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Le Lettere

Entretiens-Conversazioni

Entretiens-Conversazioni

Michel Henry

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 170

Con il presente volume si intende fornire al lettore la traduzione italiana della raccolta editata originariamente dalla casa editrice Sulliver, nel 2005, con il titolo Entretiens, contenente alcuni dei più rilevanti colloqui che Michel Henry – esponente di spicco del cosiddetto "Tournant Théologique de la Phénoménologie Francaise" – intrattenne a partire dalla seconda metà degli anni ‘70 fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 2002. Si tratta di undici conversazioni in cui il filosofo si impegna su molteplici e talora non riducibili fronti concettuali: spicca tra di essi la presenza di un profilo filosofico-biografico dell’autore (delineato nella conversazione con Roland Varshalde, dal titolo “un filosofo parla della sua vita”), ma anche la trattazione di temi concernenti la sua personale lettura del Marxismo (emblematico, in questo caso, il dialogo con Roger Pol Droit: «che l’individuo sia reso a se stesso»). È presente inoltre una serrata discussione sulla natura della tecnica moderna (incontro con Philippe de Saint-Robert), nonché l’esplorazione di fenomeni complessi e di ritrovata attualità, quali sono quelli del nichilismo, del cristianesimo (conversazione con Virginie Caruana), e dell’arte (conversazione con Oliver Salazar-Ferrer), senza tralasciare il confronto ingaggiato dal pensatore con la "fenomenologia storica" di Husserl e Heidegger (come mostra bene il dialogo con Sébastien Labrusse, l’invisibile e la rivelazione). Questa raccolta di interviste dell’autore assume, dunque importanza per due ordini di ragioni: la prima è che restituisce al lettore italiano un’opera che può rappresentare un valido appoggio propedeutico all’analisi critica della fenomenologia henryana. La seconda ragione, invece, forse meno scontata, è stata quella di poter finalmente privilegiare, tramite la traduzione di questa serie di interviste e conversazioni, non semplicemente la prospettiva unilaterale che ogni filosofo è chiamato a fornire di sé stesso e del suo pensiero attraverso i prodotti della propria ricerca, ma una ricostruzione dialogica, e dunque frammista, in sé stessa, dell’intreccio di domanda e risposta, di critica e autocritica.
18,00

Studiare il tedesco. Un'introduzione

Studiare il tedesco. Un'introduzione

Susanne Lippert

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 128

Il manuale offre un'introduzione allo studio della lingua tedesca. Analizza innanzitutto l'approccio di alcuni brillanti studiosi all'apprendimento delle lingue e mette in luce le peculiarità dei loro metodi per ricavarne esempi pratici per il lettore. Fornisce inoltre le basi per una solida conoscenza. Infine, mostra la straordinaria ricchezza del tedesco contemporaneo, una lingua vivace e in continua evoluzione. In ultima analisi il libro ha l'obiettivo di creare curiosità per le molteplici forme di questa lingua, stimolando i lettori ad approfondirne lo studio.
18,00

