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Zanichelli: Commentario del codice civile

Società per azioni

Società per azioni

Massimo Franzoni

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2008

pagine: 664

Il ruolo degli amministratori è centrale nell?esercizio dell?impresa. Poiché le grandi imprese sono normalmente esercitate nella forma della società per azioni, si può anche affermare che, dal modo in cui gli amministratori sono giuridicamente disciplinati, si può desumere l?idea che il legislatore ha della grande impresa nel terzo millennio. La riforma del 2003 ha toccato in modo affatto significativo il ruolo e la funzione degli amministratori. In primo luogo ha introdotto un variegato sistema di Governance con l?intento di favorire l?adeguamento della situazione della gestione di fatto con la regola di diritto. Inoltre, del profilo imprenditoriale, ha inteso valorizzare la trasparenza nell?informazione dei dati per il pubblico. La trasparenza è possibile se chi è tenuto ad informare è a conoscenza delle questioni di rilievo per la vita della società oltre che di interesse per i risparmiatori. In proposito vanno lette le norme dirette a disciplinare il funzionamento del consiglio di amministrazione, la funzione del presidente ed il rapporto fra amministratori delegati e deleganti. Anche nella Governance di tipo tradizionale, le nuove norme sono dirette ad individuare i ruoli di vera e propria gestione, che portano con sé la effettiva conoscenza delle vicende eventualmente da comunicare. Ciò che emerge è una spiccata attitudine degli amministratori esecutivi ad essere i veri protagonisti dell?attività d?impresa, anche sul piano della responsabilità, e una forte propensione a valutare gli amministratori non esecutivi, nei termini di controllori dell?attività altrui. Infine gli amministratori (gli amministratori delegati) sono coloro che devono predisporre ed adeguare costantemente l?assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società. Per la prima volta assume rilievo un dato che, in precedenza, risultava per implicito, ossia il fatto che l?impresa non sia soltanto una entità economica, ma che debba essere apprezzata anche e soprattutto come complesso di regole di comportamento, sulla base delle quali individuarla. In termini definitivi si può sostenere che la prima responsabilità degli amministratori è conseguente al fatto di avere creato un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società, poiché sulla base di questo l?impresa è identificabile come tale.
141,00

Commentario del Codice Civile. Art. 2575-2583. Diritto d'autore sulle opere dell'ingegno letterarie e artistiche

Commentario del Codice Civile. Art. 2575-2583. Diritto d'autore sulle opere dell'ingegno letterarie e artistiche

Alberto Musso

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2008

pagine: 496

Gli art. 2575-2583 sono commentati non solo in relazione alle più specifiche norme contenute nella l. 22 aprile 1941, n. 633, e succ. mod. - cui l'art. 2583 rinvia espressamente - ma con riferimento alle più aggiornate esperienze comparate, nonché ai principi internazionali e comunitari in materia (dalle numerose direttive di armonizzazione, attuate nella legislazione interna dal 1992 in poi, alle Convenzioni di Berna e di Roma, fino all'accordo TRIPs e ai due Trattati OMPI del dicembre 1996). In quest'ambito sono esaminati sia le opere dell'ingegno in senso proprio, sia i materiali o le prestazioni che costituiscono oggetto di diritti connessi o sui generis, già embrionalmente richiamati dagli art. 2578 e 2579, ma sempre più amplificati nell'odierna disciplina della proprietà intellettuale, quali, da ultimi, i "diritti audiovisivi sportivi" (d.lgs. 9 gennaio 2008, n. 9). Il commento prende inoltre in considerazione i titolari dei diritti e gli utilizzatori, i contratti, le sanzioni e le tecniche di tutela giuridica tramite digital rights management, alla luce di un doveroso bilanciamento fra interessi all'utilizzazione esclusiva ed interessi collettivi alla diffusione culturale, emerso ancor più recentemente con l'introduzione dell'art. 70-bis, legge dir. aut., ad opera della l. n. 2/2008, recante "Disposizioni concernenti la Società Italiana Autori ed Editori".
108,00

