fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria | Pagina 6
Vai al contenuto della pagina

Adelphi: Saggi. Nuova serie

Re-visione della psicologia

Re-visione della psicologia

James Hillman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1992

pagine: 452

30,00

La violenza e il sacro

La violenza e il sacro

René Girard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1992

pagine: 464

32,00

Oltre il linguaggio

Oltre il linguaggio

Emanuele Severino

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1992

pagine: 246

26,00

L'angelo necessario

L'angelo necessario

Massimo Cacciari

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1992

pagine: 185

26,00

Un commento alla Bibbia

Un commento alla Bibbia

Sergio Quinzio

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 832

50,00

Il mito dell'analisi

Il mito dell'analisi

James Hillman

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 386

28,00

La corda pazza. Scrittori e cose della Sicilia

La corda pazza. Scrittori e cose della Sicilia

Leonardo Sciascia

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 296

25,00

Homo hierarchicus. Il sistema delle caste e le sue implicazioni

Homo hierarchicus. Il sistema delle caste e le sue implicazioni

Louis Dumont

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 1991

pagine: 728

40,00

Un cuore intelligente

Un cuore intelligente

Alain Finkielkraut

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2011

pagine: 224

"Della letteratura non abbiamo bisogno per imparare a leggere. Ne abbiamo bisogno per sottrarre il mondo reale alle letture sommarie". E proprio questa la convinzione che ispira ad Alain Finkielkraut l'appassionato esercizio critico di Un cuore intelligente: raccontare nove tra i più notevoli libri della modernità svelando l'immensa sapienza che lì si cela. Perché la risposta alle grandi domande - "Che cos'è la civiltà? Che cos'è l'arte? Che cosa sono l'ideale e la grazia?" - non può che essere "una risposta narrativa". Rileggendo Tutto scorre... di Vasilij Grossman o La macchia umana di Philip Roth, Lo scherzo di Milan Kundera o II pranzo di Babette di Karen Blixen, Lord Jim di Joseph Conrad o Washington Square di Henry James, Finkielkraut, che da anni va smascherando le ingiustificate certezze dell'Occidente, si propone di scrutare la realtà incarnata nei particolari e spesso redenta dall'ironia - e, soprattutto, di trovare una chiave per decifrare gli "enigmi del mondo". E con la sua suite di letture ci invita a svincolarci da molteplici trappole, della ragione e del sentimento, per lasciarci educare, tramite la parola letteraria, alla "perspicacia affettiva". Solo così ci verrà concesso quel "cuore intelligente" che re Salomone invocava dall'Eterno, stimandolo più prezioso di ogni altro bene.
20,00

Homo poeticus. Saggi e interviste

Homo poeticus. Saggi e interviste

Danilo Kis

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2009

pagine: 368

"Di tutti gli scrittori della sua generazione, francesi e stranieri, che negli anni Ottanta vivevano a Parigi, era forse il più grande. Di certo il più invisibile" scrive Milan Kundera di Danilo Kis, precisando poi: "La dea chiamata attualità non aveva motivo di puntare i riflettori su di lui. Non ha mai sacrificato i suoi romanzi alla politica. Ha potuto così cogliere quel che vi era di più straziante: i destini dimenticati sin dalla nascita". Parole che sottolineano, e ammirano, la refrattarietà di Kis a qualsivoglia appartenenza, anche in momenti e in luoghi in cui certe lusinghiere etichette avrebbero garantito vaste simpatie. Giacché l'unica patria di Kis è la letteratura, e l'unica sua militanza è quella di "scrittore bastardo venuto dal mondo scomparso dell'Europa centrale". Di questa irriducibile libertà offre una eloquente testimonianza questa raccolta di saggi e interviste in cui Kis, applicando il suo genio a un ampio ventaglio di temi, spazia ora nella grande letteratura europea e americana - consegnandoci pagine magistrali su Borges, Flaubert, Nabokov, Sade -, ora nella storia del Novecento. E in ogni pagina rivendica la ricchezza polimorfica e la sostanziale unità della tradizione europea di cui l'anima balcanica è parte insopprimibile, la necessità della riflessione metafisica e, contro la riduzione dell'uomo a "zoon politikon", le ragioni dell'homo poeticus e in ogni pagina rivendica la ricchezza polimorfica e la sostanziale unità della tradizione europea e il delirio di un secolo.
30,00

Hamletica

Hamletica

Massimo Cacciari

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2009

pagine: 133

Nel grande dramma del secolo passato, nello scontro totale fra i Titani dell'epoca, l'uomo poteva ancora pensare di avere la propria parte. Il nuovo millennio sembra invece essersi aperto nel segno di una insicurezza che non attiene semplicemente alla situazione storica e sociale o alle condizioni psicologiche della persona, ma al suo stesso essere. D'altra parte il brancolamento attuale della Terra e il tramonto di ogni suo Nomos, dove 'ruoli', immagini e linguaggi si confondono nell'assenza di orientamento e distanza, sono stati possentemente 'profetizzati': tutto questo è già presente, per tracce, nell'Amleto di Shakespeare. E da lì discende fino a Kafka e Beckett. Nel 'dialogo' tra questi autori 'fatali', ricomposto per frammenti, Cacciari coniuga le sue ricerche sulle 'declinazioni' della storia europea (in "Geofilosofia dell'Europa" e nell'"Arcipelago") con quelle sul rapporto tra nihilismo europeo e il linguaggio del Mistico che innervano i fondamentali "Dell'Inizio" e "Della cosa ultima".
18,00

Portando Clausewitz all'estremo

Portando Clausewitz all'estremo

René Girard

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2008

pagine: 313

I rovinosi contagi dei terrorismi e dei fondamentalismi del nostro tempo epoca di ostilità totale e imprevedibile, in cui gli avversari mirano al reciproco annientamento - testimoniano in modo definitivo, afferma René Girard, che la violenza "mimetica" è la legge dei rapporti umani. Una legge che trovò inopinatamente la sua più radicale formulazione, poco tempo dopo la caduta di Napoleone, in un ufficio della Scuola Militare di Berlino, dove Carl von Clausewitz lavorava alla stesura di un trattato sulla guerra destinato a vedere la luce dopo la sua morte. Nel desiderio di affrontare l'argomento in modo più razionale rispetto agli strateghi che l'avevano preceduto, il generale prussiano arrivò in realtà a toccare il nucleo di un fenomeno assolutamente irrazionale: quello di uno scontro fatalmente portato all'estremo. Ma indietreggiò di fronte alla sua folgorante intuizione. "Che cosa succede quando si arriva alle estreme conseguenze, di cui Clausewitz intravede la possibilità prima di dissimularla dietro considerazioni strategiche?". Questa è la domanda che bisogna porsi oggi. "Dobbiamo dunque" dice René Girard "portare Clausewitz all'estremo, andando fino alla fine del tragitto che lui stesso ha interrotto". Girard lo fa nella forma dinamica di un lungo colloquio con Benoît Chantre, volgendosi anzitutto "a testi che nessuno sembra più leggere, in primo luogo quello di Clausewitz, quindi gli scritti apocalittici".
28,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.