Pàtron: Edizioni e saggi univ. di filol. class.
Studi sul Margite
Francesco Bossi
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2024
pagine: 96
Gli Studi sul Margite di Francesco Bossi (1949-2014), pubblicati per la prima volta nel 1986, offrono contributi di primaria importanza su testo, tradizione, cronologia e paternità del poemetto pseudo-omerico. Fin dalla sua uscita, il volume ha suscitato vivaci dibattiti a livello nazionale e internazionale, specie per l'originale ipotesi attributiva che lo corona: l'autore del Margite va forse riconosciuto in Senofane di Colofone? Un'ipotesi che è stata definita «a lovely cameo of philological scholarship at its best», e che tuttavia ha destato reazioni contrastanti. Un'ipotesi che merita tuttora di essere attentamente valutata e discussa. Da tempo esauriti, gli Studi sul Margite si ripropongono qui - rivisti e arricchiti di nuovi corredi - a dieci anni dalla morte dell'autore, primo allievo bolognese di Enzo Degani, professore ordinario di filologia classica all'Alma Mater Studiorum, autore di studi fondamentali nell'ambito della poesia greca arcaica, della lessicografia e della storia della filologia.
Voci e silenzi di Briseide Da Omero a Pat Barker
Lucia Floridi
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2024
pagine: 190
Gli studi dedicati a Briseide non sono molti, e il personaggio, a differenza di altre figure del mito, ha goduto, nel corso dei secoli, di una fortuna sostanzialmente limitata, almeno fino all'età contemporanea. In anni recenti, infatti, l'interesse nei suoi confronti sembra essersi risvegliato, complice il fenomeno del retelling del mito in chiave femminile. In queste pagine, rielaborando i materiali e svolgendo nuove ricerche, l'autrice traccia, in modo panoramico e selettivo, senza pretese di completezza, la storia della fortuna (e della sfortuna) di Briseide, da Omero a oggi.
Pascoli latino e novecentesco. Pomponia Graecina e Thallusa. Dai classici a Sbarbaro
Enrico Tatasciore
Libro
editore: Pàtron
anno edizione: 2023
pagine: 356
Questo libro si concentra sul duplice fuoco dell'invenzione e della narrazione, degli atti preparatori e del prodotto finito. E se alla riuscita di poemetti come Pomponia Graecina e Thallusa cospirano modelli tanto antichi quanto moderni, da Orazio a Virgilio, da Manzoni al romanzo 'di consumo', molto ha da dire anche la storia della loro ricezione. Il latino pascoliano si affaccia sul Novecento ponendo in modo radicale la questione, tipicamente moderna, della comunicatività della lingua poetica. Che risonanza hanno ancora, specie presso il grande pubblico, le storie della matrona Pomponia, della schiava Tallusa? Una delle risposte è affidata alla traduzione di Camillo Sbarbaro, approntata nei primi anni Cinquanta. La destinazione radiofonica ha costretto il traduttore a un lavoro spiccatamente orientato sull'ascoltatore. L'atto traduttivo accentua in tal modo gli elementi di drammatizzazione già presenti nel testo. Una riscrittura, certo, e in parte un 'tradimento': ma anche una via attraverso la quale la poesia di Pascoli, trasformata, continua a parlarci.
