Metilene
Mario Ceroli. La forza di sognare ancora
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2025
pagine: 64
Tra gli artisti più sperimentali e nomadi della sua generazione, dalla fine degli anni Cinquanta Mario Ceroli (1938, Castel Frentano) dà vita a una vasta gamma di opere e progetti in cui far emergere realtà dalle prospettive immaginifiche sul proscenio di narrazioni infinite. Contraltare del realismo artificiale delle tecnologie, le strutture aperte e i dispositivi organici delle sue "eco-mitologie" rappresentano vertigini della possibilità di comprendere e rifondare la relazione umana con la natura del mondo, allargandone i confini sensoriali e percettivi, dove il Noi precede l'Io. Al periplo di sette decenni di ricerca ininterrotta, le opere di Ceroli continuano ad avere la forma della speranza e la forza di sognare ancora un cambiamento comune. Il volume è realizzato in occasione della mostra a cura di Cesare Biasini Selvaggi ospitata nel 2024 nella Sala Stirling di Palazzo Citterio a Milano, nell'ambito dell'accordo di collaborazione tra Grande Brera e GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea) con il supporto di Banca Ifis. Testi di Angelo Crespi, Cristina Mazzantini, Cesare Biasini Selvaggi e Mario Ceroli.
Nico Vascellari. Fioretti
Libro: Libro o carta ripiegata
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 16
Fioretti è un’installazione pensata per Piazza della Signoria a Firenze. L’opera, che si inserisce tra la Fontana del Nettuno e il David, è un gesto poetico che dialoga con uno dei luoghi più simbolici della città. Il titolo, con la sua triplice accezione (arma, rinuncia e fiore), rimanda alla simbologia della natura, alla sua fragilità e al suo legame con la storia dell’arte. Mi interessa riflettere sulla fragilità della vita, del patrimonio e della natura, ma anche sull’idea di monumento, contrapposta alla verticalità eroica dei grandi monumenti pubblici. Fioretti vuole essere un atto di rinuncia, un invito a riflettere sulla storia e a rinnovare la memoria collettiva, come accade nella tradizione della Fiorita fiorentina. L’opera invita il pubblico a inserire fiori nelle fessure, creando un rituale che può vivere autonomamente, al di fuori del mio intervento. Si tratta di un gesto silenzioso e poetico, che si integra delicatamente nella piazza, in contrasto con la violenza e la retorica che l’hanno attraversata.
Sognando i cervi di Durango
Paolo Pergola
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 120
Biologo marino, assegnista di ricerca, con moglie e due figli, apolide per aver vagato da un paese all'altro studiando i molluschi marini: è Lapo Pardini, voce narrante di questo breve romanzo. Il protagonista, una sorta di giovane Holden irrisolto, è rientrato in Italia dopo anni passati all'estero e ora si trova alle prese con un lavoro precario e la sua passione per la fotografia e la scrittura. Vaga, costantemente fuori misura e fuori contesto, tra ambienti burocratici e improbabili vernissage di provincia, tra corsi di scrittura e progetti di ricerca impantanati in mille vincoli. Così, con il consueto distacco da sé e dal mondo, cerca qualche via di fuga che, seppur temporaneamente, lo porti in un posto lontano dove tutti sono fuori rotta come lui. Le vicissitudini di Lapo Pardini sono raccontate in uno stile sobrio e frizzante, non privo di una certa venatura comica che sembra fare il solletico a quello «spaesamento mnemonico» cui va incontro la narrazione dei fatti (forse?) reali accaduti al protagonista.