Commentario del Codice Civile. Art. 2546-2548. Mutue assicuratrici

Commentario del Codice Civile. Art. 2546-2548. Mutue assicuratrici

Nicola De Luca

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2006

pagine: 232

Si tratta della prima edizione del commento agli articoli 2546-2548 che viene a colmare un vuoto del Commentario. Il testo è la risultante dei molti studi dell'autore nella materia dell'assicurazione mutua. Il presente volume costituisce peraltro una rielaborazione organica della materia, alla luce della Riforma del diritto societario avviata con la legge 3 ottobre 2001, n. 366 e attuata con il decreto legislativo 17 gennaio 2003, n. 6. Giuseppe Fanelli sosteneva che "la forma mutualistica rappresenta la forma più vantaggiosa e giuridicamente più naturale per ottenere una copertura assicurativa: economicamente più vantaggiosa perché elimina il profitto industriale; giuridicamente più naturale perché realizza immediatamente e direttamente quella comunione e compensazione dei rischi che costituisce il fondamento tecnico e necessariamente anche giuridico di ogni moderna forma assicurativa".
35,50

Commentario del Codice Civile. Art. 2325-2341 ter. Società per azioni. Volume Vol. 1

Commentario del Codice Civile. Art. 2325-2341 ter. Società per azioni. Volume Vol. 1

Francesco Galgano, Pietro Zanelli, Giuseppe Sbisà

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2006

pagine: 304

Questo è il volume iniziale del Commentario alla nuova disciplina codicistica delle società di capitali e cooperative, al quale fa seguito una pluralità di volumi, alcuni dei quali già editi. Si è trattato della più vasta ed organica riforma che il codice civile abbia ricevuto nei sessant'anni dalla sua entrata in vigore. Non una semplice razionalizzazione dell'esistente, bensì una innovazione profonda, vera e propria frattura rispetto al passato, imposta dai nuovi caratteri e dalle nuove dimensioni assunte dall'economia di mercato. Questo primo volume, relativo alle disposizioni generali ed alla fase costituente della società per azioni, già mette in risalto radicali mutamenti intervenuti nella nozione stessa di società per azioni, entro la quale è introdotta la distinzione fra società che fanno e società che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, mentre ha preso vita la società per azioni unipersonale, costituita per l'atto unilaterale di persona fisica o di persona giuridica. Il volume affronta poi le complesse questioni insorte a seguito del nuovo controllo notarile, e non più giudiziario, sulle condizioni di legge per la costituzione, e quelle sollevate dalla, del tutto nuova, disciplina dei patti parasociali, che sono questioni attinenti all'ambito di applicazione delle norme ai limiti di validità dei patti.
51,00

Art. 2452-2461. Società in accomandita per azioni

Art. 2452-2461. Società in accomandita per azioni

Eugenio Barcellona, Renzo Costi, Franzo Grande Stevens

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2005

pagine: 312

La nuova edizione di questo volume del Commentario - rispetto alla prima, del 1973, ad opera di Renzo Costi - è stata sollecitata da due principali esigenze. Per un verso, si trattava di tener conto di quella renaissance del tipo "accomandita per azioni" registrata a partire dalla metà degli anni ?80 del secolo scorso: un tipo sociale, che appariva in quel tempo destinato ad un irreversibile declino, conosceva allora - e, in parte, conosce tuttora - una nuova attualità seppure per finalità del tutto nuove (quelle di holding di controllo di società industriali con proprietà familiare frammentata). Per altro verso, si trattava di verificare la "reazione chimica" fra la nuova disciplina della società per azioni, quella conseguente alla riforma del diritto societario del 2003, e le poche norme speciali sull?accomandita. Fin dal codice del 1942, infatti, il legislatore aveva prescritto il "rinvio" alle norme della società per azioni (in quanto compatibili) per ogni aspetto non espressamente regolato in materia di accomandita. Lasciando pressoché intatto il Capo dedicato all?accomandita per azioni, il legislatore della riforma ha inteso, quindi, affidare all?interprete il compito di verificare la portata di un "rinvio" rimasto, sì, del tutto invariato, ma rispetto ad una disciplina (quella della società per azioni) frattanto profondamente modificata.
57,50

Commentario del Codice Civile. ART. 2410-2420 ter. Società per azioni. Volume Vol. 4

Commentario del Codice Civile. ART. 2410-2420 ter. Società per azioni. Volume Vol. 4

