SE: Assonanze
Cuore di tenebra
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 128
"Cuore di tenebra" fu scritto da Conrad in due mesi, nel 1898, sotto l’influsso della biografia e del mito di Rimbaud. È anzitutto un libro sul viaggio, sulla passione della scoperta di luoghi nuovi. In seguito, la vicenda di Marlow diventa una discesa agli inferi, nel cuore dell’Africa. L’incontro con Kurtz – agente dei mercanti d’avorio, che ha reso brutalmente schiavi gli indigeni – mette il protagonista, e il lettore, a contatto con il “cuore di tenebra”: il Male, reso grottesco da quegli uomini che credono Kurtz una sorta di divinità. Ma anche lui è, a suo modo, una vittima della solitudine, della follia della cultura occidentale che va in mille pezzi quando entra in contatto con l’Altro. La morale del polacco-inglese Conrad è una risposta polemica al russo Dostoevskij: dato che Dio non c’è, difendiamoci da soli contro noi stessi». Con uno scritto di Alessandro Baricco.
Le sventure della virtù
François de Sade
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 160
«È fra il 23 giugno e l’8 luglio 1787, alla Bastiglia, nella sua stanza della Seconda Libertà, che il marchese de Sade, nonostante una dolorosa malattia agli occhi, redige senza posa il racconto filosofico Le sventure della virtù. Completo nella sua prima stesura, destinato allora a far parte dei Contes et Fabliaux du XVIIIe siècle che il prigioniero stava scrivendo, Le sventure doveva subire notevoli modifiche a partire dall’anno seguente [...]. La sua teoria preferita vi si sviluppa già in uno spirito sistematico. Molte virtù punite sono offerte alla riflessione del lettore: la castità (episodio di Dubourg); il rifiuto di rubare (Du Harpin); quello di associarsi a una banda di malfattori (nella foresta di Bondy); quello di prestarsi a un avvelenamento (M.me de Bressac); il fatto di opporsi alla dissezione di una fanciulla viva (Rodin); la pietà (l’eroina vuole accostarsi ai sacramenti: i monaci la violentano); infine la beneficenza (episodio del capo dei falsari e del bambino salvato da un incendio). Nelle Sventure della virtù come nei migliori racconti dei Crimes de l’amour, il marchese de Sade si è elevato all’altezza dei migliori scrittori europei del genere. Che vivezza nella narrazione, che energia nei dialoghi, come resta puro il suo lessico nel mezzo degli orrori che ci riferisce, come sa straziarci il cuore la sua maestria nelle gradazioni!». (Dallo scritto di Gilbert Lely)
Poesie
Rainer Maria Rilke
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
«Fra quante valorose versioni di Rilke si conoscono nella nostra lingua, queste di Giaime Pintor seguitano a sembrarci le più ispirate, le più schiette; o, per meglio dire, quelle che con maggiore fortuna artistica testimoniano del momento di incontro e della influenza di Rilke sulla nostra poesia, serbando a noi la voce seconda del loro traduttore». (Dallo scritto di Franco Fortini)
Al faro
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 256
«Se Al faro è il grande romanzo che io credo che sia è perché dà l’emozione della verità, che sempre ci donano le grandi esperienze, in qualsiasi mezzo si compiano. Virginia Woolf pensa spesso (il diario lo registra) di mancare alla vita. E non perché lei non provi amore per la vita, e non senta l’emozione che chi ama la vita prova vivendo. A mancare in lei non è la facoltà del sentire; al contrario, l’apparato del cuore e dei sensi è in lei estremamente fine, sofisticato. A mancarle, dice, è l’espressione. […] Straordinaria affermazione per una scrittrice così dotata, dal talento così indubitabile. E non è certamente la modestia che la spinge a tanto. È piuttosto la percezione di un fallimento radicale, assoluto – rispetto alle capacità soggettive di eccellere in un’arte, in cui ha già dato delle prove sicure. Lei vuol dire che la frase non dice nulla di quello che c’è da dire». (Dallo scritto di Nadia Fusini)
Il corvo
Edgar Allan Poe
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2025
pagine: 128
Racconta Edgar Allan Poe d’essersi un giorno deciso a scrivere qualcosa che fosse irresistibilmente commovente per i lettori. Ebbe l’idea di una creatura, un corvo, che ripetesse una parola sola, la più sconsolata, la più desolata: «Nevermore» («Mai più, ora»). Ma in quale situazione iscriverla? Nella più malinconica, si rispose il poeta, e nella più poetica: quella in cui la morte si coniuga con la bellezza. Un uomo piange infatti la sua amata morta, e un corvo, con insistenza ossessiva, gli ripete: «Mai più, ora», tanto da incidere il dolore nel suo cuore, fino allo strazio più acuto. Nacque così Il corvo, il codice del simbolismo e una delle creazioni poetiche più amate dai lettori di tutto il mondo. Questa nostra edizione, tradotta e curata da Mario Praz, è corredata dalle splendide illustrazioni di Gustave Doré, e accompagnata da Filosofia della composizione.