La Letteratura familiare in Italia
Paolo Albani
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 144
Se avete, come il giovanissimo Antonio Delfini, la vocazione a diventare imperatore, se volete fare l'influencer sul tema-bandiera dell'«inconsistenza» o avete il dono dell'ubiquità, se come Il'ja Ilič Oblomov siete pigri e indolenti e aspirate a istituire, con il beneplacito dell'Onu, la GIORNATA INTERNAZIONALE DEL PERDIGIORNO, se vi domandate se l'uomo è davvero ciò che mangia o cosa succederebbe se avessimo due gambe in più, se indebitamente vi hanno sequestrato dei sogni lasciandovi in uno stato di cagionevole afflizione, allora questo libro può aiutarvi a non trovare alcuna risposta. Le storie che qui si raccontano sembrano in apparenza bislacche, visionarie, ma in realtà, a modo loro, riflettono le paure, le contraddizioni, le aspettative della nostra incerta quotidianità. Storie al limite del ridicolo, di una comicità surreale, a volte involontaria, brevi, acidule, sulfuree. Leggendo queste storie si ha l'impressione che gli scorci narrati, reali e paradossali, «le pieghe più minute dei fatti», riguardino ognuno di noi molto da vicino.
Luci di cava
Marta Sansoni, Andrea Ponsi
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 76
Il progetto "Luci di cava" esplora il dialogo, in apparenza insolito ma in realtà estremamente potente e suggestivo, tra il marmo e la luce: una bella competizione tra materiale e immateriale per far dialogare due protagonisti importanti e complessi. Un materiale che ha una forte fisicità e una storia antica e un fenomeno, all'opposto, impalpabile. Otto designer — Nicolas Bertoux, Michel Boucquillon, Emiliana Martinelli, Donia Maaoui, Claudio Nardi, Andrea Ponsi, Cynthia Sah, Marta Sansoni — sono stati chiamati a raccogliere questa sfida e a trasformarla in altrettanti oggetti di design, progetti realizzati lavorando in simbiosi con straordinari artigiani e con l'utilizzo di macchinari tecnologici unici per potenza e precisione. Luci di cava evoca le relazioni fisiche, funzionali e poetiche tra il marmo e la luce artificiale in un oggetto di dimensioni ridotte, quelle di una lampada da tavolo. Ricerca le affinità tra due mondi lontani, ne accentua la diversa natura, declinando le diverse visioni progettuali in una collezione di oggetti che hanno tutte le carte in regola per essere considerati, secondo l'espressione cara ad Alessandro Mendini, vere e proprie "architetture domestiche".
Love letter
Pascale Marthine Tayou
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 104
Pascale Marthine Tayou concepisce un'arte senza confini e norme, così come intende il mondo. Nato nel 1966 in Cameroun, Tayou ha sviluppato un linguaggio artistico che si nutre delle proprie radici culturali, ma anche dei tanti viaggi fatti. In uno scambio continuo tra arte e vita, che è il fondamento della sua azione artistica, ha deciso nei primi anni Novanta di cambiare il proprio nome in Pascale Marthine, entrambi tipicamente femminili, cosciente della mutevolezza e non staticità dell'identità personale.Da sempre interessato alle problematiche ambientali, come l'inquinamento del pianeta e il conseguente esaurimento delle risorse, Tayou utilizza materiali comuni, per lo più di riciclo, e dà vita ad opere che vogliono far riflettere sulla convivenza tra l'uomo e la natura. Un linguaggio basato su archetipi, oggetti realizzati o trovati, che fanno riferimento sia alla maestria dell'artigianato sia ai resti di una società dei consumi. Il volume è una monografia aggiornata sulla vasta produzione dell'artista realizzato in occasione della mostra presso OCA, Oasy Contemporary Art and Architecture, a cura di Marco Bazzini ed Emanuele Montibeller in collaborazione con Galleria Continua.
