Hacca
Gli avventurosi siciliani
Nello Sàito
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2010
pagine: 189
"'Gli avventurosi siciliani' è il romanzo in cui le doti di fantasia e la capacità satirica di Nello Sàito si manifestano al meglio. Quando uscì nel 1954, se ne occuparono due critici illustri: Niccolò Gallo e Giuseppe De Roberta, che avevano entrambi già sottolineato l'originalità del suo primo romanzo 'Maria e i soldati'. L'inizio del libro è avvincente: già si delinea il carattere di Fulvia, la giovane di origine siciliana che la mamma decide di mandare da Milano a Trapani dallo zio Rosario, di cui ha sentito parlare come di un uomo ricco e generoso. La madre dice a Fulvia che lui sta male e desidera vederla: in realtà è un pretesto per farle conoscere il cugino Nini, a cui vorrebbe darla in sposa. Dopo una certa perplessità, la ragazza affronta il viaggio. La descrizione dei viaggiatori che popolano il treno dà subito l'idea del modo in cui la Sicilia le si preannunzia: "I miei compagni di viaggio erano quasi tutti vestiti di nero. Tutti siciliani, figuriamoci. Ognuno stava per conto suo, compunto, seduto sul limite del sedile; in apparenza niente affatto interessato ad attaccare discorso con il vicino". Emergono nei discorsi dei passeggeri i temi cari a Sàito. Si rievoca il personaggio del bandito Giuliano che per uno dei viaggiatori fa rivivere il mito di Carlo Magno: "Hanno tolto i cavalieri e la Sicilia ha inventato i pupi. Sono scomparsi i pupi e i siciliani hanno inventato Giuliano..." (Giovanni Russo)
Lettere libertine
Riccardo Reim
Libro
editore: Hacca
anno edizione: 2010
pagine: 148
"Lettere libertine è un antiromanzo che si colloca felicemente in quella importante famiglia letteraria che ha saputo unire "alto" e "basso", che ha innescato cortocircuiti tra vita e letteratura, tra verità morale e finzione teatrale. Caso raro nella nostra letteratura italiana, Reim è riuscito in questo libro a nominare le parole più sconce senza mai perdere in levità e in ironia e, soprattutto, senza mai porsi il dovere dello scandalo sociale, essendo l'autore di queste Lettere libertine uno dei pochi scrittori che abbia saputo rendere comici i lamenti, e dissimulare i dolori con dei divertissement sgargianti come certi fotogrammi di Fassbinder." (Andrea Di Consoli).
Milano non esiste
Dante Maffia
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 202
Questo romanzo è un altro tassello di quel grande mosaico che è la narrativa calabrese moderna (Alvaro, La Cava, Répaci, Strati, Seminara, Abate, ecc.), ma è soprattutto un inaspettato "ritorno" della "letteratura industriale" italiana, declinata in anni recenti alla sola precarietà lavorativa. "Milano non esiste" è un ribaltamento delle nostre certezze sociologiche, perché ci racconta un'Italia ancora furiosamente arrabbiata con "i padroni", ancora tormentata dall'alienazione, dal disadattamento urbano e dalla nostalgia per la propria terra di origine. Il protagonista di questo romanzo è un operaio calabrese che vive a Milano da quarant'anni. È sposato con una donna milanese e ha sei figli. Mancano pochi anni al pensionamento, e finalmente il suo sogno può realizzarsi: tornare nel paese calabrese dov'è nato, godere della luce del Sud, passare le giornate a guardare il mare. Nel frattempo, però, nella sua fabbrica si muore, Milano appare sempre più incomprensibile nel suo orrore sociale e urbanistico e "la peste" della modernità sembra aver tramortito ogni forma di fraternità. Lentamente si avvicina il giorno del ritorno, ma l'operaio calabrese non ha fatto i conti con i figli, che di andare a vivere in Calabria non ne vogliono sapere.