Le fantasticherie del passeggiatore solitario
Jean-Jacques Rousseau
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 160
“Le fantasticherie del passeggiatore solitario”, che qui presentiamo nella magistrale traduzione di Andrea Canobbio, sono l’ultima opera di Jean-Jacques Rousseau, incompiuta, pubblicata postuma. Il grande filosofo illuminista, giunto al termine della sua vita, affida a queste pagine, tra le più alte della letteratura francese, il suo estremo messaggio. «Messaggio contraddittorio, equivoco:» scrive Tzvetan Todorov nel saggio che accompagna questa edizione «idealizza la solitudine in cui vive e al tempo stesso la soffre; disprezza la società che ha rifiutato le sue idee rivoluzionarie, e al tempo stesso ne ha un lacerante rimpianto. Anche il suo amore per la natura, contrapposta al consorzio umano, è sospetto; predilige infatti, nelle sue passeggiate solitarie, le piante, le studia, ne impara a memoria tutti i nomi. Forse perché esse non parlano, perché – chiuse in loro stesse, vive di una vita incomunicabile all’uomo – si offrono indifferenti all’analisi? Nelle “Fantasticherie”, dunque, probabilmente contro la sua stessa volontà, Rousseau mostra – e questo è il suo alto messaggio – che il percorso dell’individuo solitario non conduce alla felicità, e si astiene dall’esaltarlo». Con uno scritto di Tzvetan Todorov.
Una stanza tutta per sé
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 184
“Una stanza tutta per sé” ha avuto e continua ad avere il valore di un manifesto: rivendicando il diritto della donna alla creatività, alla scrittura, Virginia Woolf pone di fatto in crisi il ruolo subordinato che ha avuto per secoli in un sistema dominato dai valori maschili. «Una stanza tutta per sé e cinquecento sterline annue di rendita sono le condizioni minime necessarie per una donna che scrive» afferma. E Marisa Bulgheroni, nel saggio che accompagna questa nostra edizione, magnificamente tradotta da J. Rodolfo Wilcock e Livio Bacchi Wilcock, così commenta tali condizioni: «La duplice richiesta ha una rivoluzionaria carica metaforica: se la donna è stata per secoli assente dalla storia, negata, rimossa, non potrà nascere a se stessa, alla propria parola, se non conquistando il diritto fisico, economico, alla vita sociale».
Bartleby lo scrivano
Herman Melville
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 112
Apparso nel 1853, “Bartleby lo scrivano” è uno tra i più bei racconti dell’epoca moderna. Vi si narra la vicenda di un grigio impiegato di Wall Street che, senza fornire spiegazione alcuna, man mano rinuncia al suo lavoro di copista, impervio a ogni tentativo di persuasione, mite e rispettoso ma graniticamente risoluto nel rivendicare la propria scelta di libertà, il proprio radicale rifiuto dell’utilitarismo, dell’efficientismo americano, affrontando l’ostilità del mondo, la prigione e infine la morte. Imitato, meditato e tradotto da alcuni dei massimi scrittori contemporanei, come Borges, Beckett, Leiris, Perec e Calvino (che intendeva dedicargli l’ultima delle sue “Lezioni americane”), “Bartleby lo scrivano” viene qui presentato nella magistrale traduzione di Gianni Celati, accompagnato da un lungo saggio e dalla traduzione di una scelta delle lettere di Melville di quel difficile periodo, immediatamente successivo al clamoroso insuccesso del suo ormai indiscusso capolavoro, “Moby Dick”.