Oskar Stonorov. Una villa per Jorio Vivarelli come ponte ideale tra Stati Uniti e Italia
Stefano Veloci, Rachele Tuci
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 128
Villa Stonorov, casa-studio di Jorio Vivarelli, oltre a essere un significativo esempio di architettura del XX secolo sulle colline di Pistoia, è il simbolo della collaborazione e amicizia tra lo scultore toscano e l'architetto americano di origine tedesca Oskar Stonorov. Grazie a una feconda corrispondenza di idee e visioni, qui si è sviluppato il sogno di Vivarelli di edificare una dimora che recuperasse lo spirito delle botteghe d'arte e potesse ospitare studenti e artisti. Un sogno che Stonorov condivide collaborando sia economicamente che con la progettazione di questa sua unica opera italiana. Il volume, curato dall'architetto Stefano Veloci e dalla studiosa Rachele Tuci, descrive le personalità dei due artisti e il sodalizio creativo che, tra gli anni '50 e '60 del Novecento, ha caratterizzato la progettazione di edifici e interi quartieri negli Stati Uniti, legando tra loro architettura e scultura. Nel libro sono narrate inoltre le fasi di progettazione e costruzione della villa, oggi sede della Fondazione Vivarelli, che ha l'obiettivo di conservare e valorizzare l'opera dello scultore, proponendosi come centro di produzione attivo nel campo dell'arte e della cultura.
Rubedo. Ediz. italiana e inglese
Cecilia Bertoni
Libro: Libro rilegato
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 88
Il termine RUBEDO evoca l'eterna trasformazione del corpo e dell'anima. La performance itinerante attinge alla tematica della morte e del morire e si esprime attraverso l'azione performativa, la videoinstallazione, l'interazione con il pubblico e il camminare stesso. In un piccolo metato, il pubblico, seduto scomodo, condivide il video On the corner in cui emerge come Il corpo a volte sia accogliente, si muova, ci porti nel mondo, comunichi, ma possa anche diventare inospitale. In quest'ultimo caso, Il dolore fisico ci imprigiona, ci isola in uno spazio sempre più limitato, pericolante e solitario dal quale vorremmo evadere. Per sempre. Proseguendo, i partecipanti sono invitati a celebrare il funerale delle cose e delle situazioni della vita che sono giunte a termine e dalle quali non riusciamo a separarci. Due asini bardati ci conducono nella ritualità della dissoluzione della materia, del lasciar andare di tante cose, gingilli e ricordi per permetterci di andare oltre, di trasformarci. Infine, allo SPE - Spazio Performatico ed Espositivo - il video RUBEDO, che celebra simbolicamente il mio funerale, avvolge il visitatore che viene trasportato verso un altrove disincarnato in cui la transizione e la trasformazione di ogni gesto quotidiano diventano rituale.
Where is Monteciccardo
Giovanni Termini
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 87
Monteciccardo (con le frazioni di Montegaudio, Villa Betti, Villa Ugolini e Monte Santa Maria) non solo è l'ultimo ad essersi aggiunto al fatidico elenco dei 12 quartieri di Pesaro, ma anche il territorio più vasto e lontano (dista poco più di 20 chilometri da Pesaro), un vero e proprio comune a sé (di fatto oggi un Municipio). Luogo di per sé lontano e periferico, geograficamente parlando, da Pesaro (almeno rispetto ai più contigui "quartieri"), fa proprio della lontananza la qualità del suo territorio. Nel progetto di Giovanni Termini dal titolo WHERE IS MONTECICCARDO (compreso nel più ampio format di Pesaro 2024 Dalle sculture nella città all'arte delle comunità), è proprio da tali premesse che ci si è fatti ispirare: sfruttare, evidenziare e non eludere la distanza. WHERE IS MONTECICCARDO agisce su vari livelli della sua poetica: da quello effimero e collocato in situazione, a quello sociale e territoriale, finanche relazionale e comunicazionale. Rimette un luogo lontano al centro dell'attenzione nel momento stesso in cui lo pone come interrogazione implicita, facendone un punto di attrazione, curiosità e domanda nel suo stesso essere (un) altrove.