I musei civici archeologici della Toscana

I musei civici archeologici della Toscana

Libro: Libro rilegato

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 168

"Nell’estate del 2021 le Gallerie degli Uffizi hanno organizzato un ciclo di incontri dedicati ai Musei Civici Archeologici della Toscana, nel cui ambito i direttori e i custodi di questo incredibile patrimonio descrissero a un pubblico affascinato, appena uscito dalle clausure imposte dal Covid, l’inaspettata ricchezza di luoghi così vicini eppure così poco noti ai cliché del turismo toscano. È stata un’autentica sorpresa, a cominciare dal sottoscritto, scoprire che località come Montopoli, Dicomano, Campi Bisenzio o Piombino, nomi che poco o nulla dicono all’industria del turismo di massa, custodissero collezioni archeologiche che nulla hanno da invidiare alle più celebri raccolte statunitensi o europee. Credo, però, che sia stata una sorpresa non meno grande per il nostro pubblico apprendere che anche mete ben note al Grand Tour turistico toscano, come San Gimignano, Volterra e Cortona, fossero ancora in grado di offrire qualcosa di non scontato e al riparo dal main stream turistico di quelle magnifiche cittadine. Sono convinto, infatti, che proprio partendo dalle sale, purtroppo spesso così vuote, di questi musei civici sia possibile ripercorrere la millenaria storia di quelle terre, osservando da un punto di vista del tutto nuovo città e paesi che eravamo convinti non ci riservassero più sorprese. Quel ciclo di conferenze (e questo splendido libro che ne è il risultato) è un ulteriore, importante, tassello di una politica di valorizzazione del territorio che le Gallerie degli Uffizi possiedono come parte integrante del proprio DNA. Sin dalla fine del XIX secolo, opere provenienti dai depositi degli Uffizi presero la via di chiese, conventi ed edifici pubblici toscani e italiani, quasi a dare concreta attuazione a quella “restituzione al popolo” del patrimonio artistico mediceo voluta dall’Elettrice Palatina. In anni più recenti, le Gallerie hanno sempre avuto ben chiaro questo compito, perseguito con le iniziative legate al “museo diffuso”, promosse negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso da Antonio Paolucci, e che, da ultimo, hanno assunto forma strutturata e capillare con il progetto “Uffizi diffusi”. Sono sempre stato convinto, infatti, che fosse una politica culturale giusta e illuminata “spendere” la fama che la nostra Istituzione ha a livello planetario per restituire a quei luoghi e musei della nostra regione, sorprendentemente ancor oggi da qualcuno definiti “minori”, la visibilità e la notorietà che meritano, con la speranza di poter contribuire in questo modo alla nascita di un turismo più maturo e consapevole nell’interesse di Firenze e di tutta la Toscana". Introduzione di Eike Schmidt.
50,00

Nera luce. Saggio su cattolicesimo e apofatismo

Nera luce. Saggio su cattolicesimo e apofatismo

Luigi Lombardi Vallauri

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 368

Il libro si compone essenzialmente di due parti. Nella prima, destruens, l’autore sostiene che i dogmi cattolici fondamentali del peccato, della necessità dei sacramenti per la salvezza, della perdizione eterna dei non cattolici, dell’inferno, sono incompatibili con la filosofia della giustizia e con la “religione civile” dei diritti umani. Ma anche il magistero etico e politico dei papi resiste malissimo alla critica razionale. Crolla il mito dell’infallibilità dei papi in materia di fede e di costumi. Il pontificato romano risulta, se mai, quasi infallibile nell’errare e sempre straordinariamente tardivo nel correggersi. La seconda parte, “distruttiva-costruttiva”, allarga l’orizzonte al di là del cattolicesimo, indagando filosoficamente i tre concetti universali Dio, anima, religione. Lombardi Vallauri mostra che l’esercizio strenuo della ragione filosofica e scientifica, antica e moderna, orientale e occidentale, approda all’irrappresentabile e dunque culmina in un “nobile”, informato silenzio. Una terza parte, “costruttiva”, dovrebbe tracciare vie verso una gestione sapienziale della mente, verso una terra promessa in questa stessa vita all’uomo che sappia farsi prendere la mano dalle “sorelle maggiori dell’anima” per essere guidato in un Oltre che laicamente superi non le possibilità, ma le banalità dell’esperienza. Quest’ultima parte viene provvisoriamente sacrificata rispetto alle altre, intendendo l’autore dedicarle tutto il suo restante avvenire di ricerca. Un libro di analisi e di pathos, caustico e poetico, dove la ribellione è necessario episodio di una meditazione intellettuale e di una sperimentazione psicospirituale protratta per decenni. Un libro che orienta con sapienza sia nelle nebbie contingenti della riclericalizzazione in corso, sia nella “nera luce” della condizione umana di sempre. Un libro solido, non aggirabile, che lascia comunque il segno in chi accetta la sfida di leggerlo.
22,00

