Skira: Arte antica. Cataloghi
Wunderkammer. Arte, natura, meraviglia ieri e oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 232
					Questo volume e la mostra che lo accompagna vogliono estendere e rinnovare le ricerche intorno all'universo delle Wunderkammern, le "camere delle meraviglie" di epoca tardo-rinascimentale e barocca che la studiosa italiana Adalgisa Lugli aveva rilanciato negli anni Ottanta a livello internazionale come capitolo fondamentale della storia dell'arte, del collezionismo, della scienza. Il termine Wunderkammer va oggi di moda, non soltanto quando riguarda oggetti singoli, ma anche e soprattutto quando viene a connotare ambienti e stanze, stipi e credenze, scatole, armadi e atelier. Nel volume vengono rintracciate le matrici fondamentali che hanno caratterizzato storicamente le Wunderkammern, esplorandone mutamenti e declinazioni nel tempo fino alla contemporaneità. Puntando l'attenzione su tre grandi protagonisti del collezionismo enciclopedico italiano, Ulisse Aldrovandi (Bologna 1522-1605), Manfredo Settala (Milano 1600-1680), e Ferdinando Cospi (Bologna 1606-1686), si è voluto individuare un filo rosso che attraversa il Sette e l'Ottocento, con un affondo su Gian Giacomo Poldi Pezzoli (Milano 1822-1879). Infine, un percorso critico che muove dal surrealismo e giunge ai nostri giorni, proponendo un florilegio di opere più recenti, invita a un gioco di processi visivi associativi e di pensiero sull'oggi: nell'era dell'iperconnettività e dell'ipersaturazione di immagini si può ravvisare un bisogno disperato di ritorno alla meraviglia e alla natura proprio attraverso l'arte.				
									Il tesoro di Napoli. Capolavori del Museo di San Gennaro
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 232
					San Gennaro, una lunghissima storia, punteggiata di avvenimenti e di vicende, spesso in bilico tra devozione e pregiudizio, fede e incredulità, passione e scetticismo. In ogni momento, però, legata a filo doppio alla storia della città, fino a una fortissima identificazione tra il Santo protettore e le pulsioni psicologiche di un popolo periodicamente minacciato da catastrofi naturali ed eventi storici. Questa storia, unica al mondo, è parte integrante dell'immensa capacità artistica espressa dagli artisti napoletani nelle opere donate al Santo Patrono di Napoli. I capolavori presenti in questo catalogo della mostra "Il Tesoro di Napoli. I Capolavori del Museo di San Gennaro" ed esposti a Roma, per la prima volta al di fuori di Napoli, rappresentano non solo la grande valenza artistica della scuola partenopea, ma fanno immergere il lettore e il visitatore nel clima di eterna incertezza in cui vivono i napoletani per l'incombente minaccia del Vesuvio, nella straordinaria atmosfera dei vicoli di Napoli, ricca di voci, di arte, di colori, di vita, nella secolare processione che dalla Cappella del Tesoro di San Gennaro si inoltra per l'antica Spaccanapoli sino a giungere al monastero di Santa Chiara, nell'attesa della liquefazione del sangue.				
									Seicento lombardo a Brera. Capolavori e riscoperte
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 176
					Il volume presenta opere dei principali protagonisti del Seicento lombardo, dall'età di Federico Borromeo alla successiva stagione barocca, in massima parte restaurate negli ultimi decenni ma normalmente sottratte all'attuale percorso espositivo della Pinacoteca di Brera di Milano. Tra le pale d'altare si distinguono il Noli me tangere di Fede Galizia, l'Assunzione della Vergine di Carlo Francesco Nuvolone, il San Francesco in estasi sorretto dagli angeli di Giuseppe Nuvolone e il Cristo nel sepolcro adorato da san Francesco d'Assisi, santa Chiara, san Carlo Borromeo, sant'Alberto Quadrelli e un santo vescovo (Ambrogio?) di Giovanni Battista Crespi detto il Cerano. Sono presentati anche diversi ritratti e altri dipinti di soggetto sacro di piccolo e medio formato, tra i quali il bozzetto per una pala d'altare nella Certosa di Pavia di Morazzone (Madonna del rosario con San Domenico e due angioletti), la tavoletta di Cerano con San Giorgio e il drago e la Natività e adorazione dei pastori di Giuseppe Vermiglio, commovente espressione del realismo lombardo di un pittore sensibile al dettato caravaggesco. Attraverso tre importanti tele viene riproposta una parte significativa della serie dispersa del ciclo di dipinti con le Storie della Passione, già realizzato per la Sala dei Senatori in Palazzo Ducale, oggi Palazzo Reale, a Milano.				
									Caravaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 248
					Curata da Claudio Strinati, questa monografia indaga la figura del celeberrimo e celebratissimo "genio lombardo" secondo un'ottica radicalmente innovativa e aggiornata. Ad alcuni tra i più accreditati studiosi mondiali dell'artista è stato chiesto di indicare e descrivere il loro Caravaggio preferito. Ne nasce un volume originale di alto valore scientifico, ma al tempo stesso profondamente umano, partecipato, soggettivo. Tra le opere provenienti dai principali musei di tutto il mondo e commentate criticamente dagli esperti spiccano la Deposizione (Francesco Buranelli), il Sacrificio di Isacco (Cristina Acidini Luchinat), la Canestra di frutta (Claudio Strinati), Amor vincit Omnia (Bernd Lindemann), Bacco (Antonio Paolucci), la Cena in Emmaus (Rossella Vodret). E ancora la Flagellazione di Cristo (Nicola Spinosa), la Conversione di Saulo (Alessandro Zuccari), il Riposo durante la fuga in Egitto (Maurizio Calvesi), Giuditta decapita Oloferne (Mina Gregori), David con la testa di Golia (Christina Hermann Fiore), l'Adorazione dei pastori (Gioacchino Barbera), San Giovanni Battista (Sergio Guarino), San Girolamo scrivente (Stefania Maciocie).				
									Tintoretto
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 276
					"Tintoretto fu il pittore più chiacchierato del suo tempo. La sua maniera sperimentale di dipingere, la sua prestezza e prolificità, il suo carattere aggressivo e competitivo suscitarono fra i contemporanei reazioni vivaci, la cui eco è giunta fino a noi, grazie alle loro lettere, ai trattati e alle biografie scritte su di lui. Pietro Aretino arrivò a rimproverargli la sua 'tristizia e pazzia'. Ma questo maestro 'arrischiato' e spericolato, questo genio ghiribizzoso e anticonformista, 'il più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura', fu anche un uomo straordinariamente reticente. Al fiorentino Raffaello Borghini che lo interrogò intorno al 1582, in vista della stesura della sua vita nel Riposo, tacque più di quanto svelò, e ciò che disse non era forse neppure vero. Però resta fondamentale, per capire come lui vedeva se stesso e come voleva essere ricordato. E cioè come un pittore dedito unicamente alla sua professione, che da solo, con lo studio accanito e la forza della volontà, si era conquistato la gloria. Quanti lo avevano conosciuto vollero però ricordarlo anche come un uomo libero - capace di rifiutare l'onorificenza di cavaliere dal re di Francia Enrico III, pur di non doversi inginocchiare davanti a lui, e di negare la figlia alle corti dei principi per il piacere di tenerla con sé." (Melania G. Mazzucco)				
									Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 256
					Le Gallerie di piazza Scala a Milano ospitano centonovantasette opere, tra dipinti e sculture, scelte dalle vaste raccolte della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. I due istituti conservano infatti un patrimonio d'arte di grande rilievo, formato oltre che da prestigiosi palazzi storici a Milano e in altre città italiane, come Torino, Vicenza e Napoli, da collezioni già appartenute a importanti istituti di credito che, come la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, la Banca Commerciale Italiana, il Mediocredito Lombardo, l'Istituto Bancario San Paolo di Torino, avevano scritto una delle pagine più luminose della storia del mecenatismo e del collezionismo in Italia nel Novecento. La realizzazione di questo progetto museale, unico nel suo genere anche per l'esemplarità dei criteri museografici utilizzati, ha consentito la decisiva valorizzazione di una delle parti più significative di questo straordinario patrimonio, rendendola fruibile al grande pubblico. Si tratta di una selezione di dipinti dell'Ottocento, che giungono fino alle soglie del Novecento, individuati non solo per la qualità, ma anche per il loro valore storico, parametri, questi, fondamentali per la delineazione del percorso del Museo.				
									I Borghese e l'antico
COLIVA-MINOZZI
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 304
					Per la prima volta, dal 1807, faranno ritorno presso la loro sede originaria alcune celeberrime opere di scultura antica che costituivano la più importante collezione archeologica romana, raccolta dal cardinale Scipione Borghese presso la Villa Borghese fin dai primi anni del Seicento, e che tra la fine del 1807 e il 1808 furono smontate dalla loro sede originaria e trasportate a Parigi in seguito alla vendita a Napoleone Bonaparte da parte del principe Camillo Borghese, marito di Paolina. Pubblicato in occasione dell'eccezionale mostra romana, il volume presenta alcuni fra i più importanti capolavori dell'arte antica appartenuti alla collezione Borghese, oggi nucleo essenziale della raccolta di antichità del Museo del Louvre: il celebre Vaso con corteo bacchico, meglio noto come Vaso Borghese, l'Ermafrodito, il Sileno con Bacco fanciullo, il Seneca morente, le Tre Grazie, il Centauro tormentato da Amore. Queste opere, a cui furono intitolate le sale della Villa e che furono celebrate a Roma fra le più insigni sculture dell'antichità, vengono messe a confronto con le statue "moderne", frutto di integrazioni settecentesche operate su antichi reperti (come la Polimnia restaurata da Agostino Penna) o di creazioni realizzate "in stile", come la statua di Iside eseguita da Guillaume Grandjacquet.				