Ed è subito pera e altri epigrammi
Gino Patroni
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 224
Per la scoppiettante vena di manipolatore del linguaggio, per gli effetti nonsensici e parodici, e la malinconica arguzia, Gino Patroni (1920-1992) è considerato uno dei più grandi epigrammisti del Novecento italiano, accostabile a Toti Scialoja. Possiede il genio del nonsense e del gioco di parole (Arrigo Petacco). Un giorno Patroni è con Gianni Brera, assistono a una partita di calcio, entrambi sono giornalisti sportivi. A un certo punto Patroni sussurra all'orecchio di Brera: «Orsù!». Brera si aspetta che all'esortazione segua un concetto. Non segue nulla. «Orsù cosa?!» lo incalza Brera. E Patroni: «Una famiglia di orsi recentemente scoperta in Sardegna». Questa antologia, curata da Monica Schettino che firma anche un'approfondita introduzione, ripropone una scelta significativa di epigrammi di Patroni, freschi e pungenti, attraversati da una comicità irriverente. Rileggere oggi Patroni è ancora un esercizio nutriente che trasmette un godimento irresistibile. Dal nome della prima raccolta di epigrammi di Patroni, Aritmie, prende il nome questa «collana di scritture anomale» che privilegia testi con un respiro comico-surreale, storie bislacche, visionarie, lunatiche.
Acque della magia. Matteo Maria Boiardo e L’inamoramento de Orlando
Rosita Copioli
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 336
Matteo Maria Boiardo e l'Inamoramento de Orlando è un racconto del poema e insieme la sua interpretazione critica che si articola in undici capitoli che seguono la trama meravigliosa, dell'Orlando innamorato attraverso le presentazioni dei personaggi e le loro qualità, le implicazioni storiche e le connessioni con le altre opere. Il lavoro di Copioli mostra l'originalità unica di Boiardo, nel trattare e trasformare argomenti classici o coevi, nell'elaborazione dei personaggi, delle loro figure, dei loro nomi, nella tessitura continuamente rimodellata e in fieri delle storie dai mutui riflessi, senza trascurare le connessioni con riferimenti antichi e moderni, letterari, simbolici, filosofici, alchemici e artistici. I disegni originali di Mimmo Paladino, sono un altro strumento di allargamento dell'orizzonte sensibile e interpretativo, un'ulteriore testimonianza delle innumerevoli porte che un poema stratificato e complesso come questo può offrire a chi si metta in ascolto. Come scrisse Ugo Foscolo, «nessun poeta aveva avuto in dote tanto potere d'immaginazione quanto il Boiardo».
Piatto rosso
Libro: Libro in brossura
editore: Metilene
anno edizione: 2024
pagine: 144
Il progetto "Piatto rosso" nasce da un precedente progetto realizzato da Prospero Rasulo nel 1994, dal titolo "Piatto Fax", prendendo spunto da un anniversario che, dal punto di vista iconografico e non soltanto sociale, ha fortemente caratterizzato il panorama visivo di più di una generazione: i 100 anni della Rivoluzione Russa. Nel 2017 si ripete, dunque, l'invito a 100 creativi a suggerire un segno/disegno per un piatto che questa volta, anziché blu, sarà rosso per rappresentare la visione corale di un memorabile evento della storia del Novecento. I 100 piatti avrebbero dovuto essere realizzati dalla Fabbrica Imperial Porcelain di San Pietroburgo. Ma la mostra "Non s'ha da fare!". Una serie di contrattempi, misunderstanding, problemi organizzativi piccoli e grandi ne impedisce la realizzazione quell'anno. I disegni, inviati in digitale e non più via fax, rimangono chiusi nei file del computer. Grazie a Pierluigi Bemporad, al suo entusiasmo e alla sua determinazione nel vedere i piatti rossi realizzati, prende corpo l'idea della mostra al MAD Murate Art District di Firenze, a cura di Prospero Rasulo, autore del progetto e la collaborazione di Valentina Gensini, Direttore Creativo di MAD e Patrizia Scarzella.