De vulgari eloquentia

De vulgari eloquentia

Dante Alighieri

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 164

Il “De vulgari eloquentia”, che risale all’inizio del sec. XIV, è il primo libro scritto sulla nostra lingua, per analizzarne e promuoverne l’uso poetico, quando ancora non esistevano dizionari e grammatiche dell’italiano, e la nostra letteratura era agli inizi. Dante, appena uscito dall’esperienza dello Stil novo, cominciò (lasciandolo tuttavia incompiuto) questo mirabile trattato, nel quale la tematica propriamente linguistica si collega in maniera affascinante all’universo delle conoscenze medievali, alla religione, alla storia dei popoli, alla filosofia, alla teologia, alla poesia, ai movimenti letterari e anche all’assetto politico dell’Italia. Il linguaggio, dunque, viene collocato al centro di una rete di rapporti con tutte le forme della cultura e della vita sociale. Dante, glottologo ante litteram, mostra inoltre di avere sensazionali intuizioni relative ai principi del mutamento delle lingue nello spazio e nel tempo, e, con formidabile spirito di osservazione, delinea un rapido ma efficace quadro della varietà linguistica nella penisola italiana. Questo libro dantesco fonda, attraverso la lingua, la tradizione letteraria del nostro paese. I curatori hanno affiancato al testo latino una traduzione moderna e scorrevole, corredata da un breve commento e preceduta da due saggi introduttivi. Il primo di questi saggi è dedicato alle alterne fortune del “De vulgari eloquentia” nella cultura italiana: quest’opera, infatti, dal Rinascimento in poi, ha suscitato imprevedibili polemiche; il secondo saggio descrive i caratteri del latino medievale usato da Dante.
22,00

L'altro Rousseau. La memoria, l'impostura, l'oblio

L'altro Rousseau. La memoria, l'impostura, l'oblio

Bartolo Anglani

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 624

Chi è l’“altro Jean-Jacques”? È l’identità «delirante» alla quale Rousseau ricorre quando commette azioni strampalate incompatibili con la sua teoria dell’uomo nato buono e divenuto cattivo per colpa della società. È colui che senza alcun motivo accusa Marion di aver rubato un nastro, che cerca di diventare un vero ciarlatano impostore senza mai riuscirci, che non ammette di aver rotto il pettine di Mademoiselle Lambercier, che confessa di essere stato in tante occasioni estraneo a sé stesso. Ma chi è allora il «vero» Jean-Jacques? Rousseau tenta, nei suoi scritti autobiografici, di “dimenticare” il proprio “io” cattivo, fingendo di non sapere che quell’io è legato organicamente al suo essere. Il paradosso è che quanto più egli cerca di relegare la parte inconfessabile di sé nel buio dell’alterità e del delirio, tanto più deve parlarne e farne l’eroe della narrazione autobiografica, una specie di Pinocchio del Settecento sempre in fuga e sempre affascinato dai Lucignoli incontrati via via. Non può cancellarlo con un tratto di penna, tanto fortemente sente quanto il suo «sistema» filosofico sia ambiguo e contraddittorio e contenga dentro di sé la possibile smentita a sé stesso. Questo libro racconta, in una forma narrativa ma rispettosa dei testi, il ro-manzo della lunga lotta contro quel fratello “nero” senza il quale il monello di Ginevra non sarebbe divenuto il filosofo Jean-Jacques Rousseau.
35,00

Il sionismo americano tra le due guerre mondiali

Il sionismo americano tra le due guerre mondiali

Antonio Donno, Giuliana Iurlano, David Elber

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 232

Le vicende del movimento sionista americano tra i due conflitti mondiali fanno parte integrante della storia del sionismo internazionale. Questo libro studia ciò che si è andato sviluppando al di là dell’Atlantico sulla questione del ritorno degli ebrei nella loro antica Terra. Nella prima delle tre parti, David Elber studia il processo di riconoscimento internazionale del sionismo tra il 1919, anno della Conferenza di Parigi, e il 1923, periodo nel quale emerse la figura di Chaim Weizmann, capo della delegazione sionista, che presentò il famoso memorandum sul progetto di ricostruire una patria ebraica in Palestina, approvato nella Conferenza di Sanremo del 1920. Nella seconda parte, Antonio Donno ripercorre le vicende del movimento sionista negli Stati Uniti, evidenziando i contrasti e i tentativi di riconciliazione tra sionisti e non-sionisti e tra gli stessi sionisti. Con l’avvento alla Casa Bianca di Franklin D. Roosevelt, le speranze sioniste rinacquero, ma invano, perché il Presidente americano tacque quando Londra varò un secondo piano per la Palestina, ancor più restrittivo per i progetti sionisti. Infine, nella terza parte, Giuliana Iurlano affronta il tema della contrapposizione tra sionismo americano, guidato dal giudice della Corte Suprema, Louis D. Brandeis, e quello europeo, di cui Weizmann era l’indiscusso leader. Si tratta di un’analisi del pensiero dei due esponenti sionisti, che illustra la complessità del movimento sionista internazionale, delle sue divisioni, ma, alla fine, anche della sua capacità di unificarsi al momento di dar vita a Israele.
18,00