Viaggio nel sud
Antonio Seccareccia
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 97
"Viaggio nel sud di Antonio Seccareccia fu pubblicato per la prima volta nel 1958 per i tipi di Amicucci. Questa ristampa, a mezzo secolo di distanza dalla prima, si presenta accresciuta di 17 poesie, che all'epoca furono escluse per ragioni eminentemente tipografiche (...). La sfida più grande per ogni scrittore, com'è noto, è quella di durare, e mi sembra che Antonio Seccareccia, grazie anche alle numerose attività letterarie del Premio Frascati da lui fondato, e soprattutto grazie alla figlia, e all'amicizia fedele di tanti scrittori e critici (ricordo almeno Alberto Bevilacqua e Arnaldo Colasanti), stia affrontando brillantemente la dura polvere del tempo, come ben testimonia, tra l'altro, questa orgogliosa ristampa di Viaggio nel Sud (...). Lo stile di Seccareccia è tipico di quell'ermetismo che definirei aperto e retroflesso (Quasimodo), anche se più asciutto e "piano" (Cardarelli, Sinisgalli); un ermetismo, voglio dire, né orfico né "assoluto", e neanche barocco, ma già armoniosamente amalgamato con il neorealismo (lo Scotellaro "privato", il primo Accrocca). È un poeta, Seccareccia, di quella grande famiglia di scrittori italiani - appunto, tra ermetismo e neorealismo che hanno praticato il culto della "letteratura come vita", della vita che sempre trionfa finanche sulla letteratura (...)." (Dalla postfazione di Andrea Di Consoli).
Quando Mattei era l'impresa energetica. Io c'ero
Giuseppe Accorinti
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 138
Un altro saggio su Enrico Mattei? Si, è vero, ci sono già molti libri che lo raccontano inseguendo ipotesi rocambolesche di come sia morto, che lo esaminano e lo condannano sui temi della corruzione politica, che lo strapazzano tentando di analizzarlo dall'esterno. Questa volta però, Giuseppe Accorinti, quarantanni vissuti all'interno dell'Eni presenta Enrico Mattei per come lo ha conosciuto in azienda. Uno sguardo lucido & e riconoscente sul grande leader e manager nell'impresa energetica dello Stato, nel mondo degli affari interni e internazionali e soprattutto nei vari aspetti del business strategico, affinché si operi una ricostruzione necessaria e doverosa alla memoria presente e futura del i nostro Paese. Mattei inventò un nuovo modo di fare impresa dello Stato: la cultura Eni ricca di intuizione, di capacità, di visionarietà e lungimiranza internazionale che riuscì a riscattare l'Italia del dopoguerra dalla dipendenza energetica e non solo. Finalmente un racconto organico dei fatti che hanno accompagnato le sue più importanti sfide industriali. Da verniciatore di letti in ferro a capo dei Partigiani Cristiani a Parlamentare in seno al Governo De Gasperi, Enrico Mattei riuscì in una straordinaria parabola umana a realizzare il suo sogno, la fondazione dell'Eni il 20 gennaio 1953 e a esserne l'anima ispiratrice e il suo Presidente. Lasciamoci trascinare dalla trama di questa biografia esemplare tradotta dalla voce vicina e sincera di uno che allora "c'era".
L'interdetto
Luca Canali
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 206
Un commissario, Strina, prima di cadere rovinosamente nel Purgatorio della malattia e della pensione, è turbato da quattro inquietanti denunce. Fatti di rilevanza penale, apparentemente senza clangore: lettere minatorie, danni patrimoniali, vendette. Strina è turbato, perché sente, con fiuto animalesco, l'odore della resa dei conti. Anche il suo più stretto collaboratore, Esposito, più accomodante e meno crucciato, sente lo stesso odore: l'odore della fine. Ma cosa disintegra in profondità i vecchi equilibri di un tranquillo quartiere cittadino, basato su menzogne taciute e cattiverie mal trattenute? Il segreto di questa disintegrazione morale è nelle mani di un "grande vecchio", il Professor Nullian, affascinante studioso amante degli animali, scrittore famoso che vive quasi come un clochard, e che difende gli innocenti animali con piglio integralista, facendone una questione di primaria importanza. Sarà lui, con la sua bizzarra vitalità, a muovere i fili dei crolli a catena, e, se vogliamo, a suggerire una possibile purificazione dai tanti "mali oscuri" della realtà che lo circonda. Nonostante qualcuno riesca a interdire questo vecchio genio, ugualmente sarà lui, con la sua intelligenza, a suggerire i destini dei personaggi di questa storia.
