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Bononia University Press: Seminario giuridico dell'Università di Bologna

L'abuso dell'appello

L'abuso dell'appello

Matteo Pacilli

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2015

pagine: 304

25,00

Consensualità e interesse pubblico nel governo del territorio

Consensualità e interesse pubblico nel governo del territorio

Marzia De Donno

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2015

pagine: 250

40,00

Contributo ad uno studio sul disvalore di azione nel sistema penale vigente

Contributo ad uno studio sul disvalore di azione nel sistema penale vigente

Marco Mantovani

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 176

Il lavoro si incentra sul tema del rapporto fra disvalore di azione e disvalore di evento nella cornice della dimensione sostanziale e strutturale dell'illecito penale. Sotto il primo profilo, distaccandosi dall'opinione più sedimentata e dominante che, in nome dell'identificazione nel reato in un fatto lesivo di un bene giuridico, tende a estromettere qualsiasi rilevanza al disvalore della condotta e delle note soggettive che la contrassegnano, l'autore approfondisce, mettendone in luce limiti e incongruenze, quello che è il retroterra assiologico e normativo di questo orientamento, vale a dire il principio di offensività. Di quest'ultimo viene ricostruita la storia, tutta peculiarmente italiana, così da evidenziare le ragioni in forza delle quali in altre esperienze non si è avvertita l'esigenza di enuclearlo. Sotto l'angolazione strutturale, vengono trattati gli aspetti concernenti tipologie di reato, o di sue manifestazioni, che, pur polarizzate su un evento o su un fatto naturalistico causalmente collegato alla condotta umana, hanno risentito del peso preminente attribuito dalla giurisprudenza al disvalore della condotta. Operato un raffronto ultimo con le istanze promananti dal principio di offensività, il lavoro si chiude con una breve postilla, nella quale l'autore suggerisce possibili alternative, de lege ferenda, atte a rimpiazzare le prestazioni che il principio di offensività non è in grado di adempiere.
25,00

L'idoneità psicofisica del lavoratore pubblico

L'idoneità psicofisica del lavoratore pubblico

Davide Casale

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 390

A vent'anni dall'avvio della riforma strutturale degli anni Novanta, il presente studio indaga le peculiarità regolative delle questioni di salute del dipendente nel rapporto di lavoro pubblico c.d. "privatizzato". Non limitata ad un unico istituto identificato secondo le classificazioni tradizionali, la trattazione considera plurimi versanti disciplinari, afferenti alle fasi di costituzione, svolgimento ed estinzione del rapporto lavorativo, dando conto anche delle interferenze con il sistema previdenziale. Rispetto alle questioni giuridiche relative alla malattia, all'inidoneità alle mansioni, alla disabilità ed alla riduzione di capacità lavorativa causata dalla senescenza, l'analisi assume come concetto unificante quello della "idoneità" del dipendente pubblico al lavoro, intesa dal punto di vista dell'interesse datoriale all'adempimento e, al contempo, sotto il profilo della protezione della persona. Detti versanti sono ricondotti a una visione d'insieme che valorizza l'effettività della condizione psicofisica del dipendente quale presupposto delle tutele giuridiche. Nella complessità regolativa del lavoro pubblico, i profili esaminati risultano oggetto di una considerazione peculiare da parte del legislatore, più spiccata di quella, comunque crescente, riservata in generale alle implicazioni lavoristiche della condizione di salute delle persone.
40,00

«Proxeneta est in tractando». La professione ingrata del mediatore di commercio»

«Proxeneta est in tractando». La professione ingrata del mediatore di commercio»

Alessia Legnani Annichini

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 330

Il volume indaga le origini della categoria professionale del mediatore di commercio, disegnandone l'identità e precisandone attività, incompatibilità, responsabilità criminale e civile nell'arco storico ricompreso tra Basso Medioevo e prima Età Moderna. Ne emerge un ritratto caratterizzato da poche luci e molte ombre, viziato dalla considerazione deteriore espressa dalle fonti dottrinali benché la senseria risulti spesso necessaria per la riuscita delle contrattazioni commerciali. Il profilo del proxeneta è stato ricostruito privilegiando lo scandaglio e la razionalizzazione della dottrina di diritto comune in quanto presupposto ineludibile di ogni percorso giuridico all'interno del complesso coacervo di fonti che connotano gli ordinamenti giuridici di Antico Regime.
35,00

La «privatizzazione» delle fonti di diritto penale. Un'analisi comparata dei modelli di responsabilità penale nell'esercizio dell'attività di impresa

La «privatizzazione» delle fonti di diritto penale. Un'analisi comparata dei modelli di responsabilità penale nell'esercizio dell'attività di impresa