«L'ala ferita ancora vola». L'opera poetica di Tommaso Landolfi

«L'ala ferita ancora vola». L'opera poetica di Tommaso Landolfi

Arcangelo Mazzoleni

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 238

"L'ala ferita ancora / Vola, ma ha perso il cielo": i versi di Viola di morte che danno il titolo al volume esemplificano la "brama d'infinito brutalmente spezzata, frustrata e vanificata dalla prosaicità della vita" che costituisce uno dei temi di elezione di Tommaso Landolfi. Ritenuto dalla critica il più virtuosistico prosatore italiano del '900, solitario, appartato, eccentrico dandy con la passione divorante per il gioco, ebbe frequentazioni letterarie (tradusse Gogol, Dostoevskij, Tjutčev, Tolstoj, Turgenev, il Cechov dei racconti e, dal tedesco, Hoffmann e Novalis) che lo potrebbero apparentare ai grandi narratori fantastici dell'800, ma il suo immaginario è aggiornato ai fantasmi onirici del Surrealismo e alle profondità novecentesche dell'inconscio. In questo libro Arcangelo Mazzoleni compie un'immersione nel continente sommerso che è alla base della produzione poetica di Landolfi: attraverso un'analisi delle tre raccolte "Breve Canzoniere", "Viola di morte" e "Il tradimento" ne coglie i rapporti cogli scritti di narrativa, rinvenendo poi i molteplici influssi della sua ispirazione, analizzando la sua lingua fastosa e barocca, immaginifica, nonché scavando nel territorio oscuro delle sue ricorrenti ossessioni: il tema pervasivo della Madre perduta, lo straniato orrore per la quotidianità domestica, la ripresa dell'immagine gotica della Donna, "creatura angelicata o malefica Medusa", o "la morte del Sole": proiezione apocalittica di un'immane catastrofe interiore.
19,00

«Privet», compagne e compagni! Intellettuali in Unione Sovietica negli anni Cinquanta

«Privet», compagne e compagni! Intellettuali in Unione Sovietica negli anni Cinquanta

Chiara De Santi

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 363

Il volume presenta e analizza le opere di quattro intellettuali italiani – Italo Calvino, Anna Maria Ortese, Carlo Levi e Alberto Moravia – che viaggiarono in Unione Sovietica tra il 1951 e il 1956 e che pubblicarono i loro resoconti di viaggio al rientro in Italia. Attraverso un’analisi non solo letteraria, ma anche storica, politica e sociale che non manca di riferimenti alla Russia di oggi, il testo esamina come l’Unione Sovietica sia stata percepita e trasmessa alle lettrici e ai lettori italiani da parte di questi scrittori. Diviso in quattro capitoli dedicati ai quattro viaggiatori, lo studio prende in esame le relazioni che Calvino, Ortese, Levi e Moravia stabilirono con l’URSS attraverso temi come la letteratura, la cultura, il popolo russo e usbeco, la città, la memoria, la religione e il dolore. Per il suo approccio e per il contenuto, il libro contribuisce alla saggistica sulla letteratura di viaggio e alla storia degli intellettuali durante la Guerra fredda culturale.
19,00