Rossella Cavallo Borgia

Libro: Libro rilegato

editore: Zanichelli

anno edizione: 2005

pagine: 376

Questa edizione del commento agli art. 2410-2420 ter costituisce una nuova sistematica lettura della disciplina sul prestito obbligazionario, sia ordinario che convertibile, alla luce della riforma organica delle società di capitali introdotta dal decreto legislativo n. 6 del 2003. Una riforma proiettata non tanto verso lo svolgimento dell'attività di impresa, quanto per soddisfare le esigenze del suo finanziamento, non poteva che incidere sostanzialmente sul tradizionale assetto delle obbligazioni di società, prendendo atto delle accentuate esigenze di flessibilità e di adattamento ad un mercato finanziario sempre più sofisticato e dinamico. Ne emerge un "modello" di prestito obbligazionario agile e duttile, che si affianca ad una articolata tipologia di strumenti finanziari consentendo alla società per azioni una forte diversificazione nei mezzi di raccolta, in un quadro di sempre più estesa autonomia e coerenza con l'evoluzione normativa.
79,00

ART. 536-564. Legittimari

ART. 536-564. Legittimari

Ubaldo Perfetti

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2021

pagine: 544

L’opera analizza le norme del microsistema che racchiude la disciplina della c.d. successione necessaria ponendosi, anzitutto, la questione della sua perdurante attualità, anche alla luce dei sempre più evidenti scompensi in ragione della compressione dell’autonomia privata e dell’instabilità delle situazioni proprietarie in sede di circolazione giuridica di beni di provenienza donativa che essa determina. L’analisi delle criticità è condotta in parallelo all’illustrazione dei contenuti delle principali proposte legislative di modifica e dell’assetto che la materia riceve nei sistemi giuridici francese, tedesco e austriaco e non manca di indicare le soluzioni che la pratica degli affari ha escogitato per (se non superare, quanto meno) attutire l’impatto che quelle criticità generano sul piano della fluidità dei rapporti privati. Il commento delle singole norme muove dal profilo teorico e dall’analisi dello sviluppo nel tempo che le opinioni dottrinali hanno avuto nei singoli casi, per poi approdare sul terreno dell’applicazione pratica, dando ampio spazio all’illustrazione delle soluzioni prospettate dal «diritto vivente»; in questo senso è costante il dialogo con la giurisprudenza, soprattutto della Corte di cassazione, ma senza trascurare la giurisprudenza di merito.
118,90

Mediazione civile e commerciale. Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28

Mediazione civile e commerciale. Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28

Domenico Dalfino

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2016

pagine: 640

La disciplina della mediazione nelle controversie civili e commerciali contenuta nel d.lgs. 28/2010 (a sua volta attuativo della delega contenuta nell'art. 60, legge 69/2009) e successive modifiche, nonché nei decreti ministeriali 180/2010, 145/2011 e 139/2014, recepisce i principi della direttiva 2008/52/CE, riproponendoli, però, sotto molti aspetti in una veste alquanto singolare. La funzione più genuina dell'istituto consistente nel tentativo del riavvicinamento delle parti, del ripristino di una comunicazione interrotta, della ricomposizione del conflitto in maniera efficace nelle controversie su diritti disponibili, con l'assistenza di un soggetto terzo e imparziale privo del potere di rendere decisioni vincolanti, bensì soltanto legittimato, in casi residuali, a formulare proposte conciliative rischia di non essere pienamente realizzata a causa di numerosi fattori. Tra questi, vengono in principale rilievo le molteplici occasioni di interferenza con il processo, l'eccessivo sbilanciamento della normativa in favore del perseguimento dell'esigenza di deflazione del carico di lavoro degli uffici giudiziari, l'insufficienza e l'inidoneità del percorso formativo dei mediatori. Attualmente, la mediazione conosce quattro modelli: volontaria, "disposta" o "ordinata" dal giudice, da clausola, obbligatoria. In ogni caso, essa si svolge stragiudizialmente, innanzi ad un soggetto iscritto negli elenchi di organismi accreditati dal Ministero della giustizia.
121,80