Valeria Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 461

Il declino della legislazione di fonte statuale e la progressiva espansione della tendenza alla cosiddetta autonormazione hanno determinato un fenomeno per effetto del quale la disciplina di ampi settori delle attività sociali non è più rimessa all'originaria competenza statale, ma è, invece, affidata a quelli che sono i suoi più diretti destinatari, sì da dar luogo ad una sostanziale autodisciplina dei loro rapporti. Tali procedure di autoregolamentazione urtano, sul terreno del diritto penale, con il principio-cardine di questo ramo dell'ordinamento giuridico, che è rappresentato dal principio di riserva di legge. L'autrice ritiene che questo contrasto possa essere superato in forza delle garanzie di democraticità interna che quelle procedure di autonormazione e di co-legislazione assicurano; e che, d'altra parte, le statuizioni, che ne sono il prodotto, paiono garantire un grado di effettività ben maggiore di quello associabile a quelle promananti da una legislazione statuale (che si vuole) esposta ad un alto grado di ineffettività. La materia sulla quale viene vagliata la tenuta complessiva di questi assunti è la disciplina penale della sicurezza sul lavoro. Si intraprende, in tal senso, un'ampia e articolata indagine comparata, che ha ad oggetto i paesi di common law e in particolare i modelli offerti dall'esperienza inglese e statunitense.
40,00

Il governo multilivello dell'economia. Studio sulle trasforazioni dello stato costituzionale in Europa

Il governo multilivello dell'economia. Studio sulle trasforazioni dello stato costituzionale in Europa

Edoardo C. Raffiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 344

Il volume analizza le trasformazioni del rapporto tra stato costituzionale ed economia alla luce dei mutamenti in atto nei contesti nazionale, europeo e globale. Lo studio si concentra sull'evoluzione del cosiddetto "governo dell'economia", con particolare riferimento alle esperienze degli ordinamenti italiano, tedesco e spagnolo, utilizzati come case studies per verificare i cambiamenti intervenuti nelle relazioni tra stato, autonomie territoriali, ordinamento europeo. L'indagine colloca questa riflessione nel contesto dell'integrazione europea, discutendo criticamente le principali decisioni politico-istituzionali assunte in una fase di transizione costituzionale rilevante come quella causata dalla crisi economico-finanziaria degli inizi del XXI secolo. La ricerca si ripropone di ricostruire le tendenze in atto nella dialettica tra esperienze costituzionali nazionali e processo di integrazione, con l'obiettivo di individuare le basi per un governo multilivello dell'economia quale fondamento di un rinnovato patto politico per l'Europa unita.
25,00

Le «clausole generali». Profili teorici e aspetti costituzionali

Le «clausole generali». Profili teorici e aspetti costituzionali

Federico Pedrini

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 428

Il volume sviluppa una riflessione intorno alla figura giuridica delle "clausole generali", evidenziandone la collocazione all'interno delle categorie della scienza del diritto, indagandone gli elementi costitutivi e approfondendo criticamente il suo rapporto con la dimensione "costituzionale" dell'ordinamento giuridico. Lo studio prende le mosse analizzando lo statuto metodologico del "discorso intorno alle clausole generali", indicando le più ricorrenti cause d'equivoco che contraddistinguono la materia. Tale percorso consente all'autore di mettere in luce la "pluralità" dei concetti di clausole generali, enucleando per ciascuno di essi le caratteristiche strutturali e funzionali e tracciandone un primo bilancio, che costituisce la base per la successiva ricerca sul piano del diritto costituzionale. Ed è qui che viene in evidenza come il rapporto fra Costituzione e clausole generali intrecci i fili della sua trama con argomenti chiave della scienza costituzionalistica come ad esempio quello delle norme "a fattispecie aperta", delle formule "compromissorie" o dei "principi/valori". L'indagine dogmatica viene poi affiancata da un'attenta analisi della giurisprudenza costituzionale in tema di clausole generali, le cui risultanze sono occasione per delineare lo scenario conclusivo d'un approccio critico che consenta effettivamente di "prendere sul serio" le clausole generali costituzionali.
40,00

La libertà di espressione in azione. Contributo a una teoria costituzionale del discorso pubblico

La libertà di espressione in azione. Contributo a una teoria costituzionale del discorso pubblico

Corrado Caruso

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 416

Il volume propone una rinnovata lettura della libertà di manifestazione del pensiero, classico tema della riflessione costituzionalistica, attraverso un'analisi casistica articolata su due livelli. Il lavoro ripercorre sia la giurisprudenza costituzionale sui limiti alla libertà di espressione e sui mezzi di diffusione del pensiero, sia gli orientamenti dei giudici ordinari e amministrativi su alcuni casi emblematici riguardanti, ad esempio, le opinioni razziste e "negazioniste"; il diritto di cronaca, di critica politica, di satira; la disciplina del mercato radiotelevisivo, della par condicio e della stampa on-line. La libertà di espressione è così descritta "in azione", a partire dall'opera delle Corti, che assurgono al rango, tanto promettente quanto impegnativo, di "custodi" del discorso pubblico, cioè di uno spazio di comunicazione che contribuisce a fondare l'autonomia politica di individui e soggetti privati.
40,00

