Antea Edizioni

I contenuti del saggio si impiantano sulle attualità delle visioni del mondo dominate dal non rispetto. Osservando le opere d’arte, con uno sguardo attraverso la dimensione inconscia della psicanalisi, si percepisce sia la bellezza che la sofferenza. Ed è su questa seconda direzione che la narrazione volge l’attenzione. La parola chiave è: connessione. Prendere atto che i comportamenti esterni all’uomo lo condizionano, talvolta irreversibilmente, non è sufficiente per invertire le rotte? La trasmissibilità dell’angoscia, mai risolta, non chiude la strada all’arte. La modula, può indebolirla ma anche rivoluzionarla. L’autrice in un capitolo a parte tenta di rappresentare in alcuni suoi dipinti la simbologia della sofferenza. L’arte resiste ai cambiamenti epocali. Modulando lo stile ci regala nuovi percorsi, talvolta, anche emergenziali. Il suo doppio cammino di morte e rinascita oscilla tra ombre e luci, tra la sofferenza e la necessità di trascenderla in una “leggerezza estetica”. E, come un’improvvisa apertura d’un battito d’ali, la messa in atto dell’opera d’arte, s’invera, nel disvelamento della sua forma. L’arte cercherà sempre il suo oggetto perduto nelle immagini di ogni epoca e tornerà ad emozionarci.

Il tuo parabrezza si è rotto? È stata colpa di Michele ‘o Pazzo. La tua auto è arrivata in ritardo? Chiedi a Ercolino ‘Maciste’. C'è un mondo che non compare sulla mappa, né sul registro delle imprese, ma che pulsa di vita e follia tra lamiere ammaccate, nuvole di vernice e profumo di caffè. È la carrozzeria, un'autentica opera di officina che Gaetano Adiletta, carrozziere per necessità e comico per vocazione, ha trasformato nel suo palcoscenico. Adiletta, noto al pubblico per l'ironia verace della sua terra d'origine e la sua partecipazione a Radio 105, ha unito il bullone alla battuta, creando un esilarante universo umano dove l'unica regola è: non fare nomi, usa solo soprannomi. Prima di arrivare al cofano, Gaetano ha tentato, con esiti catastrofi ci, di fare il fornaio con Salvatore o' Scaniotto, il barbiere con Giggino o' Metronotte e il tappezziere con Giggino a' Puntina. Ora, è circondato da una squadra che non ha nulla da invidiare ai suoi clienti. Preparati a incontrare figure indimenticabili come: 'O Martilluccio d'Oro, il Mastro che, dicono, nasconda il suo martello prezioso in cassaforte. Mario 'o Pistolero, il verniciatore che spruzza vernice anche nell'aria, per non perdere la mano. Michele 'o Pazzo, l'uomo che spaccava i parabrezza per rabbia, e che ora è il bidello preferito dei bambini delle elementari. Un viaggio nel quotidiano tra Albenga e Napoli che vi farà ridere di gusto e vi mostrerà che, forse, anche voi vi siete lamentati per qualcosa o vi siete riconosciuti in una di queste storie. Buona lettura... e preparatevi a conoscere un mondo che, pur “senza nomi”, resterà difficile da dimenticare.

C’è un luogo dove finiscono le illusioni. Un confine invisibile tra la quiete apparente della provincia e il tumulto che divora l’anima. È qui che si muovono i personaggi di questa raccolta: esseri solitari intrappolati in una routine che sta per andare in frantumi, spinti al limite da desideri inconfessabili, da amori malati e da una violenza che cova sotto la cenere della normalità. Una nebbia psicologica dove danzano anime ai margini, giovani disorientati e figure che cercano una via d’uscita da un mondo che non off re risposte. Si passa da un bar di paese che diventa il palcoscenico di una disperata discesa agli inferi, a una ragazza che trasforma una vita di sottomissione in una vendetta feroce e rituale. Assisterete all’esodo di un’intera comunità dopo un terremoto che ha scosso la terra e le coscienze, e vi perderete nella fuga notturna di due amanti che sfidano una pandemia per trovare rifugio l’uno nel corpo dell’altra. Un cane nella nebbia è un viaggio senza filtri nel disagio di chi si sente invisibile. Una raccolta di racconti dallo stile crudo, diretto e a tratti lirico. Qui non si cercano colpevoli, ma vengono illuminate le crepe di un mondo in cui la vera minaccia non è fuori, ma dentro di noi.

