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Abscondita: Aesthetica

Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia

Rinascimento e Barocco. Ricerca sull'essenza e sull'origine dello stile barocco in Italia

Heinrich Wölfflin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

«Dove sono da ricercarsi le radici dello stile barocco? Di fronte a questa possente manifestazione dell’arte, che si presenta come un’irresistibile forza della natura, che atterra tutto quello che le si para innanzi, se ne cercano stupiti le cause e le ragioni. Perché è finito il Rinascimento? E perché lo segue proprio questo stile? La trasformazione appare assolutamente necessaria: l’idea che il capriccio di un singolo artista, desideroso di sbizzarrirsi nella creazione di un qualcosa mai esistito prima, abbia potuto dare origine a questo stile, non è concepibile. Qui non si tratta degli esperimenti di singoli architetti, bensì di uno stile, la cui caratteristica principale è la generalità del senso per la forma. Vediamo sorgere questo movimento in molti punti diversi: in alcuni il vecchio si trasforma, la trasformazione si espande progressivamente, finché più nulla può resisterle: il nuovo stile è sorto. Ma perché questo accadde?».
22,50

Baudelaire e la poetica della malinconia

Baudelaire e la poetica della malinconia

Giovanni Macchia

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

« Pubblicato la prima volta nel 1946, questo libro ha subìto negli anni vari processi di arricchimento. Intorno al tema centrale, la poetica della malinconia, si sono venuti disponendo altri temi e problemi che ne hanno reso più vasta e articolata la struttura. Il lettore non si sorprenderà se delle parti di questa nuova edizione la seconda sia dedicata soltanto ai "progetti". Nell'arco di un'ideale biografia, delineata in quelle pagine, dalla dichiarazione del ragazzo: "Je suis un esprit à projets", fino ad una delle ultime confessioni: "Je pas encore connu le plaisir d'un plan réalisé", l'opera di Baudelaire così finita e impeccabile sembra specchio deformante, infinito e illusorio, dove immagini chiare, riconoscibili, cedono ad altre oscure, indecifrabili. Sono i progetti, e riflettono la condizione tipica del poeta moderno, torturato dalla critica, atterrito dalla sterilità, visitato dall'"impuissance", e che sente d'esser prossimo al naufragio.»
24,00

Come gli antichi raffiguravano la morte

Come gli antichi raffiguravano la morte

Gotthold Ephraim Lessing

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

19,00

Arte del ritratto e borghesia fiorentina-Le ultime volontà di Francesco Sassetti

Arte del ritratto e borghesia fiorentina-Le ultime volontà di Francesco Sassetti

Aby Warburg

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 128

«Un fattore fondamentale della civiltà del primo Rinascimento fiorentino è che le opere d'arte devono la loro origine alla comprensiva cooperazione comune fra committenti e artisti, e sono dunque da considerarsi in un certo senso prodotti di un'azione reciproca fra committente e artista esecutore. Nulla appare quindi più naturale e più ovvio del tentativo di illustrare esattamente il problema del “rapporto fra ritrattista e persona ritratta”, scegliendo alcuni casi della storia dell'arte fiorentina, allo scopo di comprendere l'universale della mentalità e del modo di agire di eminenti figure del passato sulla base di fatti singoli della loro reale esistenza. Certo, un tentativo del genere è più facile auspicarlo e osarlo che non attuarlo, poiché alla storia dell'arte si presenta, per una considerazione comparata del rapporto fra committente e artista, in modo unilaterale soltanto il risultato definitivo del processo creativo, ossia l'opera stessa. Dello scambio di sensibilità o di opinioni fra committente e artista esecutore solo di rado qualcosa traspare, e la verità indefinibile e sorprendente del ritratto sembra essere il dono di un felice istante imprevisto, sottraendosi in tal modo alla consapevolezza personale e storica. Giacché le deposizioni di testimoni oculari sono così difficilmente reperibili, sarà dunque necessario convincere il pubblico di questa collaborazione mediante prove, per così dire, indiziarie».
19,00

Il sublime

Il sublime

Pseudo Longino

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 200

Il trattato su «Il Sublime», un piccolo gioiello della letteratura greca di età imperiale, contiene una delle più antiche, e senz’altro la più importante, fra le riflessioni classiche sulla natura della bellezza letteraria, rappresentata dalla parola hypsos, «vetta» o «apice», e metaforicamente «sublime». Il fine dell’opera è didattico e pratico: l’autore si propone infatti di insegnare «come noi possiamo elevare le nostre doti naturali» al punto da poter creare un’opera così elevata che innalzi alla propria vertiginosa altezza l’animo di un lettore o di un ascoltatore. I suoi precetti non sono meramente tecnici: li sostanziano infatti due attitudini naturali quali la magnanimità (che si apre ad una prospettiva metafisica) e la passione. Ma di più: come già osservò il primo traduttore francese dell’opera, Nicolas Boileau (1674), «en parlant du Sublime, il est lui-mesme tres-sublime». L’Antichità classica e il Medioevo non si mostrarono generosi verso questo testo, a noi giunto attraverso un unico manoscritto bizantino, per di più lacunoso. Fu solo la traduzione del Boileau, poco più di un secolo dopo la prima edizione a stampa dell’originale greco (F. Robortello, 1554), che diede il via alla fortuna de «Il Sublime» e al suo impatto sulle teorie estetiche dell’età moderna. Proprio l’importanza vieppiù riconosciuta a questo antico trattato dalle moderne teorizzazioni sul sublime rendeva necessarie una traduzione e una esegesi che il più possibile si attenessero con fedeltà al testo greco, cercando di evitare ogni deviazione anacronistica: questo è stato appunto il fine principale della traduzione e del commento de «Il Sublime» di Elisabetta Matelli.
23,00

