Abscondita: Miniature
Querido doctorcito. Lettere a Leo Eloesser
Frida Kahlo
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 102
«Il carteggio tra Frida Kahlo e il dottor Leo Eloesser dura anni – dal 1931 al 1951 – e racchiude indizi di quotidianità, del rigore di un'amicizia profonda, di un dottore che conosce oltre ai dolori del corpo, quelli dell'animo della propria paziente. Si presentano qui le lettere di Frida, scritte a mano o a macchina, che permettono di ricostruire la sua storia clinica e i sintomi nell'animo: i dolori alla schiena e alla gamba destra, la stanchezza cronica, il brutale dimagrimento... ma anche la ferita aperta per l'amore tradito, l'impulso politico. Musa dell'artista è sempre il dolore.» (M. Cristina Secci)
Chagall
André Pieyre de Mandiargues
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 94
«Léger e Delaunay, racconta Chagall, gli rimproveravano (prima del 1914) d'essere un pittore “letterario”. Se tengo a questo banale aneddoto al punto di farne la frase iniziale del libro che comincio a comporre su di un soggetto particolarmente esaltante, Chagall e la sua opera, è perché testimonia l'irritazione o il dispetto, il fraintendimento o la gelosia mostrati da quegli artisti che sono soprattutto esecutori manuali verso quelli che pongono le loro dita al servizio della propria intelligenza o di un grande sogno appassionato. Mi hanno detto, e me lo diranno ancora, che proprio perché sono uno scrittore e (ancor peggio) un “letterato” e un “intellettuale” preferisco la seconda specie alla prima. Non è affatto così. Credo di non falsare la verità scrivendo che raramente mi sono trovato in disaccordo con i semplici, gli innocenti e i primitivi (che d'altra parte non sono, questi ultimi, né semplici né innocenti), e che le reazioni di questi o di quelli non sono che di rado molto diverse dalle mie quando osserviamo insieme delle cose dipinte, disegnate, scolpite, modellate, tessute, così da rientrare in una delle innumerevoli categorie di ciò che viene chiamato arte, con la “a” minuscola o maiuscola. La letteratura ordinaria, ahimè, è tanto priva di fantasia quanto lo è la pittura ordinaria, e in Francia un po' più tristemente che altrove».
Testo d'autore e altri scritti
Vasilij Kandinskij
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2018
pagine: 127
"I primi colori che s'impressero in me furono il verde splendente e succoso, il bianco, il rosso carminio, il nero e il giallo ocra. Sono impressioni che risalgono al mio terzo anno di vita. Vidi questi colori su oggetti disparati che stavano davanti ai miei occhi, ma ben lungi dall'essere altrettanto smaglianti quanto quei colori in sé."
Il pittore e la modella. Scritti su Picasso
Michel Leiris
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2018
pagine: 88
Il canto della voluttà
Utamaro
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2017
pagine: 120
"La donna: Messer Utamaro avrebbe potuto disegnare un panneggio o qualcosa di simile. Come posso non sentirmi intimidita, con d volto sfrontatamente esposto agli sguardi del primo venuto? L'uomo: Come sarebbe, intimidita? È ridicolo. Sappi che mai nessuna ha trovato nulla da ridire sulle mie prodezze. Di' piuttosto che ti trovi rapita al settimo cielo." Il volume contiene uno scirtto di Kazuhiko Fukuda.
