Polistampa: Note libere
Domenico da Tolmezzo. Il ritorno di un santo Pellegrino
Massimo Vezzosi
Libro
editore: Polistampa
anno edizione: 2011
pagine: 48
Domenico Mioni (1448-1508), detto Domenico da Tolmezzo, fu il più importante scultore del "Rinascimento friulano". Il volume ne ripercorre la carriera e ne esamina le opere in relazione al gusto del tempo e alla produzione dei suoi contemporanei. Il testo si concentra sulla statua lignea di San Giacomo Maggiore, realizzata intorno al 1495 e recentemente restaurata. "L'opera", spiega Massimo Vezzosi, "testimonia il continuo tentativo da parte dell'artista di comprendere, da una parte, il proprio particolare universo culturale, e dall'altra aggiornarlo alle nuove istanze rinascimentali, riuscendo nel non facile compito di traghettare la scultura friulana dal mondo gotico a quello moderno".
Gaspare Rem. Un veneziano di Anversa e una Giuditta ritrovata
Vincenzo Mancini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2010
pagine: 48
Il saggio si concentra sulla finora poco documentata attività svolta nel secondo Cinquecento dal "fiamengho Pittor" Gaspare Rem presso la Serenissima Repubblica di Venezia. Viene studiata la sua produzione pittorica e in particolare una Giuditta con la testa di Oloferne di cui un recente restauro ha recuperato i valori pittorici, rendendone nuovamente leggibile l'iscrizione autografa a lettere capitali. Le accurate riproduzioni a colori sottolineano i raffronti con opere di pittori contemporanei al Rem e con molti suoi altri quadri di simili dimensioni inscenanti personaggi a mezza figura. In appendice sono trascritti diversi documenti testamentari in volgare riguardanti l'artista, provenienti dall'Archivio di Stato di Venezia e dall'Archivio Storico del Patriarcato di Venezia.
Sette ritratti lombardi dalla tarda maniera alla maniera pura
Marco Tanzi, Massimo Vezzosi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 40
Attraverso i saggi critici di Marco Tanzi e Massimo Vezzosi, il volume analizza sette ritratti riprodotti a colori e a tutta pagina: "Ritratto di nobildonna" di Gervasio Gatti detto Il Sojaro (Cremona, 1550 circa - Cremona, 1630), l'"Autoritratto" di Pieter Mulier il giovane detto Il Cavalier Tempesta (Haarlem, 1637 - Milano, 1701), il "Ritratto di cacciatore" di Andrea Torresani (Brescia, 1695 - Brescia, 1728), il "Ritratto di gentiluomo" di Giovan Battista Dell'Era (Treviglio, 1765 - Firenze, 1799), il "Ritratto di giovinetta in un paesaggio" di Giambattista Gigola (Brescia, 1767 - Tremezzo, Como, 1841), il "Ritratto di gentiluomo con cappello" di pittore lombardo (circa 1830), il "Ritratto del cugino Carlo" di Ignazio Micotti (Milano, ? 1886).
Giuseppe Sanmartino, Angelo Viva e gli evangelisti della cappella Pappacoda
Andrea Bacchi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 48
Quando s'intraprende lo studio di un bozzetto in terracotta, non sempre l'individuazione della scultura monumentale di cui il modello riflette la fase preparatoria costituisce il punto di arrivo della ricerca. Talvolta, soprattutto nel caso di scultori celebri e quindi largamente imitati, è ricorrente l'eventualità di imbattersi in terrecotte che non sono state eseguite da questi maestri ma sono semplicemente derivazioni, di qualità più o meno alta, dai loro prototipi; di contro risulta più volte attestata anche la circostanza di uno scultore che fornisce modelli messi successivamente in opera da altri artisti. È quanto, secondo Andrea Bacchi, accade nel caso di due inedite terrecotte raffiguranti San Luca e San Matteo. I bozzetti intorno cui verte il volume vanno collegati a due statue di marmo che si conservano nella chiesa di San Giovanni dei Pappacoda a Napoli e sono opere documentate di Angelo Viva (1748-1837). Nondimeno i loro caratteri stilistici rimandano in modo inequivocabile alle opere di Giuseppe Sanmartino (1720-1793). Grazie anche al ricco apparato iconografico, il volume dimostra che, senza il legame con questi marmi, le due terrecotte sarebbero state inevitabilmente riferite a Sanmartino.