Questo libro è sicuramente da leggere, ma l'obiettivo esplicito è quello di trasformare i lettori in spettatori. Infatti il libro si compone di tre pièces teatrali, atti unici che portano in maniera semplice, ma decisamente importante, "il femminile e il maschile in scena". L'autrice, nota psicologa e psicoterapeuta, ha interpretato tre fiabe moderne e le ha trasformate in dialoghi per il teatro. La scelta è ricaduta su tre temi importanti che attraversano, a volte anche in maniera devastante, l'animo di tutti noi e che caratterizzano parte anche del dibattito socio-culturale attuale. Il primo tema è quello dell'identità di genere con la fiaba "Il riccio che voleva essere castagna" che si trasforma in "Perturbante confine", il secondo tema è quello della violenza di genere e della manipolazione che si può tradurre in gaslighting con la fiaba "L'orco" che diventa "Spine", il terzo tema è quello della leggiadra danza tra il maschile e il femminile, con le caratteristiche e gli stereotipi attribuiti a questi due elementi della vita, con la fiaba "La talpa e il gatto" che diventa "Un duetto" dove i due protagonisti comprenderanno, in un divertente crescendo, l'importanza del rispetto..

Olivia Dalton sente un vuoto incolmabile nella sua vita apparentemente perfetta. Insegnante amata e fidanzata devota, avverte che qualcosa di essenziale le sfugge, una sensazione aggravata dalla sua incapacità di sognare. In una mossa impulsiva che cambierà tutto, decide di rivolgersi alla controversa Dream Factory, una compagnia in grado di mostrare le vite passate dei propri clienti. Quello che scopre va oltre ogni immaginazione: frammenti di esistenze lontane nel tempo - una musa del Rinascimento a Firenze, una tormentata violinista nella Vienna del dopoguerra, una misteriosa venditrice di pipe nella Londra vittoriana e una giovane cameriera coinvolta in un caso di cronaca irrisolto - iniziano a invadere la sua realtà... Mentre Olivia si addentra nei segreti celati nelle sue anime precedenti, presente e passato si intrecciano in modo inestricabile e pericoloso. Ogni rivelazione la avvicina alla verità su chi è veramente, ma la spinge anche verso un mistero più oscuro che minaccia la sua stessa vita. Il richiamo dell’eterno è un viaggio mozzafiato attraverso i secoli, una storia di amore, mistero e scoperta di sé che esplora i legami indissolubili che uniscono le anime al di là del tempo.

E se un antico poeta avesse scritto questi versi solo per te? In una cantina dimenticata, un tesoro letterario ha atteso per oltre un secolo di tornare alla luce. Il Respiro dei Fiori è una raccolta di poesie inedite di un misterioso autore di fine Ottocento, un’anima sensibile che ha affidato ai fiori il compito di raccontare le passioni, le gioie e le malinconie del cuore umano. Curato dal botanico e scrittore Marco Damele, questo volume è un ponte tra passato e presente, un dialogo silenzioso tra un poeta senza nome e chiunque oggi si lasci incantare dalla bellezza senza tempo della natura. Ogni fiore - dalla passionale rosa alla candida magnolia, dal modesto fiore di campo all’elegante camelia - diventa metafora di vita, custode di ricordi e messaggero di sentimenti universali. Arricchita da suggestive fotografie d’epoca della famiglia Damele e da delicate illustrazioni, questa raccolta non è solo un libro di poesie, ma un’esperienza immersiva. È un invito a rallentare, a riscoprire la meraviglia nelle piccole cose e a lasciarsi avvolgere dal profumo di parole che sfidano l’oblio. A chi erano dedicate queste liriche? Forse a una misteriosa “Signora C.T.C.” , o forse il loro vero destinatario sei proprio tu, che tra queste pagine cerchi un riflesso della tua stessa anima. Apri questo libro e lasciati trasportare in un giardino di emozioni dove la poesia, come un fi ore, non appassisce mai, ma continua a sbocciare nel cuore di chi sa ascoltarla.

…Facile perdersi nelle pieghe dei versi e nell’impatto coinvolgente delle immagini di questo libro, stampe illusorie, panorami delicati, commoventi astrazioni, cronache asciutte di emozioni, narrazioni fantasiose e sintesi espressive. Mariano svela a tratti ciò che rimane sotto i guanti di chi pratica il mestiere di “curare”; spesso sono danni collaterali, cicatrici che eruttano dalla pelle e lasciano il segno. Mariacristina concede a se stessa lucide e taglienti riflessioni, le offre senza ripensamenti e senza veli. Marzia ti immerge nei suoi “quadri” la cui complessità e tecnica maniacale comunicano cultura, sensibilità e trasporto oltre la bellezza. Gaspare esplora, usa giochi pirotecnici, sintesi di approfondimenti e di molto studiare. Non vuole stupirti con A.I., ma offre gioie per gli occhi e cibo per la mente.