Vite di Caravaggio. Testimonianze e documenti
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2017
pagine: 100
Lombardo per i lombardi, romano per i romani e napoletano per i napoletani (ma anche siciliano e maltese), Caravaggio appassiona e divide ormai da più di quattrocento anni. Come è noto, il mito è relativamente recente: l'universale e indiscriminata ammirazione è stata preceduta da secoli di distinguo, di sopraccigli alzati, di pareri ben poco favorevoli, che si sono anche rispecchiati nella solo parziale fortuna di Caravaggio nella formazione dei grandi musei ottocenteschi. Constatata l'estrema scarsità di «parole» uscite direttamente dalla penna o dalla bocca di Michelangelo Merisi, fosse anche solo una firma in calce a un contratto, da un secolo è in corso la paziente immersione di specialisti e appassionati negli archivi civili, giudiziari, ecclesiastici, notarili e bancari di diverse città. Oltre naturalmente allo spoglio degli inventari delle collezioni antiche. Questo piccolo volume desidera mettere a disposizione in modo essenziale le fonti principali, cominciando dalle scarne ma importanti frasi pronunciate da Caravaggio durante un interrogatorio giudiziario, di gran lunga la più corposa testimonianza diretta che sia giunta fino a noi, per proseguire con i più importanti testi a stampa di vari scrittori d'arte del Seicento: van Mander, Giustiniani, Mancini, Baglione, Sandrart, Bellori. Sono sempre e comunque questi i testi di partenza per ogni ricognizione sull'opera di Caravaggio; spesso tuttavia vengono citati in forma frammentaria, collegando qualche frase di volta in volta a un dipinto o a un episodio biografico. (Stefano Zuffi)
Vermeer
Pierre Descargues
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 125
"Vermeer è giunto a noi dal passato in un modo del tutto nebuloso, vago, come Shakespeare. Sembra che la storia sia passata su di loro come la luce di un faro che ruoti nella notte: a lampi. Vediamo Vermeer d'improvviso illuminato dalla fama e altrettanto rapidamente scomparire nel nulla. I documenti sono contraddittori e le notizie scarne. Si esita a porre gli atti pubblici in relazione con i dipinti: la parabola del pittore Vermeer ha solo qualche fragile legame con la vita del cittadino di Delft".
Sassetta. Un pittore senese della leggenda francescana
Bernard Berenson
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 126
"Sono lungi dal ritenere che i pannelli qui esaminati, che trattano della leggenda del Santo serafico, abbiano saputo trarre dagli eventi raffigurati tutto il loro significato spirituale. Un grande maestro cinese sarebbe stato indubbiamente più all'altezza del compitò: mi limito a sostenere che il Sassetta ha trattato questi temi con molto maggiore intonazione mistica di ogni altro artista europeo di mia conoscenza, Giotto compreso, creando un'aura più definita e dando a essa un'evocazione più poetica, anzi più religiosa. [...] Giotto, come quasi tutti i pittori europei posteriori al suo tempo, ignorava la suggestività emozionale e spirituale della composizione spaziale, e così vi sarà chiaro perché la sua visione degli episodi della leggenda francescana rimanga prosa. Quella del Sassetta, invece, con la vastità del suo cielo argenteo, ci innalza e ci trasferisce nel mondo dell'anima".
Leonardo da Vinci o la scienza della pittura
André Chastel
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 95
Leonardo da Vinci è senza dubbio l'artista più poliedrico e affascinante che sia mai apparso. La sua inesauribile curiosità, il suo spirito sempre vigile, la sua insaziabile sete di conoscenza lo indussero a cimentarsi nei più svariati campi: allestì giostre e macchine da guerra, studiò anatomia, fisica e astronomia, compose poemi e trattati scientifici. Ma, come qui dimostra Andre Chastel, nulla potè mai distoglierlo da ciò che per lui era essenziale: la pittura, unica arte "dotata di una presenza immediata, totale, definitiva".
Piero della Francesca, o dell'arte non eloquente
Bernard Berenson
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2014
pagine: 92
"Dopo sessant'anni d'intima dimestichezza con opere d'arte d'ogni specie, d'ogni clima e d'ogni tempo, sono tentato di concludere che a lungo andare le creazioni più soddisfacenti sono quelle che, come in Piero e in Cézanne, rimangono ineloquenti, mute, senza urgenza di comunicare alcunché, senza preoccupazione di stimolarci col loro gesto e il loro aspetto. Se qualcosa esprimono, è carattere, essenza, piuttosto che sentimenti o intenzioni di un dato momento. Ci manifestano energia in potenza piuttosto che attività. La loro semplice esistenza ci appaga. [...] Oso dunque affermare che nei suoi momenti quasi universalmente reputati supremi, l'arte è sempre stata ineloquente come in Piero della Francesca, sempre, come in lui, muta e gloriosa".
Leonardo da Vinci's last supper
Johann Wolfgang Goethe
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2014
pagine: 96
Con un commento di Marco Carminati.