La CEDU e il ruolo delle corti

La CEDU e il ruolo delle corti

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2015

pagine: 2080

L'equità del processo civile e penale, il trattamento dei detenuti, il diritto alla vita, l'orientamento sessuale della persona, l'adozione dei minori, la libertà di circolazione e il divieto di espulsione, il diritto di riunione, la libertà di associazione, di religione, all'educazione, al pluralismo scolastico nonché quella di coscienza e a elezioni democratiche, il divieto della pena di morte, la proibizione della schiavitù, del lavoro forzato, della tortura e dei trattamenti inumani. Ecco alcuni capisaldi della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU) e della imponente giurisprudenza della Corte di Strasburgo, che sta condizionando il diritto interno di tutti i Paesi europei. È ormai realtà il dialogo tra Corti Supreme, europee e nazionali, e il nuovo ruolo del giudice ordinario nell'attuale "sistema multilivello", ma resta il problema di definire il rango delle norme CEDU e l'incidenza delle sentenze della Corte Strasburgo nell'ordinamento italiano, anche in vista della prevista adesione della Unione Europea alla CEDU lungo un percorso di integrazione tra gli ordinamenti reso ancora più complesso dal parere espresso il 18 dicembre 2014 dalla Corte di giustizia. Problematiche queste oggetto della prima parte dell'opera, che illustra i rapporti tra il sistema CEDU e gli altri sistemi, internazionali e nazionali.
205,00

I diritti fondamentali nell'unione Europea. La carta di Nizza dopo il trattato di Lisbona

I diritti fondamentali nell'unione Europea. La carta di Nizza dopo il trattato di Lisbona

Pasquale Gianniti

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2013

pagine: 1640

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, per effetto del Trattato di Lisbona, ha assunto dal 1° dicembre 2009 lo stesso valore giuridico dei Trattati istitutivi dell'Unione. Il sistema delle fonti del diritto viene così innovato, nel nostro ordinamento, dalla compresenza di tre sistemi di salvaguardia dei diritti fondamentali: il sistema costituzionale nazionale; il sistema UE ed il sistema CEDU. Ciascun sistema ha un proprio organo giurisdizionale di vertice (Corte costituzionale, Corte di giustizia dell'Unione e Corte europea dei diritti dell'uomo) e interagisce con gli altri in termini tali da non consentire il coordinamento gerarchico tra le diverse fonti, imponendo la ricerca di una nuova ermeneutica giuridica. Comprendere il funzionamento dell'attuale sistema multilivello costituisce, perciò, un'esigenza fondamentale per l'operatore giuridico in ragione del continuo dialogo ormai aperto tra la giurisdizione nazionale e quelle sovranazionali. Il presente Commentario vuole essere uno strumento utile per comprendere le modalità applicative della Carta e le sue ricadute nel diritto interno. Ad esso hanno contribuito Magistrati, Avvocati e Docenti universitari, affrontando, in una prospettiva integrata, le principali problematiche sottese sia al Preambolo ed alle Disposizioni generali, contenute negli art. 51-54, sia ai singoli Diritti fondamentali, raggruppati dalla Carta intorno ai valori di Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia.
247,50

Commentario al Codice civile Scialoja-Branca (1943-2011). DVD-ROM

Commentario al Codice civile Scialoja-Branca (1943-2011). DVD-ROM

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Zanichelli

anno edizione: 2012

2.529,50

Commentario del Codice civile. Art. 1-9. Fonti del diritto. Disposizioni preliminari

Commentario del Codice civile. Art. 1-9. Fonti del diritto. Disposizioni preliminari

Alessandro Pizzorusso

Libro

editore: Zanichelli

anno edizione: 2011

pagine: 896

Una monografia scientifica sul sistema delle fonti del diritto non può che tener conto, oggi, dei fenomeni di "internazionalizzazione" e dei casi di "globalizzazione" del diritto applicato dai singoli, che non è più soltanto il diritto dello Stato titolare della sovranità su un certo territorio e sugli appartenenti ad una "nazione" o ad un gruppo sociale altrimenti delimitato. In particolare, lo sviluppo della globalizzazione giuridica induce taluni a ritenere che gli Stati siano al tramonto e che le forme di produzione normativa siano ormai altre rispetto a quelle cui si era abituati da molti secoli. Per altro verso, sono aumentati i casi di Stati articolati in una pluralità di entità, anch'esse simili agli Stati e dotate di poteri normativi (Stati federali o regionali; Stati con autonomie territoriali o funzionali; autonomie pubbliche e autonomie private). Se fino ad oggi, tuttavia, appare probabilmente eccessivo parlare di superamento del sistema fondato sugli Stati, i cambiamenti che si sono verificati nei modi di produzione dei "principi" e delle "regole" che costituiscono il "diritto" nell'epoca contemporanea sono stati comunque notevoli e da qui l'opportunità di un riesame delle conclusioni alle quali, circa il sistema delle fonti del diritto, si era giunti nella prima edizione di quest'opera, sempre a firma di Alessandro Pizzorusso, pubblicata nel 1977.
200,00

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