Apollo, Pan, Dioniso

Apollo, Pan, Dioniso

Friedrich G. Jünger

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 288

Germania, 1943: nel cuore del Terzo Reich Friedrich Georg Jünger pubblica uno studio su Apollo, Pan e Dioniso che eserciterà un’influenza decisiva sul fratello Ernst. «Da tempo mio fratello Friedrich Georg ed io», scriverà, infatti, Ernst Jünger nel 1982, «ci siamo occupati, sia soffrendone che essendone spettatori, del ritirarsi degli dèi e dell’avvento dei titani». Anticipando gli esiti delle ricerche di Hillman, Friedrich Georg Jünger mostra come l’uomo moderno sia un soggetto ‘mitopatico’ che soffre l’azione degli dèi e che ripete lo schema del loro agire. Ecco, allora, che «l’epoca della pianificazione razionale che vorrebbe abbracciare e racchiudere tutto» è ricondotta all’azione intrapsichica di Prometeo, il modello dell’homo faber nazista e della sua hybris tecnologica che viola e saccheggia la natura. Tracciando una fenomenologia di tre archetipi divini, Apollo, Pan e Dioniso, lo scrittore assume, quindi, un ruolo guida. Il suo compito è additare ai lettori la via della loro integrazione psichica al fine di liberarli dalla forma di soggettività fanatica, tecnolatrica, distruttiva e sofferente dominante nella Germania hitleriana – e nella nostra contemporaneità – e di dischiudere loro l’accesso a stili esistenziali alternativi. Si profila, così, l’ideale di un soggetto capace di contemplazione apollinea, pieno di timore reverenziale per la Madre Terra e in grado di vibrare all’unisono con la Vita. Poiché «dionisiaco è il traboccare del calice e lo spezzarsi del vetro».
18,00

Il concetto di contemporaneo tra filosofia e scienze. Da Croce a Prigogine

Il concetto di contemporaneo tra filosofia e scienze. Da Croce a Prigogine

Fabiana Russo

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 138

Questo volume disegna un percorso che, in sette tappe, attraversa la storia del pensiero filosofico e scientifico del Novecento con lo scopo di indagare possibilità diverse di declinare il medesimo concetto: il contemporaneo. Disegnato in tal senso, l’itinerario della riflessione prende avvio dalla prospettiva filosofica, attraverso lo storicismo di Croce e la logica transazionale di Dewey; prosegue con l’approccio scientifico, ripensando il concetto di tempo in Einstein e l’ordinamento della realtà secondo Heisenberg; si conclude con il punto di vista epistemologico, con la riflessione sull’organizzazione della vita in Morin, con la teoria dell’autopoiesi di Maturana e, infine, con la contemporaneità del divenire di uomo e natura in Prigogine.
14,00

Delitto senza castigo

Delitto senza castigo

Charlotte Perkins Gilman

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2023

pagine: 242

“Unpunished”, tradotto in italiano con il titolo “Delitto senza castigo”, rappresenta un unicum nella produzione di Charlotte Perkins Gilman. È un romanzo figlio dei suoi tempi che si può ascrivere al giallo classico della “Golden Age of Detective Fiction”, all’apice di popolarità e produttività nelle decadi tra le due guerre mondiali; tuttavia, è un figlio-romanzo che la sua epoca madre ha rinnegato: Gilman lo completò nel 1929, ma malgrado tutti gli sforzi non riuscì a trovare un editore, e così “Unpunished” sprofondò nell’oblio dell’inedito per anni. Ma attenzione: se è vero che l’autrice era ben consapevole di quanto fosse appetibile un giallo deduttivo all’epoca, è altrettanto vero che ciò che le stava più a cuore era far arrivare a un pubblico di lettori – e lettrici – che fosse il più ampio possibile un certo tipo di messaggio morale: la condizione della donna soggiacente al patriarcato e all’incertezza economica. Di qui la scelta dell’involucro sfizioso della letteratura di genere, il quale funge da zucchero che ricopre il principio medicamentoso della pillola. Ci sono tutti gli ingredienti del whodunnit: un assassinio in una stanza chiusa a chiave, addirittura in modalità “overkilling”, una cerchia limitata di sospetti, un ambiente domestico opprimente e una vittima odiosa che non suscita alcuna compassione nel lettore. La coppia investigativa matrimoniale Jim Hunt e signora Bessie Hunt da un lato omaggia le coppie letterarie come Tommy & Tuppence di Agatha Christie o il private eye hard-boiled immancabilmente affiancato dalla segretaria, ma dall’altro afferma l’indipendenza intellettuale della donna nell’indagine: Bessie infrange lo stereotipo di moglie-amante-assistente fedele e risolve il caso dimostrandosi più brillante, intuitiva e coraggiosa del marito e degli uomini della polizia. La sua missione “undercover” nei panni di cameriera nella casa dove è avvenuto il delitto si può altresì leggere come un tributo a Isabella Goodwin, la prima donna detective nel NYPD.
19,00

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