fbevnts Vendita online di DVD e libri di narrativa, tascabili, per ragazzi, professionali | Libreria Storielleria | Pagina 5
Vai al contenuto della pagina

Abscondita: Aesthetica

Studi sul «Faust»

Studi sul «Faust»

György Lukács

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 176

Scritti da György Lukács (1885-1971) nel 1940, nel momento più oscuro della nostra storia, questi «Studi sul "Faust"», e gli altri saggi sull'età goethiana poi raccolti in «Goethe e il suo tempo» (1947), gli consentono di contrapporre alla barbarie del nazismo la voce più umana, più illuminata, più europea in cui si sia mai incarnato il magistero della lingua tedesca. Ma è sul «Faust» che Lukács eccelle, consegnandoci sui problemi fondamentali di questa «Iliade della vita moderna», come fu definito da Puskin, un'interpretazione profonda e tuttora valida. Sul significato della vicenda e sull'interpretazione della storia umana che la sottende, sulla scommessa tra Faust e Mefistofele e sul suo discusso epilogo, sull'amore tra Faust e Margherita, sui «problemi di stile» - sul rapporto tra caratteri «epici» e caratteri «drammatici» della tragedia, sulla «laconicità» del tardo Goethe, sul fatto fondamentale che in lui «il fantastico ha le sue radici proprio nel realismo» - Lukács ha scritto pagine esemplari e definitive. Nel caso del «Faust» l'applicazione intelligente delle categorie interpretative ricavate dalle opere giovanili di Marx, lungi dall'essere una gabbia ideologica che irrigidisce l'interpretazione, si trasforma in una leva potente, che permette a Lukács di mettere in luce un elemento fondamentale della visione di Goethe, sfuggito a ogni altro critico: la perfetta convergenza della «magia» di Mefistofele con il «magico» potere del denaro che, nella nascente società del capitalismo industriale, si appropria delle forze essenziali dell'uomo e le sfrutta a proprio vantaggio. (Andrea Casalegno)
21,00

Gli ultimi drammi di Shakespeare. Un nuovo tentativo di approccio

Gli ultimi drammi di Shakespeare. Un nuovo tentativo di approccio

Frances A. Yates

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 160

«Questo libro interessa gli studiosi di Shakespeare, gli storici e gli storici del pensiero, in particolare quelli attenti agli aspetti ermetici della cultura rinascimentale; ma in primo luogo si rivolge in generale a coloro che sono affascinati da Shakespeare, da qualunque punto di vista. Oggi esiste la possibilità che un serio approccio storico e critico ad argomenti precedentemente liquidati come "occulti" e lasciati alla mercé della pseudofilologia possa avvicinarci a una nuova comprensione di Shakespeare e attenuare il sensazionalismo e le congetture eccessive che hanno circondato questo straordinario personaggio. Invito il lettore a leggere criticamente e attentamente questo libro, allontanando, se possibile, dalla sua mente tutti i vecchi miti e di affrontarlo liberamente con un "approccio" completamente nuovo».
20,00

La responsabilità dell'artista

La responsabilità dell'artista

Jean Clair

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 136

Dopo «Critica della modernità», Jean Clair ritorna con «La responsabilità dell'artista» a fustigare gli «eccessi» dell'arte contemporanea con una ricostruzione delle vicende delle avanguardie nel XX secolo al di fuori degli schemi della storiografia ufficiale. Quali inquietanti connessioni legano l'espressionismo e il nazismo? Perché l'astrattismo è diventato la lingua universale? E perché il sentimento del vuoto tipico di certa cultura americana, dalla pop art al minimalismo, è stato imposto come stile internazionale? Siamo certi che in movimenti come il neoespressionismo e la transavanguardia non si celino nostalgie nazionaliste? Jean Clair, rispondendo a questi interrogativi, sfata il mito dell'artista ribelle e dell'avanguardia come «arte all'opposizione» per rivelare inattese complicità, consce o inconsce, con i versanti più oscuri e minacciosi di un secolo tormentato.
19,00

