivoluzionario attorno al 1977, anno della prima pubblicazione dell'Antimaschio, rimane senza precedenti che a farlo siano stati in questo caso gruppi di soli uomini decisi a impegnarsi in pratiche di autocoscienza. Scopo di tali gruppi era quello di «mettere in crisi il ruolo maschile», nella consapevolezza che ciò «vuol dire inevitabilmente scavarsi dolorosamente dentro», iniziando a dare un nome ai propri privilegi, misurando il proprio grado di complicità a un sistema oppressivo che non manca, in ultima istanza, di opprimere i suoi stessi perpetratori, ovvero i maschi. L'attualità delle riflessioni contenute in questo volume sembra non compromessa dai suoi quasi cinquant'anni, soprattutto alla luce del dibattitto relativo alla recrudescenza della violenza maschile e dei femminicidi, al tema della mascolinità tossica e del rapporto tra il sesso e il genere nel suo formarsi culturalmente in una società ancora fortemente patriarcale.
Le origini del romanzo giallo
Mauro Smocovich
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 288
Se si dice "Giallo" in Italia si intende Thriller, Poliziesco, Mistero, Delitto, Cronaca Giudiziaria. Se si dice "Giallo" si intendono tante cose, in Italia. Come mai? Nel 1929 la casa editrice Mondadori pubblica i primi quattro numeri di una nuova collana di romanzi. Libri Gialli, vengono chiamati, dal colore della copertina. Appare così sugli scaffali delle librerie una serie di storie thriller, di suspense, all'interno delle quali ci siano almeno un omicidio e le relative indagini svolte per scoprire chi lo ha commesso. Il primo romanzo dei "Libri Gialli" promette brividi e terrore. Si tratta di Il Club dei Suicidi di Stevenson, l'autore de L'Isola del tesoro e di Dottor Jekyll e Mister Hyde, quest'ultimo un grande romanzo della letteratura mondiale, che sarà pubblicato qualche volume dopo, sempre nei "Libri Gialli". Come mai? Cos'è il Giallo, dunque? Da dove arriva? Cosa c'era prima? Questo saggio di Mauro Smocovich, con la prefazione di Carlo Lucarelli, compie un lungo viaggio attraverso le praterie del Far West, le metropoli infestate dalla malavita e le pericolose fumerie d'oppio, tra catacombe e fognature, attraverso botole e passaggi segreti. Un viaggio che ci farà incontrare diabolici criminali, perfidi cinesi, detective spavaldi e scimmie assassine. È un viaggio, dunque, pieno di sorprese alla scoperta delle origini del "Giallo", quella sfumatura inquietante che tinge le storie di suspense, mistero e tensione.
John Ruskin
Quentin Bell
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 192
Con fine giudizio e rara umanità, Quentin Bell interpreta le opere e la vita del grande personaggio vittoriano, così controverso in ogni epoca sia per le sue opinioni - l'odio per il Rinascimento, la passione per il gotico che tanto influenzò l'architettura contemporanea inglese, l'accanita difesa di Turner - sia per le sue scandalose e tanto pubblicizzate vicende matrimoniali. John Ruskin è stato scrittore, pittore, poeta, restauratore e critico d'arte e ha insegnato al mondo come dovrebbe essere la critica: interessarsi dei propri sentimenti senza preoccuparsi di modificare un domani le proprie opinioni. Il critico d'arte deve avere due essenziali qualità: la capacità di trovare sensazioni intense di fronte a un'opera e l'abilità di esprimere le sue emozioni in maniera precisa e completa. Tutto il resto, come buoni principi e teorie, è superfluo. L'unica cosa importante è la sua ardente sincerità e la qualità delle sue parole. La penna mordace e originale di Bell, che oltre a essere nipote di Virginia Woolf (e autore della sua più completa biografia) è anche lontano parente della famiglia Ruskin, diverte e commuove il lettore.
Guida allo stile degli anni '40 e '50
Gato Pyncher
Libro: Libro rilegato
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 288
Quale stile poteva diffondersi e germogliare negli anni '40, in tempo di guerra? Una moda di "ricostruzione e adattamento", fatta di taglia e cuci, di rilettura di abiti del passato rivisti in chiave moderna, o semplicemente sistemati per il vivere sociale. Al contempo la polemica sull'attenzione nel vestire durante la guerra riempì giornali e riviste, questa nota di frivolezza aiutava gli uomini al fronte o era una semplice distrazione rispetto all'impegno bellico? Acconciature, occhiali, gioielli e tatuaggi erano essenziali per creare la tua dichiarazione di moda. Negli anni '50 invece la moda rinasce e crea, stimola l'immaginario e la fantasia, accede a un nuovo periodo di entusiasmo e, anche se in povertà collettiva, trova nuove strade per ricostruire sulle macerie della guerra. Il cinema e il teatro diventano oggetto di ispirazione e diffusione di costume, il desiderio di tornare a sognare nel futuro abbraccia la moda e produce bellezza. Le strade si riempiono di gonne a più strati e pantaloni a tubo, i materiali tornano a essere ricercati e pregiati, il desiderio di apparire torna a fare breccia nel tessuto sociale. Arrivano icone come Audrey Hepburn, i jeans sbarcano in Europa e non la abbandoneranno più, nascono case di moda in Italia e Francia che si affermeranno in breve tempo, come Dior. Il trucco e le acconciature casalinghe si diffondono e diventano sempre più curate! Gli accessori tornano a essere distintivi del proprio stile.
