Antea Edizioni

Dalla situazione attuale della Terra Santa al Monte Calvario di “IM”PERIA: grazia, primato e primizia. Gran dono della nostra Regina. Tesoro di fede, da onorare con la preghiera e invitando al pellegrinaggio. Questo scritto nasce da un sentimento d’amore: far conoscere, raccontare a tutti finalmente il Gesù vero uomo, uomo come noi fino in fondo, che ha pagato con la vita i nostri intrighi e le nostre meschinità, perché di questo si tratta e lo vedremo bene. Entrando nella pesante atmosfera che aleggiava intorno a Gesù nelle sue ultime ore, proveremo insieme emozioni molto intense che non potranno lasciare indifferenti. Davvero spero riescano a far nascere il desiderio di non volerlo più abbandonare. Totalmente uomo, soffre, sente compassione, umiliato e perseguitato sopporta e perdona, si commuove, si infuria, prova la tentazione e, da uomo, muore. E, quando prega il Padre, questo Figlio di Dio, dicendo “Padre nostro”, si unisce a tutti noi nella comunione di figli, fratello dell’umanità fianco a fianco.

Hai mai pensato che un piccolo gesto può fare la differenza? Intraprendere un cammino verso la sostenibilità ambientale è di vitale importanza per tutti, ed è anche urgente! Il mare, il bosco, la campagna sono grandi, non infiniti! Non possiamo più aspettare. Siamo tutti noi, con gesti quotidiani, anche piccoli, che facciamo la differenza! Salviamo il mondo, non uccidiamolo! Non restiamo indifferenti, non limitiamoci ad affermare che il cambiamento deriva solamente da grandi azioni, in pratica faticose e irraggiungibili. Vogliamo dimostrare di non essere come coloro che … tra il dire e il fare … pongono … di mezzo il mare? Esploriamo le meraviglie che potremo realizzare attraverso le avventure dei nostri protagonisti: ragazzi in gamba - proprio come te - circondati da animaletti curiosi e simpatici. Questo testo sarà la “Scintilla” in grado di risvegliare la volontà di cambiare perché “vivere in maniera più sostenibile si può e si deve! ”Ricorda: Il futuro è nelle tue mani. Età di lettura: da 6 anni.

Quello che state per leggere è un racconto adatto ad ogni età, sia per chi è piccolo, e ancora non sa, sia per chi è grande, e di queste cose ne ha sentito parlare. Narra la storia di una bimba che nasce e cresce nella campagna del Ponente Ligure, attraverso mille peripezie, negli anni non facili della Seconda Guerra Mondiale. Anna ci prende per mano in ogni pagina, portandoci nella sua avventura che si chiama vita, tingendola di colori vivaci e di esperienze incredibili. Dapprima, è una bimbetta irrequieta che pare attrarre solo guai, ma poi, catapultata nella dura realtà della guerra, dimostra di trasformarsi in una vera e propria combattente. “...Era Aprile 1945, e anche il mare era calmo e felice, perché finalmente era tornata la pace.” Ma non solo… “Nei momenti più bui della nostra storia, la luce della resistenza brillava nelle azioni di coloro che osarono sfidare l’oppressione. La loro lotta non fu solo per la liberazione del suolo su cui camminavano, ma per l’umanità stessa.”

L’ombra e il sorriso si rincorrono per tutti gli undici racconti mentre realtà e fantasia conducono un gioco a volte sporco a volte dolce come l’amore. Dopo Blackbirds, era ora di racimolare vari racconti, sparsi nella memoria, ormai stranita dagli anni dell’autore. Una raccolta però che saprà ancora emozionare e stupire. Come prima, più di prima. Troverai un commovente prete innamorato, uno scrittore smarrito, un mafioso feroce, equivoci assurdi, concomitanze probabili o improbabili e così via sino a goderti, con il più tenero dei personaggi, un tè per due. In tutto, sono undici i racconti e ognuno ha voglia di dire la “sua”, per lasciarvi con la bocca aperta e magari, soprassedendo su qualche morticino a fondo pagina, arrivare all’ultima riga con l’Ombra di un sorriso!

Ciao amici, sono Flippy il cagnolino Cow boys. Volete navigare con me nello spazio sull’astronave Striscia d'argento? Bene accomodatevi! Il Cow Boys Flippy e i suoi amici, dopo aver lottato nella giungla contro le scimmie urlatrici, incontrano gli Alieni Lumaca e con loro - a bordo dell’Astronave Striscia d'argento - intraprendono un viaggio nello spazio alla scoperta di nuovi mondi. Ma poi…? Una storia coinvolgente li porterà a conoscere i nostri sogni, dal fascino delle lumache Aliene sino all’incontro con i giganti della preistoria. Riusciranno i nostri eroi a tornare a casa prima che si alzi il sole? Leggiamolo insieme.

In un viaggio botanico che intreccia la tradizione e l’innovazione, questo libro svela il mondo affascinante e misterioso delle erbe spontanee liguri, un patrimonio di sapori e cultura che sopravvive indisturbato intorno a noi. Con ricette originali e consigli pratici sulla raccolta e conservazione delle nostre erbacce, l’autore vi guiderà alla riscoperta di un’eredità naturale troppo spesso trascurata e dimenticata, mettendo in pratica gli insegnamenti di Libereso Guglielmi e la sua visione di un mondo in cui la natura si fonde con la tavola in un connubio di gusto e benessere.