Wagner

Wagner

Theodor W. Adorno

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 160

«Riteniamo che il saggio in questione rappresenti, dopo il "Fall" nietzschiano, il contributo capitale alla conoscenza di Wagner – ci rifaremo anzitutto ad una affermazione che leggesi nella bandella del volume, non sappiamo quanto dovuta all'autore, o in che misura approvata: la quale tranquillamente dichiara essere, questo "Versuch über Wagner", la "oggi pagabile revisione" di quel libello sublime: o, se si preferisce una chiarezza più intransigente, del più eccelso testo critico che mai sia stato ispirato da un musicista. Da quelle pagine – ab Iove principium – sarà necessario iniziare il discorso. E sarà per sottolineare, in quell'apologia di segno inverso, la netta coincidenza con l'oggetto preso di mira. Si ha, alla fine dell'opera, l'impressione esatta della simulazione concorde; e non lascia adito a dubbi il convincimento che i due fatali "nemici" si avessero poi a riconoscere complementari, nuovi Eusebius e Florestan, se non l'istessa persona come occorse ai teologi di Borges.» (Mario Bortolotto)
21,00

Scritti di estetica

Scritti di estetica

Friedrich Hölderlin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 240

Profondamente partecipe dello spirito del suo tempo, Hölderlin sperimenta che l’elemento di «inconciliabilità» della filosofia «alla fine nuovamente confluisce nelle misteriose fonti della poesia», come si legge nel romanzo «Iperione», e che dunque l’originaria e sempre rinnovantesi unità della natura sopravanza quella della coscienza. Ciò che più di tutto lo affascina è il ritmo armonico del vivente, che procede per opposizioni e unificazioni irrisolte. Divenire consapevole di questa alternanza, farla propria, tradurla in linguaggio metaforico è compito del poeta, il cui impulso creatore percorre una traiettoria eccentrica, in cui si alternano momenti di estrema naturalità a momenti di massima idealità. Ma affinché il vivente possa compiutamente manifestarsi nella poesia, è necessario il pensiero filosofico, che può scoprire e isolare quelle leggi calcolabili a cui il poeta deve piegarsi con libera scelta. In questa intima connessione tra poesia e filosofia va ricercata l’originalità del grandioso progetto di Hölderlin, che viene progressivamente costruendosi dalle prime riflessioni giovanili, suscitate dalla lettura dei classici greci, agli anni della ricerca di una propria autonomia teoretica, nel confronto con il pensiero idealista, alle produzioni più propriamente filosofiche dell’epoca di Homburg, incentrate sulla teoria dei generi artistici, fino alle ultime, sconvolgenti trattazioni sul tragico, parallele alla sua opera di traduzione di Eschilo e Sofocle.
25,00

L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano

L'arte classica. Introduzione al Rinascimento italiano

Heinrich Wölfflin

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 320

"L'arte classica" di Heinrich Wildfflin è il capolavoro al quale si sono ispirate generazioni di studiosi, uno dei fondamenti della moderna critica d'arte sul Rinascimento, il canone di un metodo e di una sensibilità ai quali ancor oggi ci si può riferire per cogliere l'opera d'arte nel suo reale processo creativo. Molti dei giudizi ormai patrimonio comune della nostra cultura, Wölfflin li ha pronunciati per primo, li ha fatti circolare, li ha corretti e precisati attraverso la sua interpretazione formalistica, sempre sorretta da un vigile senso dell'unità dello stile. Si condivida o meno la teorica di Wölfflin, che esalta l'arte italiana come pura gioia visiva, la sua opera è uno dei pochissimi libri che avvicinano il lettore ai capolavori del Rinascimento; che lo aiutano, in nome di una mutua confidenza, a godere dell'arte quattrocentesca e cinquecentesca come del frutto più miracoloso di una meravigliosa stagione dell'umano creare.
31,00