Rovinare le sacre verità. Poesia e fede dalla Bibbia a oggi

Rovinare le sacre verità. Poesia e fede dalla Bibbia a oggi

Harold Bloom

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 192

In questo libro - costituito dall'ampliamento delle Charles Eliot Norton Lectures, pronunciate nel 1987-1988 alla Harvard University - Harold Bloom esamina con sguardo maestoso la letteratura dell'occidente dall'Antico Testamento a Samuel Beckett. Rilegge provocatoriamente lo scrittore yahvista, Geremia, Giobbe, Giona, l'«Iliade», l'«Eneide», la «Divina Commedia», l'«Amleto», «Re Lear», «Otello» ed «Enrico IV», il «Paradiso perduto» e «Milton», opere di Wordsworth, Freud, Kafka e Beckett. «Non si può attribuire il primato della forza narrativa all'uno piuttosto che all'altro. Possiamo soltanto dire» afferma Bloom «che il Genesi e l'Esodo, l'«Iliade»e l'«Odissea», fissano i parametri della forza letteraria ovvero del sublime, e che dopo di loro giudichiamo Dante, Chaucer, Cervantes, Shakespeare, Tolstoj e Proust secondo questi criteri».
22,00

La vista e i colori-Carteggio con Goethe

La vista e i colori-Carteggio con Goethe

Arthur Schopenhauer

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 160

Schopenhauer nel 1819 ha raccontato, in un Curriculum vitae inviato alla facoltà di filosofia dell'Università di Berlino, la genesi dei suoi studi sulla vista e i colori, che si intreccia strettamente con la storia del suo rapporto con Goethe. (...) «dopo aver letto qua e là il mio lavoro (Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente) » racconta Schopenhauer «si rivolse a me di sua iniziativa, e mi chiese se volevo studiare la sua teoria dei colori, promettendo di assistermi con tutte le spiegazioni e gli strumenti necessari». Goethe e Schopenhauer si incontrarono, così, diverse volte per tutto l'inverno 1813-14, finché, trasferitosi a Dresda nel maggio 1814 e proseguite per conto proprio le ricerche, Schopenhauer portò a termine il suo lavoro, La vista e i colori, e, nel luglio 1815, lo inviò a Goethe. Il carteggio con Goethe, pubblicato nel presente volume, fornisce al lettore la storia completa degli inutili tentativi fatti da Schopenhauer per indurre Goethe a tenere a battesimo la sua «creatura ». I motivi di dissenso sulla questione particolare dei colori avevano, forse, radici più profonde di quelle che potevano apparire al giovane Schopenhauer, e Goethe, che altrimenti aveva divinato la genialità e anche la sorte del suo «infedele» discepolo, non poté sottovalutarli. (...) Le aspettative che Schopenhauer aveva nutrito sugli effetti rivoluzionari della sua opera (pubblicata nel 1816), che avrebbe dovuto liquidare definitivamente il secolare «errore di Newton», furono deluse: fu questa la prima, e forse la minore, di una lunga serie di delusioni, durata per circa quarant'anni, che coinvolse tutta la produzione filosofica schopenhaueriana. (Dallo scritto di Mazzino Montinari)
21,00

Galileo critico delle arti

Galileo critico delle arti

Erwin Panofsky

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2022

pagine: 120

Galileo Galilei è uno dei rari personaggi a cui Erwin Panofsky (1892-1968) dedicò un saggio monografico, il più noto dei quali è lo studio consacrato a Dürer. Un'ansia comune lega Galileo a quest'ultimo: il desiderio di decifrare il "mistero" servendosi di uno strumento razionale. "Tuttavia" scrive Panofsky "nella compattezza solida, luminosa, misurabile della strategia conoscitiva di Galileo, persiste un'insidia che sembra turbare e incrinare la serenità del giudizio critico - soprattutto in campo estetico, e in particolar modo nella poesia e nelle arti figurative - con propensioni individuali e soggettive. Galileo nacque nel 1564 (nel medesimo giorno in cui Michelangelo moriva), fu testimone e uno dei più acerrimi rappresentanti della ribellione contro il Manierismo. La violenta condanna del Tasso e la parallela esaltazione dell'Ariosto, corrisponde in pittura, alla demolizione di artisti come Parmigianino, Bronzino, Annibale Carracci. Il Novecento ha interamente riesaminata la condanna radicale del Manierismo come forma d'arte. Ma se Galileo pensò così e non cambiò mai opinione sino alla morte, il suo atteggiamento impone rispetto e attenzione".
19,00