Michele ha affrontato tante difficoltà prima di trovare il suo posto nel mondo e diventare quello che è oggi. Le stesse difficoltà che tantissimi ragazzi e ragazze si ritrovano a fronteggiare ogni giorno. Il bullismo, la perdita di qualcuno, la depressione, sono costanti terribili che si ripetono in ogni momento della sua vita, e che ne condizionano le scelte. Dal mettere un semplice vestito, allo scegliere di mangiare quello o quell’altro. Tutto sembra risucchiarti, come se fossi in balia di un mulinello che gira sempre più rapidamente, e tu provi a nuotare controcorrente, ma è troppo forte. Sei sempre più debole e senti che stai per cedere. ...Tra dilemmi, insicurezze, fragilità ed emozioni contrastanti, Michele vive la propria adolescenza in un ambiente ostile, da cui spesso non si sente compreso: solo la riscoperta e l’accettazione delle ombre del suo passato gli permetteranno di risorgere, come una fenice, dalle proprie ceneri. "Sento" è un pugno nello stomaco, ma anche una dolce carezza di malinconia: in fondo, tutti quanti ci siamo sentiti come Michele, almeno una volta.

E il vigile in mutande? È stato licenziato, ha perso la casa che aveva ricevuto in comodato dal comune per svolgere il servizio di vigilanza sul mercato annonario, la dignità e la reputazione. L’immagine di un signore che timbra il cartellino con indosso la sola biancheria intima ha fatto il giro del mondo e ha scandalizzato tutti i benpensanti. Nessuno si è domandato delle ragioni di tale stravagante abbigliamento. Eppure sarebbe stato sufficiente approfondire la questione senza pregiudizi, per avere una risposta logica a tutta la vicenda. Questo libro cerca di fare chiarezza sul variegato mondo del pubblico impiego, senza fare sconti ai tanti comportamenti scorretti di impiegati infedeli, con l’intento di spezzare un pregiudizio negativo su tutta una categoria di lavoratori. Per i giudici di primo grado e di appello, timbrare in mutande e ritornare in stanza per indossare la divisa e poi recarsi al lavoro non è stato considerato reato penale. Il vigile è stato assolto con formula piena nei due gradi di giudizio.

Giovanni Ruffini Patriota e letterato (Genova 1807 - ivi 1881). Laureatosi in giurisprudenza nel 1830, entrò nelle file della carboneria genovese. Mazziniano come i suoi fratelli Iacopo e Agostino, fu accusato di congiura contro il governo piemontese e, nel 1833, venne condannato in contumacia alla pena capitale. Fu esule prima a Marsiglia, poi in Svizzera e quindi nel 1837 a Londra. Trasferitosi a Parigi nel 1842, tornò in patria nel 1848 e fu eletto deputato nel collegio di Taggia. Allontanatosi da Mazzini, fu inviato a Parigi come ministro plenipotenziario da Gioberti, ma, nel 1849, dopo la sconfitta di Novara, si dimise e abbandonò la vita politica. Si stabilì per molti anni a Londra dove iniziò una fortunata carriera di romanziere in lingua inglese. Nel 1853 scrisse Lorenzo Benoni, or passages in the life of an Italian, la più romantica autobiografia del Risorgimento, seguita nel 1855 da Doctor Antonio, 1855; Vincenzo, or Sunken Rock, 1863; San Remo revisited, 1864).

La mappa non è il territorio. Il nostro linguaggio per descrivere la realtà non è lo specchio fedele di ciò che accade ma la rappresentazione verbale che siamo in grado di darne. Dietro a queste due frasi, tanto lapidarie quanto interlocutorie, si costruisce il nostro quotidiano, i nostri impegni, la nostra routine, ma anche le incomprensioni e le fatiche con le persone con cui interagiamo. Il nostro non è altro che un contesto di bambini cresciuti che continuano a far domande, proprio come quando erano piccoli, e che hanno un bisogno di fiducia viscerale per dare il meglio di sé. Francesco Borrelli presenta al suo esordio letterario, un “viaggio in canoa fra le anse del Grand Canyon”, fra le mille variabili che avvolgono il percorso individuale di ciascuno di noi, rivisitando in ottica “coaching” temi come il fallimento personale e gli alibi derivanti dalle circostanze, passando per fatti ed episodi di vita vissuta. Una presentazione fedele e delicata, seppur tagliente e ironica a tratti, su come l’atteggiamento con cui affrontiamo la realtà sia la chiave per superare anche le peggiori difficoltà, scovando le infinite opportunità che si nascondono dietro agli ostacoli.

C’è un’altra protagonista, accanto a quella femminile, in questo lungo racconto un po’ d’avventura “on the Road” e un po’ thriller, che costituisce l'esordio letterario di Lucia Barbera, ed è la Sicilia, con le sue storie, i suoi misteri e le sue leggende. Dalle pagine di “Solstizio d’estate” si spandono profumi e aromi irresistibili, sgorgano paesaggi fiabeschi e fuoriescono personaggi intensi e curiosi: e il lettore viene subito colto dal desiderio di accompagnare Lucia, irrequieta professionista che vive in Liguria, nel suo viaggio alla ricerca delle proprie origini e di Itaca, “raggiungerla sia il pensiero costante”, come nei versi del poeta greco Kostantin Kavafis. ... Scritto con mano sicura e brillante “Solstizio d’estate”, è un percorso anche introspettivo, denso di dubbi e di interrogativi, che inducono ciascuno a riflessioni sul senso della vita.

Nel tranquillo quartiere di Borgo Opaco, la gente vive ogni giorno con semplicità, basando la propria esistenza su ideali e progetti unici nel loro genere: nel corso di quindici racconti, Bellini propone storie di vita quotidiana attraverso lo stile pungente e grottesco che aveva caratterizzato Cronache Matuziane, il suo primo successo. La Ballata di Borgo Opaco è un dipinto, mai scontato, delle epifanie di una comunità, condite di irriverente ironia, che la critica non ha esitato a paragonare al classico Dubliners, di James Joyce.