Skira: Arte antica. Cataloghi
Paesaggio e veduta da Poussin a Canaletto. Dipinti da Palazzo Barberini. Catalogo della mostra (Torino, 13 gennaio-14 maggio 2006). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2006
pagine: 192
					Il volume è il catalogo della mostra di Torino (Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto, 13 gennaio - 14 maggio 2006). Il volume - che costituisce un importante approfondimento scientifico su uno dei nuclei più significativi della collezione di Palazzo Barberini - propone un affascinante percorso attraverso la storia della pittura di paesaggio delineando l'evoluzione delle diverse tipologie e offrendo una conoscenza articolata e varia, ma anche esaustiva del paesaggio tra Seicento e Settecento attraverso i dipinti dei più interessanti protagonisti del genere.				
									Maria Cristina Carlini. Repereti. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2005
pagine: 96
Natura e Maniera tra Tiziano e Caravaggio. Le ceneri violette di Giorgione
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2004
pagine: 376
					Curata da Vittorio Sgarbi con la collaborazione di Mario Lucco, questa mostra presenta opere inedite, nuove attribuzioni e puntuali letture interpretative, in un excursus articolato che ci porta a scoprire, accanto ai "giganti" del tempo, autori di eccellente valore e opere poco note, dando modo di confrontare le esperienze e le differenti personalità che hanno prodotto nel corso del XVI secolo, nelle regioni della pianura padana, una civiltà artistica straordinaria e un patrimonio senza paragoni nella storia della cultura dell'intera Europa. Il volume è il Catalogo della mostra di Mantova (Palazzo Te, 5 settembre 2004-9 gennaio 2005).				
									Gonzaga. La Celeste Galeria. Le raccolte
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 712
					Il volume è il catalogo della mostra di Mantova (Palazzo Te, 2 settembre - 8 dicembre 2002). Da Mantegna a Tiziano, da Correggio a Rubens e Guido Reni, per circa tre secoli tutti i grandi maestri hanno intrattenuto rapporti con i Gonzaga, una dinastia di grandi mecenati e raffinati cultori dell'arte che dall'inizio del XV secolo al terzo decennio del Seicento ha raccolto una delle principali raccolte d'arte in Europa, comprendente quasi 20000 oggetti e oltre 1300 dipinti. La mostra, attraverso una selezione di circa 300 dipinti e oggetti, intende offrire uno spaccato della collezione Gonzaga all'apice della sua completezza nel 1626, anno della morte del duca Ferdinando Gonzaga.				
									Figurare l'invisibile. Icone greche della collezione Velimezis a Venezia. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 128
Mantova e la qabbalah. Ediz. italiana e inglese
Giulio Busi
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 80
Vittoria Colonna. Dichterin und Muse Michelangelos
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2002
pagine: 512
Futuro dei longobardi. L'Italia e la costruzione dell'Europa di Carlo Magno. Catalogo
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2000
pagine: 560
Le signore dell'arte. Storie di donne tra ’500 e ’600
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 240
					Sulla pittura italiana tra Cinquecento e Seicento tanto è stato scritto ma sulle artiste di quel periodo molto è ancora da svelare: si tratta di figure femminili straordinarie con storie personali incredibili, spesso misconosciute. Il catalogo della grande mostra milanese, vuole affrontare il tema e raccontare l’arte e la vita di 34 diverse artiste attraverso le 150 opere esposte. Oltre alle più note, l'incredibile lavoro di ricerca svolto dai curatori dà la possibilità di ammirare artiste italiane meno conosciute al grande pubblico e nuove scoperte, le cui opere vengono esposte per la prima volta. Insieme ad Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, pittrice lombarda apprezzata da Van Dyck, Lavinia Fontana, Fede Galizia, Marietta Robusti, detta “la Tintoretta” e tante altre. Sotto la curatela di Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié, le opere selezionate per la mostra provengono da ben 67 diversi prestatori, tra cui le Gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia). Nel catalogo i seguenti testi: “Se Pablo fosse stato Pablita” Artiste italiane del Rinascimento e del Barocco, tra storia e mito di Gioia Mori; Le signore del barocco tra ritratto e autoritratto. La trasgressione dei generi di Alain Tapié; Giovanna Garzoni alla corte sabauda: i ritratti di Emanuele Filiberto e di Carlo Emanuele I attraverso la diagnostica per immagini; Giovanna Garzoni a Torino di Annamaria Bava; Una lettura per immagini attraverso le indagini diagnostiche: i ritratti dei duchi Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I di Marco Gargano, Matteo Interlenghi, Tiziana Cavaleri, Christian Salvatore e Isabella Castiglioni. Le opere in mostra come nel catalogo sono divise nelle seguenti sezioni: Artiste del Vasari, Artiste in convento, Storie di famiglia, Le accademiche, Artemisia Gentileschi “valente pittrice quanto mai altra femmina”.				
									Il cenacolo di Leonardo per il re Francesco I. Un capolavoro in oro e seta
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 160
					Il volume presenta per la prima volta, dopo il suo restauro, l'eccezionale e preziosa copia del Cenacolo di Leonardo da Vinci realizzata ad arazzo, con fili di seta oro e argento, fra il 1516 e il 1525 su commissione di Francesco I re di Francia e di sua madre Luisa di Savoia, e oggi conservata presso i Musei Vaticani. L'arazzo costituisce una delle primissime copie del capolavoro di Leonardo, commissionato per soddisfare le esigenze della corte francese che intendeva possedere l'immagine di un'opera che non poteva in alcun modo essere trasportata. Testimonianza della grande ammirazione dei re di Francia per il genio italiano, l'arazzo venne poi donato nel 1533 a Papa Clemente VII e fece così ritorno in Italia. Curato da Pietro C. Marani, il libro getta una nuova luce, anche grazie ai contributi di Alessandra Rodolfo e Nello Forti Grazzini, non solo sulla storia e sulla realizzazione di questo capolavoro, così come sul suo meticoloso restauro, ma anche sulle relazioni tra la corte di Luigi XII, il maestro italiano e gli artisti fiorentini convocati in Francia da Francesco I, estimatore e committente di arazzi, come dimostra la perduta serie dei Baccanali già attribuita a Giulio Romano e a Leonardo.				
									