Il mito di Parigi. Saggi e motivi francesi

Il mito di Parigi. Saggi e motivi francesi

Giovanni Macchia

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 320

«Parigi è matura per avvicinarsi al mito. Assorbe del mito i caratteri fondamentali: la natura collettiva, unitaria, misteriosa e irrazionale, il senso di fiduciosa continuità nel tempo. Lontana da ogni elaborazione artificiale di efficienza pubblica e di bellezza (come fu il mito di Pietroburgo), è un simbolo luminoso che affonda le proprie radici nel buio. Gerusalemme di un mondo laico, appare come un enorme organismo in movimento, bello perché è vivo, animato nel suo divenire da una vita sotterranea, piena d'ombre e profonda».
30,00

Ut pictura poesis. La teoria umanistica della pittura

Ut pictura poesis. La teoria umanistica della pittura

Rensselaer Wright Lee

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 224

"Questo saggio va inteso come un tentativo di definire la teoria umanistica della pittura e di tracciarne a grandi linee lo sviluppo dagli inizi nel XV secolo al Settecento, quando i nuovi orientamenti del pensiero critico e delle arti figurative cominciarono a determinarne il declino. Sempre presente in questa teoria è l'assunto fondamentale - oggi peraltro non più accettato - che la buona pittura, come la buona poesia, sia l'imitazione ideale della natura umana in azione. Ne consegue che i pittori, come i poeti, devono esprimere verità generali rifuggendo dal particolare, facendo uso di soggetti universalmente conosciuti e apprezzati, tramandati attraverso la narrazione biblica e la lettura dei classici greco-romani; inoltre devono rappresentare una multiforme varietà di emozioni e tendere non soltanto a dilettare ma anche a istruire l'umanità. Questa teoria, come in larga misura anche l'arte di quel periodo, aveva le sue radici nell'antichità. Le famose analogie tra pittura e poesia di Aristotele e di Orazio avevano indotto i critici, che non trovavano negli antichi una vera e propria teoria della pittura, a trasferire l'antica teoria letteraria a un'arte per la quale non era stata concepita. Essi infatti trovavano una "raison d'être" a una teoria umanistica della pittura non soltanto negli insegnamenti degli autori antichi relativi alla letteratura umanistica, ma nell'arte italiana stessa, che, intesa nei suoi momenti migliori come ricerca del vero - da Cimabue a Giotto, da Raffaello a Michelangelo a Tiziano -, si risolveva nel senso più alto in rappresentazioni delle azioni e dei sentimenti dell'uomo". (Dalla prefazione dell'autore all'edizione italiana).
23,00

Divinazione antica pagana in testi e immagini dell'età di Lutero

Divinazione antica pagana in testi e immagini dell'età di Lutero

Aby Warburg

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 128

«Nello stesso modo in cui i fenomeni celesti venivano circoscritti entro sembianze umane per limitare il loro potere demoniaco almeno attraverso l'immagine, così si voleva sottomettere un uomo demoniaco come Lutero alle leggi astrologiche mediante un collegamento quasi totemistico della sua nascita a una coppia di pianeti. Così si cercava di trovare nell'immagine di una entità superiore, cosmica, che dalla divinità prendeva nome, la causa di una potenza che altrimenti si sarebbe detta sovrumana e pertanto incomprensibile. Il ruolo che in questo ebbe la rinascita dell'Antichità demoniaca è dovuto alla memoria delle immagini, che funziona, per così dire, per empatia sebbene in modo ambivalente. Siamo nell'età di Faust, nella quale lo scienziato moderno, oscillando fra pratica magica e matematica cosmologica, cerca di conquistare nello spazio del pensiero la distanza fra se stesso e l'oggetto. Per questo occorre sempre di nuovo salvare Atene da Alessandria. Da questo punto di vista le immagini e i testi qui esaminati - e sono solo una piccola parte di quello di cui avremmo potuto disporre - sono da considerarsi all'incirca come documenti sino ad ora mai letti della tragica storia della libertà di pensiero dell'uomo europeo moderno. Al tempo stesso doveva essere mostrato, mediante una indagine positiva, come si possa perfezionare il metodo della storia della civiltà collegando tra loro storia dell'arte e scienza delle religioni».
19,00