Parva philologa
Alfonso Traina
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2022
pagine: 800
Dalla Premessa: «Non sarebbe stato un compito facile rendere omaggio alla memoria di Alfonso Traina, se lui stesso, con la consueta cura, non ci fosse venuto in aiuto preparando fin nei minimi dettagli questo volume. Tra i materiali che ci ha affidato, abbiamo infatti rinvenuto due cartelle che contenevano appunti con l'indicazione precisa del titolo e della struttura dell'opera (quattro sezioni intitolate rispettivamente Grammaticalia, Auctores, Varia, In memoriam, con i rispettivi esergo), l'indice con l'elenco completo dei contenuti, e, in due cartelle, le fotocopie dei saggi da includere (pubblicati tra il 1948 e il 2007), con aggiornamenti marginali di suo pugno. Si tratta, in generale, di una scelta di contributi di varia natura, che non sono stati ristampati nelle numerose sillogi (dai Poeti latini e neolatini a La lyra e la libra), e nei diversi volumi monografici (dedicati a Catullo, Pascoli e Plauto), da lui stesso curati e aggiornati. Il piano dell'opera risale al primo decennio del Duemila, e, già nel 2015, Traina aveva anticipato i tempi pubblicando l'ultima sezione come volumetto autonomo, intitolato In memoriam. Ricordi e lettere (Bologna, Pàtron). A noi è rimasto quindi il compito di dare alle stampe le altre tre parti; le abbiamo integrate con alcune aggiunte che ci sono sembrate in armonia con il piano originario. In primo luogo abbiamo ritenuto utile ristampare qui il volume Esegesi e sintassi. Studi di sintassi latina (Padova, Liviana 1955), difficile da reperire, e d'altra parte rivelatore dell'interesse del giovane Traina per autori e generi meno frequentati negli anni successivi. In secondo luogo abbiamo riproposto le voci delle enciclopedie Virgiliana e Oraziana, che Traina aveva puntualmente aggiornato, ipotizzando di ristamparle in volumi dedicati a questi autori. Infine ci è parso opportuno aggiungere una selezione di articoli pubblicati tra il 2008 e il 2016, e dunque non inclusi nell'indice da lui precedentemente predisposto. Sono rimasti esclusi da questa raccolta gli ultimi addenda ai Fragmenta Poetarum Latinorum, per cui è in preparazione un Supplementum Morelianum alterum, a cura di Lorenzo Nosarti, e i saggi dedicati a Seneca filosofo, che Traina ha immaginato ricompresi sotto il titolo Observatio sui: speriamo che in futuro anche questo suo desiderio possa essere realizzato.»
Lucrezio, Seneca e noi. Studi per Ivano Dionigi
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2021
pagine: 514
Lucrezio e Seneca: i due autori più cari a Ivano Dionigi, che a loro ha dedicato gran parte del suo costante dialogo con la sapienza classica, dalla tesi di laurea ai commenti al De rerum natura (1990) e al De otio (1983), fino al recente Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi (2018), che parte dal radicale interrogativo: «Le parole di Lucrezio e Seneca come possono interessare l'uomo tecnologico dei nostri giorni che, catturato e frastornato dall'immensa rete dello spazio, ha smarrito la strada del tempo?». In occasione dell'emeritato, colleghi e amici hanno voluto confrontarsi con questa domanda, e a Ivano Dionigi dedicano, con gratitudine, il presente volume.
Filosofi in vendita
Luciano di Samosata
Libro: Libro in brossura
editore: Pàtron
anno edizione: 2020
pagine: 198
Nei "Filosofi in vendita", dialogo travestito da commedia, i filosofi della tradizione classica vanno all'asta come in un mercato di schiavi: le più diffuse dottrine filosofiche sono a disposizione per l'acquisto da parte del miglior offerente in cerca di un nuovo status e di competenze utili per un'ascesa sociale che sembra alla portata di tutti. Il bersaglio polemico di questa paradossale vendita sono i ciarlatani e gli imbroglioni che hanno trasformato in merce ricercata l'ascesi di Pitagora, lo stile di vita di Diogene e quello di Aristippo, gli insegnamenti di Democrito ed Eraclito, i modelli etico-politici di Socrate e Platone, la teoria epicurea e quella stoica, l'enciclopedia del sapere aristotelica e, infine, la sospensione del giudizio degli scettici. La sorprendente invenzione si deve a Luciano di Samosata, voce irriverente del periodo degli imperatori-filosofi, tra Adriano e Marco Aurelio, quando lo studio della retorica e della filosofia assicurava prestigio e ben remunerati incarichi nell'amministrazione pubblica. Originario di una piccola città ai confini orientali dell'impero e orgogliosamente straniero rispetto alla lingua e alla cultura dominante, Luciano è uno scrittore potente: capace di suggerire nuove visioni del mondo, di sostenere la ribellione intellettuale rispetto alle opinioni prevalenti attraverso una satira feroce alle ambizioni di potere dei professionisti della cultura. Eunapio lo definiva «uomo serio nel far ridere», Fozio gli riconosceva la capacità di mettere in commedia l'arroganza dei filosofi. L'elenco dei lettori illustri potrebbe continuare, da Teodoro Prodromo a Settembrini fino a Savinio, Sciascia e Pasolini. In particolare fu autore prediletto di Leopardi che progettava «Dialoghi satirici alla maniera di Luciano», quasi «piccole commedie o Scene di Commedie», e arrivò così a concepire le "Operette morali" come un nuovo tipo di letteratura in grado di rappresentare caricaturalmente la condizione umana del secolo delle magnifiche sorti e progressive, scenario non troppo distante, a dire il vero, da quello dei giorni nostri.