									Virgilio. Volti e immagini del poeta
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 208
					Forse nessuno scrittore classico ha avuto la notorietà di Virgilio. Celebrato come autore dell'Eneide, delle Bucoliche e delle Georgiche, è stato scelto da Dante come guida nella Divina Commedia, affascinando in ugual misura Petrarca e Boccaccio, Ariosto ed Eliot, solo per citare qualche nome. Senza tacere della sua fama di profeta, mago, nume propiziatore, nomea che per secoli si è accresciuta a Napoli, circondando il poeta e la sua tomba di infinite leggende. Secoli dopo, un altro grande, Giacomo Leopardi, volle essere sepolto accanto al nostro nell'area archeologica sopra Piedigrotta, nel frattempo divenuta meta obbligata del Grand Tour. Il volume intende raccontare, attraverso una mirata selezione di opere, alcuni momenti dell'immensa fortuna riscossa da Virgilio e dai suoi scritti nelle arti figurative, dal mondo antico a quello contemporaneo. Il percorso si apre con il più celebre e attendibile ritratto antico del poeta - il mosaico severiano del Museo del Bardo di Tunisi - e si chiude con la storia del monumento che la sua città natale, Mantova, gli ha innalzato, tra fine Ottocento e primi del Novecento, nella Piazza Virgiliana. Tra questi due estremi cronologici trova posto una serie di opere capace di documentare da un lato le metamorfosi del volto di Virgilio nei secoli, dall'altro l'impatto dei suoi scritti sugli innumerevoli artisti che sono stati suggestionati dalla lettura, ancora oggi così emozionante, delle Bucoliche, delle Georgiche e dell'Eneide.				
									Il Medioevo delle cattedrali. Chiesa e Impero: la lotta delle immagini (secoli XI e XII)
Arturo Carlo Quintavalle
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 758
					Schede di Stefania Babboni, Antonella Ballardini, Mariapia Branchi, Arturo Calzona, Arturo Carlo Quintavalle, Marta Santacatterina, Francesca Stroppa, Carlotta Taddei, Michele Luigi Vescovi, Giuseppa Z. Zanichelli. I Musei del Medioevo di Maria Teresa Fiorio, Francesca Tasso, Donata Vicini, Maria Letizia Casati, Attilio Marchesini, Giuseppe Lusignani, Achille Bonazzi. L'immagine, al tempo della lotta per le investiture, a cavallo fra l'XI e il XII secolo, costruita, scolpita o dipinta che sia, propone una visione politica? In tempi in cui i pontefici e gli imperatori si scambiano libelli densi di terribili accuse, in tempi peraltro in cui quasi nessuno sa leggere, l'immagine ha avuto una funzione precisa, quella di persuadere i fedeli, di dimostrare le colpe di chi si schiera con l'Impero, o, viceversa, favorisce la Chiesa di Roma. Certo, dopo oltre due generazioni di lotta, Roma trionfa e l'Impero, con il Concordato di Worms, attribuisce al papa le investiture ecclesiastiche, la nomina dei vescovi. Dagli inizi del XII secolo intanto la Chiesa ridisegna, al settentrione italiano, il sistema delle immagini dipinte, scolpite, a mosaico, miniate - anche nei luoghi che avevano favorito la parte imperiale - con un grandioso, quasi contemporaneo impegno progettuale. Il libro, con il contributo di studiosi italiani e stranieri, ricostruisce questa storia cominciando dalle officine della Riforma, da quella di Wiligelmo a quella di Niccolò, attive dal 1090 circa al 1140 circa...				
									Venezia Egitto
Libro: Libro rilegato
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 384
					Come Cleopatra sedusse prima Cesare e poi, fatalmente, Marc'Antonio, così il fascino dell'Egitto seppe conquistare prima Roma e poi, nel tempo, l'intero Occidente. Questo volume illustra i rapporti tra Venezia e l'Egitto nel corso di quasi due millenni: dai ritrovamenti archeologici che documentano le relazioni in età classica fino all'apertura del canale di Suez, un progetto elaborato dalla Serenissima nel primo Cinquecento e realizzato solo nel 1869. Nel mezzo stanno figure ed eventi spesso eccezionali, lungo un filo rosso storico finora mai dipanato nel suo insieme. Dalla traslazione del corpo di san Marco da Alessandria nell'828 alle avventure ottocentesche di esploratori come Giovanni Battista Belzoni, uno dei padri dell'archeologia italiana, e Giovanni Miani; dalle peripezie di mercanti e diplomatici all'inseguimento di merci, tesori, terre, alle curiosità di umanisti e scienziati, alle prese con i misteri dei geroglifici, delle piramidi e dell'antica scienza dei faraoni. Il tutto illustrato con reperti preziosi e opere d'arte che mostrano come i grandi maestri veneziani - da Giorgione a Tiziano, da Tintoretto a Tiepolo, a Piranesi - immaginarono l'Egitto.				
									