Ritratto dell'artista da saltimbanco

Ritratto dell'artista da saltimbanco

Jean Starobinski

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 176

«Starobinski ricostruisce, in "Ritratto dell'artista da saltimbanco", la complessa vicenda dell'artista nella cultura borghese otto-novecentesca e indica i momenti decisivi della sua alienazione, del suo autocritico allontanamento dal corpo mondano, infine del suo autoironico camuffamento nei panni buffoneschi del pagliaccio da circo. Questo percorso starobinskiano radicalmente apollineo anche perché (al di là dell'apparente linearità tematica, arricchita dalla scrittura cristallina di sempre) è enigmatico e allegorico, allusivo e problematico: anche quando si accosta frontalmente al tema centrale della riflessione sul ruolo, sulle figure archetipiche e sui miti dell'Artista nella cultura moderna, Starobinski non cessa di mettere sempre in gioco sé stesso, di rilanciare sul tappeto il proprio stesso metodo. Parla dell'Artista, e implicitamente chiama in causa anche il ruolo, le figure archetipiche e i miti del Critico, a sua volta domatore di fantasmi collettivi.» (Corrado Bologna)
21,00

L'angoscia dell'influenza. Una teoria della poesia

L'angoscia dell'influenza. Una teoria della poesia

Harold Bloom

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 176

«La storia della poesia, come il nostro libro vuole dimostrare, dev'essere considerata indistinguibile dall'influenza poetica, poiché i poeti forti costruiscono tale storia travisandosi l'un l'altro, in modo da liberare un nuovo spazio alla propria immaginazione. Il mio interesse è per ora unicamente rivolto ai poeti forti, alle figure maggiori che hanno avuto la tenacia di lottare, anche fino alla morte, coi propri precursori forti. I talenti deboli tendono a idealizzare; le figure di vasta immaginazione invece si appropriano dell'esistente. Ma niente si ottiene per niente, e l'autoappropriazione comporta dunque enormi angosce di indebitamento, poiché quale autore forte vorrebbe riconoscere ch'egli non è riuscito a creare con le sue sole forze?»
21,00

Il poeta e gli antichi dei

Il poeta e gli antichi dei

Walter Friedrich Otto

Libro: Copertina morbida

editore: Abscondita

anno edizione: 2021

pagine: 158

"La ricostruzione sensibile e partecipe di alcuni momenti decisivi della poesia e della riflessione hölderliniane consente a Otto di farne il paradigma del tentativo più alto e più religiosamente ispirato di riafferrare l'antico in seno alla modernità ma, al tempo stesso, il paradigma anche del suo ineluttabile fallimento. La definizione di ciò che è il «tragico» dell'esperienza hölderliniana, dietro la quale s'intravede l'ombra lunga dello scacco per molti versi analogo di Nietzsche, è la premessa dell'ultima mossa dell'indagine di Otto. Essa consiste nella riproduzione, dinanzi al fallimento del naturalismo goethiano col suo anarchico individualismo così come dinanzi al fallimento della mistica cultualità hölderliniana, della religiosità olimpica come autentica, eterna creazione del genio greco, nell'ambito di una Kulturkritik radicale, senza nostalgia né utopie. Tale è dunque la linea ispiratrice del libro, che si risolve nella constatazione dell'incapacità della poesia moderna di rivivere l'esperienza della grecità olimpica, di rifarsi epos eroico." (Dallo scritto di Gianni Carchia)
20,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.