Se fossi Lady Oscar
Elena Romanello
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 256
Nel mondo poliedrico e affascinante di manga e anime, spicca il personaggio di Lady Oscar, altrimenti nota come La Rosa di Versailles, donna guerriera sullo sfondo della Francia prerivoluzionaria nata dalla penna di Riyoko Ikeda come fumetto e poi trasposta in un cartone animato tra i più amati di sempre. Da oltre quarant'anni, Oscar Francois de Jarjayes, sesta figlia di un generale e conte cresciuta come un maschio per intraprendere la carriera militare, è amata e vista come un'icona di coraggio e lealtà. Eroina femminista e donna al centro di una delle storie d'amore più riuscite e commoventi di sempre con il suo André. Essere Lady Oscar nella vita reale è arduo e forse nemmeno auspicabile, tenendo conto dell'eccezionalità della sua esistenza anche dal punto di vista del dramma, ma questa eroina che ha saputo rendere popolari la corte di Versailles e la Rivoluzione francese ha comunque tanti aspetti interessanti da prendere a modello, sia pure in contesti molto diversi. Oscar è la protagonista di una storia ormai classica ed esemplare, paragonabile a opere letterarie e cinematografiche, ma anche un'amica che da decenni accompagna i sogni e le aspirazioni dei suoi fan, ispira carriere, creatività e divertimenti, fa piangere e ridere insieme a lei, in quel mondo senza fine che è quello dell'immaginario, che per molti è più importante di quello reale.
Una storia degli assassini politici
Giacomo Del Campo
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 224
Da Giulio Cesare a John F. Kennedy, da Francesco Ferdinando a Martin Luther King, l'intera storia mondiale per secoli si è lasciata dietro una lunga scia di attentati e omicidi politici. L'assassinio voluto per motivi politici, che ha lo scopo di colpire le persone non per la loro precisa identità ma per ciò che rappresentano, è da sempre un punto fondamentale della lotta per il potere. Questo saggio esamina in modo approfondito il concetto di omicidio politico, affrontando quesiti come: si può giustificare l'assassinio? In quale modo la società affronta un gesto tanto violento e imprevedibile? Perché le circostanze e gli assassini continuano nel tempo a tormentare la coscienza collettiva? Partendo dalla civiltà classica e arrivando ai criminali di guerra del secolo scorso, questo libro intrigante mostra gli esempi più memorabili degli eventi che hanno lasciato il segno nella nostra società, esplorando i significati, i miti e i culti che si creano attorno a chi spara, aziona un detonatore, impugna un coltello per portare avanti i propri ideali. Illustrato con documenti d'archivio, fotografie e disegni, queste storie illustrano come l'assassinio politico abbia preso sempre più spazio nell'immaginario popolare dai tempi più antichi fino ai giorni nostri.
L'orrore soprannaturale in letteratura. E altri scritti sul weird
Howard P. Lovecraft
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 192
Howard Phillips Lovecraft è uno degli autori horror più noti del XX secolo, e la sua narrativa non si è limitata a influenzare in maniera consistente il genere horror contemporaneo, tanto letterario quanto filmico, ma ha colonizzato il nostro immaginario. Questo volume raccoglie gli scritti saggistici più noti di Lovecraft corredati da un aggiornato e consistente apparato critico, mettendo in dialogo le teorie lovecraftiane con i più recenti commenti concettuali e filosofici sulla sua opera. Nella sua opera Lovecraft ha elaborato una teoria dell'orrore fondata non sulla continuità tra l'umano e il mostruoso (come avveniva nel romanzo gotico e nelle storie di fantasmi o nelle figure del vampiro o del mostro), e dunque sul riconoscimento perturbante del familiare nello strano bensì sul radicalmente alieno. L'horror lovecraftiano - che confina con la fantascienza - ha al centro creature così vaste e spaventose da risultare inconcepibili. Tale orrore, di matrice materialista, si fonda sulla presentazione di un'alterità radicale, l'incontro con la quale coincide con un drastico ridimensionamento dell'antropocentrismo e con il collasso del soggetto umano.
Le lettere di Emilio Salgari. 1883-1911
Emilio Salgari
Libro: Libro in brossura
editore: Odoya
anno edizione: 2024
pagine: 144
Da sempre manca una raccolta delle lettere di Emilio Salgari e da sempre studiosi, ricercatori e appassionati ne avvertono e lamentano l'assenza. Il materiale a disposizione è lacunoso e ciò ha impedito sinora di approfondire la conoscenza dell'uomo Salgari, alle prese con la vita quotidiana, famigliare, esistenziale. Dalle lettere emerge un gioco di specchi dove realtà e fantasia si mescolano tra loro; Salgari spalanca le porte della propria vita all'esotismo inventando esperienze personali in oriente (lettere alla fidanzata e non solo), assegnando ai figli nomi come Fathima, Nadir, Omar e così via, contaminandole con la sua vita quotidiana. Ci rivelano la vita interiore dello scrittore, dove la sua finzione letteraria trascina i suoi interlocutori in un'atmosfera fantastica, quasi onirica. Questo libro raccoglie, dopo averne verificato l'autenticità, tutte le lettere note o meno note di Salgari, sinora sparse in pubblicazioni diverse e comprendendo anche quelle pubbliche, uscite su giornali e riviste. Ogni lettera è accompagnata da un apparato critico del curatore che ne contestualizza il contenuto e compie un complesso lavoro di analisi psicologica.