Profili penali dello stress lavoro-correlato. L'homo faber nelle organizzazioni complesse

Profili penali dello stress lavoro-correlato. L'homo faber nelle organizzazioni complesse

Francesca Curi

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 172

La storia del lavoro è sin dalle sue origini intrecciata con la storia della sua liberazione dalla fatica. Il modello tayloristico dell'operaio come "gorilla ammaestrato" ha ceduto il posto, a seguito di un lento processo evolutivo, a un'organizzazione produttiva nella quale, oltre alla salute, viene assicurato anche il "benessere" psico-fisico del lavoratore. In base al d.lgs. n. 81/2008, tra gli obblighi non delegabili del datore di lavoro, rientra la previsione del rischio stress lavoro-correlato. Dilatare la posizione di garanzia fino a farvi rientrare forme di "malessere" che non assurgono al rango di malattia, arrestandosi al livello di un più generico disagio, può alterare la proporzione tra offesa al bene giuridico e mezzi di difesa, con conseguente violazione di alcuni fondamentali principi di ordine costituzionale. A ciò va aggiunto il costo di una intrinseca inefficacia della formulazione punitiva applicata. In una prospettiva necessariamente de iure condendo si può quindi pensare di valorizzare la "novità" del sistema introdotta dal d.lgs. n. 231/2001. Dotata di un più penetrante effetto dissuasivo, la previsione di una responsabilità diretta della societas, secondo quanto già sperimentato nei paesi di common law, potrebbe favorire la realizzazione dei necessari adeguamenti organizzativi, volti a garantire un livello quantomeno standardizzato di benessere, salute e sicurezza sul posto di lavoro.
25,00

Le istituzioni della conoscenza nel sistema scolastico

Le istituzioni della conoscenza nel sistema scolastico

Silvia Nicodemo

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 368

Stato, regioni ed enti locali territoriali sono costituzionalmente obbligati a rendere effettivo il diritto all'educazione e all'istruzione. La Carta costituzionale impone interventi positivi a vari livelli di governo per assicurare i diritti inerenti l'istruzione, la garanzia di livelli essenziali di prestazioni e attribuisce funzioni fondamentali nella materia agli enti locali; gli interventi pubblici hanno connotazioni di regolazione, di gestione diretta e di spesa e gli obblighi sono assunti a ogni livello di governo. Tale quadro non è smentito in sede comunitaria, che raccomanda gli stati di investire nell'infanzia. Individuati le libertà e i diritti costituzionali inerenti l'istruzione nonché la tutela della prima infanzia, diritti che hanno i contenuti dei diritti a prestazione, il volume affronta le competenze ai diversi livelli di governo, l'organizzazione della istituzione scolastica, anche nella relazione con le famiglie e con gli enti locali. In tale quadro, si esamina il ruolo dei privati, della libertà delle scuole, le problematiche inerenti i finanziamenti pubblici. Emerge la complessità del sistema delle istituzioni che producono conoscenza, educazione e istruzione, che, pur nel rispetto di vincoli finanziari, deve garantire una qualità e continuità, momento necessario per assicurare l'effettività dei diritti e libertà costituzionale.
35,00

Il dato genetico tra autodeterminazione informativa e discriminazione genotipica

Il dato genetico tra autodeterminazione informativa e discriminazione genotipica

Juri Monducci

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2014

pagine: 196

I dati genetici costituiscono il patrimonio più profondo dell'individuo, tale da ridurre la persona, in caso di trattamento illegittimo, ad un mero portatore di patrimonio genetico. L'eccezionalismo genetico, capace di rivelare il destino delle generazioni future, potrebbe creare molte più occasioni di rischio discriminatorio, soprattutto in ambito lavorativo e assicurativo. La disciplina normativa sul trattamento dei dati genetici, introdotta dal legislatore sin dal 1999, è stata attuata solo nel 2007 per via del rischio, sempre più concreto, che si venisse a creare una nuova forma di schiavitù. Il volume si propone pertanto di fornire una lettura ragionata della normativa italiana sul trattamento dei dati genetici, finalizzata a tutelare non solo i singoli contro il rischio discriminatorio individuale, ma anche la collettività da modificazioni genetiche tali da impedirne lo sviluppo secondo il naturale schema evolutivo. L'intenzione dell'autore è quindi quella di approfondire la lettura della disciplina vigente, in un contesto in cui il biodiritto non dovrebbe essere finalizzato alla normazione dell'etica, bensì all'individuazione dei confini da non superare per evitare di arrivare a quel rischio discriminatorio che, nello specifico contesto spazio temporale, potrebbe far prevalere una razza, un genere, una filosofia di vita o, comunque, un gruppo sociale, su altri, di minor forza.
25,00

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