Liriche e frammenti. Testo greco a fronte
Saffo
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 128
Saffo è la più grande poetessa mai esistita. Vissuta a Lesbo nel VII secolo a.C., dopo un lungo soggiorno in Sicilia fondò una sorta di comunità di fanciulle consacrate al culto di Afrodite e delle Muse. Della vasta produzione poetica di Saffo, che scrisse in dialetto eolico, a noi restano un’ode intera e numerosi frammenti, di mirabile bellezza. Saffo è la poetessa dell’amore, un amore che è fuoco e febbre, tenerezza e gelosia, un amore che rivolge principalmente alle fanciulle a lei devote, la cui bellezza è per lei una sorta di rivelazione del sacro. L’amore è per Saffo un’indomabile forza della natura, a cui niente e nessuno può resistere, ed è memoria, ricordo straziante delle esperienze passate, per sempre perdute.
Lo spleen di Parigi
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 120
«A Arsène Houssaye Mio caro amico, vi invio un piccolo lavoro del quale sarebbe ingiusto dire che non ha né capo né coda, poiché, al contrario, in esso tutto è, alternativamente e reciprocamente, a un tempo capo e coda. Considerate, vi prego, quali mirabili vantaggi questa combinazione offra a noi tutti, a voi, a me e al lettore. Possiamo interrompere dove vogliamo, io le mie fantasie, voi il manoscritto, il lettore la sua lettura; non tengo infatti la volontà restia del lettore sospesa al filo interminabile di un intreccio superfluo. Togliete una vertebra, e i due pezzi di questa tortuosa fantasia si ricongiungeranno senza sforzo. Spezzettatela in mille frammenti, e vedrete che ciascuno potrà vivere separatamente. Con la speranza che qualcuno di questi tronconi saprà essere abbastanza vivace da piacervi e divertirvi, oso dedicarvi l’intero serpente».
Il processo
Franz Kafka
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 216
«Non devi badare troppo alle interpretazioni» dice il cappellano del carcere a Josef K. in una scena tra le più celebri e commentate del Processo. «Il testo è immutabile e le interpretazioni spesso esprimono soltanto la disperazione al riguardo». Questa sorta di aforisma o di affermazione tranchant cala, appunto, come una lama di ghigliottina dopo pagine e pagine dedicate all’esegesi della «storia» che comincia con le parole «Davanti alla Legge»; e incombe con non minore perentorietà su chiunque si accinga a scrivere qualcosa di sensato a proposito di un’opera che, come tutte quelle di Kafka, unisce in sé i caratteri contraddittori dell’impenetrabilità e dell’assoluta evidenza. Kafka sembra alludere anche a sé, alla propria scrittura, quando altrove parla della roccia di Prometeo che rimane, salda e ineludibile nella sua inesplicabilità, oltre ogni «leggenda» volta a scalfirne il mistero. Forse questo spiega perché Kafka abbia, più che lettori, rilettori accaniti, conquistati dall’inesauribile lavorio interpretativo cui le sue pagine li costringono; e tradurre uno dei suoi testi in fondo non significa altro che portare alle estreme conseguenze quello stesso lavorio, già implicito nella «semplice» lettura. (Dallo scritto di Paola Capriolo)
Una notte con Amleto e altre poesie
Vladimír Holan
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 176
«Il precario e l’irripetibile sono le certezze assiali, le leggi maggiori del nostro vivere. L’implacabile determinismo che ci governa fa dell’esistenza un castigo inflitto già prima della colpa, una condanna senza riscatto. La storia è per Holan un costante deturpamento della verginità e della purezza. Sciuparsi della purezza, lenta degradazione dal ventre alla bara, e agguati e inganni e stupri e violenze e assassinii: ecco il tetro iter degli uomini. Ma v’è qualche barlume consolatorio nelle pieghe d’un tale universo? Solo l’affetto materno e il candore dell’irrevocabile infanzia». Così scrive Angelo Maria Ripellino nella presentazione della sua traduzione di “Una notte con Amleto”, il capolavoro di Vladimír Holan (1905-1980), uno dei massimi poeti del Novecento.