Gaberscik. Il teatro di Giorgio Gaber: testo, rappresentazione, modello
Massimo Puliani, Valeria Buss, Alessandro Forlani
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 194
Il fiele e le furie. Ragusa, il caso Spampinato
Gianni Bonina
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 267
Nel pieno degli anni di piombo un delitto comune diventa il caso italiano più lungo della storia del Dopoguerra, con effetti che si ripercuotono a distanza di decenni. Teatro di una vicenda che si presenta come metafora della Sicilia dei contrasti e specchio dell'Italia dei veleni è Ragusa, la città più a sud d'Europa, la più soporosa ma anche la più intossicata. Qui nasce l'accrocco perfetto: il 25 febbraio 1972 viene ucciso un ingegnere dalla vita movimentata. Un giovane giornalista comunista, che sta indagando per "L'Ora" sulle trame nere nella Sicilia sudorientale, accusa del delitto il figlio del presidente del tribunale, che lo uccide il 27 ottobre, diventando così un assassino per dimostrare di non esserlo. Nessuno saprà mai chi ha ucciso il 25 febbraio Angelo Tumino e nessuno riuscirà a stabilire il contesto nel quale Roberto Campria decide di sparare a Giovanni Spampinato in una sera di fine ottobre davanti al carcere dove si costituisce. Si parlerà di mandanti occulti per zittire un giornalista troppo interessato alle sordide manovre eversive in Sicilia, sarà evocata l'oscura sciagura di Montagnalonga, saranno smosse piste che portano alla Grecia dei colonnelli, saranno adombrate collusioni con il traffico di opere d'arte e la delinquenza comune in combutta con il neofascismo, ma il mistero rimarrà impenetrabile su tutto l'"affaire": a designare uno sciasciano teorema siciliano che diventa canone inverso dell'Italia di ieri e di oggi.
In fuga dalla scuola e verso il mondo
Simone Consorti
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 224
Questo romanzo parla di Valerio, un ragazzo innamorato. L'amore è la sua stella polare. Il resto non gli importa. A scuola va male e i professori non lo lasciano in pace. Valerio appartiene a un generazione in fuga, che si lancia, senza difese e senza armi, verso il grande mare dell'esperienza. Ogni generazione scopre la vita in modo diverso. Ogni gioventù sente l'impulso di fare scelte radicali, di mettersi in gioco totalmente, per trovare il proprio mondo. Come Valerio, che, una volta lasciata la scuola, oltre all'amore scopre la rabbia, come indomabile guida nella sua strada.
La vita personale
Renzo Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Hacca
anno edizione: 2009
pagine: 362
"La vita personale" di Paris è il romanzo di un'intera generazione, quella dei poeti e critici della seconda scuola romana di poesia. Questo romanzo è un ampio affresco degli ultimi quarant'anni della società italiana. E sfilano, in questo eroicomico colloquio con le ombre, i protagonisti della letteratura degli ultimi decenni: Moravia, Pasolini, Amelia Rosselli, Elsa Morante, Enzo Siciliano, ecc. Ma, soprattutto, due critici-fratelli, l'Hidalgo e Crudelia, veri e propri "uccellacci" della coscienza dilaniata e ridanciana di Paris. "La vita personale", però, è soprattutto un romanzo d'amore. Le tre indimenticabili donne di questo libro, Laura Buffetti, Karen Willis e Sara Frisch, a loro volta emblemi di tre diverse epoche storiche, sono raccontate ora con passione, ora con risentimento, ora con buffonerie da boccaccesca commedia all'italiana. In questo romanzo, inoltre, ci sono molte altre cose: il mito della poesia, un mostruoso complesso edipico, le mode vecchie e nuove, i pettegolezzi, la famiglia, la paternità, il sesso e le guerre di ieri e di oggi. La vita personale di Paris, tra i suoi romanzi più importanti, è il resoconto di un'intera vita, un testamento, un lucido e doloroso sberleffo alle proprie ossessioni amorose e sentimentali. È, anche, un romanzo pieno di oscillazioni, se è vero che attraversa indenne molti generi, dalla lirica alla pochade, dall'autofiction alla commedia degli equivoci, dal romanzo sociologico al melodramma.