Storia della pala d’altare italiana dalle origini al Rinascimento

Storia della pala d’altare italiana dalle origini al Rinascimento

André Chastel

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 240

«“Un crocifisso romanico non era in origine una scultura né la Madonna di Duccio un dipinto...”, osservava André Malraux. Ci proponiamo di capire cosa fossero, prima di divenire “dipinti”, i pannelli assemblati nei polittici dell'Europa meridionale, e più precisamente italiani, del Quattrocento e degli inizi del Cinquecento, cui può convenire il termine generico di “pala”. Quel che ci attrae è la qualità essenziale della pittura, quel che ci affascina sono l'autorevolezza dei grandi stili, il prestigio dei grandi nomi. Un'interpretazione puramente formale non basta tuttavia a soddisfare le nostre attese. Ci si trova dinanzi a continui interrogativi: a cosa corrisponde la distribuzione dei pannelli? Cosa si cela dietro la rappresentazione? Cambiamenti spettacolari scandiscono la storia del Quattrocento, ma chi ne è l'artefice? A quali esigenze rispondono dunque tali e tante peculiarità? È a questi quesiti che cercheremo di rispondere. Sono la filigrana del nostro lavoro».
25,00

Tre saggi sullo stile. Il barocco, il cinema e la Rolls-Royce

Tre saggi sullo stile. Il barocco, il cinema e la Rolls-Royce

Erwin Panofsky

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 176

“I saggi qui raccolti riguardano lo stile, la sua natura e la sua collocazione geografica e storica. Erwin Panofsky intende descrivere – e lo fa in modo lapidario e con un notevole humour – quei caratteri, in qualche modo endemici, presenti nelle opere che rientrano nell’ambito di un periodo (il barocco), di una tecnica (il cinema) e di una determinata entità nazionale (l’Inghilterra), e valutarne il significato in un più ampio quadro di riferimento concettuale. Lo stile ha inevitabilmente per Panofsky un ruolo espressivo, e costantemente lo riferisce al soggetto dell’opera d’arte, sia che tratti, ad esempio, della nuova concezione delle scene di martirio nel barocco, delle possibilità narrative del cartone animato o degli «angelici» intrecci dei ritratti degli evangelisti in un codice miniato irlandese. Si può dunque dire che l’interesse primario di Panofsky consista nell’illustrare come lo stile o le forme espressive diano significato al soggetto; in tal modo egli mette in relazione l’opera d’arte con l’intera gamma dei fattori extra-stilistici che ne condizionano la creazione.” (dallo scritto di Irving Lavin)
22,00

Il potere del centro

Il potere del centro

Rudolf Arnheim

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 256

«Questo lavoro nasce da un'unica idea, ossia che la nostra visione del mondo si fonda sull'interazione fra due sistemi spaziali, che possiamo definire cosmico e periferico. Sappiamo che la materia si organizza cosmicamente attorno a centri il più delle volte caratterizzati da una massa dominante. Entro l'immensità dello spazio astronomico le galassie ruotanti e i sistemi solari o planetari creano tali schemi centralizzati, e nell'ambito microscopico lo stesso accade per gli atomi, con gli elettroni che orbitano attorno al nucleo. Persino nel mondo della nostra esperienza diretta la materia organica e inorganica possiede una libertà sufficiente ad assecondare una tale inclinazione, configurandosi in strutture simmetriche attorno a un punto, a un asse, a un piano centrale. Anche la mente umana concepisce forme centriche, e i nostri corpi compiono danze intorno a un centro».
26,00

Lascaux. La nascita dell'arte

Lascaux. La nascita dell'arte

Georges Bataille

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2025

pagine: 144

«Questa straordinaria caverna non finirà mai di sconvolgere chi la scopre: non finirà mai di rispondere a quell'attesa del miracolo che costituisce, nell'arte come nella passione, l'aspirazione più profonda della vita. Spesso giudichiamo infantile questo bisogno di provare meraviglia, eppure non riusciamo a liberarcene. Ciò che ci appare degno di essere amato è sempre ciò che ci sconvolge, è l'insperato, l'insperabile. Come se, paradossalmente, la nostra essenza consistesse nella nostalgia di raggiungere ciò che consideravamo impossibile. Da questo punto di vista Lascaux riunisce le condizioni più rare: il sentimento di miracolo che ci dona oggi la visita della caverna, derivante innanzi tutto dall'estrema casualità della scoperta, è in effetti raddoppiato dal sentimento del carattere inaudito che queste figure ebbero agli occhi stessi di coloro che vissero al tempo della loro creazione. Per noi Lascaux si situa tra le meraviglie del mondo: siamo in presenza dell'incredibile ricchezza che ha accumulato lo scorrere del tempo. Ma quale dovette essere il sentimento di quei primi uomini, per i quali certamente, senza che ne ricavassero una fierezza simile alle nostre (così scioccamente individuali), questi dipinti ebbero un prestigio immenso? Il prestigio che si lega, qualunque cosa se ne possa pensare, alla rivelazione dell'inatteso. È soprattutto in questo senso che parliamo di miracolo di Lascaux, perché a Lascaux l'umanità ancor giovane misurò, per la prima volta, l'estensione della propria ricchezza. Della propria ricchezza, ossia del potere che essa aveva di raggiungere l'insperato, il meraviglioso».
20,00

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