Un racconto intenso e toccante che ci porta nel cuore dell’accoglienza, dove la solidarietà e l’umanità si intrecciano con le storie di chi cerca un futuro migliore. Loredana Crivellari ci guida attraverso esperienze vissute, narrando con sensibilità e profondità le vicende di migranti che, tra sofferenze e speranze, trovano rifugio e calore umano. Dalla chiusura del Campo Roja a Ventimiglia alle difficoltà di attraversare le frontiere, ogni capitolo è una finestra su vite segnate da dolore, ma anche da resilienza e coraggio. Con uno stile diretto e coinvolgente, l’autrice ci mostra come l’accoglienza possa trasformarsi in un incontro autentico, capace di abbattere barriere culturali e linguistiche. Un libro che invita a riflettere sul valore della solidarietà e sull’importanza di dare voce a chi spesso rimane invisibile. Gesù dorme nel mio garage è una testimonianza di amore gratuito e disinteressato, un viaggio nell’umanità che ci ricorda che, dietro ogni storia, c’è una persona. Alla fine scopro che abbiamo dato molto, forse, ma sicuramente abbiamo ricevuto di più in umanità, affetto, amore e che davvero Gesù ha dormito nel mio garage.

Esiste un’architettura del vuoto, una grammatica del grigio. È lo spazio lasciato da una perdita, il silenzio di un sogno abbandonato, la prigione di una vita senza più scopo. I protagonisti di questi racconti abitano questo paesaggio interiore. C’è un cavaliere che non sente il peso della vittoria, un collezionista di suoni in un mondo ammutolito, un uomo che ha perso il lavoro e un altro che ha perso l’amore di una vita, una donna di fronte a una stanza che non avrà mai un nome. Ma in ognuna delle loro storie, qualcosa si incrina. La salvezza non è un evento epocale, ma un dettaglio quasi invisibile: un aquilone colorato in un cielo spento, un cane ferito ai piedi di un silo, la melodia imperfetta di un automa da riparare, un volantino portato dal vento. Questa raccolta è un viaggio attraverso le delicate suture dell’animo umano. È un invito a trovare la bellezza nell’imperfezione e a capire che, a volte, per tornare a vedere i colori, basta il coraggio di lanciare un aquilone nel grigio.

Cari lettori, mi è sempre piaciuto gironzolare tra i ricordi, i pensieri, i sogni e a volte tra i rimpianti. Scriverne pagine e custodirli, per avere la possibilità di riviverli in futuro, sentendo ancora e ancora quelle emozioni che ci hanno fatto crescere. È dura riuscire a non pensare, anzi penso che sia praticamente impossibile, perché insieme al cervello ci va di mezzo anche il cuore. Sono sicuro che tanti di voi, si ritroveranno in alcuni versi, in pensieri, in emozioni o storie di questa mia raccolta e spero di cuore che questo venga inteso come un’unione di ciò che abbiamo dentro di noi: L’amore per la vita. Antonio Goffredo

Sciccorina è un romanzo epico e commovente che getta una luce potente sulla presenza italiana nel cuore incandescente dell’Eritrea coloniale. Un giovane pilota della Regia Aeronautica, Umberto Volpini, si ritrova a combattere una guerra che non è solo quella dei cieli. Accanto a lui sua moglie Ada Agresti, un’insegnante che lotta contro le barbarie del colonialismo con la forza irriducibile dell’amore e della dignità, e il coraggio di chi osa per cambiare il mondo. Sullo sfondo di un’Africa seducente e brutale, il posto al sole promesso dal fascismo si rivela un abisso di prevaricazione e violenza: la pratica del “madamato” segna la vita di bambine innocenti, mentre nel silenzio si consuma il dramma dei meticci, figli di due mondi e ripudiati da entrambi.

Un insidioso virus ha devastato il mondo e trasformato l'umanità, dando origine non solo ai superstiti, ma anche a licantropi e vampiri. In questo scenario post-pandemico si intrecciano magia, tecnologia, intrighi, passioni, erotismo e l'eterno conflitto tra bene e male. Il tutto si svolge sullo sfondo di una natura selvaggia e incontaminata, che si è riappropriata del pianeta.